Ghosts 'n Goblins

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia biologica a km 0.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giocatore medio dopo che ha perso la 7.547.584.290sima vita nel primo livello del primo gioco.
« Malimortacci- Matepossino- Chetivengauncancher- »
(Reazioni convulse di un giocatore medio della serie, con intervalli di circa 5 secondi una dall'altra)
« Siete tutti dei niubbi, e dovreste vergognarvi. »
(Arthur ai giocatori di Dark Souls che si lamentano della difficoltà)
« Prendete il coltello! Per l'amor del cielo, prendete il coltello! »
(Un pazzo rinchiuso in un manicomio per aver giocato troppe ore di seguito al primo gioco)
« I gobbelini! I cobboldi! Gli elfi! Gli eoni! Le fate! ...che vadano tuTTI A FANCULOOOOOOO! »
(Richard Benson mentre elenca con astio i nemici principali incontrati nella serie)
« Ma esattamente che stavano facendo nudi in un cimitero? »
(Giocatore preoccupato sull'inizio del primo gioco)

Ghosts 'n Goblins è uno dei franchise della casa videoludica giapponese Capcom involontariamente più ricordati in tutto il mondo. In origine avrebbe dovuto essere solo un altro titoletto anonimo per i cabinati arcade con l'intento di spillare monete su monete ai giovani giocatori che avrebbero avuto la sfortuna di metterci le mani sopra, ma poi qualcuno decise che sarebbe stata una buona idea fare un porting sul casalingo NES e di trasformare il titolo in una serie.

Quello che Capcom non sapeva era che la gente si sarebbe ricordata dei suoi titoli per motivi non propriamente allegri.

Cose che fanno bestemmiare i giocatori della serie

La caratteristica principale, il punto di forza, ciò che crea appealing per i giocatori hardcore di Ghosts 'n Goblins è il fatto che il suo protagonista, un nano in armatura, è giusto un attimino fragile. Una cosa del tipo "un colpo solo ti uccide" tipico dei macchinoni arcade; l'unica cosa che rallenta questa meccanica giusto un attimino è il fatto che l'armatura in acciaio inox del nano lo protegga una volta sola[1].
Sfortunatamente, nessuno si è ricordato di migliorare questa meccanica nei porting per le console casalinghe, e questo ha fatto sì che molti controller NES e molte finestre venissero distrutte.

Tuttavia, questo è solo il primo dei tanti fattori per cui ancora oggi la comunità videoludica impugna torce e forconi al solo udire di questa saga.

Torna alla prima casella

Uno dei punti chiave nella creazione di un gioco è il concetto del viaggio che il giocatore compie dal punto A al punto B[2]. Una volta arrivati alla meta e aver distrutto o superato l'ultimo ostacolo, si viene premiati per gli sforzi compiuti e per la pazienza sostenuta nell'impresa, in modo equo alla difficoltà presentata.

Bene, sembra che i programmatori Capcom si fossero completamente dimenticati questi passaggi alla lezione di educazione videoludica, perché per loro, una volta arrivati alla fine del gioco, bisogna completarlo un'altra volta. Da capo.
Meglio ancora, hanno fatto sì che questo diventasse un punto di forza della serie, inserendo questa bellissima meccanica che prevede di essere in possesso di uno strumento specifico prima di affrontare il boss finale, pena il ricominciare da capo. E niente lamentele.

Ma almeno, dopo tutte queste fatiche i finali saranno maestosi, degni delle imprese erculee a cui il giocatore è sottoposto, giusto?

Pfft, come no. Alla meglio c'è un ammasso di testo sgrammaticato sbrigativo.
Che ovviamente suggerisce di tornare di nuovo a giocare dall'inizio.

Armi a caso

Al protagonista del franchise però non mancano gli strumenti giusti per combattere i nemici che si parano sul suo cammino; generalmente armi da tiro, ognuna ha giusto qualche pregio e fin troppi difetti che la rendono il 90% delle volte inutilizzabile.
Meglio ancora, alcuni nemici sono completamente immuni ad alcune armi, e visto che vengono trovate letteralmente a caso, un giocatore ingenuo finirà col ritrovarsi il più delle volte a morire tra atroci sofferenze senza neanche essere riuscito a scalfire qualcosa.

Questa è generalmente l'armeria a disposizione del protagonista:

  • Lancia: l'arma base del protagonista. Lenta come la fame, ma decisamente più affidabile di molte delle seguenti.
  • Ascia: arma rubata dalla famiglia Belmont di Castlevania. Purtroppo i programmatori si sono dimenticati di sistemare il movimento ad arco che finisce con il non colpire nulla.
  • Balestra: leggermente migliore della lancia, ma il protagonista decide sempre di usarla rasoterra, rendendola efficace solo saltando in posizioni imbarazzanti.
  • Fiamma: l'arma più inutile di tutta la serie. Si può tirarne solo due alla volta e bisogna aspettare che si spengano prima di lanciarne di nuove, che in questi giochi è l'equivalente di appiccicarsi addosso un bersaglio con su scritto "COLPITEMI ORA".
  • Discus: letteralmente, un disco da lancio, ma ancora oggi accende discussioni accese sulla sua utilità.
  • Falce: altra arma presa in prestito da Castlevania, stavolta dalla Morte stessa. Purtroppo non si può averne tremila allo stesso tempo sullo schermo come nel caso del possessore originale.
Sì, è proprio questa l'arma definitiva per vincere a Ghosts 'n Goblins.
  • Tri-lama: uno shuriken affilatissimo che però ha la traiettoria di una persona che guida in stato di ebrezza. Ergo, manca sempre il bersaglio.
  • Scudo: utile per emulare Capitan America, visto che non serve a niente per difendersi[3]. Ed è pure obbligatorio per raggiungere la fine del primo gioco.
  • Psico-Cannone: un generatore di sputazzate energetiche. Anche questo è obbligatorio per sconfiggere uno dei boss finali.
  • Braccialetto della Dea: terza arma obbligatoria, stavolta è un catenaccio da polso che permette di tirare palle di fuoco. Ovviamente a corto raggio, non sia mai che ci possa essere un effettivo vantaggio in questa serie.
  • Coltello: l'arma definitiva. È come la lancia ma più veloce e dannosa, perfetta dunque anche per sopravvivere agli incontri ravvicinati con i nemici che spawnano a 5 centimetri dal vostro naso.

Ecco quindi la guida strategica ufficiale su come giocare Ghosts 'n Goblins:

1)Prendete il coltello.
2)Prendete il coltello.
3)Prendete-il-coltello.

Spawn dei nemici a caso

Come se tutto ciò non bastasse, il programma del gioco ha praticamente tutti i setting impostati su percentuali; questo comporta che la maggior parte dei nemici di ogni gioco apparirà in posti completamente casuali, anche se generalmente con "casuale" si intende "sotto al culo del protagonista".

Fortunatamente ciò non accade con i boss, ma arrivare da loro senza che un nemico sbuchi in testa dal nulla è un altro paio di maniche.
Questi sono generalmente gli abitanti del regno demoniaco con cui l'omino di latta protagonista deve avere a che fare:

  • Zombie: classici non-morti da giardino, seppelliti in bare-ascensori che spuntano dal terreno come gli EVA di Neon Genesis Evangelion. Fortunatamente appartengono alla vecchia scuola del comportamento degli zombie, quindi sono lenti e ritardati abbastanza per essere sconfitti in un colpo.
  • Fantasma: altrà varietà di non-morti, che in questo caso assomiglia più a hot dog volanti. Simpaticissimi per la loro abitudine di spawnare proprio mentre il protagonista sta salendo una scala e per i loro versi acuti, responsabili della distruzione di infinite casse acustiche dei televisori dei giocatori.
  • Goblin: folletti sovrappeso che adorano gettare ripetutamente i contenuti di vasi da notte dalle sporgenze sopra al giocatore, danneggiandolo e costringendolo a scendere dalle scale che stava salendo.
  • Red Arremer: dei simpatici pterodattili rossi specializzati nell'essere precisissimi nel colpire il giocatore e con una marea di punti ferita. Col tempo, sono diventati una mascotte del franchise, ma nessuno sa perché[4].
  • Shielder: dei rettiliani che vagano in giro tenendo la propria testa in mano. Sanno anche sputare fuoco perché sì.
  • Unicorni: per costoro non c'è neanche bisogno di sprecare parole. Basta una sola immagine:
Esattamente uguale a un unicorno: magari spopolerà nella prossima stagione di My Little Pony: Friendship Is Magic.

Oh, dimenticavamo: c'è anche un limite di tempo in ogni livello. Non sia mai che si possa dare una chance ai giocatori più pazienti e meticolosi[5].

Titoli e trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Ghosts 'n Goblins

Il responsabile che ha iniziato la catena delle bestemmie, ciò da cui è partito tutto, il colpevole tra i colpevoli. Ma essendo un vecchio titolo arcade, che trama poteva avere?
Semplice: un nano da giardino e una principessa stanno andando in camporella di notte nel bel mezzo di un cimitero.

No, non è uno scherzo: è davvero quello che succede.

Peccato che Satana in persona si senta un po' troppo arrapato dalla visione di questo scenario chiaramente romantico[citazione necessaria] e decida di rapire la principessa per avere anche lui un po' di topa. Al nano da giardino di nome Arthur non resta dunque che infilarsi addosso l'armatura in acciaio inox e iniziare a distruggere il Makai, il regno dei demoni per riavere il suo reale partner sessuale.

Ghouls 'n Ghosts

A quanto pare, nel mondo demoniaco, morto un sovrano se ne elegge subito un altro, un po' come con il papa; detto fatto, Lucifero ottiene la maggioranza e viene eletto presidente del consiglio dei demoni, con una schiera di Shielder e Red Arremer come ministri. E fin da subito mostra quanto sia più intelligente, visto che invece di scomodare qualcuno per rapire la principessa, preferisce ucciderla con una singola freccia[6].

Al nano in armatura quindi tocca riprendere armi e bagagli per farsi un altro giretto extradimensionale e far cadere il governo diabolico.

Super Ghouls 'n Ghosts

Come prima, c'è di nuovo aria di elezioni nel Makai, e perfino Arthur inizia a fare i pronostici, preparandosi per il ritorno del partito di Lucifero.
A gran sorpresa però, vince stavolta l'opposizione, guidata dalla stessa cricca che il protagonista aveva saccagnato di botte nel primo gioco; questo significa ovviamente che si riparte da capo e che c'è la stessa principessa da salvare[7].

Con un'altra sorpresa però, il nuovo presidente del consiglio demoniaco non è il capo di Satana affrontato in precedenza, ma una versione grassa e blu del Dottor Destino, spaparanzata eternamente sul trono della camera dei deputati.

Ade dopo aver ottenuto il seggio di presidente del consiglio tecnico.
Ultimate Ghosts 'n Goblin

Revival della serie dopo anni di assenza con un nuovo titolo per PSP, completamente nuovo e fortunatamente un pelino più accessibile dei suoi predecessori. Solo un pelino però, perché pure qui è presente la bellissima meccanica di dover possedere un oggetto specifico per dover anche solo arrivare al boss finale.

In questo caso, si è formato un governo tecnico gestito dal politico Ade per tranquillizzare i demoni sull'economia della loro dimensione; purtroppo nella sua lista c'era anche l'ex-boss di Satana, che non avendo letto il programma di governo ha rapito di nuovo la principessa, costringendo di nuovo Arthur a smantellare la politica del Makai.

Gargoyle's Quest

Spin-off semi-anonimo rilasciato sui vari Game Boy portatili, narra le bizzarre avventure di un Red Arremer a cui improvvisamente gira la luna storta e gli viene voglia di salvare il mondo, risparmiando la fatica al cavaliere protagonista.
Non che abbia molta importanza, visto che non è canonico col resto del franchise neanche a pagarlo.

La trama è finita, leggete in pace.

Personaggi

Esatto: a parte i boxer, sotto quell'armatura non c'è nulla. Chissà l'attrito sulla pelle...
Arthur

Lo sventurato protagonista della serie; laureato con 110, lode e bacio accademico all'università dei cavalieri, si è sempre prodigato a proteggere la famiglia reale dai demoni extracomunitari che decidono di immigrare ogni tanto e di rapire i nobili del posto.
Nonostante i suoi innumerevoli sforzi però, Arthur non è mai riuscito a sorpassare la prima base con la principessa, fatta eccezione per l'introduzione del primo gioco; da allora comunque, ha avuto la stessa fortuna che Super Mario ha con Peach.

Principessa Prin Prin/Guinevere

A proposito di principesse, ecco la classica regnante che invece di assumere il titolo di regina, preferisce tenersi il proprio per apparire più graziosa e fragile in caso di rapimento. E come la sua controparte Nintendo, anche Prin Prin non perde occasione per diventare l'oggetto del desiderio dei politicanti del Makai.
Uno arriverebbe quasi a chiedersi se è affetta dalla sindrome di Stoccolma e in segreto desideri essere rapita per divertimento; questo spiegherebbe anche come mai dopo il terzo rapimento non si sia decisa a chiedere ad Arthur di assemblare un'armata per respingere più efficacemente i demoni.

Gran Re Demone Astaroth

Il primo presidente del consiglio demoniaco, nonché il politico più ricorrente e persistente, sebbene non rilevante, nei seggi del Makai: insomma, l'equivalente demoniaco di Casini. Da quando ha visto per sbaglio la scena di apertura del primo gioco è sempre stato arrapato per Prin Prin e ha sempre spedito Satana a rapirla, ma purtroppo Arthur è sempre arrivato prima che la vera azione a luci rosse potesse cominciare.

Imperatore Demone Samael/Sardius

L'altro principale vincitore delle elezioni demoniache dopo i primi due fallimenti; purtroppo si tratta del classico politico che una volta salito al potere non fa nulla e se ne sta bello comodo sul seggio conquistato. In questo caso, Samael lascia tutte le scartoffie amministrative ad Astaroth, incluso il come gestire il rapimento della principessa e la difesa contro Arthur.

Inutile dire che non è finita bene, se il nano in armatura è riuscito agevolmente ad arrivare al seggio del neo-presidente del consiglio e a stenderlo usando il braccialetto della Dea.

Firebrand

Il Red Arremer protagonista dello spin-off portatile; apparentemente non solo non è cattivo nel Makai, ma è addirittura considerato un eroe dalla sua gente e in generale dai vari partiti politici demoniaci. Un'usanza comune infatti è di averlo come ospite alle feste dei partiti per ingraziarselo e avere la sua influenza alle elezioni successive.

L'ironia è che con questa potenza e prestigio alle spalle, Firebrand non abbia mai deciso di prendere parte alle scaramucce contro gli umani, né ha provato a misurarsi contro Arthur; se ciò accadesse, è probabile che il signore demoniaco di turno risparmierebbe sulle truppe da schierare.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Contribuisci a scop migliorarla disintegrando le informazioni nel corpo della voce e aggiungendone di inappropriate

  • Non si capisce come faccia Arthur a tenere i proiettili delle armi nei suoi boxer una volta privato dell'armatura. È anche vero però che un altro umano mezzo nudo con solo un gonnellino riesce a tenerci dentro anche di più, quindi tutto è possibile.
  • Un progetto cancellato prevedeva un MMORPG a tema Ghosts 'n Goblins; è stato scartato quando si è visto che sarebbe stato troppo facile se confrontato con gli altri capitoli della saga.
  • Anche se ancora oggi la serie riceve la sua dose giornaliera di imprecazioni e bestemmie dalla comunità videoludica, c'è una crescente fetta di giocatori masochisti reduci dai prodotti From Software che sta sviluppando un interesse morboso per la difficoltà della saga.

Note

  1. ^ Peccato solo che questo lo lasci generalmente in campo aperto fermo per qualche secondo, giusto il necessario perché riceva il secondo colpo che serve per il Game Over.
  2. ^ Senza passare dal punto G.
  3. ^ Non che ciò sia compensato, ovviamente: la sua potenza d'attacco è anche peggiore della lancia base.
  4. ^ Qualcuno sospetta per il fatto che sono responsabili della maggior parte delle morti brutali del protagonista; sapete com'è, dopo la milionesima morte, un mostro come il Red Arremer non lo si dimentica.
  5. ^ Almeno non c'è un Game Over definitivo perché i Continue sono infiniti nella versione console. Chissà perché nessuno lo noti però.
  6. ^ E giusto per aggiungere danno alla beffa, accoppare anche il cavallo di Arthur.
  7. ^ Almeno stavolta Arthur ha cercato di intrattenersi con lei nel suo castello invece che in un cimitero.