Street Fighter

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Una perfetta esecuzione di una mossa speciale.
« Fight is everything... »
(Ryu su la via del guerriero)
« ...ma non sottovaluterei la patata. »
« Hrm. »
(Akuma su mal di gola)


Street Fighter è una serie di videogiochi di mazzate realizzata dalla Capcom. In altre parole è un passatempo per sfogare la propria rabbia repressa infierendo su di un povero joystick, smazzuolando ripetutamente contro una serie di pixel comandati dal computer o da un secondo giocatore che si desidera umiliare selvaggiamente.

La trama

A cosa serve la trama in un picchiaduro? Qualcuno ha idea di che cosa serva? Probabilmente per il gusto di stravolgerla a piacimento con i vari adattamenti in anime e live action. Comunque, riassumendo: dei brutti ceffi partecipano ad un torneo, e tutti abbisognano di riempire di cazzotti chiunque gli si pari di fronte, perché cercano vendetta o semplicemente perché non sanno come passare la giornata.
Ogni personaggio ha una storia e un rapporto di amicizia con un altro personaggio, salvo poi dimenticarsene e pestarsi a morte quando si troveranno l'uno contro l'altro in combattimento. Qualcuno di loro vuole conquistare il mondo, tutti gli altri si accontentano del blocchetto di buoni pasto dato in omaggio a chiunque si iscriva al torneo.

Gli Street Fighter a scuola. Ecco cosa succede quando si pensa solo a combattere e non a studiare. Vergogna! A 50 anni al liceo! Notare come Akuma non essendo dotato dell'abilità oratoria (causa mal di gola: hrm!) sia stato degradato al rango di bidello.

Gameplay

Ovviamente si combatte, è il classico dei classici, senza andare a disturbare il povero Mozart. Nessuno sa spiegarsi come faccia qualcuno appena picchiato fino allo svenimento a riprendersi due secondi dopo come se niente fosse, ma vince chi mette KO l'avversario per due volte.

La serie

Street Fighter I

Il primo gioco è datato 1987 e faceva ribrezzo sotto diversi aspetti. Controlli ostici e due soli personaggi utilizzabili; ovviamente Ken e Ryu. Già all'epoca questi due non avevano niente di meglio da fare che girare il mondo per menare le mani.

Street Fighter II

Hadouken!

Il gioco che consacrò la serie, nonché il genere, causando notti insonni e disastri finanziari per migliaia di videogiocatori, che facevano a gara a chi si mangiava più presto la paghetta in sala giochi.
Furono lanciate sul mercato talmente tante versioni (SFII', SF2 Turbo, SuperSF2, SuperSF2 Turbo, SuperSF2 Turbo Diesel, SuperSF2emmobbastaveramenteperò) da richiedere la memoria di Dustin Hoffman in Rain Man per ricordarle tutte.
Probabilmente per contenere una collezione di tutte le versioni di Street Fighter II basterebbe a malapena uno dei campi da calcio usati in Holly e Benji. La fama di Street Fighter II fu così alta che Jackie Chan andò in giro vestito da Chun-Li sul set di 12 dodici dei suoi film senza che nessuno ci trovasse nulla di strano, come dimostra questo video.

Street Fighter Zero

Cosa viene dopo l'uno e il due? Lo zero, ovviamente. E infatti dopo i famigerati due capitoli, si è deciso di ripescare l'infanzia di Ryu, Ken, Chun-Li e via dicendo, per piazzare questo nuovo capitolo prima degli altri. E visto che in America si usa cambiare tutto altrimenti non si divertono, hanno chiamato questo nuovo (vecchio) capitolo Street Fighter Alpha. Quindi pensiamo che si siano pentiti di non aver chiamato gli altri Beta, Gamma, Delta invece di I, II e III. Ma ormai la frittata era fatta e se li sono tenuti col titolo originale.

Street Fighter III

Il picchiaduro più figo della terra. Grafica meravigliosa, gameplay completo e tanti personaggi frichettoni con cui cimentarsi in un gioco ipertecnico e pieno di meravigliose animazioni bidimensionali.
Per godere di tutto questo però, occorre vivere davanti a un monitor per 2 anni, evitando cibo e rapporti sessuali che potrebbero distogliere dalla sacra arte del "imparo per farti vedere quanto ce l'ho più lungo del tuo". L'essere umano più famoso ad aver portato a termine questo addestramento è Daigo Umehara.

Street Fighter EX

Voglio la grafica 3D! Datemi la grafica 3D! Hanno tutti la grafica 3D!
Evidentemente alla Capcom si erano scocciati di sentirselo ripetere ed hanno fatto fare la serie EX alla divisione "Arika". Il primo di questi giochi, seppur divertente, aveva una grafica così squadrata che i personaggi ricordavano il famoso "pollo" della pubblicità del dado Knorr di ormai troppi anni orsono[1]: i poligoni si contavano sulle dita della mano.

Street Fighter IV

Dopo decenni di vane speranze, il ragazzo del bar che portava il sakè ai manager Capcom decise che era ora di rilanciare la serie. Lo fece proponendo un progetto in grafica 3D (perché così si risparmiava nel farlo e si guadagnava di più nel venderlo) riciclando tutti i personaggi del titolo precedente (perché così si risparmiava ancora di più nel farlo e si guadagnava ancora di più nel venderlo).
Ad esso è seguito Super Street Fighter IV che lo rimpinguava di tanta roba, rendendolo un gioco per omosessuali autistici. I giocatori professionisti di SFIV sono tutti maschi che si arrapano guardano le imprese di altri maschi e parlano in un linguaggio che assomiglia molto all'esperanto che esce dalla bocca di un disturbato mentale.

I personaggi

Street Fighter I

Bison sta cercando di sodomizzare Ryu. Sì, ancora.
  • Ryu: Ecco uno che ha capito tutto della vita. Ryu combatte, si allena e combatte. E basta. Mai una pizzata o un happy hour con gli amici, mai una sera al cinema o con una ragazza, lui si allena e combatte. Non si sa con quali soldi riesca a pagarsi da mangiare visto che non ha uno straccio di lavoro, a parte menare la gente a tempo pieno. I legali di Akira Toriyama lo cercano ancora per avergli copiato la Kamehameha con l'Hadouken, anche se Ryu si difende dicendo che l'idea originale l'ha avuta suo zio.
  • Ken: il biondino ha capito qualcosa in più rispetto a Ryu. Tralasciando il suo presunto flirt con Barbie, è pieno di soldi e gli piace molto la gnocca. Famoso è il suo Shoryuken che gli incendia le mani e lo costringe a continui ricoveri al pronto soccorso di Brugherio (ebbene sì, Ken abita in Brianza).
  • Sagat: In realtà questo non è il suo vero nome, bensì un soprannome. Le fasciature sulle mani dovrebbero far intuire perché gli amici lo chiamavano Sègat, anche se le fasciature ai piedi risultano un po' meno comprensibili. Sagat, oltre che essere una leggenda della moda-mare thailandese grazie ai suoi boxer trendy, è anche gestore del turismo del sesso che si consuma nel suo paese. Partecipa allo Street Fighter per dimostrare quanto sia facile combattere con una benda all'occhio e con un bermuda blu. Altra nota che lo riguarda è che periodicamente riesce a buscarne da Ryu, questo ha comportato in lui la nascita del Complesso di Vegeta.
  • Adon: primo (forse perché unico) allievo di Sagat, lo abbandonerà quando quest'ultimo verrà sconfitto da Ryu (fingendo di non ricordare di aver preso un'eguale mazzolata, sempre da parte di Ryu). Essendo convinto di essere il migliore, durante il combattimento si limita a saltare, gridare insulti incomprensibili e ridere in faccia agli avversari. Nessuno si spiega come mai continuino a utilizzarlo nei nuovi episodi.
  • Mike: un pugile talmente stupido che nessuno ricorda di aver visto nel primo episodio della saga, e che deve la sua fama per avversario più stupido all'episodio successivo, dove si chiama nientepopodimeno che Mike Bison. Adesso ve lo ricordate? Avranno pensato quelli della Capcom. No! Perché il nome gliel'hanno comunque sostituito. La sfiga di questo pugile è seconda solo alla sua stupidità.
  • Birdie: un punkettaro inglese con un nome da golf, originariamente bianco, che la Capcom riciclerà in Street Fighter Zero, trasformandolo in Mr. T con i capelli biondi.
  • Eagle: una specie di barman, inglese anche lui, talmente inutile che a memoria d'uomo non verrà più riciclato. Dicono che adesso faccia il portantino nei pressi di Albenga.

Street Fighter II

L'elenco dei colpi di Ryu.
  • Dhalsim: Questo lottatore ha il fisico di un grissino con la bronchite perché non mangia da mesi. Sputa fuoco dalla bocca per i suoi gravi problemi di alitosi e può allungare le braccia e le gambe, cosa che manda al manicomio il suo povero sarto. Sembrerebbe la descrizione di un essere invincibile, e invece no, infatti ha la stessa velocità di Galeazzi dopo una vasca di rigatoni al burro.
  • Chun-Li: Una cinesina tutto pepe ma anche un po' di origano e noce moscata. Sa tirare serie di calci rapidissimi ma del tutto innocui. Quando perde il combattimento viene montata da tutti gli altri combattenti, ed è l'unico motivo per cui la fanno combattere.
  • E. Honda: Un concorrente di rara stupidità. Questo lottatore di sumo è in grado di utilizzare il "colpo delle 100 mani" schiaffeggiando ripetutamente l'avversario, un colpo che si ottiene premendo il pulsante della console in maniera convulsa per circa 10 minuti.
  • Zangief: Uno stakanovista russo che lavora in un'acciaieria colma e stracolma di gay che non fanno altro che incitarlo nei suoi combattimenti mostrandogli il culo. Ha delle fattezze tuttora studiate da scienzati illustri che vedono in lui l'anello di congiunzione tra l'Australopiteco africano e un camionista ubriaco. Altro oggetto di studio è come cazzo faccia a fare 28 piroette in aria insieme al suo avversario, pur pesando 6 quintali e due etti. Molti pensano sia dovuto ai gravi disturbi di flatulenza che quest'uomo ha, ma che gli permettono una poderosa spinta verso l'alto.
  • Guile: Creato esclusivamente per soddisfare le esigenze della frangia nazionalista del mercato americano, è lo stereotipo del marine anni '90. Più che a Rambo, Guile è a metà strada tra un cantante punk e un pilota di Top Gun, e non ha un motivo ben preciso per essere presente nella serie. Le sue combo sono le più inutili e noiose del gioco, oltre a essere seconde in difficoltà solo alle piroette alla Caipiroska di Zangief. La sua vita assume un senso solo quando diventa, con gran sorpresa di tutti i fan e di tutti i bookmaker, il protagonista principale di Street Fighter The Movie, a cui presta il volto Jean Claude Van Damme che, dopo lo straordinario successo di quel film, si è ritirato per sempre a vita privata in una tenuta agricola del Basso Toscano. È evidentemente gay.
  • Blanka: Una bestia brasiliana che soffre di elettroepilessia e vive in una baraccopoli sul mare a Rio. Si dice sia un esperimento andato male, ma il vero mistero è quale sia la compagnia aerea che gli permette di salire sui propri mezzi.
Cammy mostra la sua mossa migliore: il suo lato B.
  • Vega: Il fidanzato segreto di Aphrodite dei Cavalieri dello Zodiaco, nonché una vecchia fiamma del giornalista Piero Marrazzo, signore e signori ecco a voi Vega. Ha una maschera fatta con l'alluminio delle lattine di chinotto, ed è un pazzo maniaco che adora il sangue e ama sodomizzare i suoi avversari con i suoi artigli. Tuttavia per tutto l'incontro non fa altro che volare da una parte all'altra dello schermo urlando come una checca, quindi non preoccupatevi per l'integrità anale del vostro personaggio.
  • Balrog: Un pugile abbastanza violento, discepolo di Mike Tyson in incognito da cui ha imparato l'antica arte di mordere le orecchie ai suoi avversari. Se gli chiederete che cos'è un calcio, lui vi guarderà straniti e vi chiederà: "Calcio? Cos'è un calcio?", da ciò si può capire quanto sia intelligente quest'uomo. Per colpa sua, in America e in Europa si è fatto un mega scambio di nomi di tre dei quattro cattivoni finali, in modo da non svelare quanto fosse in incognito.
  • M. Bison: riguardo al significato di quella "M" se ne sono sentite di tutti i colori: Mike, Mister, Maggiore, Merdaccia, Maremmamaiala, Marronecacca... Questa confusione, unita al fatto che in Giappone lo chiamano Vega, gli ha causato una grave crisi di identità. In realtà è un brav'uomo che si è accollato il peso del nome del pugile di cui sopra, e ha donato il proprio nome allo Spagnolo mascherato, ma tutti fanno finta di niente e a nessuno frega nulla. Per questo, perdendo la testa durante una psicoterapia, ha causato la morte per autocombustione di Sigmund Freud, infierendo poi sul suo cadavere a colpi di Settimana Enigmistica. Da allora il suo obbiettivo è conquistare il mondo grazie ai suoi poteri psichici per raggiungere il sogno di stampare la sua faccia malefica su tutti i rotoli di carta igienica del pianeta, ricoperti di carta vetrata. Molti pensano che sia il degno antenato di Orochimaru visto che anche lui si vuole impadronire del corpo di un giovane aitante. Fortunatamente Ryu è un po' meglio di Sasuke.

Altri quattro personaggi inseriti solo per fare nuove versioni di Steet Fighter II

  • Cammy: Risposta Capcomiana alla disinibita Mai Shiranui di Fatal Fury della SNK, che aveva capito che bastava inserire una maggiorata tra i personaggi per guadagnare giocatori. Dopo questa furbata la Capcom insorse: "Perché loro sì e noi no? Anche noi vogliamo la zoccola di turno!" E così fu creata Cammy. Cammy è sotto controllo mentale di M. Bison, e su suo ordine potrebbe fare di tutto: combattere fino all'ultimo sangue, far scoprire il piacere della patata a Ryu, far cambiare orientamento sessuale a Vega e lavorare nelle ferrovie dello stato o come maestra in una scuola pubblica...ho detto potrebbe. Prima che Bison le controllasse la mente pare abbia militato nei Berretti Rossi e durante questo periodo ha avuto una relazione con il dinamitardo folle Rolento. Fonti poco attendibili (M. Bison stesso) dicono che Cammy non sia altro che il clone di M. Bison (ben riuscito fortunatamente) e che con lui condivide qualcosa... i geni! (che v'aspettavate? Sono cloni!)
  • Deejay: La Capcom era stata querelata dall'associazione "Martin Luther King" per razzismo[2]. Per evitare di pagare, la Capcom creò Deejay, un personaggio di colore. Molto originalmente, Deejay è un ballerino e visto che non avevano più idee hanno deciso di mettere anche a lui il Sonic Boom, uguale a quello di Guile, solo che lo fa con i piedi.
  • Fei Long: Il sommo Bruce Lee era morto ormai da trent'anni quando fu creata questa sua scialba fotocopia per Street Fighter II. Fei Long è un attore e un artista marziale, e pare abbia un flirt con Chun-Li. Come tutti, del resto.
  • Thunder Hawk: Tutto il fascino dell'America precolombiana nel corpo di un tamarro messicano. Chi può resistergli? Di certo non la Capcom, visto che ha creato questo tizio. Thunder Hawk è infatti un pellerossa e a parte il nome fico e i suoi stivaloni in pelle di camoscio di fico non ha nient'altro.

Street Fighter Alpha

  • Akuma (Gouki): un cattivone che, oltre a copiare spudoratamente le mosse di Ken e Ryu, spreca ettolitri di vernice fosforescente per far brillare una scritta sulla schiena del suo vestito al termine di una combo devastante, che non si capisce cosa faccia all'avversario perché lo schermo diventa completamente bianco. Varie le teorie proposte, che includono impalamento, squartamento, avvelenamento, stupro, pratiche bondage, degustazione di un terribile caffè all'americana, installazione di Windows ME, solletico sotto ai piedi o colpo della trasmigrazione attraverso satori ai danni dell'avversario.
  • Dan: personaggio "ciofeca", nato come parodia di rosa vestita della fusione tra Goku Super Saiyan e Stefano Gabbiano. Al pari di Akuma copia in maniera sfacciata le mosse di Ryu e Ken, ma diversamente da lui è chiaramente gay e più sfigato di un ingegnere berlusconiano. La sua Hadoken, che per renderla irriconoscibile ha deciso di denominare Gadou-ken, percorre a malapena un quarto di schermo, pur essendo per motivi ignoti più potente di quella di Ryu.
  • Rose: genovese figlia di terroni, infatti all'anagrafe è segnata con il nome di Maria Rosalia Assunta, però "Rose" è più chick. È una veggente, acerrima rivale di Nicoletta Paciaroni, che stanca di prestare servizio come cartomante su Telesubalpina provò sfondare nel mondo dello spettacolo prima facendo un provino a Uomini e Donne ma non ricevendo un risultato positivo[3] provò successivamente con Street Fighter, questa volta andò bene. Pratica uno stile di lotta indefinito brandendo una sciarpa usata a mo' di frusta.

Street Fighter EX

  • Skullomania: presente solo nella serie EX, è un impiegatuccio fantozziano diventato bischero e che ha cominciato ad andare in giro vestito come uno scheletro di Halloween credendo di essere un Supereroe. Ricercato da tutti gli ospedali psichiatrici, gira per il mondo combattendo il male, probabilmente per desiderio di emulare Wlady.

M. Bison, Balrog e Vega

Su 'sti tre si è creata un po' di confusione... perché M. Bison in Giappone si chiama Vega, Balrog in Giappone Bison e Vega in Giappone Balrog? La risposta è semplice, quando Street fighter II arrivò negli USA, quei geniacci della CapCom reagirono così:

- Americano1: “Mmm, questo M. Bison è un pugile di colore... non ti ricorda nessuno?”
- Americano2: “Mmm... No... Anzi, si! Il pugile, Mike Tyson!”
- Americano1: “Argh! Se scopre che i Giapponesi si sono ispirati a lui per farlo ci strapperà le orecchie a morsi! Che possiamo fare?”
- Americano2: “Calma, calma... Penso di avere una buona idea. Perché non scambiamo i nomi dei tre boss finali?”
- Americano1: “Ma va là! È una cretinata! Quale idiota penserebbe che uno spagnolo si chiami Vega e un Thailandese Bison?”
- Americano2: “Tzè, tzè, non ti preoccupare a questo gioco ci giocheranno solo bambinetti scemi... BWAHAHAHA!”
- Americano1: “BWAHAHAH!”

Voci correlate

Note

  1. ^ Questa qui, insomma.
  2. ^ Presunta prova, l'introduzione dalla prima versione a Street Fighter Turbo
  3. ^ Al suo posto zio Mario preferì Tina Cipollari