Silverfall
Silverfall (o fallo d'argento) è l'ennesimo videogioco sviluppato da FX che induce al suicidio dopo 10 minuti di gioco. È l'ideale per fare un regalo a qualcuno che sta veramente sul cazzo.
Storia
C'erano una volta tre piccoli porcellini... Ups storia sbagliata... C'era una volta un regno chiamato Silverfall. Una sera, nel bel mezzo di una cena a base di carne di cinghiale, la città venne attaccata e l'unico pirla che si preoccupò di proteggerla, mettendo in salvo la gente, fu un mago che scomparì misteriosamente.
Da qui in avanti comincia la tua storia, giovane player, piena di sangue (il tuo), di colpi di scena che si ripetono ogni 5 minuti e di missioni pallose.
Inizio
Appena entrato nella schermata di gioco viene subito chiesto il nome, il cognome, l'indirizzo, il numero civico e il numero della carta di credito. Ovviamente il tutto serve per inserire i dati del personaggio[citazione necessaria].
Successivamente si può scegliere il personaggio, il suo sesso, la pettinatura e il deodorante. Parte poi il tutorial e il malcapitato giocatore impersonerà il mago sfigato che si mette a gironzolare per la città in fiamme senza sapere cosa fare e venendo preso a calci nei denti dai nemici, e questo perché non ha letto i consigli del tutorial andando avanti.
Dopo aver scoperto come combattere, il giocatore viene sconfitto[2] e portato via nel buio della notte, probabilmente da una fan di Twilight che l'ha scambiato per Edward Cullen.
Si riparte da un una collinetta piena di profughi e il player, non si sa per quale schizofrenico motivo, diventa uno di loro armato fino ai denti di bastoncini Findus. Poi appare "la tipa" che, accorgendosi del malcapitato, chiede di andare in mezzo alla palude che circonda la collinetta per farlo ammazzare dai nemici che ci sono lì intorno. Le risposte che le si possano dare variano da livello in livello:
Compagni
Girovagando in mezzo alla palude ci si ritrova, ad un certo punto, in mezzo ad un gruppo di banditi alla ricerca di un fotografo. Una volta trovato si diventa amico per la pelle con il capo della banda. E questo è solo il primo dei tanti! Perché man mano che si va avanti si aggregano altri compagni che ora non ricordo, ma la storia è simile a quella di Forrest Gump mentre corre.
L'unico problema dei compagni è che loro non combattono[3] e nei momenti peggiori, tipo mentre qualcuno sta morendo, cominciano a chiaccherare del più e del meno, e non voglio essere interrotti né guardati male. Ma è chiedendo per quale motivo indossino una mascherina assurda che si riesce a farsi mandare a quel paese con tanto di pacche amichevoli nel naso col pugno chiuso.
Razze giocabili
- Uomo: non manca mai in qualsiasi gioco, e qui fa cagare.
- Elfo: il maschio è bruttissimo, la donna è una figona pazzesca che gira in abiti succinti.
- Uomo-lucertola: no comment.
- Nano: basso e brutto... Mi ricorda qualcuno...
- Troll: non ballano e sono bruttissimi.
Nemici
In questo gioco i nemici sono parecchio squilibrati: i nemici normali muoiono con una parola poco gentile, mentre i boss sono dei Carl Johnson in miniatura.
Erba o ferro
Ad un certo punto si è costretti a scegliere tra natura o tecnologia: scegliendo natura non si può neanche soffiarsi il naso, perché i fazzoletti sono fatti con delle macchine malefiche, in compenso la costumeria offre dei buoni vestiti da corteccia d'albero. Oppure, scegliendo la tecnologia, si può andare in giro con lattine di Coca Cola legate ai polsi e trasformarsi in una lavatrice.
Voci correlate
Note
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