Portal

Portal è un videogioco pazzo, psichedelico, fuori di testa, folle, cretino, demenziale ma anche serio, creato con il motore grafico "Sorcio" usato per Half-Life 2, noto gioco dove prendi a sprangate zombie con granchi in testa.
Trama
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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza. |



La trama di Portal vede come protagonista una donna senza nome, Chell,[1] e un'intelligenza artificiale amante delle torte e delle neurotossine, nonché delle torte alle neurotossine, GLaDOS.
Inizialmente Chell si ritrova in un lettino abbronzante, in un laboratorio sotterraneo. Viene svegliata da GLaDOS che le comunica che la colazione è pronta e che se vuole mangiarla deve superare dei test usando un aggeggio chiamato "Aperture Science Handheld Portal Device" (in italiano "fucile che fa buchi, ma non proprio buchi di proiettile"), un'arma per creare portali nei muri, ma solo quelli con la carta da parati bianca (con quella a fiori non funziona per motivi di rigetto). Chell si deve fare lentamente strada tra i livelli del laboratorio, utilizzando l'Aperture Science Handheld Portal Device.[2]
Con questo tipo di arma, la protagonista può non solo aprire portali, ma trasportare casse speciali di metallo da mettere su grossi pulsanti rossi (gli stessi utilizzati da Sarabanda per indovinare le canzoni dei cartoni animati in versione Golia) con lo scopo di aprire porte di metallo da 10 tonnellate.
Sin qui possiamo vedere che nel gioco la protagonista non deve fare assolutamente nulla.
A parte creare portali, aprire porte, non cadere nell'acido, stare attenta alle mitragliatrici felici (mitragliatrici che dicono "Where are you? There you are! RATATATA"), stare attenta a non essere disintegrata da palle di energia disintegratrici pericolose utilizzate per dare energia ai circuiti (cosa possibile utilizzando una comunissima Duracell...), non diventare uomo facendosi due balle giganti sentendo l'IA di sostegno che spara stronzate (mostrando un'ossessione assoluta per le torte Buitoni) e non bere acqua durante la simulazione.
Alla diciannovemiliesima stanza, l'IA decide di cuocere una torta cercando di rosolare per bene la protagonista senzanome con l'unico scopo di completare il test, cosa che farà molto incazzare la nostra eroina convincendola a cercare il megacomputer per disattivarlo nel modo più doloroso possibile.
Però l'IA non riesce a rosolare la virago, col risultato che lei riesce a scappare dall'area di test, per mettersi a girovagare per tutta la base. Il combattimento finale mostra l'IA ancora più psicotica di prima, parlando con la protagonista (ricorda molto "2001: Odissea nello spazio"...) mentre lei stacca pezzo dopo pezzo le parti del computer infame. Dopo aver annientato l'IA pasticciera, tutto viene risucchiato da un vortice (ricordando molto "2001: Odissea nello spazio" nel pezzo dove il protagonista entra nel monolite nero...) e dopo un po' di buio mostra la base disintegrata senza far capire se la virago sia sopravvissuta oppure sia entrata nel portale (ricorda molto "2001: Odissea nello spazio" e anche Half-Life).
Curiosità
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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici? |
- Ricorda molto "2001: Odissea nello spazio".
- Chell fa parte del ristretto club di protagonisti muti di videogiochi, insieme a Link, Gordon Freeman e Maggie Simpson.
- Chell esce letteralmente dalle fottute pareti.
Voci correlate
Note
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