Prince of Persia (2008)

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In una prima stesura, questo gioco doveva essere un altro capitolo di Assassin's Creed.
« Ma porco Ormazd... »
(Il principe ogni volta che sbaglia un salto.)
« Perché l'ho fatto? Io non servo a niente, la vita è una merda, poi si muore e tutto finisce, bla bla bla. »
(Elika dopo aver riattivato un terreno fertile.)
« Ma quindi se è così potente anche da imprigionato, perché non si fa liberare da uno dei suoi accoliti? »
(Giocatore medio su Ahriman.)
« Il motivo per cui il Nintendo DS ha smesso di vendere. »
(Metacritic su The Fallen King.)

Prince of Persia è il secondo reboot dell'omonima serie, creato nel 2008 per PS3 ed Xbox 360 dato che la serie sabbiosa della precedente generazione di console era diventata giusto un pelino complicata. Per ovviare a ciò, il team Urcasoft dedicato decise di rimuovere qualunque connessione potesse esserci con la nuova arma di distrazione di massa appena sbarcata sul mercato e già che c'era anche qualunque tipo di difficoltà. Apparentemente infatti, la capacità di non poter morire doveva essere uno dei punti di vendita di questo gioco.

Ancora oggi, l'idea comune è che questo gioco non sia mai esistito o sia stato rimosso dal corso del tempo dal vero principe, in modo da non mettere più in pericolo i sistemi nervosi dei giocatori.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Molti fan delle due serie classiche, piuttosto che giocare a questo reboot hanno preferito una soluzione più rapida e indolore.

Anno imprecisato, posto imprecisato: è una giornata come altre e una tempesta di sabbia degna di Marte fa perdere all'eroe al centro della storia, ovvero l'onnipresente principe, il proprio asino femmina[1]; nel cercarla, il beduino finisce in un crepaccio e in men che non si dica si ritrova a inseguire una squinzia vestita di bianco di nome Elika incaricata di salvare il mondo dal supercattivo di turno, la versione persiana di Satana chiamata Ahriman.
In un attimo il principe lascia perdere la sua asina e parte all'avventura assieme all'ancella del dio Ormazd, con la missione di bonificare dei cosiddetti terreni fertili in modo che se ne stia buono a cuccia nella prigione in cui è relegato. A ostacolare i due ci sono i corrotti, ben quattro scagnozzi di Ahriman che con i poteri derivati dal catrame[2] cercano di fermarli in tutti i modi, invano.

Dopo ore e ore di parkour, scontri eterni e purificazioni assortite, finalmente Elika ha la forza necessaria per confinare il satanasso per l'eternità: ci sono giusto un paio di contrattempi finali come un corrotto dell'ultimo momento o Ahriman stesso che cerca di fare il figo in forma di drago presa completamente a caso, ma infine tutto è bene quel che finisce bene. Il mondo è salvo, i terreni bonificati e il principe può tornare a cercare la sua asina della discordia.
Il problema è che per fare tutto questo Elika si è dovuta sacrificare in un gesto nobile e comprensivo: la morte di uno per la salvezza di tutti. Purtroppo al principino le rotelle cerebrali non girano in quel verso, e così pensa bene di liberare di nuovo Ahriman pur di avere il suo pseudo-interesse amoroso vivo: il protagonista dell'anno, signore e signori.

Visto che il finale aveva lasciato i giocatori così contenti da mettere subito in pre-order il pacchetto "Torce e forconi", i creatori corsero ai ripari con un bell'episodio DLC che spiegasse tutto lo spiegabile senza però concludere una beneamata cippa. Di fatto, non appena risvegliata, Elika rimane giusto un tantinino alterata dal fatto che il principe abbia preferito di fatto la figa alla salvezza del mondo, e tiene il broncio costringendo il protagonista a inventarsi scuse come:

« Era quello che voleva Ahriman e io ti ho salvata da lui. »
« Ora che sei di nuovo in vita, potrai usare i tuoi poteri per sconfiggere Ahriman una volta per tutte. »
« Non volevo passare per necrofilo, quindi ho preferito condannare l'umanità. Ora me la dai, vero? »

Mentre i due bisticciano, la trama pensa bene di andare avanti da sola mettendo loro alle costole il redivivo padre di Elika, trasformato in corrotto per l'occasione. Tuttavia ci pensa ancora una volta il principe a mandare a fanculo tutto impalando il re su un trono di spade e troncando definitivamente i rapporti con il suo interesse amoroso.

La salvatrice infatti pensa bene di mollare il principe e andare a cercare il suo popolo per salvare il salvabile, lasciando il poveraccio senza casa, senza asina e senza fregna.

Il seguito: Prince of Persia: The Fallen King

E chi lo conosce? È uscito sul Nintendo DS, nessuno lo ha comprato e non manda avanti la trama in nessun modo. E inoltre il principe versione chibi è inguardabile.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

E c'è chi ancora si chiede come abbia fatto questo tizio a gettare il mondo nell'oscurità.
Il principe

Cambia vestito, cambia la voce, ma rimane sempre lo stesso nobile sbarbatello, spaccone e mattacchione a cui tocca salvare il mondo.
O quasi, visto che una delle altre incredibili innovazioni di questo titolo è che il principe non sia neanche un principe, ma un barbone di strada che aveva fatto fortuna con il Texas Hold'em persiano; purtroppo l'intera vincita era a bordo della sua asina e da cosa è nata cosa, quindi è abbastanza intuibile che la fortuna non giri molto dalla sua parte.

Oltre alle sue solite mosse acrobatiche, il principe sfoggia per l'occasione un guanto in pelle e rimasugli dello scheletro adamantino di Wolverine con cui può attaccarsi a una parete e scendere giù in tutta tranquillità[3].

Elika

L'ovvio interesse amoroso di questo gioco, Elika è la perfetta definizione di donna oggetto, visto che viene usata dal principe per fare di tutto: saltare da parete a parete, superare burroni troppo larghi, pestare i corrotti e impedire il Game Over con il potere della convenienza.

La chierica di Ormazd comunque è forse l'unico personaggio di tutto il gioco a capire la gravità della situazione e perché è necessario agire in modo tempestivo; purtoppo la ritardaggine del principe trasforma tutto questo in crisi emo di Elika, facendola passare per una drogata depressa e portanto infine ai due orribili finali. Per fortuna lo ha abbandonato in tempo prima di potenziali sequel.

Il cacciatore

Il primo e più veloce dei tirapiedi del cattivo, specializzato in trappole e coltelli da cucina; invece di aspettare i due protagonisti stando fermo come un idiota, si preoccupa di preparare tranelli per costringere il principe ed Elika a ore extra di parkour in mezzo alla corruzione.

Una volta messo alle corde, però, il cacciatore tenta di imitare Dio Brando, ma si accorge solo all'ultimo momento di non avere il potere di fermare il tempo, e finisce per essere purificato da Elika.

L'alchimista

Secondo sgherro di Ahriman, si tratta del personaggio magico della collezione di minion del satanasso persiano: incaricato di usare la corruzione per creare macchine e armi[4], stava progettando una replica della città di Columbia quando il principe ed Elika sono arrivati a fermarlo. Dopo avergli revocato la licenza di alchimista di stato, i due hanno pure avuto la faccia tosta di tenersi i suoi palloni aerostatici.

La concubina

Terza corrotta nonché topa di prima categoria[5], il suo approccio nei confronti dei protagonisti è molto più tenero; di solito si limita a iniziare un tentacle rape usando la corruzione su Elika, e subito dopo si mette a giocare alle belle statuine con il principe. Al combattimento vero e proprio ci si arriva solo quando la concubina si rompe della situazione, visto che potenzialmente potrebbe andare avanti all'infinito vincendo automaticamente. Un altro segno della dedizione con cui i programmatori hanno sviluppato il gioco.

La forma finale del re dolente: Cthulhu.
Il guerriero

Ultimo dei boss ad essere abbattuto, e nel suo caso nel vero senso della parola: il guerriero infatti è un armadio a 4 ante che ha la tendenza a starsene fermo e ad aspettare che il principe abbia finito di attaccare per tirargli un manrovescio in grado di spedirlo nella stratosfera. La strategia da adottare contro di lui quindi è metterlo a ridosso di un precipizio e pigiare altri QTE come se non ci fosse un domani per buttarlo di sotto, rendendo di fatto la forza di gravità l'assassino del corrotto: Isaac Newton ne sarebbe stato fiero, ma per cause di forza maggiore non era ancora nato all'epoca.

Il re dolente

Padre di Elika e monarca dei chierici di Ormazd, purtroppo non è stato abbastanza intelligente da capire che fare un patto con Ahriman per salvare una vita umana di solito non porta buoni risultati: del resto il re quasi compete con il principe su chi fa la decisione più stupida, visto che il sovrano appare ogni tanto come boss transitorio senza concludere una fava e ogni volta Elika lo lascia andare invece di ucciderlo, usando la sempre classica scusa del dire che è ancora recuperabile.

Ovviamente la cosa finisce con il metterlo nel didietro dei due protagonisti, dato che nel DLC il re li insegue per tutto il palazzo sotteraneo; sarebbe andato anche oltre, ma il contenuto scaricabile è finito prima che potesse ucciderli o essere ucciso permanentemente.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • I principali giocatori di questo titolo sono persone che dopo essere morte ripetutamente e inutilmente in Dark Souls hanno cercato un'esperienza più rilassante.
  • Si tratta di uno dei pochi casi in cui una serie con cliffhanger non conclusa porta giovamento a una fanbase invece di sconforto.
  • In alcune scuole americane, questo gioco viene utilizzato come propaganda per spiegare come mai i terroristi dell'estremo oriente siano brutti e cattivi: colpa di Ahriman e di un idiota.

Voci correlate

Note

  1. ^ La quale di nome, come il protagonista precisa ripetutamente al pubblico, fa Farah, giusto per insultare chi ancora credeva che la serie sabbiosa avesse un minimo di rispetto.
  2. ^ Chiamato corruzione in questo gioco probabilmente perché i persiani sono sempre stati contro il TAV.
  3. ^ Almeno per modo di dire, dato che il suono prodotto sarebbe sufficiente a far ritrarre perfino Ahriman stesso per quanto è acuto.
  4. ^ Non si è mai capito in che modo però, e i giocatori laureati in fisica stanno ancora cercando di capirlo.
  5. ^ Letteralmente: per qualche motivo, quando ha fatto il patto con Ahriman ha deciso di diventare come uno degli Skaven di Warhammer.