Jeanne d'Arc

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La protagonista mentre mostra al mondo la precisa accuratezza storica del gioco: l'armatura praticamente le seppellisce quasi il viso!
« No, mi sa che mi è sfuggito qualcosa... »
(Tipico prefessore di Storia mentre gioca a Jeanne d'Arc.)
« Il mio videogame preferito, specialmente perché svela i complotti degli inglesi templari-ninja. »
(Complottista medio che esprime un parere sul gioco.)
« L'ho incontrato spesso al bar per anti-eroi incompresi; non è male a giocare a carte, ma è meglio non fargli fare braccio di ferro con Kratos... »
(Cain Highwind su Roger.)

Jeanne d'Arc è videogame per PSP, realizzato dai perspicaci produttori dei Level-5[1] per conto degli schiavisti della Sony. Si tratta sostianzialmente di una rievocazione storica della vita della povera Giovanna d'Arco, arricchita tuttavia con minestra fatta dal -poco- saporito dado marca Ruggeri. Oltre a mostri e animali parlanti alti 2 metri e più sbucati dalle saghe Tolkieniane.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Francia, guerra dei cent'anni: il piccolo e stra-viziato Enrico VI è ormai assuefatto alle dosi di morfina e camomilla che usa solitamente per addormentarsi, così chiede al suo caro zio[2] di raccontare una storia di stampo lovecraftiano.

Separate alla nascita?

Dopo aver riesumato una puntata della prima stagione di Mistero, lo zio addormenta il bambino con una roipnol e inizia a compiere un rituale da esorcista al contrario, ovvero evoca una delle tante forme di energia della prima serie di Star Trek in modo possieda il bambino; inutile il tentativo di un templare che passava di là per caso di salvare la situazione. Il malvagio e smilzo zio dunque completa il rituale e dichiara di voler conquistare il mondo; sicuramente questo scatenerà una guerra a livello mondiale e... ah già, apparentemente in questo mondo esistono solo l'Inghilterra e la Francia. Meglio andare avanti allora.

Contemporaneamente nel piccolo e ignorato villaggio di Doremì le due peripatetiche di alto bordo Jeanne e Liane stanno aumentando i loro introiti complice una festa di zingari di passaggio, quando a un certo punto il padre di Jeanne, le suggerisce così dal nulla di andarsi a confessare prima di iniziare un qualunque rapporto. Mentre le due sono a pregare alla cappella del villaggio, ecco che la storicità inizia a mancare in quanto vengono raggiunte da:

  • un morto a cavallo con una rana di tipo ipnorospo e un braccialetto all'ultima moda;
  • dei facoceri in miniatura di Castlevania: Lords of Shadow che si spacciano per orchi;
  • Roger, il segaiolo represso del villaggio che era venuto[citazione necessaria] a controllare che stava succedendo.

Come se non bastasse, il villaggio di Doremì viene raso al suolo e per la disperazione Jeanne attiva il braccialetto diventando il plagio vivente della protagonista della serie Valkyrie Profile.

Dopo ciò seguiranno eventi che tutti i noiosi professori di Storia hanno insegnato alle loro lezioni: Jeanne diventa guida dei francesi, vince contro gli inglesi in molte occassioni e bla bla bla. Almeno fino al momento decisivo che nessuno ha dimenticato nemmeno per propria volontà: il rogo della povera Jeanne processata dai britannici come strega in quanto era in grado di risolvere una frazione corredata da una radice cubica.

Vera trama

La reazione di Liane dopo aver sentito un infiltrato nella folla fare la battuta "La accendiamo?"

A questo punto i produttori avevano tantissime ore di gameplay di avanzo e non sapevano cosa fare; così, dopo attente e ponderate riflessioni interiori decisero di completare la loro opera inserendo il contenuto di antichi dipinti rupestri ritrovati a Rennes-le-Château. Ecco cosa è veramente successo alla povera Jeanne.

Difatti, l'eroina non era presente sul rogo quando venne giustiziata; al suo posto sfiga vuole ci fosse la sua migliore amica Liane, la quale dopo aver tirato giù bestemmie a non finire, crepa cotta a puntino. A questo punto, Roger per la disperazione e la rabbia diventa un gigantesco demone ossuto di 8 metri e decide di seminare morte e distruzione in attesa di uccidere Jeanne. E non è che l'inizio della vera trama del gioco.

Confabulando, la francesina ormai ex-comandante decide che il vero nemico è la massa di energia dentro Enrico VI, così, dopo ardue spedizioni da elfi e nani della Francia[citazione necessaria], combattimenti contro assurdi ninja inglesi in armature pacchiane e la riappacificazione con Roger, Jeanne e i suoi allegri compagni di merenda trovano il principino, lo esorcizzano violentemente e poi rinchiudono la massa di energia (diventata nel frattempo un vermone di 20 metri di lunghezza con sciabole e armatura) dentro a una gemma nel corpo di uno dei loro soldati.

Per aggiungere il danno alla beffa quando Jeanne e Roger decidono di tornare a ricostruire Doremì, scoprono che in realtà erano dopravvissuti tutti. Sì, e vissero tutti felici e contenti[3].

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

I buoni

Grazie alla sua influenza bigotta, Jeanne riuscirà a raccogliere attorno a se durante il corso della trama personaggi di ogni forma, dimensione e tipo di pazzia. Ognuno di essi è unico nel suo genere, ma tutti hanno una cosa in comune: diventano superflui per la trama neanche 5 minuti dopo le loro presentazioni, fatta eccezione per quei 5 che possiedono i braccialetti da mahou shojo, ovviamente.

Jeanne
Jeanne mentre legge questo articolo.

La protagonista, direttamente uscita dal mondo di Claymore: da potente dominatrice delle strade di Doremì, viene coinvolta nella spirale di guerra e nonsense della trama. Quando piglia il braccialetto inoltre inizia a sentire una voce che lei crede essere Dio, anche se in realtà si tratta del templare di passaggio di prima, il quale chissà come, ha trasceso lo spazio e il tempo e adora allenarsi con ologrammi di vario genere nella saletta apposita dell'Enterprise.

Jeanne è anche famosa per essere ingenua. Molto ingenua. Infatti, se la trama di uno scenario prevede un'imboscata si può tranquillamente stare certi che la vittima sacrificale in un modo o nell'altro divenga sempre lei. Dovrebbe infine avere una tresca con Roger, ma di fatto i due non combinano nulla, nemmeno nel finale dove invece di celebrare con un bacio della vittoria si mettono a pregare; Don Giussani avrebbe pianto dalla gioia se li avesse potuti vedere.

Liane

Migliore amica di Jeanne e sfigata cronica in quanto vive sempre all'ombra della protagonista, vorebbe rimorchiare Roger ma non ci riesce, quando diventa lei protagonista impazzisce e per finire viene arsa viva da parte dei papaboys inglesi. Ciononostante i giocatori erano così addolorati dalla sua perdita che i programmatori decisero di inserire un modo[4] per resuscitare questa poveretta. L'unica cosa che chiesero fu il lasciar morire la rana allucinogena da compagnia, ma soppessata la differenza, i giocatori decisero che sarebbe stato uno scambio equo, per la disperazione della povera rana.

Cuisses

L'ipnorospo che più che un personaggio vuole essere un enorme cartello di sponsorizzazione al giocare a Rogue Galaxy; batrace la cui sfortuna raggiunge quasi i livelli di Liane, passa la prima metà del gioco a saltellare e basta e la seconda a blaterare qualcosa come il fatto che la sua vera identità è quella del principino viziato. Per finire, nel finale se ne va via una volta che Enrico VI torna quello di sempre, ma grazie agli sforzi nerdici dei giocatori più incalliti Cuisses può morire prima per resuscitare la tanto pianta Liane.

Roger

Il segaiolo represso di Doremì, in realtà è un inglese sottoposto come cavia da laboratorio dal simpatico zio di Enrico VI; dentro Roger infatti è insediato un demone ossuto dell'ordine dei grammar nazi, il quale fa incazzare il povero inglesino ogni volta che qualcuno parla in inglese con accento francese[5]; come prevedibile, la cosa continua fino a far passare Roger al Lato Oscuro, a dopo un esorcismo interiore da parte di Jeanne degno di viaggio allucinante, l'amico-nemico torna normale e la cosa finisce a trallucci e vino. Non importa se nel frattempo sono morte un numero spropositato di vittime, quello che conta è la forza dell'ammore.

Bertrand e Jeane

I classici soldati anonimi che si uniscono all'inizio per dare solo un po' di forza del numero; sono comunque loro a iniziare la tradizione del resto del cast di essere utile per ben 10 minuti e poi firine nel dimenticatoio, ma di caratteristico, questi due hanno la fastidiosa tendenza a torarsela fino allo stremo (specialmente Jean) per poi schiattare davanti al primo mostro che passa. Sul loro modello sono seguite coppie di comici famose come Stanlio e Ollio, Cochi e Renato o Calderoli e Bossi.

Gilles mentre fabbrica personalmente la sua lancia.
Gilles

Un cantante Visual Kei alle prime armi visto il suo look disambiguo, questo personaggio riuscirà a sollevarsi dalla massa delle altre superficialità grazie al suo carisma, al suo fascino, alla sua sgravaggine in combattimento e al suo braccialetto modaiolo che lo fa diventare ancora più ambiguo.

Nel finale, Gilles decide di prendersi lui la gemma maledetta inserendosela per via rettale; finirà i suoi giorni ad aspettare di morire per sconfiggere così la massa di energia. Per compensare però diverrà un feroce serial killer di bambini.

Colette

Novello Lupin III francese, nonostante Colette porti un nome da donna è tutto fuorché effemminato; ladro sciupafemmine professionista, come tutti i ladri dei giochi di ruolo che si rispettino combatte con un coltellino svizzero, deruba i poveri nemici anche quando sono praticamente nudi e schiva qualunque cosa gli si pari davanti. In compenso bastano una mazzata o una sventolata di tette di un personaggio femminile a caso per mandarlo KO in meno di 5 microsecondi.

Marcel

Bimbominkia che si diverte a giocare a Guglielmo Tell con un arco preso al Toy's Center, Marcel si rivelerà essere uno dei personaggi più forti e potenti in assoluto al punto da costringere il giocatore a doverlo schierare in ogni partita; il personaggio però compensa questo con un carattere tremendo tanto da indurre a saltare ogni singola sequenza animata dove compare.

La migliore cosa che riesce a Marcel comunque è farsi catturare dagli inglesi dopo 5 minuti dalla sua presentazione, il che la dice lunga sul suo personaggio.

Beatrix

Elfa dei boschi francese che, come da tradizione per gli orecchie a punta dei fantasy, ha infranto il giuramento della propria razza di rimanere nella foresta e che quindi vive in esilio; si unisce al gruppo per ritrovare il suo moroso, e una volta fatto ciò svanisce nelle nebbie nel dimenticatoio assieme agli altri personaggi supporters. Quantomeno viene utilizzata assieme a Marcel in quanto arciera dalla potenza oltre il muro dello sgravo.

Richard
Richard riceve il potere divino dal braccialetto per ardere un petulante Marcel.

Il sogno perverso di qualunque papaboy filo-Narniano; Richard è un prete mago dalla potenza ultra-elevata, e come se non bastasse possiede anche uno dei braccialetti all'ultimo grido. Riesce dunque a mantenersi famoso pure lui a colpi di esorcismo con voce da Gandalf, sebbene sia comunque ignorato in molte parti della storia.

Come si evince dalla sua abilità nel truccare Liane da Jeanne, Richard a suo tempo è stato sia un pappone che uno spacciatore, ma una volta vista la luce ha deciso di diventare il servo umile di Dio. Che all'occorrenza casta palle di fuoco su chi vuole per infliggere il giudizio divino.

La Hire

Lo storico brigante reclutato da Jeanne dotato di una forza sovrumana... peccato che qui sia senza alcuna spiegazione in merito un leone antropomorfo alto 2 metri e mezzo e dal pessimo carattere. Esatto, ora in Francia, oltre a elfi, nani e demoni circolano pure dei personaggi scartati dalla Disney.

Come se non bastasse la sua condizione, La Hire è un ubriacone incallito, infatti non mancano le numerose occasioni in cui tenta di far sbronzare Jeanne, con conseguenti fallimenti dovuti principalmente alle botte in testa di Gilles e Richard. Inoltre il leoncino è l'unico personaggio a rimanere famoso nonostante non possieda uno dei braccialetti alla moda; il perché purtroppo non è dato saperlo.

Rufus e Bartolomeo

Dimostrazione letterale della creatività dei character designer dei Level-5, in quanto Rufus è una letterale copia medievale di Deego dell'appena precedente Rogue Galaxy, con la sola differenza della mancanza del braccio-mitragliatore.

Bartolomeo invece è il fidanzato di Beatrix; panterone selvaggio, il suo fascino aggressivo è bastato per sciogliere il cuore dell'elfa; ovviamente questo fregandosene degli insulti del padre di lei e trascinandola a forza come un vichingo farebbe durante una razzia[6].

Claire e Rose

I due personaggi più superflui di tutto il gioco. Perché? Semplice, il giocatore dovrà scegliere una di loro sotto stress di Raz degan; è dunque evidente che la loro caratterizzazione è prossima allo 0. Se tuttavia la prima è la nipotina di maga Magò, la seconda è una seducente apprendista della cultura sadomaso con tanto di frusta arrapante: insomma, la gioia di Colette.

I cattivi

In questo videogame, dietro a Jeanne verrà tirato di tutto: armate inglesi, armate di orchetti, minotauri, bestie bigblatte di Traal e amenità dell'occulto varie, generali stereotipati e incazzosi al punto da sembrare usciti da un film del ciclo "Alta Tensione" di Canale 5 e animali antropomorfi dalla capacità intellettuale discutibile. Il guaio è che nessuno di loro riuscirà a convincere come cattivo, se non per qualche rara eccezione.

Talbot
Talbot poco prima di prenderle. Di nuovo.

Il personaggio più longevo e strano di tutto il gioco: capitanuccio inglese da quattro soldi nonché emulo di Arthur di Ghost 'n' goblins, ha la tendenza a preparare imboscate di ogni tipo a Jeanne e compagnia, e ogni volta che è sconfitto ha la brutta abitudine di rialzarsi in piedi come se niente fosse. Per giunta nel finale aiuterà Jeanne, perdendo quella poca dignità che gli era rimasta.

Glasdel

Ufficiale inglese vittima di parecchia frustrazione: per prima cosa viene messo sul fronte di guerra a difendere un gruppo di fortezze fatte con legno e sterco, poi deve comandare degli indisciplinati orchetti assieme ad altri esseri mitologici; inoltre si fa anche spodestare da Talbot e per finire viene ucciso da Jeanne dopo essere stato accusato di essere malvagio fino al midollo. Insomma, il classico impiegato statale vittima dei superiori.

Slinker, Mawra e Blaze

Uno scalcinato trio che seguendo il modello d'esempio del Team Rocket compare in continuazione, le prende sempre di santa ragione e viene poi rispedito alla velocità della luce in attesa dello scontro successivo. I suoi membri sono un piccolo e insignificante volpino maghetto alla Harry Potter, una tigrona snella che adora graffiare le sue vittime a la Catwoman e per finire un muscoloso ultras della Juventus con tanto di ascia modello Agnelli 3.0.

Le uniche cose che questi 3 scalzacani riusciranno a fare saranno far venire attacchi di commozione e pietà nel giocatore verso di loro a causa della loro sifga perpetua.

Razziatori

Demoni servitori della massa di energia, portano i nomi dei vizi capitali; e se qualcuno si chiede perché sono 4 e non 7, è colpa dei problemi di budget e del tempo utilizzato. Ad ogni modo, i quattro ossuti demoni si mettono a possedere delle persone care a Jeanne con la scusa di volerla far soffrire emotivamente, ma di fatto cercando di togliere al giocatore lo strazio di alcuni personaggi insopportabili, come Roger ad esempio.

Sfortunatamente, nessuno dei razziatori riesce nel suo compito, rivelandosi comunque un buon candidato per il prossimo Persona.

Duca di Bedford
Bedford appena alzato la mattina, bello come il sole.

Lo zio del principino e il fautore di tutto il casino della trama del gioco, dalla possessione di Enrico VI alla ossessione grammaticale di Roger; c'è anche da dire che una persona che si veste come Frollo e ha gli occhi rossi iniettati di sangue non sarebbe molto affidabile come buono, ma sfortunatamente il gioco non ha abbastanza furbizia neanche per far notare ciò. Dopo circa metà trama, Bedford decide finalmente di farsi vedere sul campo di battaglia con la sua ultima invenzione, ovvero un corpo scelto di ninja inglesi in armatura nera a strisce viola[7], ma anche così si fa pestare allegramente da Jeanne.

Lo smilzo stracolmo di cerone infine appare nuovamente verso la fine, dove si scopre che anche lui ha un braccialetto di H&M, ma nonostante questo non si salva; pirla com'è però sfotte Jeanne anche con l'ultimo respiro, e per ricompensa, il suo braccialetto si fonde a Roger condannandolo per il resto della sua vita.

Gilvaroth

La massa di energia che possiede il giovine Enrico VI; a parte essere ripugnante non ha nessuna utilità, visto che direttamente non è mai affrontato e le sue azioni principalmente consistono nel ridere come Albedo o Waltz senza impartire ordini. Ad ogni modo, Jeanne esorcizzerà il diàulo dal corpicino del principe e poi dovrà affrontarlo trasformato in un verme di 30 metri nonché corazzato. Il solito cattivo dell'ultimo minuto tipico dei GDR quindi, da far compagnia a gente come Trivia.

Altri personaggi

Ovvero quei poveretti che stanno ancora più in basso dei personaggi giocabili senza personalità. L'unica cosa che evita loro il suicidio da depressione cronica è il gruzzolo che guadagnano dai Level-5 per la loro presenza.

Luther

Il templare barbuto che inizialmente vuole fermare Bedford, ma sifga vuole che debba essere risucchiato nel pavimento di marmo e da allora chi si è visto si è visto. Inizia poi a molestare Jeanne parlandole e facendole credere di essere Dio, quando invece si trova in una dimensione caotica a non fare niente tutto il tempo; dopo aver allenato Jeanne per qualche minuto nelle arti jedi, Luther le dona il suo braccialetto all'ultimo fashion e poi decide di schiattare defintivamente. O quasi...

In realtà infatti, il templare può essere affrontato in un luogo segretissimo e grazie alla sua caduta il giocatore potrà usare la sua colonna vertebrale per resuscitare Liane. Niente domande su come; meglio.

Carlo VIII, il Delfino

Jean Claude rivestito per l'occasione: questo damerino francese non è capace di fare nulla, ne di combattere ne di difendersi ne tantomeno di saper governare. Eppure Jeanne fa di tutto pur di metterlo a capo della Francia, dove ci resterà per il resto dei suoi giorni; è proprio vero che la politica non cambia mai in fatto a decisioni stupide...

Il povero Carlo VIII è talmente sperfluo che perfino sua madre riesce ad essere più popolare di lui, trasformandosi in uno dei razziatori e impersonificando la lussuria nonostante abbia qualcosa come 80 anni per gamba.

Guerre correlate

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Jeanne compare senza nessuna spiegazione anche in Fate/Zero, lasciando gli spettatori con molti punti di domanda sopra la testa.
  • Nonostante Roger venga provocato ripetutamente da Jeanne e da Liane la sua reazione tipica è generalmente "..."; probabilmente ha imparato dal migliore.
  • Il perché le personificazioni dei peccati capitali abbiano gli stessi nomi dei crostacei spara-laser giganteschi di Mass Effect è un mistero ancora più fitto di quello della trama del gioco.

Note

  1. ^ In pratica, gli stessi produttori del fantascienzoso Rogue Galaxy e della serie del Professor Layton.
  2. ^ Una magra versione di Renato Zero con tanto di strato di cerone di 3 centimetri.
  3. ^ E c'è di peggio: dopo aver completato il gioco è anche possibile far resuscitare Liane, ma è meglio se non lo si dica in giro...
  4. ^ Ovviamente nella solita maniera stra-difficile tipica dei GDR, anche se non ai livelli di Shin Megami Tensei.
  5. ^ E la cosa succede anche fin troppo.
  6. ^ E come ogni fidanzato che si rispetti deve fare nel caso intervenga un parente.
  7. ^ Come si era già detto, l'accuratezza storica si spreca in questo gioco.


Originalità? Cos'è, qualcosa che si mangia?