Project X Zone 2: Brave New World

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Tipica unità del crossover con annessa un personaggio assist
« Un giorno... un giorno... »
(Parole confuse tra il pianto incessante di un fan di Sonic)
« Ora sono illuminato. Adesso so. »
(Fan medio che è stato convinto a comprare un SEGA Saturn da Segata Sanshiro)
« In fondo al maaar, in fondo al maaar... »
(Metà del gruppo degli avventurieri durante il viaggio verso il palazzo di Otohime, ignari del fatto che la Disney non sia inclusa tra le compagnie del crossover)
« Finalmente una senpai che mi rappresenta e mi difende da tutti quei baka no gaijin, desu. »
(Giappominkia medio su Sheat)

Project X Zone 2: Brave New World è, incredibile ma vero, il seguito di Project X Zone, a sua volta seguito di Namco x Capcom; il serissimo[citazione necessaria] dirigente Katsuhiro Harada aveva sperato che il primo gioco fosse un disastro nelle vendite, ma purtroppo per lui non solo è piaciuto, è anche riuscito a sparire dai Gamestop di tutto il mondo in meno di una settimana, costingendo quindi il team di produzione Monolith Soft a realizzare un sequel in meno di 7-8 mesi.
Tuttavia gli impiegati Monolith avevano un po' nostalgia del loro ultimo prodotto alla Nintendo, così il loro capo, Hirohide Sugiura, si fece coraggio e andò a bussare alla porta dell'ufficio di Shigeru Miyamoto. Il loro dialogo più o meno è andato così:

- Hirohide Sugiura: “Uhm.. Shigeru-san....”
- Shigeru Miyamoto: “Cosa c'è? Non vedi che sono occupato a rovinare il nuovo Paper Mario al momento?!”
- Hirohide Sugiura: “Vede, ci sarebbe questo crossover che stavamo preparando, e...”
- Shigeru Miyamoto: “E? Volete forse consulenze su come fare la trama?”
- Hirohide Sugiura: “No no no, affatto. Volevamo sapere però se potevamo inserire qualche personaggio Nintendo così, come extra...”
- Shigeru Miyamoto: “Bah, chiedete a Reggie, di solito è lui a occuparsi di queste idee bislacche.”

A Reggie non poteva fregare di meno della cosa, quindi concesse carta bianca e i Monolith poterono aggiungere la Nintendo nel minestrone delle compagnie coinvolte in questa serie di crossover.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

Come quella dei due giochi precedenti ma con ancora più gente perplessa che non capisce il funzionamento dei viaggi dimensionali. Quantomeno stavolta qualcuno fa delle domande sensate per ricevere un po' di spiegazione in merito.

La trama è finita, leggete in pace.


Criterio di selezione dei personaggi

Capcom

« Ehi, sai che ti dico? E se ci mettessimo Phoenix Wright? Così la gente lo comprerà solo per quello. »

Namco Bandai

« Shappiamo cosha vogliono i fan -up- quindi abbiamo shelescionato Natsu di Shoul Calibur -hic-. Contenti? »

SEGA

Nintendo

« Boh, mettiamoci due tizi a caso di Fire Emblem e lo spoiler ambulante di Xenoblade Chronicles, tanto non se ne accorgerà nessuno. »

Personaggi pseudo-originali vecchi e nuovi

Reiji Arisu e Xiaomu

La coppia che scoppia, dopo ben 10 anni di servizio alla Shinra come scaccia-demoni e tappatori di buchi dimensionali ormai sono abituati a fare scampagnate tra realtà alternative e viaggi nel tempo, quindi non appena la crisi comincia preparano subito una lista delle persone da reclutare per essere sicuri di far contenti tutti i bambini giocatori a casa.

E finalmente, dopo 10 anni sudati di corteggiamenti, limonate, sesso dichiarato e fanfiction varie, Reiji si dichiara a Xiaomu e chiede di sposarla. Considerato che lei è una volpe mistica che vive da almeno 500 anni e segue Reiji fin da quando era in fasce, la cosa va ben oltre l'inquietanza, ma finché lo stile di disegno fa sembrare tutti dei giovinotti usciti a un manga Dengeki Bunko va tutto bene.

Chizuru Urashima
No, purtroppo il Tartadrago non può assumere queste sembianze

Cervellona della divisione scientifica della Shinra e dimostrazione vivente che nella compagnia ci lavora qualcun'altro oltre a Reiji e Xiaomu; purtroppo la sua utilità nella trama è incredibilmente assente, visto che non combatte e passa le sue scene a molestare verbalmente gli altri personaggi in un modo o nell'altro. Quantomeno si è dimostrata leale alla causa, visto che tutti i giocatori erano convinti prima dell'uscita del gioco che fosse una spia della Ouma.

L'unica vera nota indispensabile di Urashima è ciò che si porta dietro: visto che praticamente tutti si erano lamentati nel gioco precedente di saltare di dimensione in dimensione così alla cazzo, stavolta la Shinra ha programmato un veicolo vero e proprio, il Tartadrago Mk. I. Praticamente un carro armato adatto a ogni tipo di terreno, in grado di volare e fornito all'interno di stanze privée, frigobar e sale giochi con i cabinati arcade pesanti 200 kg. Inutile dire che per la sua realizzazione, il governo giapponese ha dovuto alzare le tasse di almeno il quadruplo del loro valore, ma ehi, per il bene del multiverso questo e altro.

Saya

Con la Ouma a opporsi agli impavidi protagonisti, la volpe in completo da dominatrice sadomaso al comando non poteva mancare; come una buona fetta dei cattivi che erano poi diventati buoni nel primo capitolo, ora è di nuovo cattiva e intenta a voler far collassare tutte le dimensioni. Evidentemente la lezione non le è bastata neanche due volte di fila.
E come prevedibile, si porta dietro le sue due bestie Dokugozu e Dokumezu, da sculacciare in caso di missioni fallite; dato che è la terza volta di fila che hanno a che fare con lei, Reiji e Xiamou stavolta preferiscono farla esplodere nella missione finale sperando che ora Saya e il suo entourage rimangano morti per sempre.

Sheat

Dirigente della divisione americana della Ouma, ha l'incredibile capacità di riuscire a irritare chiunque nelle vicinanze aprendo anche solo di poco la bocca: questo è dovuto alla sua natura da giappominchia che le fa sputare parole nipponiche a caso in ogni frase per sembrare figa. Non che la versione originale giapponese fosse migliore, in quella Sheat usava più termini inglesi di Dante e Sonic messi insieme.
La ciliegina sulla torta è che Sheat è un coniglio demoniaco in contrapposizione alla kitsune Saya, ma non solo non è buona da fare nello stufato, non è nemmeno utile per preparare il miso sulla luna come le tradizioni giapponesi che tanto adora vorrebbero. Per fortuna muore esplodendo anche lei alla fine, facendo sperare che non tornerà più.

Byiaku Shin

Il boss finale, anche se di fatto si tratta dell'ennesimo robottone gigante spacca-dimensioni già visto due volte in passato; in questo caso è anche peggio dato che per distruggerlo il gruppo deve fare pulizia etnica dei nemici di tutta l'area in cui si trova, nemici che arrivano a ondate su ondate spawnando in posti a caso e il tutto mentre devono proteggere delle bombe dimensionali dall'esplodere. In pratica, in un sono livello sono combinati battaglia campale, modalità orda, boss rush e missione di scorta, i tipi di quest preferiti da ogni videogiocatore. Il tutto aggiunto al fatto che nonostante sia già stato visto, il robottone è anonimo per usare un eufemismo.

In qualche angolo del globo si possono sentire il pianto e lo stridor di denti dei fan del primo Project X Zone che rimpiangono Meden.

Ma quindi il fanservice è sparito per far spazio a una buona sceneggiatura?

Manco per sta cippa, che domande sono! E ora, episodi dedicati ai bagni termali per tutti!

Curiosità

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  • I fan di Dark Souls, quando hanno scoperto che il loro franchise non è stato rappresentato nel gioco, hanno provato a invadere gli studi Namco Bandai usando i globi Occhio Rosso, ma senza successo.
  • Apparentemente le crisi interdimensionali sono ormai così comuni a Shibuya che al primo cenno c'è un allarme apposito e la gente evacua in meno di 5 minuti. Un po' come nel reboot di Doom in cui le basi spaziali hanno già pronti piani di evacuazione/risposta alle invasioni demoniache.

Voci correlate