Medievil

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Il protagonista in tutta la sua sfolgorante bellezza
« Ugh... Gh-ghu... Uhm-hm! »
(Daniel Fortesque in una delle sue citazioni più famose)
« Ti farò vedere! »
(Daniel Fortesque ad una tizia che lo ha definito impotente)
« Oh No! »
(Daniel Fortesque dopo essersi calato le braghe ed essersi accorto che ha un lombrico al posto del pene)
« ...ma non ho la più pallida idea di cosa sia. »
(Tre quarti degli eroi del salone a proposito degli oggetti che donano a Daniel Fortesque)
« Uffà! Io volevo essere dei buoni... »
(Zombie sfigato)
« Silenzio, porca miseria! Siamo in un cimitero, non in un film di Tim Burton... »


Medievil è la defunta serie di videogiochi creata nel 1998 dall'Associazione Giovani Beccamorti di Cambridge, prendendo spunto da un documentario di Roberto Giacobbo sull'esistenza dei morti viventi. Nonostante le premesse mostrassero chiaramente che la serie fosse destinata al oblio, il primo episodio riuscì a vendere un numero di copie davvero notevole per l'epoca, eclissando altri titoli al momento in commercio su Playstation quali Final Fantasy Tic-tacs, Medievil 2, Giulia Passione Prostituta e Teletubbies: The Game.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

Il filmato iniziale del gioco... ah, no. Questo è un altro gioco.

Medievil è ambientato in un mondo piuttosto insolito per un videogioco: il Medioevo. Nel fantastico regno di Gallipoli, vive uno stregone di nome Zarok, che ha l'hobby di fare esperimenti nonché atti di necrofilia sui cadaveri; il tutto procede tranquillamente finché il Re non lo scopre e lo caccia dal regno in malo modo. Zarok si incacchia e decide di vendicarsi invadendo il regno con il suo esercito di non morti in putrefazione e di tutta risposta il Re affronta il povero stregone incompreso con il suo esercito, affidandone il comando a un certo Si Daniele Fortecciú, un tizio che raccontava balle per vivere. Ovviamente, quest'ultimo muore poco prima del inizio della battaglia sbattendo la testa contro una mensola a causa di uno starnuto, lasciando l'onere del combattimento al resto dell'esercito. Zarok viene vergognosamente sconfitto dai soldati del Re, ed è costretto a darsela a gambe, la carogna di Fortesque invece viene recuperata e seppellita con tutti gli onori come eroe di Gallipoli, perché nello scontro sono morti praticamente tutti e nessuno può far sapere alle masse della miserevole fine del loro inutile comandante.

100 anni dopo Zarok ritorna a Gallipoli più incazzato, rompiscatole e debole che mai, ruba le anime degli abitanti del villaggio e risveglia tutti morti del cimitero per infestare il regno, ma da bravo pirla quale è sempre stato, commette l'errore di risvegliare anche il generale sfigato, dando inizio al gioco.

La trama è finita, leggete in pace.


Gameplay

In questo gioco si impersonerà il già defunto Si Daniele Fortecciú, con lo scopo di salvare il regno di Gallipoli dalle Forze del Male, in un gioco che mescola Avventura, Platform, Horror, Humour e Corruzione in maniera a dir poco letale.

All'inizio del gioco, il personaggio può attaccare soltanto lanciando il suo braccio, senza poi poterlo riavere indietro; più avanti nel gioco, però, si renderanno disponibili tutte le armi tipiche della civiltà medievale: spade, pugnali, balestre, archi, bastoni, martelli, lance, scudi, asce, fulmini, cosce di pollo, pozioni, panettoni, ruote di scorta e via dicendo. Per ottenerle, è necessario raccogliere dei calici sparsi nei vari livelli, i quali non potranno essere raccolti a meno di riempirli con le anime dei vari mostri senz'anima armati fino ai denti che si pareranno davanti a Fortesque; il tutto equipaggiati solo di uno spiedino e un filo di barra vitale. Una volta raccolto un calice Dan verrà catapultato nel Salone Degli Eroi dove incontrerà i più stereotipati eroi di Gallipoli, ognuno dei quali avrà talmente pietà di Fortesque che gli lascerà la sua arma.

Tale schema di gioco rimarrà pressoché invariato nel remake per PSP Medievil Resurrection, per la gioia di tutti gli ortopedici, che probabilmente sono gli unici a giocarci.

I personaggi

Contribuisci anche tu! Lui lo ha fatto...

In un gioco di avventura come Medievil potevano forse mancare i personaggi? CERTO! E, invece, eccoli qui, tutti presenti, nella lista che segue:

Si Daniele Fortecciú

Per gli amici Dan, protagonista assoluto della serie, è un vero osso duro, con un buon occhio per i combattimenti corpo a corpo e l'insana abitudine di rubare i calici in chiesa. Per quanto possa sembrare assurdo essendo fondamentalmente un non morto, se si dovesse immergere in una pozza d'acqua alta quanto lui, morirà affogato all'istante, ma può comunque ricaricare la sua energia con delle bottiglie di cedrata.

Zarok

Stregone cattivo un tempo al servizio del Re Pellagrino, che un giorno decide di fare alcune brutte cose come iniziare a ridere a fatti di cronaca nera, soffiarsi il naso con la Bibbia, tentare di eliminare il sole quale possibile fonte di energia alternativa e, ovviamente, riportare in vita i morti quali suoi leccapiedi, meritandosi, oltre all'esilio, anche la prenotazione di una tomba al centro della sala da ballo reale. Nonostante il remake del gioco, che ne segue per filo e per segno l'intera trama, Zarok commette sempre gli stessi errori, ovvero:

  1. risvegliare anche Dan;
  2. affidare la sua persona e il suo castello a personaggi patetici quali statue di pietra, pupazzi di vetro, cagnolini, formiche e ortaggi, senza alcuna necessità di aggiornamento tecnico, sicché il cavaliere sa già come farli fuori;
  3. lasciare calici, bottiglie curative, fontane curative, soldi e quant'altro in bella vista, non curandosi, tra l'altro, dei vù cumprà che vendono armi, munizioni e altre diavolerie;
  4. sedersi a un tavolo per fermarsi a parlare con l'eroe, anziché ucciderlo subito.

Nel remake per PSP, inoltre, decide di scartare la trasformazione in Drago che ha fatto sudare sette camicie nel capitolo originale, optando per il più debole serpente gigante, probabilmente scambiando Dan per Indiana Jones.

Scheletro della schermata dei titoli
Il suo ruolo è quello di accogliere il povero giocatore con la sua risata diabolica, scoraggiandolo. Ciò nonostante, a lui spetta il 10% delle vendite del gioco, nonché il 20% della vostra torta di compleanno.

Gargoyles
Vere e proprie teste di pietra, mentre nel primo episodio sono delle facce dal sorriso ebete che rompono le scatole di loro spontanea volontà, nel remake per PSP sono delle statue visibilmente depresse che parlano solo sotto tortura. Ve ne sono di due tipi:

Verme blu di cui non importa a nessuno
Piccola creatura che esce ogni tanto dalla cavità vuota dell'occhio di Dan, ha un ruolo fondamentale nel corso della storia: uscire fuori dalla testa di Dan in un solo video in cgi e tremare.

Al-Zalam
Inutile personaggio inserito nel remake per PSP, è un immigrato israelopalestinese senza permesso di soggiorno che si insedia nel cranio di Dan, tormentandolo con i suoi insulti e, soprattutto, i suoi riferimenti insensati alle più famose saghe fantasy. Ora qualcuno potrebbe pensare: "Ma è proprio per questo che fa ridere, no?" Ebbene... NO!

Gli Eroi del Salone

Come si fa a dire di no a un faccino del genere? Okay, inizio io...

Un discorso a parte va fatto per gli "Eroi" del Salone degli Eroi; essi, infatti, non sono altro che statue capaci a malapena di ruotare il cranio, dato che gli sviluppatori avevano finito il cartoncino e il nastro bi-adesivo per le animazioni, inoltre, una volta ottenute le loro armi, a nessuno importerà più nulla di loro.

« Ahi! Non nell'occhio... »

Robin Hood
Il primo eroe che si avrà la fortuna[citazione necessaria] di incontrare; da vivo sparò a casaccio mentre andava a caccia di dugonghi, uccidendo per sbaglio Lord Catorcio, il guerriero più valoroso di Zarok. Dona a Dan la balestra e una scorta di Coca Cola.

Stanley il Fabbro Ferraio
Appartenente al salone inferiore, non si è ancora capito cosa abbia fatto di speciale per meritarsi di essere lì; annoia Dan con i suoi discorsi su un certo Johnny lo Zombie affermando che questa volta gli darà parecchio filo da torcere, e si tenga presente che questo personaggio non si incontrerà da nessuna parte. Donerà a Daniel il martello dalla forma altamente improbabile e un po di soldi per farlo sistemare da qualcuno.

Wuber il Pezzente:
Eroe del salone minore, si sfoga su Dan ricoprendolo di insulti e lanciandogli contro una manciata di wurstel; gli dona la spada maledettamente lunga, intimando a Dan di non darsela su un piede. Ha la straordinaria capacità di parlare fuori sincrono come Laura Chiatti.

Mai fare arrabbiare un Dan morto. Mai.

Imanzi Shongama
È un'amazzone e per di più negra, non si è ancora capito cosa cazzo ci azzecchi un personaggio simile in un gioco ambientato nel medioevo pseudo inglese; donerà a Dan la lancia, le manette e una bambola gonfiabile.

Il Centauro
Eroe del salone superiore, parla con un così spiccato accento inglese che al posto del rispetto istigherá solo una valanga di schiaffi a mulinello. donerà a Dan una bottiglia di brandy e la bellezza di tre archi, di cui due non avrà la più pallida idea di cosa siano e meno male che è il miglior arciere di Gallipoli.

Blood-Mona lo Spacca-Crani
Macellaio del Salone, proveniente dal Regno delle due Sicilie è un mafioso con l'attitudine di chiamare Daniel Mr. Forteschissimo. Dona a Dan una parte del pizzo che riscuote dagli altri eroi e un’ascia.

Capitan America
Eroe del reparto fumetti, in vita fu un crucco con una vera e propria fissazione psicotica per gli scudi, tanto da averne fatto una scienza: la scudologia. Sembra che sia morto soffocato dopo aver tentato di ingoiare una salciccia intera senza averla masticata; dona a Dan uno scudo d'oro quadrangolare da 24 carati.

Leonida
Eroe del reparto sfigati, litiga spesso con Capitan America perché preferisce gettarsi nella mischia armato semplicemente di spada al grido di: "Questa è Sparta!". Dona a Dan una spada magica, tanto potente da spedire nel dimenticatoio tutte le altre armi.

La Gattara Matta
L'eroina più importante dell'intero salone, divenne famosa per aver scacciato i barbari in accappatoio e pantofole; dona a Dan le saette e poi lo caccia via a suon di gatti.

Boss

Durante il corso del gioco ci sono dei boss che impediscono a Daniel di andare avanti, a meno che non vengano sconfitti. Alcuni di questi mostri sono stati resuscitati da quel cornuto di Zarok.

Il Demone di Vetro: se demone mutaforma che si trova nel santuario del cimitero. Sebbene sia fatto interamente di vetro dalla qualità uguale a quella delle bottiglie di birra, è piu difficile da scalfire del cazzo di Rocco Siffredi. L'unico punto che si riesce a frantumare è il suo cuore, da dove sborra schizzi di vetro e raggi laser.

Guardiani del Cimitero: due lupi di pietra situati alla fine del cancello del Cimitero di Gallipoli. Usano tecniche ninja alla Naruto per confondere Dan, ma diventano subito prevedibili. Originariamente erano gli animali domestici di The Rock, il quale, li scambiò con il custode del cimitero per due goleador e un ruolo in un altro film ambientato in una giungla.

Re Zucca: testicolo gigante dalle dimensioni di una palla da demolizioni che si trova alla fine dell'orto di Nonno Nanni. il Questo boss è probabilmente il più facile del gioco originale, per il fatto che agita solo la sua testa e vomita qualche pallone da basket, mentre nel remake per PSP è un vero e proprio dito nel culo. Dopo averlo sconfitto, tornando dalla strega delle zucche, Sir Dan ottiene una gemma dell'infinito.

Regina delle formiche: formica xenomorfa affetta da gigantismo. E' un boss abbastanza difficile, a meno che tu non abbia un insetticida. Mortacci a quei folletti laziali…

Demoniette: due demoni che giocano a scacchi nel tempo libero, incazzati con Dan perché ha interrotto la loro partita. È una battaglia molto difficile, soprattutto per il fatto che non si riescano a prendere neanche con una cazzo di freccia, grazie all’accuratissima mira di Sir Dan. Durante la boss fight faranno ribaltare la piattaforma e alla fine, evocheranno una violenta tempesta di merda, dalla quale cadrà improvvisamente anche Gianni Morandi.

Il Drago: Non fatevi ingannare dal nome, è solo un povero coglione con il muso schiacciato e la voce da sfigato. Dopo che gli si avrà tirato abbastanza rocce in testa si arrenderà, donandoci l'armatura del drago, che permetterà a Daniel di sputare fuoco.

Capitan Jack “Mona” Sparrow: uno scheletro gigante a capo del Canotto Volante con un notevole accento veneto. Appena è a conoscenza dell'arrivo di Dan tira una manciata di bestemmioni perché interrotto mentre stava giocando a briscola con un ufficiale. Se la scorsa volta nella boss fight delle demoniette era il mirino ad essere smonco, qua è la fisica dei cannoni ad esserlo, visto che sparano lenti come il carro della merda a mezzanotte; rendendo il Mona agile ai proiettili quanto l’Agente Smith e un nemico abbastanza difficile da battere, se contiamo il fatto che ci saranno anche gli scheletri che romperanno il cazzo più loro che il Capitano.

Fazgul:Usciti direttamente dal Signore degli Anelli, sono i soldati di Zarok che combatterono nella battaglia di Gallipoli. Essendo immortali, Dan non potrà sconfiggerli, ma potrà sempre aiutare i soldati invocati dal suo calice di Bonarda, curandoli con la kriptonite.

Lord Catorcio: Fu il soldato migliore di Zarok in battaglia, che venne ucciso dal famoso cacciatore di dugonghi, Tim l'Astuto. In groppa al suo cavallo di gomma, attacherà Dan con una catena, che oltre a mancare il nostro Cavaliere il 90% delle volte, diventa un cavo di corrente elettrica. Una volta ucciso, lo stregone Raperonzolo scenderà dal balcone per affrontare Sir Dan.

Zarok (di nuovo):Dopo aver inculato a sangue il cavallo di gomma di Don Catorcio, il nostro amichevole stregone di villaggio scenderà dal balcone, trasformandosi in un drago con il corpo di drago, il culo di gallina e la faccia di cazzo per affontare Sir Daniel Fortesque; che ora ha finalmente l'opportunità di sconfiggere Zarok una volta per tutte, dopo aver attraversato cimiteri, campagne, ghetti, Foggia e addirittura il pene Scandinavo. Questa battaglia è la più difficile del gioco, per via della velocità pazzurda di Zarok e il danno elevato che infligge ad ogni attacco (zero^1x10^2 di danno ad attacco). Dopo aver sconfitto il negromante in forma draconica, ritornerà in forma originale, causando un terremoto all'interno dell'arena, per poi essere schiacciato da un masso. Sir Dan riesce a scappare dalla fortezza buttandosi giù dalla montagna, per poi essere salvato dall’aquila della Lazio. Intanto gli abitanti guariscono dalla fattanza e Sir Dan torna alla sua cripta, per poi morire da vero eroe. Nell'aldilà viene accolto dal gruppo di ubriaconi del salone degli Eroi, che gli dedicano un posto con una statua eroica e una cantina piena di vino rosso.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Chi ha posseduto una PlayStation e non ha mai giocato a Medievil è da considerarsi una brutta persona.
  • Spesso e volentieri il parlato dei personaggi non coincide con quanto scritto nei sottotitoli.
  • La parola "Medievil" è composta a sua volta dalle parole "Medio" e "Evil" e può essere letteralmente tradotta come "Male al medio".
  • Dan è talmente sfigato che l'immagine della sua statua lo ritrae da morto, anziché da vivo.
  • Nonostante sia solo uno scheletro, Dan è in grado di riprodurre una buona serie di espressioni facciali che lo fanno sembrare molto più realistico di Matteo Renzi.
  • Secondo la teoria della Legge di gravità selettiva di Murphy, se si lancia una coscia di pollo a una persona, questa diventa a sua volta un pollo arrosto e può essere mangiato.
  • Stranamente, il MOIGE non ha dato molto peso agli svariati litri di sangue versati nei combattimenti.
  • Dopo il grottesco remake per PSP del 2005, nel 2019 la Sony ha pubblicato un ulteriore remake, caratterizzato da una grafica super figa e dal doppiaggio copiaincollato dalla versione originale.

Voci correlate


Originalità? Cos'è, qualcosa che si mangia?