Valiant Hearts: The Great War

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Screenshot della versione PC del gioco.
« Hanno creato questo gioco per coprire la verità!1! Non credete alle loro bugie111 SVEGLIAH! »
(Complottista che crede ci sia una cospirazione dietro al gioco)
« Mi piace quel ragazzo. Ci sa fare. »
(Mr. T su Freddie)
« Ma dargli un'uniforme no? »
(Giocatore medio su Emil, che combatte metà della guerra in grembiule e pantaloni)

Valiant Hearts: The Great War è un videogioco a tema puzzle, nonché uno dei due titoli Ubisoft usciti durante l'arco del 2014 assieme a Child of Light; per quell'anno infatti, la compagnia franco-canadese non ha creato o rilasciato altri giochi di nessun genere, e se qualcuno osa dire il contrario mostrando filmati come prove, si tratta solo di lavoretti amatoriali fatti da programmatori anonimi per impressionare. Si può dedurre ciò dal fatto che suddetti footage siano pieni di bug poco professionali.

Creazione del gioco

Il CEO Ubisoft alla notizia della realizzazione di un altro gioco che non fosse in una grafica ultrarealistica 3D. Credeva fosse uno scherzo.

I temi di questo gioco sono crudi e visivi: gli orrori della Prima guerra mondiale in tutta la loro ferocia e schiettezza, e questo nonostante il design stilizzato. Ma come mai una scelta stilistica e tematica così bizzarra e apparentemente fuori posto con le abitudini della Ubisoft di avere quanto più realismo poligonale possibile?
Ebbene, uno degli impiegati franco-canadesi era un gran appassionato di Fabrizio De André; aveva la playlist del suo PC piena delle sue canzoni, e in testa a tutte stava La Guerra di Piero; un giorno il suo dirigente notò questa cosa e invece di licenziarlo sul posto per inefficienza sul lavoro, gli chiese di spiegargli nel dettaglio cosa ascoltava.

A quel punto arrivò la battuta decisiva da un altro degli impiegati.

« Sì, ma ti immagini se ci facciamo un gioco su tutta 'sta roba? »

Dopo qualche attimo di pausa, suddetto impiegato precisò:

« Intendo, un gioco che non sia il nuovo Assassin's Creed. »

La cosa fece ridere l'intero ufficio così tanto che il dirigente fece una scommessa con il fan di De André: lo studio di Rayman avrebbe creato qualcosa in fretta e furia come uno studente che deve preparare la tesi di laurea in una settimana, e nel caso avesse avuto successo, l'impiegato avrebbe scelto una penitenza per il dirigente.

Al momento, il secondo si trova a pescare granchi su una piattaforma gelata al largo della costa canadese.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

Dal 1914 al 1918 si svolge la prima guerra mondiale. Ci sono un sacco di morti alla fine tutti capiscono che la guerra è una brutta cosa.
Più o meno insomma, visto che dopo neanche 20 anni ci sono ricascati di nuovo.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Curiosità

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  • Grande assente in tutto il gioco è l'Italia; sebbene i soldati del Bel Paese fossero impegnati a fare a chi aveva l'avamposto di montagna più grosso con gli austriaci, qualcuno era finito nel conflitto franco-tedesco. Evidentemente, dopo la trilogia di Ezio Auditore, alla Ubisoft hanno deciso di snobbare il nostro stato. C'è qualcosa di sbagliato se in Battlefield 1 gli italiani hanno avuto molta più giustizia che qui.
  • Con i suoi poteri curativi, Anna è in grado di guarire i malati da cose che neanche li affliggono: esempio lampante è Karl, ricoverato per avvelenamento da gas cloridrico ma da cui l'infermiera può estrarre numerosi proiettili. Insomma, una novella Dr. House.
  • L'unica cosa anacronistica del gioco è il fatto che Freddie subisca del razzismo forse per solo 2 minuti in tutto il gioco. In compenso si mantiene il di allora sessismo sulle donne avendo Anna come personaggio che si controlla di meno in tutto il gioco.