Blood Omen: Legacy of Kain

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Blood Omen: Legacy of Kain è il primo capitolo della saga di Kain, che poi non è davvero di(o) Kain, visto che un altro vampiro di nome Raziel verrà poi introdotto per fregargli la scena. Ma non importa, tanto in questo gioco Raziel non compare nemmeno.

Il gioco

Il nobile Kain, essendo ricco (e quindi non dovendo fare un cazzo per vivere), decide di girare il mondo; tuttavia, a soli trent'anni viene ucciso da un gruppo di banditi all'uscita di una locanda, dopo che il titolare gli ha rifiutato una camera per la notte.

Fine della storia? No.

La spettacolare grafica di Blood Omen è tuttora considerata una delle più avanzate mai usata in un videogioco.

Un negromante di nome Mortanius gli offre la possibilità di rinascere per vendicarsi, e lui accetta senza neanche pensarci. In effetti il protagonista rinasce, ma si accorge di essere diventato un vampiro (inizialmente non ci fa troppo caso, almeno fino a quando non capisce di essere diventato anche cinico, impotente, talassemico e idrosolubile) e pensa solo a trovare i suoi assassini, uccidendoli poi grazie al suo nuovo stato, che lo rende molto più forte e resistente[1] di prima.

Ora Kain pensa che sia tutto finito e che potrà continuare la sua vita più o meno come prima, ma si fa fregare dal negromante: infatti Mortanius gli dice che quelli che ha ucciso erano solo gli esecutori materiali del suo assassinio, e che a manovrare tutto c'erano altri. Con questa scusa, Mortanius manda Kain a destra e a manca a uccidere chi gli fa comodo, finché, quasi per caso, questo scopre che in realtà lo stesso Mortanius ha organizzato il suo omicidio, per poi usarlo come meglio voleva una volta rinato. A questo punto Kain si incazza come una iena e uccide Mortanius, che non si può salvare neppure dopo essersi trasformato in un demone zoomorfo, zoofilo e alto come un palo della luce.

Ora starete pensando che tutto sommato la trama sia abbastanza semplice e lineare, ma vi sbagliate.

In effetti tutte le persone uccise dal protagonista, Mortanius e Kain stesso erano già legate dal momento della nascita, essendo stati nominati dai Pilastri di Nosgoth come loro guardiani. Cosa siano i Pilastri è piuttosto difficile da spiegare senza implodere, e pertanto vi basti sapere che ognuno sceglie un guardiano nato nell'esatto momento della morte del precedente per poter continuare a prosperare, e che senza guardiani il mondo intero comincerebbe a contorcersi e a diventare caotico, permettendo ai demoni di entrare a Nosgoth.

Per motivi troppo complessi per i modesti lettori di Nonciclopedia, tutti i guardiani del ciclo di Kain e Mortanius devono morire per farne nascere di nuovi, ed evitare così le nefaste conseguenze spiegate sopra[2].

Kain scopre di essere un Guardiano solo dopo essere rimasto l'ultimo vivo, e, per sfiga, egli è il guardiano dell'Equilibrio, quello più importante di tutti. A questo punto al giocatore verrebbe data la scelta di sacrificarsi e far prosperare il mondo, o vivere e diventarne l'unico padrone.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Cosa cazzo ci fa un moschetto nel museo di Moebius?

Voci correlate

Note

  1. ^ E pirla.
  2. ^ Sul come un pirla che si fa raggirare da tutti quelli che incontra sia diventato Guardiano, si sta ancora discutendo.
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