Bloodborne

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Il vero motivo per cui Bloodborne è considerato un gioco horror.
« Bloodborne ha il miglior matchmaking di tutti i giochi Souls, nonché il PVP più bilanciato e il fatto che sia doppiato in italiano è una benedizione! »
(Uno che sta cercando di farsi bannare brutalmente sul gameplay di Bloodborne.)
Micolash : Notevole, un cacciatore è sempre un cacciatore, anche in un sogno.
Cacciatore : Che minchia dovevo essere, una scolopendra?
Tizio a caso : Perché questa pagina ha così poche citazioni?
Autore di questo articolo : Perché sarebbero state le stesse di Demon's Souls.

Bloodborne è Dark Souls con i licantropi. Per la prima volta fin dai tempi di King's Field, inoltre, un gioco della From Software è stato doppiato in diverse lingue rievocando, nei giocatori che sanno l'inglese, i ricordi del raffinato doppiaggio di Dinosauri della Dingo Pictures.

Lore

Il giocatore inizia la sua avventura su un letto di una clinica, metafora di tutte le volte che morirà come un cane nel corso del gioco; qui un vecchietto sulla sedia a rotelle si prepara ad iniziare la trasfusione, che significa "Fra poco arriverà un lupo mannaro da una pozza di sangue a sbranarti". Dopo essere stato salvato da alcuni piccoli omini bianchi testimonial del detersivo, il protagonista, ora un cacciatore, alla prima morte si ritrova in una dimensione alternativa, il Sogno del Cacciatore. Qui il gioco dimostra il proprio feticismo per gli anziani che non camminano facendogli fare la conoscenza di un altro vecchietto in sedia a rotelle: Gehrman, un tempo un cacciatore e ora un Ironside da quattro soldi.
Gehrman serve come guida per i primi minuti di gioco, nonché per privare del sonno il giocatore facendo allusioni sull'utilizzo sessuale della bambola abbandonata. Tale bambola prenderà vita quando il giocatore guadagnerà un punto intuizione, una nuova meccanica di Bloodborne che serve a far vedere quanto è colto e quanto se la tira il proprio pg. Dopo aver raccattato da terra un'arma a scelta tra un'ascia uscita da Monster Hunter, una... cosa che viene definita una mannaia e un bastone da pappone, è tempo di esplorare Yharnam andando alla ricerca del "Sanguesmunto" (Paleblood), un qualcosa che non è una persona ma nemmeno sangue e beh, sì, insomma, è un concetto troppo complesso che tanto nessuno sarebbe in grado di capire, quindi non lo spiegheremo anche se noi sappiamo al 100% che cos'è, ecco.
Facendosi strada con la stessa foga di Giampiero Galeazzi ad un all you can eat di sushi, il cacciatore giunge alla cappella di Oedon, dove un Quasimodo con le braccia secche secche gli chiede di portare alla cappella tutte le persone sane di mente che trova a Yharnam: C-I-N-Q-U-E cristi in tutta la città.

Sì, la regina ha appena friendzonato il buon cacciatore. Ora si può concludere la quest di Alfred senza rimpianti.

Arrivato alla Grande Cattedrale di Yharnam in cerca di risposte e di arredi sacri da rivendere su e-Bay, il cacciatore si scontra con il Vicario Amelia, una cagna (letteralmente) gigante che per tutto il tempo stringe il suo medaglione con la foto del moroso. Il protagonista tocca così un teschio che attiva un filmato in alta definizione dove un vecchio ciccione bendato sulla sedia a... dondolo, stavolta, dice cose sul sangue e che gli uomini devono temerlo; l'interlocutore gli dà della femminuccia, si tracanna una busta di sangue ospedaliero per trasfusioni e se ne va indignato. Se a questo punto il giocatore non ci sta capendo un culo, significa che sta andando bene e può quindi procedere verso i boschi proibiti.
Qui incontra grovigli di serpenti, grovigli di serpenti più grandi, gente con serpenti al posto della testa, gente con serpenti al posto del corpo, gente che evoca serpenti e boh, poi devono aver messo KO il responsabile con una padellata sulla nuca come Rapunzel, perché si trovano solo qui. Lasciando i boschi con più serpenti sulla coscienza di una mangusta sadica, il cacciatore si ritrova a Byrgenwerth, un'università dove, se non paghi la retta, ti trasformano in una roba a forma di insetto piena di occhi. Qui prova a farsi una nuotata nel lago, che in realtà è un'arena piena zeppa di ragni grandi come pastori tedeschi guidati da un ragno grande come un furgone giusto per far venire lo schifo dell'acqua ai giocatori aracnofobici e per confondere ancora di più gli altri.
Ucciso il loro leader Rom, il Ragno Zinghiro, il cacciatore aggiorna la lista di cose a caso che sono capitate inserendovi la comparsa di una luna del colore del sangue, l'arrivo di una stangona vestita da sposa che sembra la protagonista de La sposa cadavere e il suo ritrovarsi in un villaggio col compito di "cercare il neonato dell'incubo". Perché? Boh, ma è figo, quindi non si fa domande. Giunto alla piazza principale del villaggio, il protagonista accoppa il Rinato, un'amalgama di cadaveri contro cui bisogna impegnarsi per morire. In un edificio adiacente, trova poi una serie di mummie con delle gabbie in testa. Avvicinandosi a quella che sembra la mummia del capo, gli mette una mano sulla spalla per chiedergli "buon uomo, sa mica dirmi dove devo andare adesso?" e si ritrova nell'incubo di Mensis.
Con la mano sinistra saldamente stretta intorno al controller e la destra a grattare ripetutamente la propria testa, il giocatore si avvia verso uno strano castello aspettandosi di trovare le cose più assurde, come bambole con cervelli giganti e alieni al posto della testa, ragni giganti con la testa di persone e grotteschi nani in armatura. Ovviamente trova tutte queste cose, e ci sono anche corvi con la testa di cane e cani con la testa di corvo. Con un sospiro di rassegnazione, il protagonista arriva al cospetto di Micolash. Egli, la versione onirica del cadavere con la gabbia in testa, fugge dal cacciatore come uno studente dai compiti delle vacanze prima di venire brutalmente pestato dallo stesso.
La sua morte apre la strada per la balia di Mergo, uno degli ultimi boss del gioco. Sulla strada si incontrano maiali giganti pieni di occhi, ma ormai il giocatore è diventato impermeabile a queste cose e scrolla le spalle con indifferenza. Arrivato nella piazzetta al piano più alto dell'attico di Mergo, il cacciatore non del tutto lobotomizzato non può che riconoscerla come l'arena di un boss, così si avvicina con circospezione al passeggino Chicco da cui provengono dei vagiti quando un essere fatto di stracci e di spade ricopre la carrozzina con fare protettivo. "LO SAPEVO!" tuona il giocatore sputacchiando, mentre la battaglia con la balia di Mergo ha inizio. Ella si rivela uno dei boss più anticlimatici dell'universo, collocandosi dietro ai corvi giganti nella classifica delle creature più letali di Bloodborne.
Tornato al Sogno del Cacciatore, il protagonista nota che esso è in fiamme; con il palmo della mano ormai cristallizzato sulla propria fronte, egli si avvicina alla bambola che fa un discorso sull'approssimarsi dell'alba e sul fatto che Gehrman voglia parlare con lui ai piedi del grande albero. Con la morte nel cuore, certo che Gehrman voglia fargli una ramanzina per aver trovato le piantine di ganja, il cacciatore si avvicina al nonnetto sediarotellico.
Egli dice al cacciatore che "la notte si avvia alla sua conclusione. Adesso ti mostrerò pietà: morirai, scorderai il sogno e ti sveglierai sotto il sole del mattino. Sarai liberato da questo terribile sogno del cacciatore". A questo punto esistono tre possibili finali:

Il quarto finale segretissimo: il cacciatore si trasforma in un calamaro in grado di nuotare nell'inchiostro.
Finale 1 - Alba di Yharnam

Il cacciatore, stufo di falciare bestie e desideroso di tornare a grattarsi il culo mangiando patatine davanti alla TV, accetta l'offerta di Gehrman, si inginocchia e il vegliardo gli taglia la testa con la sua falce componibile vinta al bingo. Il cacciatore si risveglia dunque nella Yharnam del mattino, fuori dall'incubo, e può tornare a farsi i cazzi suoi.

Finale 2 - Rispettare i desideri

Il giocatore risponde a Gehrman che lui non è il suo vero padre e che "una beata minchia mi faccio decapitare da te". Gehrman fa un sorriso satanico e si ritrova con alle mani dei guanti spuntati dal nulla e sulla schiena un archibugio high-tech. Diventa così un boss OP che fa sputare sangue a 4 giocatori su 3 ma che alla fine finisce lo stesso interrato male dal protagonista. Alla sua morte, dal cielo discende un qualcosa di lovecraftiano che avvolge il cacciatore con dei tentacoli che richiamano preoccupantemente il tentacle rape. C'è un cambio di scena e il protagonista si ritrova su una sedia a rotelle (aridaje) come Gehrman, con una gamba in meno e destinato a rompersi le palle nel Sogno facendo da maestro Yoda a tutti i citrulli che arriveranno.

Finale 3 - Inizio dell'infanzia

Se il giocatore ha ucciso Gehrman ma ha consumato anche tre terzi di cordone ombelicale, la cosa tentacolata non riesce a buttarglielo al culo, e diventa il vero boss finale: la presenza della luna. Obliterando anch'essa, il giocatore ottiene il vero finale: si trasforma in un calamaro, ovvero un cucciolo di Grande Essere (i Grandi Antichi dell'universo di Bloodborne) e la bambola lo prende in braccio in un modo che risulterebbe quasi tenero, se si capisse una fava di quello che è appena successo.

Boss obbligatori

Padre Gascoigne

Chiamato anche "Comediavolosipronuncia?", è un vecchio prete con l'hobby di macellare i compaesani che non lasciano mai le offerte nella cassettina della chiesa. Scoperto dal giocatore a macellare altri suoi sfortunati colleghi, vorrà fare altrettanto con lui, cercando di grattugiargli la faccia a suon di fucilate e colpi di accetta in fronte. Se così non fosse abbastanza difficile, dopo averle prese di santa ragione, si incazzerà trasformandosi in una versione tarocca di Mr. Hyde.

Vicario Amelia

Grosso levriero afghano munito di due cornazze, che appena vedrà il giocatore inizierà a saltellare qua e là, menando pugni a casaccio. Quando sarà rimasta con uno sputo di vita, inizierà a curarsi, mandando il protagonista dritto dritto al manicomio. O all'obitorio.

Amelia in tutta la sua ferocia.
Ombra di Yharnam

Dopo il grande divertimento delle Sentinelle della Rovina di Dark Souls II, ritorna una boss fight contro 3 avversari, plagiati palesemente dai Nazgul. Essendo troppo facile un "1 vs 3", la From ha pensato bene di fargli evocare serpenti giganti dal deretano che occupano l'intera area.

Rom, il Ragno Ottuso

Grosso ragno con seri problemi di obesità. A causa del suo eccessivo peso, dovuto ai svariati menù del McDonald's ingurgitati, si muoverà come una lumaca con l'osteoporosi, ma in compenso sarà circondato da dozzine di ragni rompicoglioni veloci come gazzelle e capaci di uccidere con un solo colpo. Peccato che mentre il giocatore si scomoderà a eliminare i suddetti ragni, Rom avrà preso lezioni di autodifesa e inizierà ad attaccare e a sparare piogge di sampietrini.

Il Rinato

Enorme ammasso di cadaveri putrefatti e carne Simmenthal, dotato di ventordici gambe e due braccia che agiterà come un tarantolato (o come una tarantola) mentre rigurgiterà in faccia al giocatore lo stufato di due giorni prima, lanciandogli contemporaneamente polpette di carne, attacchi magici e palle di fuoco scagliate da sei Bell Caller che si trovano nei balconi al piano di sopra. Un boss equilibrato, insomma.

Micolash, Signore dell'Incubo

Studioso che gira con una gabbia in testa che gli annienta totalmente la credibilità. La sua bossbattle consiste nell'inseguirlo per tutta l'arena in una partita di ce l'hai estremo, non a caso non userà armi, ma si limiterà a prendere a manate il protagonista... e ad evocare tentacoli e sfere di energia dallo spazio perché gli piace barare.

Balia di Mergo

Accappatoio semovente armato di coltelli per sfilettare il pesce, nel tempo libero faceva la babysitter ma ora è diventato il suo lavoro a tempo pieno (oh, la crisi vale per tutti) e quindi è incazzata nera pensando che il cacciatore sia l'ennesimo cliente giunto a mollarle due bambini moccolosi per andare ad una cena di lavoro.

Boss opzionali

Il boss segreto Re Ghiaccio prova che Bloodborne e Adventure Time esistono nello stesso universo.
Chierico Belva

Enorme bestia incrocio tra un uomo e un animale non meglio identificato ricoperto di pelo, piume, corna. Insomma, un vero casino. Essendo il primo boss del gioco, è anche quello che fa bestemmiare più di tutti.

Belva assetata di sangue

Una immonda bestia con due enormi fette di prosciutto che le penzolano dalla testa. Dopo averle prese per bene, darà di stomaco e inizierà ad avvelenare il giocatore con i suoi conati di vomito.

La strega di Hemwick

Una versione loffia della strega trasformata di Biancaneve. Data la sua fama di vecchia con l'artrite, manda contro il giocatore i suoi scagnozzi, giocando nel frattempo una partita a nascondino con la sua tuta mimetica lasciandosi inseguire per tutta la sala. Quando mancherà un peto per eliminare questa ciabatta, comparirà sua cugina e, visto che non c'è due senza tre, ne potrà arrivare anche un'altra che resusciterà le altre due decedute. Nello stesso momento, nella sala insieme ai boss, faranno la comparsa tutti i santi di tutte le dottrine cristiane.

Belva oscura Paarl

Simpatica fusione tra un Pikachu, gli scheletri giganti quadrupedi di Dark Souls e Sif, questo simpatico cucciolone comincerà a fare le feste al cacciatore, dandogli più volte la zampa o accendendo dei fuochi di artificio blu direttamente sulla sua faccia. Una grattatina sulla pancia con la propria arma sarà sufficiente per insegnarli come stare seduto o andare a cuccia.

Amygdala

Grosso ragno antropomorfo, non farà altro che cercare di spiaccicare il cacciatore e sparare laser dagli occhi. A scontro inoltrato gli cadranno due braccia che non esiterà ad impugnare per mazzuolarlo da ancora più lontano. Come se essere un ragno-spara-raggi di 10m con 6 braccia di 4m non bastasse.

Martire Logarius

Morto su un tetto mentre schiacciava un pisolino, si sveglierà appena il cacciatore metterà piede in zona, in tutta la sua cadaverica maestosità. Ha una gamma di attacchi esplosivi a distanza da fare invidia a Deidara e abilità con la falce copiate da Soul Eater. Dopo aver perso circa metà della salute si ricorderà del trailer di Final Fantasy XV iniziando a evocare spade fantasma dal nulla e a svolazzare per l'arena di gioco. Non contento di queste abilità, imparerà pure a deflettere i proiettili. Per incrementare il livello di santi invocati, quei simpaticoni della From Software hanno pensato bene di rimuovere le ringhiere dal tetto e permettere ai propri amati giocatori di sperimentare l'emozionante esperienza di una caduta da un palazzo di 30 piani.

L'emissario celeste se la ride. Ayy lmao!
Emissario Celeste

Ah, è un boss quello?

Ebrietas, figlia del Cosmo

Lumaca esposta a massicce dosi di radiazioni gamma da parte di Bruce Banner, inizialmente sarà immobile davanti a un altare rappresentante Rom. Basterà un semplice colpo per farla incazzare, dimostrando che una lumaca può caricare più velocemente di qualsiasi altra cosa nel gioco, far letteralmente impazzire il giocatore spruzzandogli il sangue delle sue cose e sparare raggi laser che fanno "pew pew".

Gehrman, il primo cacciatore

Detto anche "Germano Mosconi" dalla redazione di Telenuovo, è il boss finale del gioco. È lo stesso simpatico vecchietto paraplegico appostato per l'intera durata del gioco vicino al porto d'armi nel Sogno Del Cacciatore. Dopo aver rifiutato il suo invito a suicidarsi, il cacciatore scoprirà che è pure un falso invalido quando si alzerà dalla sedia a rotelle e inizierà a prenderlo a zappate.

Presenza della Luna

Boss finale segreto del gioco. Un immondo incrocio tra un calamaro, delle fruste sadomaso e lo scheletro del cazzo del laboratorio di chimica, questo simpaticissimo mostriciattolo è in realtà una mezza sega.

Yharnam, Regina Pthumeriana

Meglio conosciuta come Bloody Mary, madre di Mergo e regina di un popolo di spilungoni scheletrici che passavano il tempo costruendo labirinti dalla dubbia utilità per poi perdersi al loro interno una volta finiti, con l'abitudine di spuntare fuori nei momenti più importanti del gioco senza dire una sola parola, giusto per lasciare il giocatore con più domande di prima. Dopo giorni passati a creare calici ci si ritroverà finalmente al cospetto di questa dolce e cadaverica donzella che, urlando e cercando di uccidere il giocatore a colpi di schizzi di sangue, ricorderà al buon cacciatore perché è sempre meglio non far arrabbiare una donna in quel periodo del mese.

DLC: The Old Hunters

Bloodborne se fosse PEGI 12. Ciò che ricopre il cacciatore è naturalmente marmellata di fragole.
« I cadaveri vanno lasciati in pace. »
(Lady Maria al buon cacciatore con le braghe calate.)

Il DLC di Bloodborne si intitola The Old Hunters e permette al giocatore di esplorare una reskin di Cathedral Ward zona completamente nuova chiamata "Incubo del Cacciatore". Esso è una specie di purgatorio dantesco dove finiscono i cacciatori ebbri di sangue che appunto perdono i sensi e si risvegliano col mal di testa e in questa dimensione incubica.
Giunto in questo luogo ameno, il giocatore incontra nemici forti come gli NPC che però respawnano, ragequitta e disinstalla Bloodborne. Quando si calma e lo reinstalla, conosce un barbone scheletrico di nome Simon, che gli dice di lasciar stare i segreti dell'incubo, con la stessa convinzione di una ragazza offesa che dice di non avere niente. Dietro suo consiglio, il cacciatore arriva ad affrontare il primo boss, Ludwig il dannato. All'inizio, il cacciatore leggendario somiglia a una specie di spelacchiato e deforme ronzino che avrebbe urgente bisogno di un controllo dentistico che attacca come un epilettico facendo anche balzi sul soffitto che richiederebbero l'intervento di un esorcista. Giunto a metà vita si scopre soffrire di personalità multiple in quanto, rubata la spada dei Power Rangers dal rigattiere, cambia nome e diventa Ludwig, la Lama Sacra, lama con la quale tenterà a più riprese di preparare dell'ottimo filetto di cacciatore.
Proseguendo nella sua magica avventura lisergica, il cacciatore si ritrova poi in un edificio che la Chiesa utilizzava per fare esperimenti da terzo Reich, col risultato che i pazienti sono diventati dei cervelli con le gambe. Accoppa dunque il boss con il nome più deprimente del mondo, i fallimenti viventi (la versione brutta e palestrata degli emissari celesti) e trova una giovane donna morta su una sedia. Costei è Lady Maria, un'apprendista di Gehrman che ha tentato il suicidio dopo aver scoperto di essere stata usata come modello per la bambola sessuale di quel segaiolo del primo cacciatore.
Liofilizzata anche Maria, il cacciatore si ritrova in un villaggio di pescatori rubato da Un'ombra su Innsmouth di Howard Phillips Lovecraft con abitanti amichevoli come membri del KKK. Decimando la popolazione di uomini-pesce e donne-lumaca del luogo, i bestemmioni si affollano sulla punta della lingua del giocatore quando egli entra nell'arena del boss finale del DLC... L'orfano di Kos. Coso deforme che possiede una clava allungabile fatta di carne ed è convinto sia l'arma più potente del mondo, attacca senza sosta lanciando urla belluine come un ossesso. Ad un certo punto comincerà a fare attacchi in salto degni del miglior atleta olimpico, ed accidentalmente durante uno di questi salti acquisirà anche il potere del fulmine perché verrà colpito dal lampo che doveva riportare Marty McFly nel 1985.
Per chi avesse ancora voglia di soffrire, è possibile affrontare anche Laurence, il primo Vicario; boss opzionale del DLC, è probabilmente stato inserito nel gioco dagli sviluppatori di From Software allo scopo di causare suicidi di massa tra i poveri videogiocatori che osano affrontarlo. Datosi fuoco seguendo l'esempio di Nicola De Martino perché evidentemente la riteneva una cosa intelligente, nella seconda fase perde le gambe. Nel NG successivo, sarà dotato anche lui di una sedia a rotelle su misura.

Curiosità

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Dialogo segreto di Bloodborne.
  • Per affrontare la Presenza della luna bisogna avere tre terzi di cordone ombelicale, stranamente nel gioco se ne trovano quattro. Forse quelli della From non conoscono le frazioni.
  • L'arma più forte del gioco è quella iniziale quindi se il giocatore sperava di avere vita più facile trovando spade leggendarie o simili dovrà rassegnarsi e continuare a menare qua e là il suo tagliacarte gigante.
  • Usare magie consuma proiettili. Ciò, ovviamente, non si applica ai nemici... bastardi.
  • In tutto il gioco soltanto le donne cervello infliggeranno lo status Follia guardandole, del resto bestie come il Rinato o i maiali con molteplici occhi sono cose di tutti i giorni.
  • Il gioco non giustifica in alcun modo la presenza dei Grandi Esseri e della regina Yharnam nei calici, anche se questi individui dovessero essere passati a miglior vita da un pezzo. L'unica spiegazione plausibile potrebbe essere che il tempo è distorto[Dark Souls docet].
  • Sebbene molti fanboy si fossero lamentati del Demone della Forgia blu del 2° DLC di Dark Souls II, reputando impensabile che la From Software li avesse fatti pagare per un boss riciclato dal gioco base, che era un semplice reskin di quello normale, curiosamente nessuno di loro ha avuto nulla da dire per Laurence. Da questo si può dedurre che la From Software potrebbe produrre anche la peggior merda che gli possa venire in mente, tanto finché diranno che è un'idea di Miyazaki i funboy compreranno il gioco considerandolo un capolavoro a prescindere dal numero di copia-incolla.

Voci correlate

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