Rhythm Thief e il Tesoro dell'Imperatore

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Screenshot del gameplay nella versione HD del gioco.
« Questa è un'opera di fantasia. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale. »
(Frase all'inizio del gioco che mette in chiaro le cose.)
« Parigi ha visto peggio di te. »
(L'ispettore Vergier ad Angela Merkel, in ricordo dei vecchi tempi.)
« Ma che cazzo... »
(Professore di Storia arrivato al colpo di scena del gioco.)
« Oh, andiamo: nemmeno noi ci siamo inventati roba del genere per Assassin's Creed. »
(Sviluppatori Ubisoft arrivati al colpo di scena del gioco.)
« Phantom R è così figo con quel completo, quel fedora, e... no, non so neanche che genere di gioco è. Perché? »
(Brony in un'intervista sul gioco.)

Rhythm Thief e il Tesoro dell'Imperatore è probabilmente il miglior videogioco sui supereroi mai fatto nella storia, ideato e prodotto da SEGA quando il produttore di Samba de Amigo si sentiva in vena di creare altri rhythm game frustranti nel suo tempo libero. Purtroppo in quel periodo SEGA non se la stava passando tanto bene, con la bancarotta e una dichiarazione di supporto per soli 3-4 franchise, quindi, il povero produttore dovette fare quasi tutto da solo e pure sull'allora console di nicchia che era il Nintendo 3DS.

Il risultato fu una sagra degli stereotipi francesi, ma che stranamente venne comprato da tutti i complottisti; le vendite quindi furono sufficienti da permettere al produttore di tenersi la sua sedia ancora per un po'.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

In questo gioco, per le strade parigine è possibile incontrare personaggi di ogni tipo, come lui.

Parigi, periodo imprecisato del XX secolo: un irlandese ruba per qualche motivo la salma di Napoleone Bonaparte dalla sua tomba e senza spiegare o far vedere come, riesce a resuscitarlo per poi annunciare che il suo piano di conquista della Francia e poi del mondo può partire.

Si passa al protagonista della vicenda, un altro irlandese di nome Raphaël che anche se è un pischellino appena diventato adolescente crede di saper tutto sul mondo e di poter fare quel cacchio che gli pare; il signorino infatti si diverte a diventare a piacimento un incrocio tra Batman e Michael Jackson di nome Phantom R per andare a rubare nei musei e nelle ville della città quello che più gli aggrada. Non si può biasimarlo però, visto che la polizia locale è piena di incompetenti che non sono capaci di acchiapparlo neanche usando squadre speciali e bloccando tutta la città: il sogno di qualunque delinquente insomma.

Una sera, in una delle sue scorribande notturne, Phantom R si imbatte prima in un'artista di strada che gli chiede l'elemosina, e poi in un Napoleone per nulla identico a quello visto all'inizio del gioco al suo inseguimento: grazie al mirabolante[citazione necessaria] superpotere del ritmo, il pel di carota stende tutti e salva l'accattona, portandosela nel suo appartamento per il resto della notte. Mica scemo.

Come un pirla però, Raphaël svela subito la sua identità segreta alla ragazzina che ha conosciuto da neanche 5 minuti, e decide di passare le giornate successive a ritrovare una corona di tipo IKEA scomposta in ennemila pezzi che apparentemente serve a Napoleone per conquistare il mondo; ci riesce ma, sempre come un pirla, scopre che era tutta una trappola per permettere al malvagio imperatore di avere sia l'oggetto che la ragazza. E giustamente, Phantom R si busca anche una pallottola per esserci cascato così facilmente.

Ed ecco che arriva il plot twist, puntuale come sempre: usando quello che gli serviva, Napoleone fa innalzare da sotto la città i giardini pensili di Babilonia, facendo sorgere all'istante molte domande dai giocatori, come:

« Cosa cazzo ci fanno a Parigi se i babilonesi manco sapevano dove cazzo era? »
« Che cazzo se ne fa Napoleone di una roba del genere? »
« Perché cazzo sembrano una base spaziale con tanto di robot guardiani? »
« Mamma, sicura che ci fosse solo il succo di frutta nella merenda di oggi? »

Purtroppo nessuno dei personaggi nel gioco si fa queste domande, ma in compenso Phantom R stabilisce una tregua con la polizia, scala da solo la Tour Eiffel e i giardini e sempre da solo sconfigge Napoleone distruggendo l'improbabile UFO babilonese. Tutto è bene quel che finisce bene quindi, così il ladro in smoking e fedora può tornare a rubacchiare qui è là nella vita di tutti i giorni.

La trama è f...
C'è però un'ultimissimissima scena dopo i titoli di coda che mostra l'irlandese dell'inizio del gioco che parla con il vero Napoleone, dicendo che sono pronti per un eventuale sequel e che tutto quello che è successo fino a questo momento è stato comunque inutile.
La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Raphaël/Phantom R
Phantom R e Marie in fuga dopo un furto; Fondue al momento dello scatto stava mordendo il didietro dell'ispettore Vergier.

Il protagonista di tutta la vicenda e il ladro numero 1 di Parigi; è stato abbandonato da piccolo dal padre, e da allora il trauma infantile ha avuto un impatto così grande da sballare la psicologia dell'irlandese, condizionandolo per sempre, portandolo sulla via della disonestà e soprattutto, dandogli superpoteri fenomenali.

Nei panni di Phantom R infatti, Raphaël cambia personalità da nerd impacciato e socialmente imbarazzante a un mix tra Dante e Michael Jackson. Ottiene inoltre accesso al misterioso potere del ritmo, che gli permette di fare cose incredibili senza neanche sforzarsi molto, come:

  • Creare cloni oscuri di se stesso che lo aiutano nelle sfide;
  • Fermare tutte le persone non coinvolte nelle sessioni di danza;
  • Riuscire a pestare a mani nude gente con ennemila chili di armatura addosso e a rispedire via proiettili laser luminescenti;
  • Essere in grado di cucinare e servire ai tavoli in un ristorante manco fosse un vincitore di MasterChef;
  • Conoscere tutte le arti marziali e di combattimento all'arma bianca del mondo ed essere in grado di sorpassare maestri in esse.

E tutto questo può essere fatto da un ragazzino pel di carota in fase pre-pubertà: i più temono sugli olocausti nucleari che potrà scatenare una volta diventato adulto.

Fondue

Il fido compagno di Raphaël, è di fatto il cane testimonial della Melinda che rimasto senza lavoro si è dovuto procacciare da vivere come personaggio dei videogiochi; il suo compito principale è assistere il padrone durante i furti azzannando le chiappe dei poliziotti inseguitori, ma quando Rapahël ha del tempo libero, porta Fondue a gare speciali in cui si tirano letteralmente quintali di carne al proprio cane. La FAO sarebbe fiera di questa gente.

Quello che non si capisce è come mai Raphaël abbia chiamato il bastardino così, ma qualcuno pensa sia per le sue origini valdostane legate alla fonduta.

Marie

La giovane accattona bionda trovata da Phantom R per strada e trascinata in tutti i casini: apparentemente è il risultato di diversi accoppiamenti tra la dinastia nobile francese e quella babilonese di generazione in generazione, facendo sorgere inquietanti dubbi sull'intera cosa. Era stata lasciata davanti a un orfanotrofio random parigino assieme a un violino utile a sbloccare i giardini pensili, ma dato che non c'era il libretto d'istruzioni, Marie non l'ha saputo fino all'ultimo momento.

Dopo la fine dei casini babilonensi, la biondina ha ritrovato la sua famiglia ed è andata a studiare al conservatorio, dove però ha scoperto che la vita da artista di strada era molto più redditizia.

Ispettore Vergier
Vergier pronto ad arrestare Phantom R e chiunque si opponga alla giustizia.

Incrocio tra l'ispettore Zenigata ed Eddie Gordo di Tekken, è il capo della polizia francese che sta alle costole di Phantom R; purtroppo la sua incompetenza è quasi la stessa di Dick Gumshoe, visto che non solo fallisce ripetutamente nel semplicissimo compito di catturare un adolescente disarmato, ma tiene anche tutti i suoi documenti ed effetti personali in bella vista in un ufficio non chiuso a chiave dove chiunque può andare a frugare.

Tra un diavolo per capello rasta e un altro, Vergier riesce a rendersi utile solo nel blitz finale contro Napoleone, utilizzando delle pericolosissime pistole cariche di pesto alla genovese con cui stordisce i cavalieri nemici.

Charlie/Charlotte

Figlia dell'ispettore Vergier, come Gwyndolin di Dark Souls anche a lei non piaceva il sesso con cui era nata e ha preferito vestirsi da maschio per catturare Phantom R da sola; il fatto però che non usi un'arma, bensì un pallone da calcio per combattere un'entità dall'aura spaventosa come quella del ladro irlandese fa capire che dal padre ha preso una buona parte dell'incompetenza.

Altra specialità di Charlie è il guidare perfettamente un deltaplano tra i tetti di Parigi con la stessa agilità con cui Ezio Auditore ha guidato il suo tra le case di Venezia.

Jean-François

Tutore di Marie e arrivista dai capelli viola a tempo pieno, in un mondo dove solo le forze dell'occulto sembrano avere un qualche senso, lui è l'unico cattivo con una vera motivazione accettabile: prendersi un titolo nobiliare che gli è sempre stato negato per avere un mucchio di soldi e celebrità.

Purtroppo i doveri di trama impongono che Jean-François vada sconfitto, quindi il professor Plum franco-babilonese si ricorda che questo è un gioco SEGA e decide di giocarsi il tutto per tutto con una copia dell'Egg Emperor di Sonic Heroes; quello che non sapeva era che Phantom R grazie al ritmo può anche calciare indietro i proiettili laser, cosa che ha spedito il poverino a fare un bagno termale nella lava dei giardini pensili.

Napoleone/Léonard Bonar

Il cattivo resuscitato che dovrebbe tirare le fila dietro a tutto, anche se quasi sempre fa fare il lavoro a quegli incapaci dei suoi tirapiedi e le poche volte che gli gira di voler combattere di spada lo fa con uno stile battibile anche da un bambino che agita un bastone a casaccio.

Dopo essere stato sconfitto un'ultima volta da Phantom R, il cattivo rivela incredibilmente[citazione necessaria] di non essere lui il vero Napoleone Bonaparte, ma un sostituto in attesa del risveglio del vero imperatore per opera dell'irlandese di inizio gioco. Questa sarebbe una rivelazione sconvolgente, se non fosse che il finto Napoleone non assomiglia proprio per niente ai dipinti e ai reperti storici del personaggio: evidentemente in quell'organizzazione del male ci sono solo pessime truccatrici.

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Curiosità

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  • Apparentemente le sedi occidentali SEGA hanno adottato il metodo 4Kids in quanto a censura, visto che tutti i colpi di pistola sono stati silenziati e oscurati, ma un robottone che spara missili laser grandi come dei rotoli di scottex è stato ritenuto accettabile.
  • Le vendite negli Stati Uniti sono state smorzate dal fatto che gli americani non capivano perché Charlie rincorresse Phantom R con un gigantesco frutto bianco e nero.
  • Inizialmente gli sviluppatori volevano fare un accordo con la Valve per far sì che il padre di Raphaël fosse in realtà la spia di Team Fortress 2: in cambio ci sarebbe stata una versione del gioco su Steam, ma l'intero progetto è stato scartato perché era abbastanza difficile inclinare il monitor durante i minigiochi relativi al sensore di movimento.