Chaos Legion

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La schermata iniziale fa capire già tutto.
« Come posso dimenticare?! Non potrò mai dimenticare! »
(Delacroix si è appena scordato chi ha ucciso la sua fidanzata)
« Non potrei fare nulla, assolutamente nulla. »
(Arcia sottolinea la propria efficacia ogni volta che Delacroix mette al tappeto Sieg)
« Non sono riuscito a salvare nemmeno una donna! »
(Sieg mentre rimpiange la distruzione della città di Rotarl)

Chaos Legion (Legione casinista) è una soap opera giapponese uscita nel 2003 su Play Station 2 e PC, a base di amori adolescenziali, battaglie di Pokémon ed evocazioni demoniache. La trama e la profondità dei personaggi sono frutto di anni di studi socio-umanistici da parte di quei cervelloni della Capcom, per creare la migliore opera di narcotizzazione di massa presente sul mercato. Con questo titolo inoltre, la casa ha potuto riciclare tutti i personaggi noiosi e i mostri amorfi che non era riuscita a ficcare in altri videogiochi, oppure gli sviluppatori erano continuamente in sciopero, una delle due.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

Gli eroici protagonisti del videogioco.


La telenovela comincia nel 791 AS (Apriti Sesamo) in una goticheggiante terra semi-disabitata situata da qualche parte; il protagonista è un giovane disadattato nipponico amante dei vestiti di pelle e dei capelli colorati chiamato Sieg Wahrheit[1]. Sieg è il (o un) Cavaliere dei Simboli Oscuri, ovvero il (o un) potente guerriero[citazione necessaria] dell'epoca, che combatte con una spada d'osso ed evocando Legioni Demoniache. Perché poi si chiami Cavaliere se non ha un cavallo, un'armatura e sopratutto se non ha fornito un milione di posti di lavoro non è dato saperlo.
Un pomeriggio, recandosi in chiesa, Sieg viene avvicinato da un ombroso vate che lo incarica di ritrovare il suo vecchio compagno d'arme (nonché rivale amoroso) Victor Delacroix[2] perché questi restituisca i soldi delle offerte e i proibiti scritti apocrifi di Yzarc[3] che si era rubato; viene quindi inviato a Rotarl, la Capitale Sacra. Qui, dopo aver sconfitto un discreto numero di mostri ciechi dalle dubbie forme grazie alla Legione Thanatos, Sieg trova Delacroix, che gli spezza l'emblema della Legione Suprema, lo mette al tappeto e se ne va a spendere il bottino ad Okinawa che c'è il sole.

L'inizio numero due

La storia riprende tre anni dopo nel giorno della Vigilia del Giorno Spirituale Dicembre 794 AS, quando Sieg stava per scartare i regali sotto l'albero. Improvvisamente dal camino di casa, anziché Babbo Natale scende il vecchio vate ombroso di tre anni prima e lo invia seduta stante a Dyfan; sembra infatti che la città sia stata attaccata da un misterioso nemico che ha fatto scomparire la popolazione festante mentre questa si recava alla Santa Messa. L'unico indizio è una scritta impressa col sangue sulle mura del castello:

« Sono il castigo per i vostri peccati. Il mio compito è purificare i tre mondi. »
(Anonimo sconosciuto misterioso)

In cuor suo, Sieg intuisce (grazie alle parole del vate che glielo rivela) che esiste soltanto una persona in grado di compiere un gesto simile: il suo arci nemico ex amico Victor Delacroix. Con la croce di avere un'amicizia tanto scomoda, Sieg si reca a Dyfan per fermarlo dall'imbrattare altri muri.

Victor e suo fratello condividono la passione per la piromania.


A Dyfan Sieg va a leggere il graffito ma non trova il colpevole, in compenso fa la conoscenza di Arcia[4], sorella armata di pistole dell'Ordine delle Vergini dell'Argento, chiamata Boccasana per i suoi problemi di mal di gola (o non si spiega la sciarpa con braccia, culo e cosce nude), salvandola da un mostro alto fino al balcone con un solo fendente, e conquistandola sul colpo col suo penetrante sguardo sbarrato a mandorla. In un mondo dove i cavalieri vanno a piedi, le suore sparano con due cal .50. Sieg capisce dal murales che Delacroix vuole aprire i tre Sigilli Sacri, per spalancare le Porte del Caos e permettere allo Spirito della Purificazione di unificare i Tre Mondi[AIUTO!!]. Con sei paroloni così sembra che il mondo stia davvero andando in malora, ma il significato non è ancora chiaro. Dopo aver spiegato tutto questo ad Arcia, che intanto si tagliava la coda come Daga dimostrando ottime doti da parrucchiera e totale disinteresse, la fanciulla incoraggia il protagonista a recarsi dove effettivamente sono questi Simboli e a non perdere ulteriore tempo a Dyfan, che comunque è in fiamme, cade a pezzi e i negozi sono chiusi.

Sigillo Uàn: Ascensione

Sieg si porta dietro Arcia fino alle rovine di Murdoa, senza farsi aiutare da lei nei combattimenti per non sembrare una mezza calzetta, e finalmente trova il primo Simbolo, ma scopre che il suo acerrimo rivale era già arrivato da una mezz'oretta abbondante ed aveva evidentemente perso gli occhiali.

- Delacroix: “Sei cambiato negli ultimi 3 anni.”
- Sieg: “Tu non sei cambiato affatto, sei sempre lo stesso... senza lenti parli al capitello.”

Dopo il breve ma intenso scambio di battute soporifere, il bieco individuo stende Sieg con i suoi poteri occulti; Arcia gli spara in petto, ma Delacroix usando il trucco di Brandon Lee e facendolo meglio, le restituisce i proiettili e le raccomanda di non farsi male con quegli aggeggi. Niente di fatto bisogna andare al secondo Sigillo.

Questo è un temibile e pericoloso Boss. Notare la malignità del suo sguardo.

Sigillo Ciù: Distruzione

I protagonisti si dirigono quindi in una cava in disuso chiamata Kuzca, affollata da uccelli cyborg spennacchiati all'esterno e ragni di ogni forma e dimensione all'interno. Al termine di un combattimento contro un insetto di tre tonnellate, Sieg trova il secondo simbolo, ma anche questa volta Delacroix era già lì ad aspettarlo; senza batter ciglio il nemico scippa il Sigillo e mette a dormire Sieg. Il protagonista rosso, ma anche giallo, si sveglia un tempo inquantificabile dopo sul pavimento di una casetta di legno[5] con Arcia; lei gli racconta allora dei suoi parenti morti, finché non le prende l'ira e scappa da sola nel bosco per uccidere Delacroix, senza aspettare più che Sieg si ristabilisca, affari suoi. Dopo venti minuti Sieg la ritrova in una radura a potare un'aiuola tutta sola.

- Sieg: “Perché sei venuta nel bosco da sola? È pericoloso brutta cr...”
- Arcia: “Ma... io... uuuuaaaaAAAAAHAAAAHAAAAHAA!!”

Ma non c'è tempo per i piagnistei: bisogna fermare il malvagio Victor a Yzarc, la Città Proibita.

Sigillo Trì: Peccato Originale

Precipitandosi a Yzarc, Sieg trova Delacroix già al terzo simbolo[6] e questa volta ingaggiano battaglia. Delacroix, sofferente della sfortuna dei cattivi che fuori dai filmatini d'intermezzo si tagliano con un grissino, viene sbattuto in terra dal protagonista e, trovandosi in difficoltà, stupisce tutti con un colpo di scena: svela l'intero piano criminoso! Delacroix vuole i Sigilli per ricongiungersi con la sua amata Siela[7], morta anni prima per colpa a quanto pare di Sieg, unendo il Mondo di Mezzo degli umani con il Mondo Celeste e il Mondo degli Inferi delle anime. Nel tentativo di far passare il protagonista al lato Oscuro, Victor annebbia la mente di Sieg (e del pubblico) con mezz'ora di supercazzole come quella sopra riportata mentre questi gli chiede di quei dannatissimi apocrifi scritti, finché Sieg non tocca un tasto dolente asserendo che Siela si era fatta l'intera legione degli spadaccini. Allorché:

- Delacroix: “Legionatore!![8]
- Sieg: “Ed è questo il motivo per cui stai cercando di distruggere i mondi? Nel nome della purificazione?”
- Delacroix: “ESATTO!!!!”
- Sieg: “Non potevi dirlo prima?”
- Delacroix: “Se vuoi provare a fermarmi ti aspetterò a Rotarl, la Capitale Sacra!”
- Sieg: “Adesso arrivo.”

Sigillo NoMore: Spirito della Purificazione

Tornati a Rotarl i protagonisti notano che l'aria pesante e tutte quelle fiamme prima non c'erano in città, e si preoccupano.

- Arcia: “Solo tu ce la puoi fare!”
- Sieg: “Lo prometto.”
Victor Delacroix durante il suo cameo come Fantasma dell'Opera.
- Arcia: “Sieg non morire!!”
- Sieg: “Non portare sf... ma porc...”
- Sieg si tocca i testicoli: “sgrat”

Nella Cattedrale di Santa Clarissa da Osaka in pieno centro a Rotarl, Delacroix sta ultimando i preparativi per liberare Azrail[9] (lo Spirito della Purificazione) cantando un motivetto metal satanico che fa all'incirca "distruzione completa / non significa pace completa?", ma X-Factor ancora non l'avevano inventato. Sieg interviene in tempo per evitare il quarto bis consecutivo e cerca di convincerlo a desistere dal suo piano malvagio e dal cantare, ma Delacroix è accecato dalle forze oscure e non presta orecchio alle parole del suo quasi forse amico. A quel punto Arcia interviene per aiutare nella delicata trattativa.

- Arcia: “Sei talmente patetico!”
- Delacroix: “Come scusa?”
- Sieg: “Zitta mai eh?”

Delacroix, interpretando i sentimenti di milioni di telespettatori paganti[citazione necessaria], utilizza i suoi poteri su Arcia costringendola a puntarsi una pistola alla tempia contro la sua volontà e premere i grilletto. Il sangue di Arcia imbeve il pavimento e, conseguentemente, quello di Victor pure, dopo che Sieg si è incazzato come una tigre dai denti a motosega.

Finale: Colpi di scena come se piovesse

Delacroix si riprende, colmo di rimorso nel vedere Sieg ancora in piedi, e di vedere anche Arcia in piedi... No aspetta non era morta? Evidentemente è talmente scarsa da non riuscire nemmeno a spararsi da sola alla testa, vabbé Victor perde totalmente il controllo. Attacca Sieg in un ultimo disperato e sproloquiante tentativo di convincerlo a stare dalla sua parte, o di ucciderlo a giudicare dalla lama puntata al petto del protagonista, ma in quel momento la non-morta-per-miracolo-causa-mira-di-merda Arcia si frappone tra Sieg e la spada del nemico, dando un senso alla propria esistenza. Delacroix precipita in una visione flash-back guardando il viso di Arcia ed immaginandoselo più bello, ed in quel momento vede ciò che realmente accadde la notte della morte di Siela. Tre anni fa infatti, mentre Sieg e Victor (e Siela che a casa si annoiava) cercavano di richiudere la porta del Regno del Caos perché un mona l'aveva lasciata aperta e poi sbattuta, lo Spirito Azrail prese possesso di Delacroix. Questi venne colto da un trip mistico che gli cambiò il colore degli occhi facendolo sembrare Marylin Mansons ed impazzire per circa 5 secondi, frattanto uccise Siela pensando fosse Sieg pensando fosse uno petulante accattone.

- Delacroix: “Perché dormi, Siela?”
- Sieg: “SIEEELAAAA!!! NOOOO!!!! MA CHE CAZZO FAI!?!?”
- Delacroix: “Non hai visto che c'è il sole fuori?”
- Sieg: “...???”
- Delacroix: “Sieg... Cosa hai fatto!? Sei impazzito?!”
- Sieg: “...te c'hai una barca di problemi...”

Delacroix realizza di essere lui l'assassino della sua amata, facendo una gran figura di merda[citazione necessaria], ma ormai non importa chi ha ucciso chi, l'importante è liberare lo Spirito della Purificazione per tornare con la sua fidanzata morta e far vedere che distruggere qualche città è pur sempre servito a qualche cosa. Victor, quindi, si butta di sotto.

Nel passaggio al lato oscuro a Siela si è aperta la scollatura.

Il sacrificio dell'anima di Delacroix risveglia Azrail, che attacca Sieg, ma che viene spaccato a metà (letteralmente) da lui e dalle sue Legioni. Dal guscio fuoriesce la versione demoniaca ed inacidita di Siela, che urla frasi demoralizzanti del tipo "È finita!" o "Da quando sono morta trombo come una coniglietta, tu invece?" e pattina per la Cattedrale, travolgendo Sieg più e più volte. Il protagonista trafigge il mostro Spirito e riesce ad avere un rapido contatto con l'anima di Siela vera, quella non zozza.

- Siela: “Sieg, sono contenta di aver conosciuto tu e Victor.”
- Sieg: “Se ammazzava meno gente, anche io.”
- Delacroix: “Grazie Sieg, ora siamo di nuovo insieme felici!”
- Sieg: “La prossima volta sparati!!”

La soap finisce con Sieg che torna alla realtà e, dopo aver porto gli omaggi ai suoi amici caduti, va verso il tramonto con Arcia per insegnarle a maneggiare una pistola come si deve, meritatamente.

La trama è finita, leggete in pace.

Gameplay

« Altolà 'sto cazzo di sudore!! »
(Thanatos mentre sferra il suo attacco ascellare)

Il gameplay di questa telenovela interattiva è incentrato sull'utilizzo delle Legioni del Caos da parte di Sieg per supportare il proprio penoso attacco; infatti anche se Cavaliere dei Sigilli Oscuri, conosce solo due o tre fendenti, mentre non conosce nemmeno le basi della parata. Come nella migliore tradizione Pokémon giapponese, le Legioni sono le uniche a raccogliere esperienza e non Sieg che rimane un asino; impara però abilità ed attacchi bonus al raggiungimento di determinati livelli da parte delle Legioni stesse. In pratica i demoni gli insegnano a menare una volta in più la spada o a copiare i salti di Dante, perché da solo sembrava un'impresa troppo difficile. Le Legioni sono racchiuse in Emblemi anziché pokéball, e Sieg li troverà a casaccio al termine di alcune missioni, senza la necessità di addentrarsi nell'erba alta. Tali Emblemi possono evocare alcuni legionari sul campo di battaglia in maniera attiva o passiva, cioè attaccando o (per quanto inutile) difendendo, oppure essere utilizzati per un solo attacco più potente (e in genere più spettacolare). Sieg può portare solo due emblemi per livello di gioco perché indossa pantaloni aderenti in finta pelle realizzati col nastro isolante, quindi senza tasche.

I luoghi sono caratterizzati dalla struttura ad arena, dalla quale il giocatore non potrà uscire prima dell'evisceramento totale dei nemici. Inoltre Capcom ha perseguito i suoi malevoli piani di assegnare ad ogni puntata (o missione) un dannato punteggio; come funziona per Devil May Cry e Resident Evil serve per calcolare esperienza bonus da usare nel menù di intermezzo e a demoralizzare continuamente il giocatore, mai contento del risultato. I nemici presenti nel gioco paiono usciti da un quadro cubista, facendo apparire i mostri di Silent Hill dei veri demoni usciti dall'Inferno[citazione necessaria], in quanto in Chaos Legion spesso non si capisce nemmeno il verso dal quale il nemico dev'essere guardato.

La trama e l'avanzamento nel gioco, tuttavia, sono lineari e non vi è (grazie a lui) motivo di rigiocare alcun livello se non per ottenere tutti i frammenti dell'Emblema Supremo di Thanatos, distrutto da Delacroix dietro richiesta dei produttori al termine del primo livello, altrimenti il titolo avrebbe avuto la longevità di una masturbazione media. Con l'imperativo di sfruttare l'onda del successo di altri giochi della stessa casa, altrimenti con Chaos Legion ci riempivano le cantine di mezza Tokyo, la Capcom ha ricopiato gli scenari di gioco pari pari dai propri titoli precedentemente usciti ed ha reso le azioni del protagonista il più ripetitive possibile, cosicché gli acquirenti non riempissero gli scaffali dei "giochi usati" del GameStop nel giro di un solo mese, addormentandosi invece durante i video di fine missione.

Personaggi

Ed ora andiamo a descrivere l'estrema pochezza e l'esiguo background la grandiosità degli unici personaggi presenti nel gioco, o nella telenovela, o come volete chiamarla:

Sieg Wahrheit

È il protagonista. Schivo e silenzioso stereotipo medio dell'eroe giapponese medio, poteva impedire l'intero massacro compiuto dal suo antagonista dicendogli sin dall'inizio chi aveva posto fine all'esistenza di Siela, ma non voleva risparmiargli la figuraccia. Comincia il suo cammino possedendo già la legione Suprema ma, dopo tre anni che gli hanno rotto l'emblema, aspetta il giocatore per acquistare del Super Attak. Non prova nulla per Arcia, ma nel finale qualcuno doveva pur limonare, sennò che eroe è!

Victor Delacroix

È il principale antagonista. Alto quanto altezzoso cavaliere vestito Armani™ è posseduto dalle forze del male e non riesce a rendersene conto, nemmeno quando atterrisce i nemici col solo sguardo o quando evoca demoni famelici dalle fottute pareti. L'incredibile limitatezza forza di spirito di questo personaggio è dimostrata dal fatto che per ricongiungersi con la sua Siela morta, non faccia harakiri ma tenti di distruggere tre mondi interi, anche se due sono già di morti, quindi uno solo, come tutti i cattivi normali.

Arcia immaginata da Sieg, dopo la fine del gioco.

Siela Riviere

È la più inutile delle comparse presenti, inserita all'ultimo perché il semplice scopo di sete di distruzione di Delacroix non sembrava abbastanza emo per una trama giapponese che si rispetti. Bionda ed attraente damigella al centro di un triangolo amoroso tra Sieg e Victor, Siela accompagna i due durante la reclusione di Azrail solo per fare da fodero alla spada di Delacroix[10] e perseguitarlo a vita. Dopodiché apparirà in ogni flashback del gioco a ricordare a Sieg quanta gente sta morendo per lei, e a Delacroix che l'ama e che si deve muovere con la carneficina per tornare a trovarla.

Arcia Rinslet

È la spalla femminile di Sieg. Contrariamente ai canoni standard delle spalle degli eroi Capcom, non è la super gnocca mezza nuda che saltella qua e là per il campo da gioco[11], è solo mezza nuda. Vestita in maniera casta, se non per le sue lunghe autoreggenti e le chiappe al vento, è la classica ragazzina d'azione nipponica che fa tante coreografiche spaccate con le cosce quante figuracce col protagonista, di cui è cotta sin da subito. A parte intervenire un paio di volte prima che Sieg venga trafitto da Delacroix, è totalmente, completamente, assolutamente superflua. E la sua minigonna non svolazza nemmeno.

Legioni

Colpa

La legione Colpa è composta da un meraviglioso set di lame per ogni uso, infatti è l'unico set di coltelli con lama di precisione per un taglio perfetto. La loro spettacolare lama con filo tre in uno rimarrà affilata per tutta la vita; un set di coltelli adeguato per ogni tipo di taglio: un coltello per filettare con lama flessibile e ricurva, un coltello per tritare con sfera di controllo Acugrip®, un coltello per sminuzzare con la sua ampia lama, un coltello affetta tutto con lama ultra affilata, ecc. Per il valore commerciale di duecentotre... Ha l'abilità speciale di saltare fuori all'improvviso imitando Goemon e concede a Sieg attacchi incendiari più un paio di colpi in combo. Raggiunti questi vantaggi, viene completamente dimenticata nel corso del gioco.

Malignità

La seconda legione del gioco è chiamata così per la sua abilità di lanciare perfide frecciatine ai nemici svelandone i retroscena. All'atto pratico i legionari sono armati di balestre mitragliatrici Smith&Wesson© che sparano senza l'ausilio di corde o frecce. Tuttavia il loro danno è minimo, anche sui nemici più fiacchi del gioco. Senza la continua e ripetuta pressione del tasto per il loro attacco, staranno bellamente a spulciarsi le orecchie rendendosi inutili anche come bersagli ausiliari, data la loro resistenza paragonabile a legno di balsa. Il colpo speciale della legione consiste nell'apparire per un attacco in stile Max Payne con tanto di tempo rallentato, mentre dona a Sieg l'abilità di lanciare onde energetiche che fanno volare in aria i nemici più scarsi. Ottenuta l'abilità speciale, anche questa legione finisce nel dimenticatoio.

Arroganza

Questa legione è composta da demoni sintetici dalla particolare forma a stella marina, che in combattimento proteggono Sieg dagli attacchi nemici formando uno scudo. Data la sua dubbia utilità difensiva in un gioco basato sugli attacchi del protagonista e dei suoi legionari, questa legione non viene nemmeno presa in considerazione dai giocatori se non per l'abilità donata a Sieg di ignorare gli attacchi nemici ed atterrarli quando in combo. Una volta raggiunti questi obiettivi mediante l'uso di gemme spirituali[12] l'emblema viene affidato ad Arcia perché lo venda alle bancarelle.

Odio

Composta da energumeni alti il doppio di Sieg che spendono troppo tempo ad alzare il gomito, si rivela una delle due legioni più efficaci in combattimento ed utili nel gioco. Se evocati attivamente, infatti, i muscolosi legionari andranno a pestare i nemici nelle vicinanze con tecniche da rissa da bar, spesso atterrando l'avversario e riempiendolo di calci mentre è a terra. Se evocati per un solo attacco, un unico legionario appare da un rutto di Sieg e para un qualsiasi attacco fisico di qualsiasi nemico, anche se è il doppio di Sieg, anche se è il doppio del legionario, e si, anche se è un maledetto boss di sette piani, scaraventando l'avversario a terra e decuplicando il danno arrecato. La legione ha l'abilità speciale di insegnare a Sieg ad aprire le porte senza chiave, ma con le spalle.

Vizio

La Legione viziata è formata da rachitici esserini che non vedono mai la luce del sole, abituati a stare sul divano a giocare con la console e decisamente poco avvezzi alla manicure. Utilizzano controller PS 2 con fili scoperti per colpire e stordire i nemici, comodo quando si parla di affrontare avversari non organici. I legionari puntano più sull'agilità che sull'attacco fisico, finendo per attaccare in quattro o cinque lo stesso nemico per arrecare un minimo danno, e lasciando invece il loro padrone a vedersela coi restanti quarantordici. Anche per questa legione il destino è rimanere in sordina e concedere la sua abilità di doppio salto elettrificato a Sieg. Dopodiché può anche implodere senza il minimo interesse da parte del giocatore.

Empietà

Questa Legione è la prima per utilità ed immediatezza di utilizzo, oltre ad imprimere il maggior danno da attacco. Composta da tartarughe islamiche cariche d'esplosivo, i legionari non sono fatti per essere evocati attivamente sul campo di battaglia in quanto i loro attacchi kamikaze ridurranno il loro numero fino a spezzare l'Emblema. Invece i legionari vanno utilizzati uno ad uno in attacchi speciali, dove Sieg calcioroterà uno di loro direttamente in faccia al nemico. In fondo, perché menare le mani se puoi danneggiare l'avversario calciandogli una granata in bocca?? Inoltre, le simpatiche creature concedono a Sieg l'abilità di infilare la spada nella roccia dopo un salto, conficcandola nel terreno e facendola esplodere senza che questa si spezzi, ma causando un grande danno a tutti i nemici nelle vicinanze. Non ho capito neanch'io come faccia.

Thanatos

La crescita di Thanatos
Thanatooooos...
...ddddiiiigiiiii...
...evoooolveeee...
...Thanatos Supremo!

È la Legione Suprema, quella che Sieg possiede sin dall'inizio del gioco, ma di cui si dimentica fino a tre anni dopo, quando trova il primo frammento per caso. I vari pezzi dell'Emblema possono essere trovati dal giocatore nel corso dell'avventura e rigiocando qualche livello. Una volta completato, la Legione deve acquisire un'enormità di esperienza per crescere fino alla forma massima. Una volta che ha completato almeno la forma adulta, il suo unico legionario comincia a fare seri danni sul campo, utilizzando la supervelocità di Goku per aggredire i nemici e volatilizzarsi un secondo dopo. Il suo attacco speciale consiste nel lancio di infiniti missili al rallentatore scaturiti dalle sue ascelle (per questo serve la forma adulta) che colpiranno qualsiasi nemico presente in campo. È davvero la Legione più forte del gioco, ma il percorso del giocatore per l'unione dei frammenti è lastricato di frasi scurrili e bestemmie.

Voci correlate

Note

  1. ^ Si pronuncia ZIG WAHHAIT, nome tipicamente giapponese.
  2. ^ Si pronuncia VICTÒ DELACRUÀ perché il francese messo alla cazzo fa sempre figo.
  3. ^ Fumetto porno con Suore (non tanto) Vergini dell'Argento.
  4. ^ Si pronuncia Arsìa, non Arancia.
  5. ^ Senza che sia necessario un motivo.
  6. ^ Figurati...
  7. ^ Si pronuncia Sila, come la catena montuosa sicula.
  8. ^ Quinto posto nella classifica "Peggiori insulti in un videogame".
  9. ^ Questo è impronunciabile.
  10. ^ Nel senso che la buca... si insomma la sventra... va beh...
  11. ^ Anche se l'immagine potrebbe trarre in inganno.
  12. ^ Senza cioè nemmeno farli entrare in campo una sola volta.