Outlast

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ATTENZIONE! Ora fai ufficialmente parte della setta di Padre Martin.

Non temere, pecorella smarrita, vieni qua e fatti narcotizzare. Lode al Walrider.


« Questo è l’ospedale, c’è chi scende e c’è chi sale »
(Pierdavide Carone su Outlast e i suoi ascensori assassini)
« vaff+#@*##* fatemi uscire stron#@*# caz*##tro*#@merd#@è giuro che torno ad alzare il fumo dietro l’Autogrill »
(Nota media di Miles al minimo inconveniente)
« Lisa, ma se calcolo la massa e il volume di sto cazzo, allora tu e i nostri bambini tornerete da me? »
(Nota media di Waylon al minimo inconveniente)
« E mi sono innamorato ma di tuo marito »
(Eddie Gluskin gira cantando canzoni terrificanti per il seminterrato)
« Noi non c’entriamo un cazzo »
(Gli OutKast su Outlast)


Outlast (aka "i bei tempi pre-Legge Basaglia") è un allegro e tenero videogioco per chi si vuole divertire in famiglia in maniera sicura ed educativa. Acclamato dalla critica, ha avuto talmente tanto successo tra le famiglie cattoliche che al primo titolo sono seguiti ben due sequel, un emozionante DLC, un paio di fumetti e una linea di vibratori. È stato inoltre fonte di ingenti pianti isterici, cagate sotto, attacchi di panico e sburate in mano. Addirittura, quegli spiritosoni della Red Barrels sono arrivati a progettare un goliardico pannolone firmato Outlast, purtroppo soltanto per un pesce d’aprile. Si stima tuttavia che in un’ipotesi concreta sarebbe andato a ruba.

Un paziente torturato e costretto a vedersi programmi terrificanti.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Miles Upshur, giornalista freelance e noto alcolista di zona decide - dopo una notte brava passata a disoneste sulla Casilina - di non saldare il conto con le donzelle, vedendosi costretto a una fuga disperata dal pappone di zona a bordo della sua pacchianissima Jeep. Il nostro protagonista si rifugia in un ex manicomio, pensando brillantemente che fosse un ottimo posticino in cui passare la notte e improvvisarsi ghostbuster, magari tirando fuori anche qualche articoletto succoso da sbattere sul Vernacoliere, per ovviare alla sua soffocante disoccupazione. Questa trovata geniale viene rimpianta dal giovane fubacchione in 0.01 petosecondi appena entra dai ponteggi abusivi fuori dalla finestra e inciampa in un dildo, che era stato appena utilizzato da un paziente per percuotere a morte un suo collega. Chi l’avrebbe mai detto in effetti, un ex manicomio usato come struttura ospedaliera da una società conosciuta per aver infranto ogni convenzione esistente sui diritti umani almeno una sessantina di volte, si rivela essere proprio quello che è. Assurdo. Qui inizia il meraviglioso viaggio di Miles, all’inizio spaventato e un po’ spaesato dalla diversità del luogo, ma grazie all’aiuto del giocatore egli riuscirà a mettere da parte le proprie ostilità e ad ambientarsi, stringendo amicizie con i residenti che dureranno per il resto della propria vita [1]. Ricordiamo tra questi incontri Chris Walker, un gigante dal cuore d’oro che rincorre Miles solo per abbracciarlo, dato che ha smarrito il suo peluche preferito che chiama “Little Pig”; o anche Padre Martin, il buon cappellano che guiderà spiritualmente Miles nel suo viaggio. Per non dimenticare Richard Trager, amorevole medico improvvisato che si offrirà di tagliare le unghie a Miles. Che gentile. Tutti i pazienti del manicomio sono infatti un po’ mattacchioni, ma infondo tutte brave persone in cerca di una vita nuova e di un'occasione per riscattarsi (altre menzioni: i due aspiranti cuochi a cui piace andare in giro nudi e con un coltello in mano, il bravo idraulico con un bastone in mano che si incontra nel seminterrato all’inizio del gioco o i due ragazzi che si volevano così tanto bene da scambiarsi effusioni in pubblico, perché l’amore è amore). Alla fine, Miles arriverà alla conclusione che Mount Massive non è poi così male, decidendo di rimanere in seguito all’incontro con Walrider, uno spirito solo e vagabondo a cui Miles offre gentilmente il suo corpo in modo da assumere una forma fisica. Come diventa generoso, uno sviluppo del personaggio da vero film Disney.


Outlast: Whistleblower

Se non siete abbastanza masochisti o consumati fisicamente ed emotivamente dalle colorite e grafiche scene, dagli inseguimenti e dall’impossibile parte del reparto femminile del gioco principale, c’è anche un DLC. La trama si sviluppa contemporaneamente agli avvenimenti di Outlast, ma il protagonista stavolta è Waylon Park, buon padre di famiglia e ingenuo tecnico informatico che pensa di snitchare alla finanza quel paio di fatturine dimenticate dal capo (non si era ancora accorto degli esperimenti sugli esseri umani). Indovinate cosa succede? Waylon fa la fine degli amichetti che incontra Miles durante la sua bellissima avventura, ovvero viene internato e sfruttato per crudeli esperimenti con il fine di ricavare il fantomatico “succo di culo”. Tuttavia, visto che il Walrider stava iniziando a dare di matto a causa di padre Martin, che era andato in overdose di acqua santa, il nostro tecnico cerca di sfruttare il caos per tentare di evadere. Qui, il giocatore incontrerà altri affidabili figuri quali ad esempio Franchino er Cannibale, espansivo fattone di zona, o Eddie Gluskin, che rappresenta una critica all’abuso di Tinder nella società moderna: si circonda di pretendenti, ma quando le cose vanno male, invece di ghostarli, gli mozza il prepuzio. Waylon, grazie a una proverbiale botta di culo, salva se stesso e i suoi genitali da una brutta fine e, dopo aver rischiato la verginità anale un’altra trentina di volte, riesce a evadere con la stessa Jeep rosso fuoco con le fiammate sul fianco e la faccia di Tupac con cui è arrivato Miles. Che ingrato Waylon, a differenza di quest’ultimo neanche un grazie per le amorevoli cure della gente locale.


Outlast 2

   La stessa cosa ma di più: Outlast 2.

Questo sequel/spin-off/ennesima trovata infernale segue le vicende di due fortunati coniugi che, volendo fare i curiosi e tentando di svolgere un reportage sulle pratiche incestuose diffuse in un villaggio dell’America settentrionale, ne rimangono seccati, violentati, menati etc. etc. sapete già. Nuove meccaniche introdotte, millemila nuovi personaggi accattivanti da cui fuggire nel panico più totale, strane fisse per i preti e trip allucinogeni. E ingenti rotoli di carta igienica consumati, considerando che dura circa 1000000 ore più del primo [2]. Che cazzo volete sapere di più, andate a leggervi la pagina dedicata. [3]

Gameplay

Per chi non lo avesse ancora capito, si tratta del survival horror standard: scappi e corri come un maledetto, pregando e sperando di doverti cambiare le mutande il più tardi possibile. Se trovi qualche anfratto sei fortunato, ma stai in campana che le meccaniche di questo gioco rendono i personaggi abbastanza svegli e veloci come l' amico tuo in chimica che ti vede scartare il kebab alle 4 di mattina. Inoltre, Miles è dotato di comoda telecamera con batterie facilmente reperibili in giro per la struttura; infatti a un certo punto se la farà cadere due piani al di sotto di sé, lasciando il giocatore effettivamente nella merda più totale. Sembrava troppo comodo, eh? Per chi ha ancora più tempo da buttare, sono disponibili diversi livelli di difficoltà: ma non temete, completare quella più ardua non aumenterà le vostre già magre probabilità di rimorchiare.


Personaggi

Miles Upshur

Giornalista tuttofare spazzino alcolista, fallito in ognuna di queste occupazioni. Quest’uomo voleva improvvisarsi goliardico e irriverente speaker radiofonico alla Cruciani, non riuscendoci e dandosi quindi allo snitchaggio come Brumotti. A differenza di quest’ultimo, tuttavia, non gira in bici ma con una Jeep rosso fuoco che grida scapolo trentenne, anche se le mazzate che si rischia sono analoghe a quelle del Vittorio nazionale. Le sue simpatiche note riassumono i pensieri del giocatore per un certo verso, dato che ha uno scazzo infinito addosso che si riflette nei suoi commenti sarcastici e pungenti. Tutt’altro rispetto alle seghe filosofiche di Daniel in Amnesia, forse in questo gioco hanno finalmente capito che in un horror le note, se troppo lunghe, non le legge proprio che un cazzo di nessuno. Verrà crivellato a morte dalla Digos e poi posseduto, pronunciando la sua fatidica frase “odio il lunedì”.


Waylon Park

Protagonista del DLC “Fischiettosoffiatore”. Campione di pippe mentali allucinanti e di farsi sgamare i porno piratati sul PC aziendale, Waylon viene licenziato appena tenta di snitchare alle altorità tutte le brutte cose che succedono al Mount Massive. Ha una famiglia, da quello che si evince dalle sue note, ma ci interessa relativamente. Infatti il suo stile di scrittura durante il gioco richiama più o meno quello di un delirio esistenziale sconnesso. Colpa degli effetti allucinogeni degli esperimenti della Murkoff, oppure è semplicemente così di natura (si pensa di più la seconda). Anche lui come Miles viene violato in ogni maniera possibile e immaginabile dalla mente umana, ma riesce a conservare lo stesso una resistenza e un fiato da maratoneta e a correre tranquillamente per quanto voglia. Solo a un certo punto verrà azzoppato ma nulla di serio, tanto Gluskin stava troppo rincoglionito dagli esperimenti per ricordarsi che avrebbe potuto correre.


Chris Walker

Omone extra large fatto interamente di coccole e amore. Barcolla, danneggia l’ambiente circostante commettendo atti violenti e sbiascica cose incomprensibili, ma non è tuo padre quando torna a casa sbronzo. La Red Barrels ha probabilmente trovato il suo character design nel cestino dell’autore di Attack on Titan, che quest’ultimo aveva giudicato troppo bruttonculo. Vedremo il nostro tenerone TROPPE volte durante il gioco, praticamente ogni qualsivolta che si accede a una nuova area e le cose sembrano essere troppo silenziose e tranquille, oppure ogni volta che Miles va al cesso. Forse è innamorato del protagonista, forse no, forse si riferisce a lui con il nomignolo “Porcellino” in ricordo di quando faceva il pornoattore prima di venire internato, forse sta solo mangiato dalla droga. A quanto pare, oltre ai porno di serie Z nella sua vita precedente faceva la guardia giurata di notte amica dei papponi, poi a una certa l’hanno deportato in Afghanistan dove ha riportato diverse turbe mentali che gli hanno fatto credere di essere diventato Maurizio Costanzo. A seguito di questi gravissimi traumi, è stato utilizzato come cavia da laboratorio e ora te lo ritrovi attaccato al culo 24/7.

Chris Walker e un'altra creatura che popola il manicomio.


Richard Trager

Sanissimo individuo laureato con 110L in medicina con specializzazione in “fai da te amatoriale”. In realtà prima di venire modificato e stuprato si occupava di management, ma sticazzi, non è quella la parte succosa. Si offre spontaneamente di fare la manicure a Miles, optando però per uno scherzone epico e finendo per mozzargli un paio di dita. Che sbadato. Probabilmente aveva visto troppo Jujutsu Kaisen e voleva farsi uno spuntino proprio come Toji, oppure voleva solo imitare il suo idolo Pacciani. Dopo aver pronunciato un paio di frasi sconnesse da promettente uomo d’affari che ha appena finito di impolverarsi il naso dopo pranzo, Trager improvviserà una simpaticissima caccia alla Tom & Jerry con Miles. Non si capisce tutt’ora come faccia questo personaggio a correre alla velocità di una piotta di km/h, ma tanto verrà seccato dal nemico più temibile del gioco: l’ascensore. Secondo una teoria popolare, Trager non voleva ammazzare Miles infilandogli delle cesoie da giardiniere su per il retto, ma voleva solo cercare di fargli fare il questionario per la sua tesi sperimentale, credendo di essere - a causa delle allucinazioni - il laureando medio di economia della Luiss. Anzi, senza dubbio il meno fastidioso.


Padre Martin

Prete più o meno amatoriale, probabilmente internato dopo che aveva rotto troppo il cazzo al vicinato suonando citofoni e nella migliore delle ipotesi scappando, scartavetrando il prepuzio con la divulgazione della propria fede nella peggiore. Autoproclamato capo di una setta, non si sa bene cosa veneri, ma in qualche modo funziona. Forse il Walrider, forse tua madre, forse tu zia pelata quella col cerchietto. Probabilmente è pedofilo, ma a questo punto sarebbe la caratteristica meno sorprendente di questo personaggio. In realtà bisogna ringraziare lui per la permanenza prolungata di Miles al Mount Massive, perché decide, così a sfregio, di renderlo partecipe dei loro riti pseudosatanici in cappella e di predisporgli un percorso a ostacoli che culmina con il suo sverginamento anale da parte del Walrider. Premuroso. Chiaramente ispirato a Claudio Bisio.


Il Walrider

Il murocalvalcatore non si sa bene esattamente cosa sia, oltre a una pezza da mettere al posto di infilare un finale sensato. Forse un fantasma, forse Casper imbruttito, forse il fatidico Spettro del Comunismo oppure il fantasma dei tuoi defunti sogni e speranze. Se non vi andasse di leggere tutte le scartoffie trovate nel bunker alla fine del gioco: era un esperimento del dottor Men- Wernicke finito male, generato dalle mille sofferenze e pippe mentali indotte agli internati del Mount Massive dopo la visione forzata di tutti gli episodi di Mare Fuori. Fatto sta che anche lui vi starà appiccicato al culo per un po’, quindi vi conviene sfruttare la realisticamente inesauribile resistenza di Miles per correre, piangere e fuggire dall’ennesimo tentativo di penetrazione.


Rudolf Adolf Gustavo Wolfgang Wernicke

Lo scienziato genio malefico di origini tedesche in sedia a rotelle e dal colorito pallido che si nasconde nel bunker segretissimo. Qualche altro chliché potevano aggiungerlo. È la mente dietro agli esperimenti svolti dalla Murkoff, scappato negli Stati Uniti dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale per… una serie di motivi. Alla fine snitcherà Miles alla Digos e probabilmente morirà [4], punito dal Walrider. Purtroppo non vedremo questa scena, sarebbe stato troppo soddisfacente per il giocatore.


Gemelli nudi

Come da titolo, nessuna sorpresa. Questi due dolcini girano con lo sfilatino al vento, sventolandolo e inseguendo Miles a passo rilassato e tranquillo per fargli un Tea-bag che si ricorderà a vita. Il coltello lungo mezzo metro che si portano ciascuno in mano, in confronto è una barzelletta.


Frank Manera ovvero Frankino er Cannibale

Fattone locale, talmente in preda alla fame chimica che arriva a scambiare Waylon per una gustosa pizza Buitoni da infilare nel suo forno a legna. Lo incontreremo costantemente per tutta la prima metà del gioco, quindi decisamente troppe volte. Gira nudo perché si è mangiato anche i propri vestiti probabilmente, ma questo fatto non è poi così tanto inspiegabile quanto la passione sconfinata che gran parte del fandom ha per questo personaggio, da cui è scaturito contenuto molto discutibile. [5]

Cosa c'è di meglio di un Eddie? Due Eddie!


Eddie Gluskin

Ginecologo improvvisato e cock-checker professionista, specializzato in cambi di sesso. Abita nel sottoscala puzzolente occupato abusivamente da lui e da nessun altro, se non gli organi (soprattutto riproduttivi) mozzati delle sue “mogli”. Gira vestito come uno dei Peaky Blinders [6] cantando canzoni d’amore neomelodiche napoletane, per questo scappano tutti ancora prima di vederlo. La mutilazione genitale in effetti non è tanto peggio di sentirsi cantare Senze Te Nun Pozzu Sta pecchè tu M’APPARTIENEEEEEE nell’orecchio in continuazione. Prima di venire internato lavorava a tempo pieno come assassino, soprattutto di donne, a causa dei numerosi problemi mentali causati dagli stupri a catena che ha subito da piccolo. Ah, volete un consiglio? Non aprite nessuna fanfiction oppure fanart che vi sembri sospetta su questo personaggio. Mi ringrazierete.


Jeremy Blaire

Vice CEO supervisore di sto cazzo, non ci si spiega ancora la lampante somiglianza con Robin Thicke. Cosa volevano comunicarci esattamente? Si saranno ispirati al cantante durante un trip allucinogeno e una serata nel locale sbagliato? Comunque, Blaire è uno degli antagonisti ricorrenti di Whistleblower, oltre ai demoni in capa di Waylon e allo sverginatore Gluskin. È infatti lui ad internare Waylon e a percuoterlo ripetutamente con una pericolosissima radiolina portatile e a cercare di seccarlo alla fine del gioco, venendo a sua volta ammazzato dal Walrider, che era stanco di sentire la sua irritante canzone “Blurred Lines” ovunque andasse. Ah, era anche amico di Trager e suo compagno di golf, sniffate e altre cose da borghesi.

Link utilissimi giuro


Voci correlate

Note

  1. ^ letteralmente.
  2. ^ altro che i tuoi 10 minuti a letto…
  3. ^ o aspettate che qualcuno la crei
  4. ^ come il 90% dei personaggi di questo gioco.
  5. ^ Meglio se chiudiamo qui l'argomento.
  6. ^ Anzi; avete presente quei video virali dei barbieri che fanno i tagli alla Peaky Blinders mentre sono vestiti come loro? Ecco, quell’outfit