Dead Island

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A seguito del cambio di gestione, il nuovo personale dell'albergo cerca di rilanciare il turismo a Banoi.
« Ehi, apocalisse o no i diritti sulle invenzioni li voglio! Ci vediamo in tribunale. »
(Mac Gyver sui progetti per le armi.)
« Scoppia un'epidemia zombie in un paradiso tropicale e nessuno mi invita?! »
(Chicago Ted sull'epidemia di Banoi.)
« Loro almeno non hanno una palla al piede che sono costretti a portarsi dietro e che strilla di continuo. »
(Leon Kennedy sui 4 sopravvissuti.)


Isola dei Decessi è un simpatico simulatore di vacanze ai tropici spacciato per survival horror prodotto dalla Techland nel 2011, che narra le gesta di un manipolo di turisti che tenta di tornare a casa dopo che un'epidemia di raffreddore più violenta del solito ha devastato l'isola dove si trovavano in villeggiatura. Grazie ad un sapiente lavoro di programmazione la fisica e la grafica di questo gioco raggiungono livelli di prim'ordine, creando un mondo di gioco che mai prima d'ora si era visto su PlayStation 2. Peccato solo che il gioco sia uscito per le console di settima generazione.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Per la forza di Grayskull! No, aspetta...

La trama comincia introducendo il giocatore alla storia nel modo più esaustivo possibile per spiegare come si sia diffusa l'epidemia, ovvero non facendolo affatto. Una volta scelto il personaggio e constatato che avere a che fare con i sopravvissuti e le loro assurde richieste è peggio che farsi mangiare dagli infetti, compito del giocatore sarà cercare il modo di andarsene il prima possibile da quell'inferno, aiutando ora un bagnino trovato per caso in spiaggia, ora una suora un poco rincoglionita nella limitrofa favela e altri elementi indesiderabili per ogni civiltà che si rispetti. Nel corso del gioco, i 4 protagonisti vengono guidati da una misteriosa voce alla radio che si identifica come un soldato dell'esercito di nome Jack White, finito in quel casino perché la trama diceva così. Scopo di White è quello di farsi portare direttamente a domicilio una cura (ancora da elaborare) solo per salvare la moglie, e dato che nessuno dei 4 aveva di meglio da fare che cercare di scappare via, accettano tutti di buon grado l'incarico di fattorino. Dopo varie vicissitudini di avvenimenti puramente casuali (come andare al municipio dall'altra parte della città a chiedere aiuto solo per ricevere un 2 di picche come risposta), il gruppo prosegue nel viaggio e finisce nel cuore di una giungla (arrivandoci tramite un bunker dalla spiaggia), in cui trovano una sussidiaria della Umbrella stranamente estranea ai fatti.

Dato che tutti i morsi e i graffi subiti non li avevano convertiti in cadaveri deambulanti, il capo scienziato intuisce che il gruppo è in qualche modo speciale e effettua le analisi del sangue su ognuno, ma questo non prima di averli spediti nella giungla profonda a chiedere l'aiuto del capo tribù degli indigeni locali. Sembra infatti che tutto il casino sia stato causato da un virus della demenza senile normalmente endemico in quella tribù, ma improvvisamente mutato perché gli andava di farlo, e nel laboratorio da milioni di dollari non si può elaborare una cura senza avere del tessuto infetto originale. Una scampagnata tranquilla e serena che porta i 4 e il Matumbo in questione ad affrontare orde di indigeni infetti fino alle catacombe sulle montagne, dove si scopre che la vera malattia endemica della tribù era in realtà l'ignoranza. Tutti gli abitanti infatti hanno pensato bene di cibarsi dei cadaveri dei non-morti credendo che mangiando le carni infette si diventasse immortali. Appreso ciò, Matumbo viene freddato sul posto e il ruolo di terzo negro del gruppo viene affidato alla figlia del capo, sopravvissuta perché a differenza dei compaesani a scuola le avevano insegnato che quando qualcosa tocca il suolo per più di 5 secondi viene invaso dai microbi e non è più mangiabile.

Tornati al laboratorio e scaricata la figlia di Matumbo nelle mani degli scienziati, l'obbiettivo della missione diventa quello di trovare un modo per raggiungere Jack nella sua fortezza, la prigione situata su un isolotto in mare aperto e circondata da mine antinave. Evitando di chiedere quale genere di umani stessero tenendo rinchiusi con così tanta premura, il gruppo torna al laboratorio e lo trova devastato e infestato da zombie nerd. Salvata la ragazza e preso l'antidoto partono tutti per la prigione, dove al suo interno trovano una schiera di detenuti pronti ad accoglierli a braccia aperte affidando loro tutti i compiti più rischiosi disponibili al momento. Decidendo di disertare su ordine di Jack (dopo che le richieste cominciavano a vertere sul raccoglimento di saponette) il gruppo viene stordito col gas e al risveglio scopre che Jack gli ha rubato la cura. Decidendo di ringraziarlo personalmente per averli prima sfruttati e poi traditi, corrono verso l'eliporto e dopo aver maciullato qualche guardia privata affrontano uno zombie Jack, trasformatosi dopo aver limonato con la non troppo defunta moglie e aver scoperto che la cura non funziona. Dopo aver affrontato la versione in miniatura di Hulk Zombie, tutti scappano in elicottero verso la libertà... o quasi.

Dead Island: Riptide

Esiste davvero qualcuno che dopo aver speso 70 euro per annoiarsi a morte per 10 ore, ne spende altrettanti per annoiarsi per 5?

La trama è finita, leggete in pace.


I 4 pezzenti di protagonisti

Sam B

Che gioco sugli zombie sarebbe senza lo stereotipo del rapper negro tutti muscoli e poco cervello? Un gioco migliore direbbe qualcuno, fatto sta che Sam è il tank del gruppo, in grado di tirare randellate furenti senza mai stancarsi e in grado di reggere quantità abnormi di danni. Il suo unico rimpianto non è tanto essere rimasto bloccato in un'isola infestata da non morti, quanto quello di essere rimasto bloccato su un'isola senza bici da rubare.
Mossa speciale: "Pugni nelle mani" - Rammentandosi di essere sobrio e disintossicato da troppo tempo, Sam si incazzerà come un iena e accantonerà ogni arma per il solo gusto di sfracellare crani umani a mani nude. Il problema è che gli riesce fin troppo bene.

Chi non affiderebbe la propria salvezza a rassicuranti individui come loro?
Purna

Altro negro del gioco, Purna è un'ex poliziotta australiana finita sull'isola dopo aver provato ad incastrare Berlusconi per il processo Ruby. Data l'abitudine a gestire situazioni di crisi, il minimo che ci si aspetta da lei è che prenda il comando del gruppo e che guidi tutti verso la salvezza. E invece no, Purna non ha nessun potere decisionale nel gruppo, inoltre ha abilità caratteristiche totalmente inutili: è più brava ad usare le armi da fuoco, in un mondo in cui sono rarissime e utili solo per tenere posto in inventario.
Mossa speciale: "Shoot 'em Up" - Purna estrae dalla tasca un revolver con cui crivella ogni zombie a portata visiva con una precisione degna di Ryo Saeba. Viene da chiedersi perché cazzo non usi quel cannone portatile più spesso.

Logan

No, non quel Logan, anche se entrambi condividono la passione per gli oggetti affilati. Un tempo un giocatore famoso e acclamato pieno di coca e alcool, Logan rinunciò alla sua carriera di giocatore di football dopo che gli si incarnì un'unghia tentando di allacciarsi le scarpe. Sprofondato nell'alcool e nella droga, vaga come un disperato fino a quando non si riprende dalla sbronza, trovandosi bloccato sull'isola. Nonostante i trascorsi è lui che in un certo senso guida il gruppo, ma visti gli altri membri forse è meglio così.
Mossa speciale: "Shurikenjutsu" - Dalla sua tasca Logan estrae degli shuriken che inizia a lanciare meglio di Naruto stesso, abbattendo 4 nemici per volta e ammazzandoli in un paio di colpi. Come questo sia correlato alla sua carriera da quarterback non è dato saperlo.

Xian Mei

Unica del gruppo ad avere nome e cognome, Xian è un'hostess cinese dell'albergo, da bravo muso giallo è esperta in armi da taglio e... basta.
Mossa speciale: "Miracle Blade's warrior within" - Concentrando la propria aura, Xian userà il proprio coltello per sfilettare i nemici.

Le armi alla Mac Gyver

Una pistola con modifica "Fuoco".

In un'isola pullulante di mostri affamati di carne umana i diritti umani e la convenzione di Ginevra cessano di esistere, ed ecco che diventa legale costruire strumenti di morte e tortura che farebbero scendere una lacrima di commozione anche a Menghele. Tali armi possono essere costruite a partire da comuni oggetti che è possibile trovare in qualsiasi cestino o borsone, come cavi elettrici o parti di motore, e solo a condizione che si sia trovato il relativo progetto di costruzione. Chi abbia concepito nel minimo dettaglio (visto che sono disegnati su una cianografia) tali strumenti di distruzione e perché li abbia sparsi in giro rimangono domande senza risposta. Tra le modifiche che è possibile apportare alle armi vi sono:

  • Fuoco: sbattendosene allegramente le palle della fisica, tramite l'utilizzo di un paio di cavi e di batterie è possibile surriscaldare con l'effetto Joule una lama fino a renderla la versione distorta di una spada laser Jedi. O più semplicemente si dà fuoco a un bastone.
  • Elettricità: fregandosene ancora una volta delle leggi dell'elettromagnetismo, avvolgendo dei cavi e utilizzando una batteria l'arma sarà in grado di folgorare i nemici con una scarica di altissimo voltaggio e amperaggio. I ricercatori cercano ancora di capire se nell'isola di Banoi si usino come pile il reattore nucleare di Iron Man.
  • Veleno: dato che gli zombie per quanto morti sono in qualche modo vivi, è possibile avvelenare le armi in modo da paralizzare il loro sistema nervoso.
  • Sanguinamento: la modifica più normale che è possibile apportare, semplicemente all'arma vengono incollati tutti i pezzi taglienti e/o contundenti possibili per maciullare le carni.

È possibile applicare queste modifiche anche alle armi da fuoco, mantenendone tuttavia inalterata la pericolosità, confermando ancora una volta quanto siano inutili le armi da sparo.

Gli zombie

  • Quello classico: il classico camminatore dalla (non troppo) bassa velocità e presente in orde in ogni luogo. Qualcuno di loro era giocatore di baseball durante l'adolescenza perché riescono persino a usare delle armi da mischia e lanciarle con precisione. Niente male considerando il tono muscolare letteralmente cadaverico.
  • Infetto rompiballe: gli umani non ancora trasformati. A differenza dei colleghi già morti questi sono velocisti nati e non appena scorgono il giocatore preannunciano il loro arrivo con un bel grido stereofonico. Sono la causa N°1 di morti d'infarto di questo gioco, vista la loro tendenza a sbucare fuori all'improvviso.
    Scene di vita quotidiana a Banoi.
  • Il culturista: infetti che non hanno rinunciato alla prova costume e ad avere un fisico smagliante. Sono alti 2 metri o poco più e attaccano tirando manate alla Bud Spencer.
  • L'islamico: un simpatico tumore deambulante che esplode al minimo buffetto che gli si tira, o che si suicida se il giocatore è così pirla da avvicinarsi.
  • Hannibal Lecter sotto steroidi: una versione strafatta di anabolizzanti di Hannibal Lecter (con tanto di maschera facciale) in camicia di forza che sperona ogni cosa si muova.
  • Il ciccione: un plagio del Boomer di Left 4 Dead, solo che questo non esplode.
  • Blade Runner: l'infetto rompipalle di prima che si è mangiato le unghie troppo a fondo, e che ora al posto delle mani ha delle lame d'osso. Si sconsiglia di abbracciarlo.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • È forse l'unico gioco esistente dove l'epidemia per una volta è del tutto naturale e non causata da qualcuno o qualcosa.
  • Le armi si usurano a forza di usarle e vanno costantemente riparate. Plausibile per oggetti in legno, ma per quanto riguarda le mannaie fatte in acciaio come si spiega?
  • Le bombolette di deodorante hanno lo stesso potenziale esplosivo di una granata militare.
  • Questo gioco presenta forti collegamenti con il mondo horror di Howard Phillips Lovecraft: come i mostri delle opere, le animazioni facciali dei personaggi sono un orrore indescrivibile.
  • Considerando che gli oggetti che ripristinano salute all'infuori dei medikit sono snack al cioccolato, lattine di Coca-Cola e frutta è assai probabile che i protagonisti siano tutti sopravvissuti, ma che siano morti atrocemente per il diabete.
  • Alcuni zombie possono essere ridotti a manichini privi di braccia quasi inoffensivi ma ancora vivi, ma se salta via anche solo una gamba muoiono all'istante.
  • Un'epidemia che trasforma tutti quanti in mostri famelici affamati di carne umana non è un motivo sufficiente per far smettere di pagare chi cerca di salvarti.
  • Per 3/4 di gioco lo scopo delle missioni sarà aiutare i sopravvissuti a campare per 10 minuti di più, ma a fine gioco i 4 protagonisti se ne andranno sbattendosene le palle dell'altruismo.
  • Banoi è città gemellata con Racoon City.

Collegamenti