Portale:Videogiochi

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Portale Videogiochi

L'unico portale che si fa beffe dei casual gamer!

Chiacchiere & giudizi Visita la categoria Progetto

Voce in Latrina
Dunsparce si mette in posa per il Pokédex.
« Ho dovuto cercare per ore nella grotta scura... per questo? »
(Allenatore di Pokémon di fronte alla prorompenza di un Dunsparce)
« Dai, ancora e poco e si evolverà in qualcosa di fighissimo, me lo sento! »
(Allenatore disperato di fronte al suo Dunsparce al livello 99)

Dunsparce, in giapponese Nokocchi, in tedesco Dummisel e in francese Insolourdo, anche se alla sua vista viene generalmente salutato con un orgasmo, è un Pokémon della seconda generazione che è semplicemente tutto quello che un allenatore vorrebbe.

L'origine del nome deriva dalla lingua egizia e significa "Sì, sì, ancora, ti prego non smettere" anche se secondo altre scuole di pensiero significa solamente "bellezza"; non era infatti una novità, nella società egizia, appellarsi alla regina Cleopatra come "Sua Dunsparce celeste".

Si narra infatti che la faraona abbia voluto morire avvelenata dall'attacco tossina appositamente insegnato ad un suo Dunsparce ma morì prima di essere morsa, abbagliata dalla magnificenza del Pokémon.

È di tipo normale perché, quando Arceus distribuiva i tipi, Dunsparce si trovava in un motel a L'Avana circondato da belle ragazze e bottiglie di Pampero vuote e se ne sbatteva il cazzo di diventare di tipo Drago, che si fotta Arceus.

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Citazioni videoludiche Immagini piene di pixel
« Mentre schivava le pallottole, io gli ho sciolto i nodi delle scarpe, gli ho rubato il portafoglio e l'orologio, gli ho sbottonato i pantaloni, l'ho sodomizzato e gli ho anche appannato gli occhialini con l'alito. E lui non si è accorto di nulla! »
(Max Pene su chi è più veloce in bullet-time tra lui e Neo di Matrix)
« Fammelo sentire ancora! »
(Il ninja mistico su Solid Snake)
« Ma questo è un coglione! »
(Rupert Sciamenna sul Ninja mistico)
Scaricatori di stress
Videogioco che non ha mai ispirato stragi Passatempi virtuali dal rating medio/alto
Copertina del gioco che mostra l'espressivo volto del protagonista.
« Ehi, Cole, lo sai cosa mi manca? La pizza. »
(La frase più intelligente detta da Zeke.)
« All' inizio ero spaventato, mi sentivo solo, non avevo nessuno con cui parlarne, ma adesso, sto imparando a controllarlo. »
(Cole confessa i suoi problemi di eiaculazione precoce.)

inFamous (lit. "L'inFame) è un videogioco creato dai Sucker Punch per dare alla Sony un nuovo franchise incentrato sui supereroi. Abbandonato il peloso Sly Cooper, i produttori in erba si adeguorono al trend del passaggio a personaggi umani poco espressivi già attuato da Naughty Dog e Insomniac, dando così vita alla storia di una lampadina umana costretta a scelte di vita dettate da un fato crudele, o forse da Raz Degan.
Caso vuole che negli stessi anni la Activision stesse lavorando a qualcosa di simile, ma fortunatamente i due prodotti finali sono rimasti ben distaccati uno dall'altro. O quasi.

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Addestratori di tiro all'hitbox
Conflitto militare di dubbia natura Guerre poligonali assortite
Un giocatore di Call of Duty accoglie pacificamente la morte causata da un camper avversario.
« Attivo l'EMP! »
(Giocatore di Call of Duty prima di spegnere la luce per andare a dormire.)
« È colpa del lag se ho perso. »
(Un giocatore di Call of Duty giustifica il suo 0 Kills/79 Deaths.)

Il Giocatore di Call of Duty è una razza di sub-umano che pascola sui server della Activision cibandosi principalmente dei suoi simili in-game e di snack altamente calorici come Coca Cola e patatine fritte, atti a sostentarlo nella sua permanenza giornaliera in tale luogo, che oscilla dalle 4 alle 24 ore al giorno.
A dispetto dell'enorme numero di esponenti che questa specie può vantare, essa è ad alto rischio di estinzione per problemi alle coronarie, dettati dal colesterolo accumulato in mesi di stazionamento online o dalla rabbia causata dall'essere stati cecchinati all'improvviso.

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Esibizioni Didattico-istruttive
Nuovo tentativo di combo complessa Arrossatori aggiuntivi di tunnel carpale
Il protagonista mentre tenta di uscire dalla copertina del gioco: stare sulla Wii sembra non piacergli.
« Awesome rack on her, though. »
(Buckshot su ogni donna.)

MadWorld è un gioco dei ricciosi membri della SEGA, nonché primo realizzato da dei nascituri Platinum Games dopo il loro divorzio consenziente[citazione necessaria] dalla Capcom. Rispondendo a una chiamata dell'ormai ex-rivale Nintendo, i dirigenti SEGA ricevettero dal sommo re Nintendo la confessione di voler dimostrare al mondo che la il Wii non supportava solo giochetti per bambini ritardati come Mario Party; quindi ai prodi guerrieri di Shinji Mikami venne chiesto di creare qualcosa di più splatter possibile ma senza scadere nell'ennesimo plagio di God of War, e fu per questo motivo che Sin City venne scelto come modello di lancio.

Il successo fu istantaneo al punto che dal party aziendale conseguente alle vendite, Mikami prese l'idea per creare il progetto successivo basandosi sulle forme della sua segretaria e su ciò che avvenne quella notte con lei. O almeno, quello che l'alcool ha fatto vedere.

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Bastardate Multiplayer e cooperative
Possibile causa di S.W.A.T. al citofono Ulteriori motivi per spaccare un controller
Scena tipica di uno scontro.
« Questo è sicuramente il più bel gioco di strategia di tutti i tempi! »
(Un qualunque giocatore di livello 1 su League of Legends, durante il primo minuto di gioco.)
« Che gioco di merda! »
(Il giocatore di livello 1 subito dopo i primi cinque minuti di partita.)

League of Legends (LoL per gli amici) è un videogioco ispirato a World of Warcraft, Risiko, Halo Wars, alla Dama Cinese, che Dota ha spudoratamente copiato. Il gioco è stato sviluppato dalla Riot come passatempo a scopo di lucro per facilitare i guadagni di Microsoft, in quanto i nerd avrebbero speso ingenti somme di denaro per sbloccare campioni e wallpaper invece di scaricarli gratuitamente da Google.

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Visioni di ruoli distorte
Ultimo racconto di spade scintillanti e odio interraziale Mondi sparsi tra tempo e spezie
Reazione di un fan medio alla scoperta della quantità di classi presenti in un singolo capitolo.
« Vediamo... oggi sono un selvaggio Furry o un sensuale Attore di musical? »
(Bartz decide che classe usare per rimorchiare sulla tangenziale.)
« Tu, Barbone cucchiaioso! »
(Tellah adatta il linguaggio alla classe di Edward.)

Nella prolifica saga di Final Fantasy uno degli elementi ricorrenti è il sistema delle classi, ovvero mestieri e stereotipi che mutano un personaggio o lo condizionano fin dall'inizio della trama determinando il suo carattere irrimediabilemente, come ad esempio nel caso del cazzaro Tidus che nonostante sia un Soldato Lego è anche un Mago dalla sessualità incerta, cosa che gli conferisce la dabenaggine truzza che tutti conoscono.
In alcuni dei capitoli della saga l'aspetto di livellamento dei personaggi si concentra esclusivamente su un sistema di classi che rende i protagonisti anonimi se non di più. Inutile dire che questi capitoli sono anche i più brutti o i più snobbati dai giocatori.

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Videogames dove tocca anche pensare
Osservatorio di civiltà dall'alto Fantasie divino-urbanistico-tattiche miste
I Patapon mentre issano il loro vessillo sulle macerie deserte appena conquistate, simbolo della loro efficienza tattica.
« PATA-PATA-PATA-PON! »
(L'esercito Patapon su qualunque cosa.)
« Piantala con 'sti bonghi: non siamo mica in Africa! »
(Un capo Zigoton al dio dei Patapon.)

Patapon è un videogioco per PSP creato dalla Sony per rivitalizzare il concetto delle leggende tribali canadafricane mettendo il giocatore nei panni di un dio di una tribù di papocchi selvaggi e agguerriti. L'unico problema è che non hanno il senso del ritmo, quindi al giocatore tocca fare il suonatore di bonghi per metterli in riga e conquistare il mondo.
Da allora i Patapon hanno marciato senza sosta e presto sperano di conquistare anche un posto nella PlayStation Vita.

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Simulatori di realtà paradossale
Esperienza elettronica consenza bug, senzacon features Library preferita dalla fan base
Screenshot del gameplay nella versione HD del gioco.
« Questa è un'opera di fantasia. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale. »
(Frase all'inizio del gioco che mette in chiaro le cose.)
« Parigi ha visto peggio di te. »
(L'ispettore Vergier ad Angela Merkel, in ricordo dei vecchi tempi.)

Rhythm Thief e il Tesoro dell'Imperatore è probabilmente il miglior videogioco sui supereroi mai fatto nella storia, ideato e prodotto da SEGA quando il produttore di Samba de Amigo si sentiva in vena di creare altri rhythm game frustranti nel suo tempo libero. Purtroppo in quel periodo SEGA non se la stava passando tanto bene, con la bancarotta e una dichiarazione di supporto per soli 3-4 franchise, quindi, il povero produttore dovette fare quasi tutto da solo e pure sull'allora console di nicchia che era il Nintendo 3DS.

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Competizioni sanzionate o sanzionatorie
Gran premio sponsorizzato dalla Federazione Italiana Autoscuole Campionati di sudore da fermi
Il trofeo concesso al pilota che riesce a salire sul gradino più alto del podio usando ancora le proprie gambe.
« ... »
(Stig su diritti d'autore dopo che il suo casco è stato utilizzato come simbolo della serie)

MotorStorm, o Tempesta a Motore, è un simulatore di guida di gare rally leggermente fantasiose, sviluppato direttamente da Sony per la propria PlayStation 3 rinchiudendo in cantina a lavorare sviluppatori poco noti e sconosciuti. La serie porta su console tutte quelle gare fuoristrada che i giocatori di Colin Macrae Rally si erano solo sognati, rimuovendo sterrati in mezzo al bosco, campestri sulle colline e strade asfaltate per inserire canyon, fitte giungle pluviali, vulcani in eruzione e cataclismi massivi. Per quanto il gioco possa sembrare un sport, non lo è, non c'è niente di sportivo in MotorStorm, non ci sono regole e pure i giudici di gara fanno i gestacci.

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Svaghi per boomer
Copia fisica dalla collezione della nonna Storico dei classici geriatrici
Il ganzo gruppo di protagonisti nella classica posa epica da locandina che con il gioco non c'entra un tubo.
« Liberate il kraken! »
(Scion su Hydron.)
« Non lo clonerei nemmeno io e qualche pazzoide lo ha riportato in vita? »
(John Hammond su Hauzer.)

Red Earth è un videogame del 1996, nonché uno dei tanti prolifici picchiaduro marchiati Capcom che di fatto sono pratici copincollature di Street Fighter.
Questa volta, per essere originale lo staff decise di ambientare il tutto in un mondo alternativo magico/medievale utilizzando come incipit i libri di Lewis, alcune tavole di Stan Lee e le cartacce cestinate di Kishimoto.
Il titolo ha avuto un successo talmente enorme che la Capcom si è ben guardata dal produrre giochi dello stesso stampo, gettando questo esperimento nello stesso dimenticatoio di altri titoli del caso come Three Wonders e Final Fantasy Tactics.

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Giochi e non riesci più a schiodarti
Gameplay seriamente intrippante Stupefacenti digitali sfusi
I membri della Fenrir mentre accolgono festosamente il protagonista.
« Vai a fare il cacciatore di dèi, dicevano. Sarà emozionante, dicevano... »
(Il protagonista alla sua prima missione.)
« Il mio nome è XXX, e questo è il mio primo giorno di scuola all'Accademia Fenrir. »
(Protagonista che ha scambiato il gioco per una Visual novel.)

Gods Eater Burst (God Eater per i possessori di zeppola) è un parassita succhiasoldi videoludico creato dalla Namco per PSP; possedendo abilità di clonaggio, il videogioco prese di mira Monster Hunter e ci unì i pensieri dei produttori dopo che questi si erano fatti una maratona di fumetti della Image Comics. Per aggiungere un tocco di personalità, nel processo sono stati aggiunti lo script di base di Ken il Guerriero, alieni che non sembrano alieni, tanto j-rock e dubstep nella traccia sonora e dei design per i vestiti dei personaggi degni di Tetsuya Nomura.

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