The Binding of Isaac: Rebirth

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Il protagonista in ogni momento del gioco. Piangere è l'unica cosa che sembra riuscirgli particolarmente bene.

The Binding of Isaac è un videogioco di genere spiegami-come-dovrei-affrontare-il-boss-finale-con-due-chiodi-e-un-tappo realizzato da due sadici sociopatici chiamati Edmund McMillen e Florian Himsl. È stato pubblicato su Steam nel 2011, ma in questa pagina verrà presentato il remake del 2014, che è la stessa cosa ma decisamente più bello in tutto (tranne la grafica, quella continua a fare schifo).

Il giocatore controlla un piccolo bambino nudo che si deve inoltrare nel suo scantinato difendendosi dai più svariati generi di creature, mostri e aborti affidandosi sulla sola forza delle sue lacrime. Potrebbe sembrare una grande metafora da quattordicenne sulla vita, ma non lo è… O forse sì?

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. The Binding of Isaac: Rebirth

Trama

La trama di questo gioco traumatico è ispirata, guardacaso, ad una storia biblica[1].

Un bambino di nome Isacco vive felicemente in una casetta su una collina insieme alla sua dolce mammina[senza fonte] cristianissima estremista convinta. Un felice giorno, mentre Isacco gioca e disegna allegramente in camera sua e la Mamma fa zapping tra i canali cristiani[2], una “voce divina” dice a quest’ultima che suo figlio è corrotto dal peccato e che per essere salvato deve essere privato di tutto il male, che viene interpretato dalla madre come giochi, vestiti, capelli e la libertà di poter uscire dalla propria camera[3].

La “voce” interviene un’ultima volta dicendole che ha fatto un ottimo lavoro come madre ma che vuole una dimostrazione della sua fede chiedendole di sacrificare il suo amatissimo figlio. Ovviamente, stando al racconto biblico del sacrificio di Isacco, la madre ha inizialmente avuto qualche ripensamento ma ha comunque eseguito gli ordini col cuore infranto. E INVECE NO. Quella pazza psicopatica, neanche finito di parlare, corre in cucina, prende il coltello più grande che trova e con lo sguardo infuocato e l’adrenalina a mille si dirige verso la camera del povero disgraziato. Il nostro “fortunato” eroe, che aveva visto tutto da una crepa nel muro (anche perché cos’altro poteva fare chiuso in camera senza niente?) va in panico e, trovando una botola che dà nell’ignoto ci si butta dentro senza nemmeno usare le scale.

Quelle cose senza senso che dovrebbero essere i finali

Uno dei finali, dove il protagonista trova dentro un baule una bambola blu che improvvisamente prende vita. E incredibilmente questo è uno di quelli meno strani

Arrivati a questo punto, è probabile che il lettore voglia sapere dei finali.

Il titolo è dotato di molti finali, alcuni legati alla trama, altri legati allo sbloccamento di roba. Il giocatore medio è convinto di aver già visto almeno il 70% del gioco dopo aver raggiunto il primo finale, ma secondo le statistiche ricavate dall'ultimo censimento di Steam, non ha visto proprio un cazzo.
In sintesi: dopo aver concluso la prima run[4] di soli 5 piani[5] si arriverà al primo finale, ma la run successiva avrà 7 piani e resterà così per una decina di volte. Quando il giocatore abbasserà la guardia pensando “Vabbè, dai, adesso mi mostra solo finali che mi aggiungono oggetti” BAM! Ecco che si aggiunge un altro piano, dove questa volta si potrà scegliere se andare a uccidere Satana o il protagonista stesso[6]. E non è finita qui! Se si ha il giusto oggetto e si ha ucciso il giusto boss entro la giusta quantità di tempo sotto la giusta luna durante il giusto periodo di equinozio, si può proseguire con un ultimo piano, e se questo non dovesse bastare, il giocatore dovrà fare tutti i percorsi possibili uccidendo tutti i boss almeno una volta, compresa la boss rush[7] e tutto ciò con tutti i personaggi giocabili[8].

Buona fortuna a chi vuole platinare il gioco.

Modalità di gioco

Il gioco è una via di mezzo tra Zelda (il primo zelda, non quello dove si può volare nudi con un deltaplano in un mondo gigantesco) e Smash TV (mai sentito, ma Wikipedia ne parla). I livelli sono ambientati nello scantinato della madre, che si collega poi a caverne, catacombe, necropoli ed infine all’utero della madre stessa.

Il gioco è un roguelike, ovvero un gioco dove tutto viene generato a cazzo di cane, quando si muore si deve ricominciare tutto da capo e quando si ricomincia è tutto quanto diverso[9].

Una run è suddivisa in capitoli (o piani, livelli, quello che sono) e ogni capitolo è diviso in stanze. Per passare da una stanza all’altra è necessario prima sconfiggere tutti i nemici all’interno di essa, oppure si può agire da vigliacchi facendo esplodere una delle porte. Dopo aver completato una stanza (ovvero dopo aver compiuto una strage di creature che avevano il pieno diritto di stare lì e di essere alterati a causa di un bambino nudo piagnuccolone) c’è la possibilità di ricevere un drop, che sarà sempre l’oggetto che serve di meno al giocatore in quella run.

Ogni capitolo è inoltre dotato di determinate stanze speciali:

  • Stanza del tesoro, dove il giocatore può trovare oggetti per potenziare il personaggio rendendolo un essere antropomorfo satanico di dubbia sessualità;
  • Stanza del boss, dove si deve affrontare un nemico un po’ più grande e permette di passare al… dai, tutti sanno cos’è un boss;
  • Negozio, dove il giocatore potrà acquistare oggetti, potenziamenti e altre cose simpatiche. Ovviamente all’inizio farà schifo e quindi nelle prime run si dovranno effettuare dei finanziamenti a fondo perduto;
  • Stanze casuali, che solitamente sono da evitare, essendo al 93% delle volte la causa principale della morte o dello sputtanamento di una run[10].

DLC

I DLC di The Binding of Isaac : Rebirth (nome del remake) sono due e si chiamano rispettivamente Afterbirth e Afterbirth+, che possono essere anche tradotti come “La community ha fatto delle mod davvero belle, aspetta che le copio e gli faccio pagare 10 euro per giocarci”.

Se prima il gioco poteva essere definito instabile, con questi DLC è diventato ufficialmente rotto, dove, in una partita sì e l’altra pure, o ci si ritrova un personaggio totalmente OP al secondo piano o si viene violentati alla prima stanza dal più stronzo dei nemici.

Note

  1. ^ E non solo la trama! Si imparano più cose sul cristianesimo con questo gioco che in tutte le ore di catechismo e religione messe assieme
  2. ^ Non è uno scherzo, c'è veramente nella trama
  3. ^ Tipica concezione del male
  4. ^ È così che i giocatori fighi chiamano le partite
  5. ^ Detti anche livelli
  6. ^ Ed ecco anche il tema del suicidio
  7. ^ Ovvero un harem di boss sfigati tutti insieme in uno stanzone
  8. ^ Che non sono pochi e sono uno più fastidioso dell'altro.. Tranne Azazel, lui è un figo
  9. ^ Vedi: Bestemmia
  10. ^ Fanculo le stanze coi dadi e chi le ha inventate