Driver: San Francisco

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La copertina del videogioco.
« Altro giorno altro airbag. »
(Motto di Tanner)
« Ti dirò che cosa si prova a toccare una donna. »
(Jericho alla sua mano destra)
« Lo vedi anche tu quel cartellone che dice "Fallo Tanner"? »
(Tanner legge gli insulti educati di San Francesco)

Driver: to San Francisco (Guidatore verso San Francesco) è il quinto capitolo di quattro della rinomata serie Driver. Il videogioco è stato realizzato da Ubisoft nel 2011 maltrattando camionate di manichini per crash test, dopo aver sottratto di notte i progetti alla Atari. Dimenticandosi che la serie è sempre stata un mero clone di quel gioco dove i mafiosi dominano, la casa ha intrapreso un cambio di rotta, impedendo al giocatore di camminare liberamente ed aprire il fuoco sulla folla. Sponsorizzato come esclusiva Sony per PlayStation 3 è stato, come sempre[citazione necessaria], rilasciato anche su Xbox, PC e ai vu cumprà della stazione.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Tanner interpreta i segnali di San Fancesco.

Ambientato ad Assisi, il gioco racconta del pericoloso criminale malavitoso Jericho che deve essere trasferito in tribunale dalla prigione dopo tutte le fatiche fatte nei precedenti capitoli per ficcarcelo[citazione necessaria]; il Detective John Tanner è l'uomo che è stato precedentemente incaricato di ammanettarlo e sbattergli il muso un paio di volte sul cofano della macchina, senza violare il codice di condotta e senza investire i pedoni. Durante il trasporto del condannato malefico, Leila, una telegiornalista intenta ad accaparrarsi il Pulitzer, disintegra le automobili di pattuglia del convoglio, permettendo a Jericho di liberarsi ed appropriarsi del mezzo per la fuga. Tanner, che ha visto tutto e non si fa gli affari suoi (come ogni poliziotto), si getta immediatamente all'inseguimento del fuggiasco assieme a Jones ma, guidando in maniera spericolata per le vie di Assisi, termina la sua corsa contro un platano, in seguito al violento speronamento di Jericho unito ad un pirata in monopattino. Il detective finisce quindi in coma e viene portato in ospedale.

La mente di Tanner entra allora in una visione mistica, che gli fa credere di essere scampato all'incidente senza graffi, totalmente inconsapevole che il suo corpo è stato adagiato invece in terapia intensiva ad ascoltare il tiggì e sgranare il rosario. Il detective segue così le indagini assieme al suo schiavo collega dal proprio mondo immaginario, dove le regole della fisica cambiano di continuo ad ogni farmaco somministrato. Aiutato da indicazioni impresse su alcuni cartelli pieni di corvacci sparsi per la città, scritti direttamente da San Francesco, Tanner si va il viaggio di riesce a risolvere l'indagine e scopre i piani di Jericho. Svegliatosi immediatamente, e saltando a piè pari tutte le settimane di riabilitazione programmate, lo sbirro esce dal coma e riacciuffa l'evaso il giorno stesso, facendo gridare al miracolo e senza lo straccio di una promozione.

La trama è finita, leggete in pace.

Stile di gioco

« ...glielo giuro! Non ero io alla guida!! »
(Tanner lascia un'altra vittima nella merda)

La Ubisoft creò John Tanner, ma fu lui stesso ad inventare il videogame, in una specie di rapporto Dio - MacGyver. Tutto il gameplay infatti, è all'interno dell'allucinazione del protagonista, nel tentativo di carpire le informazioni chiave del caso dalle vie infinite del Signore, il tutto durante la permanenza nel letto. Ah si, è anche un gioco di macchine.

Lo stile "arcade da sfascio", che ha contraddistinto la serie da nessun altro gioco, è la colonna portante di questo titolo, e permette anche allo studente di scuola guida più sconclusionato di pilotare qualsiasi sgargiante supercar che il gioco offre, all'interno di un traffico che nemmeno in Sim City si poteva prevedere. Questo include azioni come (elenco non esaustivo): salti oltre i grattacieli, sgommate sui marciapiedi affollati, velocità estreme contromano in autostrada e conseguenti spargimenti di pezzi meccanici per tutta la città, cosa che Pollicino, a confronto, non era nessuno.

È stato introdotto il controllo SHIFT che permette al giocatore di chiedersi perché non ha invece acquistato Need for Speed, se voleva un gioco di corse decente. Con questo metodo, il protagonista può prendere il controllo di qualsiasi autista che conosca il Cantico delle Creature sparso per Assisi, e lasciarne il corpo per entrare nuovamente in un altro. Ciò permette al giocatore di non pagare mai i danni degli incidenti commessi e di imparare una o due scuse utili in tribunale, nel caso succedesse realmente. Il gioco inoltre fornisce la possibilità di riprendere su video la scena di guida mentre si semina il panico eseguono le acrobazie con la modalità Regista, la quale ha permesso al mondo di intasare YouTube un po' di più.

La modalità multigiocatore è una delle bastardate più colossali che Ubisoft potesse partorire. Infatti durante le gare multiplayer, qualsiasi giocatore può scambiare la propria auto con un'altra, in tempo reale, SHIFTando fino a consumarsi le falangi. Questo ha portato nel tempo a due stereotipi principali di giocatori ostili, che andremo ad analizzare:

  • Giocatore del traguardo: l'avversario in questione ha interesse solo nella vittoria, indipendentemente dagli altri partecipanti, e tiene continuamente sott'occhio parametri come la mappa, il tempo e la distanza rimasta al traguardo. Ogni suo SHIFT è mirato ad impossessarsi dell'auto più veloce in circolazione che, ovviamente, corrisponde al 99,9% dei casi alla stessa scelta dal giocatore, con conseguente incazzatura annessa. Nella minima possibilità che ci si riesca, il GdT avrà già SHIFTato dentro un veicolo 1km più avanti nel tracciato, ridicolizzando tutti.
  • Giocatore del massacro: questa tipologia è molto più ostica della precedente. Questo avversario infatti ha interesse unicamente nella morte, e successivo carbonizzamento, di tutto ciò che guida, e gioisce solo della distruzione creata tutto intorno a sé. Prenderà quindi in continuazione il controllo di autotreni ed autoarticolati da piazzare per traverso nelle corsie dei viali, in modo da provocare incidenti apocalittici, oppure di auto nell'opposto senso di marcia, tracciando come un fottutissimo missile Cruise chiunque cerchi di completare la gara.

Personaggi degni di una categoria

I medici somministrano i farmaci e Tanner non capisce più nulla.
  • John Tanner: il ligio e zelante protagonista che non cambia mai i vestiti e non va mai al bagno; Tanner torna anche in questo capitolo per dormire finché non è ora della missione finale, immaginando un videogioco e pensando di venderlo a Ubisoft. Ha la caratteristica di prendere appunti mentali sulle indagini in corso sopra un pezzo di vetro rotto, scheggiato e tagliente, su cui appiccica polaroid scattate con la mente, così nessuno gliele ruba.
  • Tobias Jones: spalla utile quanto un bikini in Antartide, ha la pelle di quel colore brutto e scuro. Nella realtà si è rubato la Dodge Challenger di Tanner e gli pompa la moglie, ma lui, in preda alle visioni, pensa che Jones sia al suo fianco a tenergli la manina. Si rivelerà utile nel finale, ma lo sarebbe stato anche un bidone lanciato da un bambino o un piccione che volava per di lì per caso.
  • Charles Jericho: padrino malavitoso parente di tutti i camorristi italo-americani, è il cattivo di turno, se non s'era capito. A seguito di un patto con un anziano che gli promette denaro in cambio di una matita per giocare l'enalotto, lui escogita un piano per fuggire di prigione, infilandoci dentro anche Leila[1]. La sua idea criminosa di trollare la città con una finta arma di distruzione di massa viene sventata un secondo dopo aver bucato Alcatraz e aver consegnato la matita all'anziano, arrestato da Tanner appena sveglio e ancora in camice da ospedale.
  • Leila Sharan: giornalista priva di scrupoli, ha giurato a sé stessa e ai telespettatori di The Club di portare a casa un trofeo per la sua carriera, anche a costo di scatenare un attacco terroristico nucleare atomico. Fredda come un ghiacciolo freddo sulla navicella di Freezer, tratta tutti male e se la tira un chilometro, ma obbedisce come un telecomando a Jericho. Muore nella famosa scena in cui Tanner le lancia una Ford Mustang ai 320 km/h tra le cosce per la soddisfazione planetaria[citazione necessaria].

Giornata tipo nella mente di Tanner

Automobili

È presente questa, questa, questa,

poi questa, questa, questa,

inoltre questa, questa, questa,

infine questa, questa, questa e

questa.

Curiosità

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Tanner disegna l'otto in auto.
  • Ubisoft ha creato intenzionalmente la modalità Regista per fare un cyberattacco ai server di YouTube.
  • Ken Block dopo aver giocato a Driver: San Francisco ha chiesto a Tanner di fare la Gymkhana per lui.
  • Guidando la DeLorean DMC12 di Ritorno al Futuro a più di 100 km/h si viene teletrasportati su PlayStation 1.
  • Tanner può prendere occasionalmente il controllo di autisti con passeggeri a bordo, permettendo loro di ottenere promozioni, aumenti di stipendio, servizietti dalla fidanzata in caso di guida senza danni o insulti, sberle e amputazione dei mignoli nel caso opposto.
  • Nella mente di Tanner l'unico modo per richiamare l'attenzione un poliziotto[2] in auto è perforandogli uno sportello con la propria.
  • Se Tanner sta solo sognando, perché non si sogna un carro armato e schiaccia il SUV di Jericho?
  • Tanner urla e si arrabbia se rovina la Dodge Challenger, ma non si fa scrupoli ad usare gli autisti di mezza città come kamikaze per fermare una persona a 7 km che ha solo pensato di rubare un portavalori.
  • Se Tanner sta guidando un'auto che non è la sua, può comunque vedere il suo corpo guidare la Challenger gialla. E ribaltare qualsiasi auto, furgone, autoarticolato si trovi sulla propria strada come uno spazzaneve.

Voci correlate

Note

  1. ^ Nel piano.
  2. ^ Che non sia lui, occhio!