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Voce in Latrina
Pierfranco (a sinistra) e Giorgio (a destra) mentre decidono di interrogare Blackburn con la tecnica del "sbirro buono e sbirro cattivo".
« Un videogioco spara-spara dove non siamo dipinti come i cattivi principali e in cui ci sono addirittura missioni in cui un russo deve salvare la situazione? Ma allora Dio esiste! »
(Russo su stereotipi del mondo degli sparatutto)

Battlefield 3 (Campo di battaglia 3) senza la "cattiva compagnia" è l'ultima trovata nel campo degli FPS prodotto dalla Dado. Questa famosa[citazione necessaria] serie da anni si pone come unica valida alternativa alla serie Call of Duty. È stato celebrato come "Lo sparatutto definitivo!" dall'imparziale Spaziogames, peccato però che questo gioco si configuri più come una ristampa dal momento che tra un capitolo e l'altro l'unica cosa che cambia è il numero o la frase accanto al titolo.
Sembrerà strano ma anche gli sparatutto hanno una trama, articolata in una lunga campagna che ha l'obbiettivo di intrattenere il giocatore nel caso PSN sia guasto, l'abbonamento Xbox Live scaduto o se si è costretti a giocare offline col Pc perché c'è il rischio di prendersi virus a causa dei troppi documentari guardati.

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Citazioni videoludiche Immagini piene di pixel
« Tu non puoi passare! »
(Il principe al Dahaka da dietro una cascata in una rozza imitazione di Gandalf)
« Chi? Mai sentito nominare. »
(Gabriel Garko mentre cerca di nascondere il suo coinvolgimento nel gioco)
« Ma la Maschera dello Spettro mi ha concesso una seconda chance... »
(Il principe mentre rilegge il murales della tomba per l'ennesima volta)
Scaricatori di stress
Videogioco che non ha mai ispirato stragi Passatempi virtuali dal rating medio/alto
Paz ritratta mentre esibisce il suo lato più pacifico.
« Ve lo dico per l'ultima volta: non sono Che Guevara! »
(Big Boss rivolto ai rivoluzionari nicaraguensi.)
« Voglio uno psichiatra... »
(Fan di vecchia data, dopo le extra ops 67 e 68.)

Peace Walker,o Piss Walker, o anche Peace Walker Texas Hold'Em Ranger è l'ennesimo, bellissimo e coinvolgente[citazione necessaria] espediente di Hideo Kojima per frugare nei portafogli degli sprovveduti fan capitolo della saga Metal Gear Solid. Il secondo ed ultimo a debuttare su Piesseppì in quanto il primo fu Portable Ops, ma si distingue dal precedente per meccaniche di gioco ancora più incasinate e per un sistema di comandi talmente arzigogolato da far perdere il senno anche ad un coreano Player Killer.

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Addestratori di tiro all'hitbox
Conflitto militare di dubbia natura Guerre poligonali assortite
La copertina del gioco. Originale e del tutto diversa dalle altre.
« Sbrigati a fare la tua mossa, gli avversari non ci aspettano! »
(I compagni di squadra a Marlow durante la missione "Briscola al circolino".)
« Forza, alzati e torna a combattere! »
(Le parole con cui il medico della squadra rianima il malcapitato di turno, dopo che questi ha ricevuto un missile balistico nello stomaco.)

Battlefield: Bad Company 2 è il seguito-fotocopia del precedente titolo della serie. È uno sparatutto in prima persona con una credibilissima trama basata sul conflitto tra lo Zio Sam e la Madre Russia del Segretario Generale di tutti i Soviet, Putin.
Sono disponibili due modalità: Single Player, per gli sfigati senza Internet, e Multiplayer, per gli sfigati di prima con Internet.

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Esibizioni Didattico-istruttive
Nuovo tentativo di combo complessa Arrossatori aggiuntivi di tunnel carpale
In caso di zombie, inserire la carta di credito nella fessura apposita e rompere il vetro.
« Braaaaaaains! »
(Zombie alla vista del protagonista)
« POW! »
(Risposta del protagonista armato di fucile a canne mozze)

Dead Nation è un gioco di zombie che ha principalmente due funzioni:

  1. sfogare la rabbia repressa;
  2. riempire il Playstation Store.

Il gioco consiste nel falciare tutti gli zombie che hanno invaso la città, di cui il player interpreta l'unico superstite. Non c'è altro da dire.

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Bastardate Multiplayer e cooperative
Possibile causa di S.W.A.T. al citofono Ulteriori motivi per spaccare un controller
Un comune Pg Guerriero? No, semplicemente un giocatore di cricket.
« World of Warcraft è la Quintessenza Incarnata[citazione necessaria] di tutto il Fantasy! »
« Temo che questo Dungeon sarà tosto! »
(Nerd che confonde i luoghi della realtà con quelli di WoW)

World of Warcraft (che in itagliano significa: il mondo in guerra per le sottilette Kraft) è una droga venduta dalla Blizzard al prezzo di circa sessantadieci € al chilo e, in quanto tale, può provocare assuefazione, disturbi neurali, impotenza precoce e, nei casi più gravi, perdita della verginità anale a causa dell'uso eccessivo del mouse e del tasto tab (la NASA, in merito a questo effetto collaterale allarmante, brancola ancora nel buio).

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Visioni di ruoli distorte
Ultimo racconto di spade scintillanti e odio interraziale Mondi sparsi tra tempo e spezie
Reazione di un fan medio alla scoperta della quantità di classi presenti in un singolo capitolo.
« Vediamo... oggi sono un selvaggio Furry o un sensuale Attore di musical? »
(Bartz decide che classe usare per rimorchiare sulla tangenziale.)
« Tu, Barbone cucchiaioso! »
(Tellah adatta il linguaggio alla classe di Edward.)

Nella prolifica saga di Final Fantasy uno degli elementi ricorrenti è il sistema delle classi, ovvero mestieri e stereotipi che mutano un personaggio o lo condizionano fin dall'inizio della trama determinando il suo carattere irrimediabilemente, come ad esempio nel caso del cazzaro Tidus che nonostante sia un Soldato Lego è anche un Mago dalla sessualità incerta, cosa che gli conferisce la dabenaggine truzza che tutti conoscono.
In alcuni dei capitoli della saga l'aspetto di livellamento dei personaggi si concentra esclusivamente su un sistema di classi che rende i protagonisti anonimi se non di più. Inutile dire che questi capitoli sono anche i più brutti o i più snobbati dai giocatori.

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Videogames dove tocca anche pensare
Osservatorio di civiltà dall'alto Fantasie divino-urbanistico-tattiche miste
Tipico giocatore di Super Monkey Ball dopo aver concluso una partita.
« Ci stiamo chiedendo tutt'ora come faccia a vendere più di Sonic... »
(Lo staff SEGA in merito ai guadagni della serie.)
« Cioè, non bastava un porcospino; adesso pure delle scimmie hanno più successo di me? »
(Ristar sulla famiglia dei protagonisti.)

Super Monkey Ball (letteralmente "Le super palle della scimmia") è una popolare serie di videogiochi educativi prodotti dalla SEGA e sviluppati con lo scopo di fornire un approccio al mondo dell'educazione sessuale per le giovani generazioni. L'idea è stata particolarmente apprezzata nella repubblica delle banane, la quale promosse e mantiene tuttora un programma scolastico basato principalmente sulla pratica di Super Monkey Ball con esame pratico finale.

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Simulatori di realtà paradossale
Esperienza elettronica consenza bug, senzacon features Library preferita dalla fan base

Benvenuto nella pagina dedicata al peggior miglior gioco sviluppato da Electronic Arts: Sim City!

L'obiettivo iniziale del gioco era quello di preparare i futuri sindaci delle cittadine americane, cosicché non combinassero troppi casini nel gestire le loro insulse cittadine di merda, ma poi il gioco è diventato un divertente passatempo per i giovani da 0 a 3 anni.

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Competizioni sanzionate o sanzionatorie
Gran premio sponsorizzato dalla Federazione Italiana Autoscuole Campionati di sudore da fermi
Il trofeo concesso al pilota che riesce a salire sul gradino più alto del podio usando ancora le proprie gambe.
« ... »
(Stig su diritti d'autore dopo che il suo casco è stato utilizzato come simbolo della serie)

MotorStorm, o Tempesta a Motore, è un simulatore di guida di gare rally leggermente fantasiose, sviluppato direttamente da Sony per la propria PlayStation 3 rinchiudendo in cantina a lavorare sviluppatori poco noti e sconosciuti. La serie porta su console tutte quelle gare fuoristrada che i giocatori di Colin Macrae Rally si erano solo sognati, rimuovendo sterrati in mezzo al bosco, campestri sulle colline e strade asfaltate per inserire canyon, fitte giungle pluviali, vulcani in eruzione e cataclismi massivi. Per quanto il gioco possa sembrare un sport, non lo è, non c'è niente di sportivo in MotorStorm, non ci sono regole e pure i giudici di gara fanno i gestacci.

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Svaghi per boomer
Copia fisica dalla collezione della nonna Storico dei classici geriatrici
Il ganzo gruppo di protagonisti nella classica posa epica da locandina che con il gioco non c'entra un tubo.
« Liberate il kraken! »
(Scion su Hydron.)
« Non lo clonerei nemmeno io e qualche pazzoide lo ha riportato in vita? »
(John Hammond su Hauzer.)

Red Earth è un videogame del 1996, nonché uno dei tanti prolifici picchiaduro marchiati Capcom che di fatto sono pratici copincollature di Street Fighter.
Questa volta, per essere originale lo staff decise di ambientare il tutto in un mondo alternativo magico/medievale utilizzando come incipit i libri di Lewis, alcune tavole di Stan Lee e le cartacce cestinate di Kishimoto.
Il titolo ha avuto un successo talmente enorme che la Capcom si è ben guardata dal produrre giochi dello stesso stampo, gettando questo esperimento nello stesso dimenticatoio di altri titoli del caso come Three Wonders e Final Fantasy Tactics.

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Giochi e non riesci più a schiodarti
Gameplay seriamente intrippante Stupefacenti digitali sfusi
Gatti fantasma spara-spermatozoi: solo in Cave Story è possibile una cosa del genere.
« OH YEAAAAAAAAAAAAAH!!! »
(Balrog ogni volta che entra in una stanza.)
« Mi piace questo posto: potrei costruirci su una città... »
(Zachary Comstock dopo aver esplorato l'isola.)

Cave Story è un indie game realizzato da ben una sola singola persona che aveva molto tempo libero a disposizione; il suo nome era Pixel, e da bravo Nintendaro fan di Metroid e Megaman decise di creare una scopiazzatura un tributo personale a queste due serie, condendolo in eugual misura con tanta pucciosità e morte.
Ci vollero giusto giusto 5 anni per ultimare il prodotto, ma per qualche motivo ancora sconosciuto, il gioco ha avuto così tanto successo che è stato rilasciato su ogni console esistente e Pixel sta diventando or ora più ricco di J.K. Rowling.

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