Dark Void

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Confronto tra la versione Playstation 3 e Wii del gioco.
« Sanno viaggiare nello spazio ma non riescono a passare per un singolo portale? Era di legno per caso? »
(Charlie Sheen in merito al finale.)
« È colpa dei fascisti! »
(Will su qualunque cosa.)
« Ma magari! Almeno avremmo avuto qualche armamento migliore... »
(Mussolini in risposta alle accuse di Will.)

Dark Void è uno sparatutto creato dalla Capcom dopo essere riuscita a strappare alcuni progetti della rivale Activision sull'antica arte del creare videogiochi usando lo stesso stampino ancora e ancora. Allo stesso tempo, negli scantinati della casa di produzione gialla e blu, venne rinvenuto un altro plico, riguardante un vecchio titolo mai sviluppato per SNES.

Quel giorno al direttore venne chiesto se fosse meglio revitalizzare un franchise morto, sepolto e necrofilizzato o creare, per la gioia dei fan, Megaman Legends 3; la risposta fu rapida e da quel giorno la versione senza casco del bombardiere blu sta ancora aspettando, mentre Dark Void venne alla luce con un budget degno di Ed Wood e con risultati inusuali, soprattutto fra la sanità mentale di chi lo giocò da allora.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Tutto ha inizio nell'allegro anno 1938: sebbene in teoria non sia scoppiata ancora la Seconda Guerra Mondiale, apparentemente esistono almeno 2-3 persone laureate in chiaroveggenza che sono certe accadrà da un momento all'altro. Una di queste è tale Will, chiamato dagli amici "il protagonista incrociato" per via del fatto che non abbia caratterstiche fisiche originali di nessun tipo e che come repertorio di frasi non sia messo meglio.

Will, si diceva, per guadagnarsi la pagnotta giornaliera, fa il pilota a tempo pieno sperando di sopravvivere per essere chiamato nel futuro Indipendece Day; sfortunatamente il destino ha altri piani per lui, nella forma prima di una sua ex trombamica di nome Ava, e poi in un bel viaggetto di sola andata nel triangolo delle Bermuda. A questo punto, il giocatore medio di stampo complottista dovrebbe aver già iniziato a bagnarsi nei pantaloni, ma è solo l'inizio.

Come si sente Will dopo aver ricevuto il jetpack.

Approdati su un'isola a caso, Will e Ava incontrano dei simpatici autoctoni metallici, e subito la mente del pilota va a una frase che comincerà a dire in continuazione per il resto del gioco:

« È sicuramente legato all'operato fascista! »
(Will, senza sapere che esisteva anche il nazismo. Sì, è molto distratto.)

Dopo aver stretto legami con i robotici locali al punto da applicare letteralmente la frase "finché morte non vi separi", i due sopravvissuti finiscono per incontrare un gruppo di gente che si autodefinisce ribelle ed è guidata da Nikola Tesla in persona. No, purtroppo non è un errore di battitura; come sia vivo e in mezzo a tutto il casino se lo sono chiesti anche alla Capcom, ma non trovando una risposta hanno usato la scusa del "così non dobbiamo crearne uno che sembri un clone del dottor Wily".

Per farla breve, a Will viene detto che i tropicali Robocop sarebbero una razza aliena chiamata Sentinelle per motivi evidentemente casuali visto che non difendono un tubo; questa razza si rivela essere il classico gruppo di conquistatori che complotta assieme ai templari di Assassin's Creed su come dominare la Terra schiavizzando l'essere umano e bla bla bla: altro materiale orgasmico per i complottisti insomma. In compenso al protagonista viene finalmente donato il jetpack della locandina, così che possa provarlo schiantandosi su ogni muro possibile, o in alternativa usando le due mitragliatrici caricate a sassolini infiniti, esattamente come le pistole di Dante.

Parte così la caccia all'alieno cromato, e dopo diverse settimane in cui Will se ne svolazza in giro senza mai finire il carburante, la trama può procedere: Tesla prova a spostare un'enorme aeronave presa in prestito da un gioco di ruolo casuale, ma sfortunatamente finisce con il crepare come una pera cotta facendo arrestare tutti gli altri. Complimenti.

Will riesce fortunatamente a liberarsi, va a combattere contro una scimmia alata a 3 teste sbucata dal nulla, la sconfigge nei pressi di uno Stargate e...

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Umanoidi

William "Will" Augustus Grey

Protagonista, suo malgrado, di tutto l'ambaradan: fortunatamente è preparato bene, essendosi portato dietro la testa con voce annessa di Nathan Drake e il resto del corpo del protagonista di Wolfenstein. Grazie al jetpack e a un casco da Power Rangers trovato per terra, tuttavia, un po' di carisma riesce a conquistarselo, sebbene non sia abbastanza per farlo entrare nei centinaia di crossover tipici della Capcom.

Ava

Ex interesse amoroso di Will, ciò che fa principalmente nel corso della storia è aprire la bocca a vanvera, sparare frasi fatte degne di una commentatrice di Facebook e sparare alla cieca senza colpire nulla. Dopo l'interruzione del finale, sembra pure che Ava muoia con la scusa di dover far tornare a casa Will perché dallo Stargate può passarci una sola persona.[citazione necessaria]

Generalmente una situazione del genere implicherebbe che la donna sarà protagonista di un sequel, ma saputo ciò, quasi ogni uomo esistente nel mondo ha boicottato il gioco.

« Fedi, poi mi zi afficina qvezto ciapponeze e mi fa "Amiko, io fare te uomo ankora più krande!" Ed ekkomi qvi... »
Nikola Tesla

Proprio lui: non è un suo clone, né un cyborg con le sue fattezze o una sua versione alternativa di un'altra dimensione. Il mingherlino scienziato slavo a quanto pare, stufo del mondo reale, ha deciso di farsi una scampagnata nella guerra contro le Sentinelle fornendo i classici macchinari senza logica che la gente crede Tesla abbia creato durante tutta la sua vita.

Sfortunatamente il baffuto scienziato si è fatto accoppare come un salame quando una Sentinella è riuscita a sorprenderlo con una serie di fotografie di Edison nudo e con in mano il premio Nobel. Il povero cuore di Tesla non ce l'ha fatta ed è crollato, così come le speranze per un sequel di questo gioco.

Atem

Capo della resistenza, si tratta di un vero e proprio negro pieno di ogni stereotipo possibile: negli studi della sceneggiatura non si sono nemmeno preoccupati di dargli una personalità per compensare la sua fame per le angurie e per il pollo fritto, quindi presto il povero Will si vede costretto a ricevere ordini pieni di insulti come solo un potenziale Samuel L. Jackson saprebbe fare.

Cosa peggiore, sembra che anche Atem, in barba alle leggi della fisica e della trama, riesca a sopravvivere all'improvvisa interruzione del finale; voci di corridoio dicono che però sia stato beccato subito dalla divisione messicana del Ku Klux Klan.

Sentinelle

Pawn

Geth della trilogia di Mass Effect licenziati dopo la pace con i Quarian e ricombinati per l'occasione. Oltre a sparare a caso senza centrare mai il bersaglio e occasionalmente a farsi saltare in aria ridendo, la loro unica altra azione è mormorare frasi incomprensibili, sebbene si sospetti siano imprecazioni dovute alla scarsa paga del loro nuovo incarico.

Knight
Un Knight si prepara a salutare affettuosamente Will.

Dei mostri dei Tiranidi di Warhammer 40.000 che hanno ricevuto una cromatura completa e la pistola glaciale di Mr. Freeze. La complessa tattica per sconfiggerli è, nel più classico stile degli sparatutto, di stare 3/4 del tempo in copertura e i restanti 10-15 secondi sparare come ossessi in un punticino debole piccolo e costantemente in movimento. I mini-boss preferiti da tutti insomma.

Anchor

Questi sono più simili a degli asciugacapelli incrociati con delle lavastoviglie: loro principale compito è sparare raggi energetici a caso tentando di colpire qualcosa. Per giunta, Will può sistemarli solo svolazzando con il jetpack e le sue mitragliette spara-piselli, quindi si può immaginare che questi robottoni non siano tanto diversi dai Knight in termini di divertimento. Per aggiungere un po' di varietà, tuttavia, la mossa finale richiede dei quick time event, così giusto per attirare l'attenzione dell'annoiato giocatore.

Dweller

Che titolo Capcom sarebbe se il boss finale non fosse un mostro astruso e dalla forma improponibile scartato dai film di Godzilla? Senza neanche un minimo di spiegazione sulla sua storia o su come esista, eccolo spuntare così a caso nell'ultimo livello con Will che tenta di tirargli addosso letteralmente ogni cosa, inclusi il jetpack e il casco tenebroso.

E come ogni buon mostro finale che si rispetti, dopo che è scomparso nessuno lo rinomina mai più o ne porta il ricordo. Un minuto di silenzio per questa dimenticata creazione di Ray Harryhausen.

Curiosità

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  • Il gioco ha avuto un successo così enorme che al giorno d'oggi, perfino i GameStop lo danno via gratuitamente.
  • Per scherzo, la Capcom finì in contemporanea a questo titolo l'originale per SNES e lo mise gratis in giro; la cosa tragica è che ebbe molto più consenso della versione HD.
  • Quando hanno saputo dell'esistenza di questo gioco, i discendenti di Tesla hanno allagato l'intero condominio dove vivevano con le loro lacrime.
  • Il cosiddetto "vuoto" del titolo in teoria sarebbe lo spazio che c'è nel triangolo delle Bermuda; in pratica è la fonte del cibo, dei proiettili, del carburante e degli scarichi dei WC della resistenza, così da spiegare come facciano a sopravvivere.