Red Earth

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia in libertà vigilata.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il ganzo gruppo di protagonisti nella classica posa epica da locandina che con il gioco non c'entra un tubo.
« Liberate il kraken! »
(Scion su Hydron.)
« Non lo clonerei nemmeno io e qualche pazzoide lo ha riportato in vita? »
(John Hammond su Hauzer.)
« Che razza di poser... »
(Strider Hiryu, Ginzu, Guy e Ibuki su Kenji.)

Red Earth è un videogame del 1996, nonché uno dei tanti prolifici picchiaduro marchiati Capcom che di fatto sono pratici copincollature di Street Fighter.

Questa volta, per essere originale lo staff decise di ambientare il tutto in un mondo alternativo magico/medievale utilizzando come incipit i libri di Lewis, alcune tavole di Stan Lee e le cartacce cestinate di Kishimoto.

Il titolo ha avuto un successo talmente enorme che la Capcom si è ben guardata dal produrre giochi dello stesso stampo, gettando questo esperimento nello stesso dimenticatoio di altri titoli del caso come Three Wonders e Final Fantasy Tactics.

Trama e gameplay

Primo esempio delle innovative meccaniche di gioco.

Ah già, la trama... l'anno è il 13XX e siamo in un mondo alternativo più simile a Marte che alla Terra, in cui vivono esseri di ogni forma, carattere e tipo di rivestimento organico in continenti e oceani sparsi a caso. In questo mondo, a un certo punto succedono senza motivo parecchi eventi strani, bizzarri e inspiegabili, come l'avanzamento del riscaldamento globale, la formazione di ghiacciai nel Sahara e il Genoa che riesce a vincere il decimo scudetto.

Spetta a quattro nobili ed anonimi eroi riportare la pace nel mondo in sole otto facili battaglie uno contro uno, e quasi tutte senza un nesso logico. Come se ciò non bastasse, i personaggi non si vedranno nemmeno una volta fra di loro, ma nonostante ciò saranno rappresentati sempre come un gruppo solido, unito e in perfetto stile Power Rangers.


Il gameplay tuttavia offre spunti che evitano a questo titolo di essere l'ennesimo clone di Street Fighter, come:

  • le Fatality, ovvero ogni personaggio può morire trinciato, bruciacchiato, congelato, sciolto nell'acido o preso da uno stroncante infarto multiplo. La cosa è costata un bollino PEGi 16 al gioco da parte dei terrorizzati genitori moralisti del caso;
  • il Level Up, ovvero una caratteristica rubacchiata a Breath of Fire, che consiste nel personaggio che ingollando speciali capsule di steroidi a fine battaglia cresce aumentando le caratteristiche, la massa muscolare e la tonicità dei glutei.
  • i Minigiochi, ovvero due simpatiche sfide slegate sia con la trama che con il gameplay ma che faranno ottenere al giocatore un intero stock delle confezioni di steroidi sopra citate. Il primo consiste nel rompere a pedate una statua di stampo post-futuristico, mentre il secondo chiede di spaccare delle facce a testate nel classico tempio pieno di trappole affettanti.

Personaggi

I buoni figoni

Leo in posa per l'editoriale di Sandro Mayer.
Leo

Il presunto protagonista della vicenda, si tratta nientemeno che di He-Man con una testa di leone ottenuta per errore a causa di uno dei giochetti di scambio corporale di Trafalgar Law. Presunto re del regno più vasto del rosso pianeta, Leo è stato bistrattato dal boss finale, il quale gli ha rubato possedimenti, sudditi, guardie del corpo e soprattutto le danzatrici del ventre, rimpiazzando il sovrano con un dinosauro[1]; ovviamente il monarca non può tollerare ciò e parte in cerca di vendetta e delle sue danzatrici.

Il suo lungo peregrinare porterà Leo e la sua lunga spada a scontrarsi con mostri che non c'entrano nulla con il suo regno e infine con il capo delle sue stesse guardie, il quale ha pensato bene di plagiare Alphonse Elric diventando un'armatura posseduta. Infine, il regnante sconfiggerà il boss finale riportando la pace nel suo regno per ben altri 2 anni.

Tessa

La versione femminile e pucciosa del Dottor Strange; Tessa è una maga maghella alle prime armi che mentre si sta beatamente facendo i cazzi propri al polo Nord viene attaccata da un mostro tentacolato e altamente minaccioso per la consistenza della trama. Stroncando sul nascere la possibilità di un hentai di basso livello, Tessa frigge il mostro dirigendosi poi in cerca di chi l'ha creato per sperimentare su di lui il suo personale lanciagatti a ripetizione. Dopo aver rintracciato e sventrato anche lei il boss finale, la maghella troverà un feto alieno che non c'entrava nulla con tutto il resto, dovendo decidere se sciacquonarlo nel vicino water o tenerlo come tenero animaletto da compagnia; se selezionata questa opzione ai giocatori sarà concessa una foto di Tessa mezza nuda mentre abbraccia il contenitore dell'alieno.

Kenji
Filmato d'epoca riguardante l'allenamento di Kenji.

Il personaggio più originale di tutti, ovvero un ninja, e per giunta quasi identico a tutti gli altri ninja presenti negli altri titoli Capcom. Kenji comunque cerca di non perdersi d'animo e fa di tutto per sembrare meno stereotipato possibile, conducendo delle ricerche per la sua personale squadra di ninja assassini[2]. Dopo aver sgominato un gigante con la leucemia, il caposquadra parte pure lui alla ricerca del fautore di tutti i casini che stanno avvenendo.

Anche Kenji arriverà a uccidere il boss finale, scoprendo poi però di essere stato tradito dal suo stesso sovrano; il ninja prende la cosa così bene che stermina tutti i presenti nel palazzo reale per andare poi a iniziare una vita vagabonda in cerca della sua terra promessa: il villaggio della foglia.



Mai-Ling

La classica ragazza lottatrice di arti marziali, giovane, prosperosa ma che ha già imparato tutti i trucchi e le mosse della sua arte in poco meno di un anno. Quando torna vincitrice dall'ultimo torneo del pugno di ferro, Mai-Ling scopre che il suo villaggio natale è in fiamme a causa dell'eccessiva alitosi di una sorta di arpia. Dopo averle tarpato le ali e ficcato gli stivali puntuti in gola, la lottatrice parte anche lei alla ricera di vendetta, finendo per aiutare mezzo mondo[3] finendo anche lei dal boss finale e atomizzandolo. Mai-Ling finirà i suoi giorni ad allenarsi nei campi di grano del Kansas, giurando di proteggere i 7 miliardi di fratellini abitanti del mondo.

I cattivi cattivoni

Hauzer

Dinosauro preistorico dalla caratterizzazione così forte che non spiccica nemmeno una parola per tutta la durata delle sue apparizioni; non dice nulla, non fa nulla, non comanda nulla, quindi era logico che il boss finale scegliesse ad occhi chiusi lui per rimpiazzare il posto sul trono del dubbioso regno di Leo.

Dopo essere stato ripetutamente tranciato in più parti e arso vivo, Hauzer ha deciso di ritirarsi a vita privata divertendosi a combattere eternamente i silenti guerrieri di Karas.

Com'è possibile notare, nemmeno esseri come Hydron possono sfuggire alla Regola 63.
Hydron

Mostro tentacoloso e guru spirituale di John Zoidberg, Hydron in origine era un'inutile conchiglietta colorata dello stesso stampo di quelle che si vendono assieme alla sabbia sarda. Il boss finale ha pensato bene di dargli vita, un leggero aumento di taglia e addirittura un enorme e inutilissimo tridente che Hydron non userà mai in nessuna occasione.

Sfiga vuole che il luogo della rinascita del mollusco fosse attaccato a due passi dal laboratorio personale di Tessa, quindi ovviamente la vita di Hydron non è durata molto a lungo. In compenso la sua frittura sì.

Kongou

Un demone color rosa fashion risiedente nel corpo di un vecchio sofferente di stitichezza e ritenzione idrica, al punto che basta la minima provocazione per risvegliare la belva dentro di lui. Grazie all'intervento dei valorosi guerrieri, Kongou è stato fermato e il suo umano vive serenamente e intestinalmente bene alle Hawaii in modo che la vita tranquilla non lo faccia soffrire più. A causa di ciò, Kongou tuttora si è trasferito a sua volta nel modo dei demoni di Yu degli spettri in modo che al torneo di arti marziali locale possa fare a cazzotti senza dover usare corpi umani.

Ravange

Dovrebbe essere una sfinge, ma dovrebbe anche essere una chimera: insomma, questo essere non si sa bene cosa sia, se non un'accozzaglia di teste animalesche messe a caso su una statua a causa di una sacerdotessa succinta. Nonostante non sia stata contattata dal boss finale, Ravange attaccherà senza motivo chiunque passi, utilizzando mosse bizzarre come un laser multiplo[4], un lanciafiamme e metà delle mosse di Felicia di Darkstalkers.

Lavia
Dopo le mazzate subite, Lavia si è fatta una carriera nel mondo delle carte.

L'arpia responsabile della distruzione del villaggio di Mai-Ling, Lavia era una casta e pura essenza spirituale sul modello Lucia Mondella, almeno fino a quando il boss finale non l'ha presa e ficcata a forza in una piscina colma del Lato Oscuro, trasformando così Lavia nel mostro con cui viene vista dall'eroico gruppo.

Ogni volta che viene sconfitta, l'arpia torna alla sua candida e pucciosa forma originale, ma a seconda del lottatore, ha ricevuto trattamenti più o meno barbari. Leo ad esempio ha dovuto arrostirla su uno spiedo per usarla come cibo d'emergenza, mentre Kenji le ha tarpato le ali per farci una coperta per dormire la notte.


Gi Gi

Presunta statua Maya che dovrebbe custodire un tempio antico, in realtà questo costrutto è in realtà un automa pilotato dal bambino Gigi, e com'è prevedibile, risulta essere un nemico noioso, tremendamente fastidioso e quasi impossibile da buttare giù. Armato di quattro lame inspiegabilmente non affilate e di uno scudo fatto di flubber, Gi Gi normalmente attacca chiunque passi anche solo per pisciare sulla parete della sua piramide ziggurat, ma nonostante tutto è stato ripetutamente smontato dai valorosi guerrieri.

Dopo ciò il costrutto si è dato all'alcool, e per uscirne è stato numerose volte ospite sia da Giacobbo che da Raz Degan nei loro programmi a parlare della sua civiltà e inventando un mucchio di balle come la storia del 2012.

Blade

Armatura posseduta da uno smeraldo del caos, Blade era l'ex-capo delle guardie di Leo, che a causa della terribile magia nera nota come cliché è stato trasformato in un personaggio più stereotipato possibile, con tanto di risata malvagia, monologhi e urla incontrollate durante la morte. L'unico che avrà un minimo di pietà per metterlo a tacere sarà proprio Leo, il quale ricombinerà il povero Blade in una stufa a pellet modello Benjamin Franklin.

Nonostante questo, Blade in battaglia è uno degli avversari più stronzi che si possano trovare; non solo possiede una spada/trivella a vapore che verrà scopiazzata da Machina di Final Fantasy Type-0, ma è anche capace di scatenare una mossa di soli 2 secondi di durata capace di atomizzare un foruncolo con precisione chirurgica. Più volte di seguito.

Scion
Scion mentre annuncia il nuovo verbo. Sarà riempito di insulti e uova marce dopo pochi secondi da dei manifestanti giustiziati successivamente da Blade.

Il famigerato boss finale, colui che ha creato tutti i casini possibili ed immaginabili nel mondo, il tremendo conquistatore del male... o più semplicemente Mosè con un bastone e due draghi appollaiati sulle spalle.

Scion definisce se stesso un profeta solo perché da piccolo ha assorbito i poteri morenti di un drago di Skyrim, diventando il più potente stregone del rosso pianeta. A causa di questo, il magonzo possiede i classici pensieri da nichilista, come quello ad esempio che la razza umana sia caduca, sporca e puzzona e quindi debba essere eliminata per creare una nuova specie che regni su tutto: i Terminator. Logicamente questo non va molto a genio a nessuno dei valorosi guerrieri, i quali sconfiggeranno in un battibaleno Scion, solo per vederlo trasformarsi in un cervello vivente come Andross di Star Fox.

Sconfitto anche quello, solo Tessa scoprirà il piccolo parassita abitante il laboratorio di Scion che forse lo controllava; chi fosse o se fosse lui veramente il cattivo non è dato saperlo, in quanto il mistero è qualcosa che faceva tendenza nei titoli del tempo.

Note

  1. ^ Il sostituto perfetto.
  2. ^ In un mondo che era pacifico fino a qualche giorno prima, sempre parlando di coerenza.
  3. ^ I cui abitanti stranamente sembrano essere imparentati tra loro.
  4. ^ Che ricordiamo era un'arma molto comune fra gli antichi egizi.