Gods Eater Burst

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God Eater, un gioco adatto ai piccini e ai grandi. E ai grandi con menti da piccini.
« Vai a fare il cacciatore di dèi, dicevano. Sarà emozionante, dicevano... »
(Il protagonista alla sua prima missione.)
« Il mio nome è XXX, e questo è il mio primo giorno di scuola all'Accademia Fenrir. »
(Protagonista che ha scambiato il gioco per una Visual novel.)
« Per anni ho sistenuto che gli Aragami dovessero estinguersi per far tornare a fiorire l'umanità: ecco perché farò distruggere il mondo agli Aragami uccidendo tutti e ricreando la Terra da 0! MWAHAHAHAHAH! »
(Il direttore Jhoannes sulla coerenza.)

Gods Eater Burst (God Eater per i possessori di zeppola) è un parassita succhiasoldi videoludico creato dalla Namco per PSP; possedendo abilità di clonaggio, il videogioco prese di mira Monster Hunter e ci unì i pensieri dei produttori dopo che questi si erano fatti una maratona di fumetti della Image Comics. Per aggiungere un tocco di personalità, nel processo sono stati aggiunti lo script di base di Ken il Guerriero, alieni che non sembrano alieni, tanto j-rock e dubstep nella traccia sonora e dei design per i vestiti dei personaggi degni di Tetsuya Nomura.

Contrariamente alle aspettative che avrebbero visto i fan di Monster Hunter scendere nelle piazze con torce e forconi, questi se ne sono sbattuti alla grande, e quindi le vendite sono andate così bene che è in lavorazione un sequel per la console dalle altissime vendite[citazione necessaria] PS Vita.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

I membri della Fenrir mentre accolgono festosamente il protagonista.

Anno 20XX, futuro post-apocalittico casuale: tanto per cambiare, la Terra è stata invasa da degli alieni di nome Aragami e nessuno è riuscito a fare una beata cippa per decenni, facendo sì che la popolazione si riducesse a un decimo del totale e si nascondesse nei classici rifugi-città con nomi banali come Neo Tokyo. In una di queste infatti, degli scienziati scoprirono che il miglior modo di uccidere gli Aragami non era creare robottoni giganti, bensì spedire degli adolescenti armati di spadoni e cannoni astrusamente grandi a combatterli. In puro stile mussoliniano vennero emanati bandi per incrementare le nascite e far sì che i figli appena raggiunti i 12 anni venissero spediti a fare i cosiddetti cacciatori di dèi.

Ed è qui che entra in scena il protagonista, una versione muta e giovane del comandante Shepard, spedito all'accademia Fenrir per andare a disintegrare gli alieni armato del God Arc, simpatica arma posseduta che ogni tanto prende vita e dà una sgagnata al bersaglio per sapere che sapore ha. A combattere assieme al novellino ci saranno tanti altri studenti dalle personalità più disparate e stereotipate immaginabili.

Facendo carriera nel modo più realistico possibile, il protagonista si ritrova in meno di un mese a essere il nuovo caposquadra dell'intera divisione in quanto quello precedente ha avuto un brutto incidente sul lavoro. Non facendo domande, il muto eroe accetta la nuova carica con i compagni che lo sommergono di complimenti quando di fatto è l'unico che sta facendo il suo lavoro in mezzo a un'accademia di sfaticati. Ma forse è anche perché l'unico altro membro che si sia impegnato ha fatto una fine dolorosa[1].

Andando pian piano avanti si scopre che in realtà i piani alti della Fenrir non vogliono salvare l'umanità... per qualche motivo che verrà specificato più avanti[2]; decomunque di salvare la giornata, il protagonista sceglie di non denunciare i responsabili, continuando il suo lavoro giornaliero. Perché? Una spiegazione gentile sarebbe che le cellule del God Arc gli hanno reciso quasi tutti i neuroni lasciandogli solo la voglia maniacale di uccidere gli Aragami. Contento lui...

Passa qualche tempo e alla Fenrir avviene una nuova crisi: gli Aragami decidono di punto in bianco di diventare più stronzi creando un nuovo ramo evolutivo fatto di draghi ninja che iniziano a sterminare tutto e tutti. Fortuna vuole che l'ex-capsquadra morto di prima torni indietro come uno dei draghi ninja e a sua volta inizi a sterminare gli Aragami, fino a quando il protagonista non si rompe e lo esorcizza facendolo tornare normale.

Felici e contenti, i membri della Fenrir passeranno il resto dei loro giorni a combattere in continuazione gli alieni fino a quando non verrà rilasciato il sequel.

La trama è finita, leggete in pace.


Istruzioni per la caccia, a.k.a. gameplay

Uno studente della Fenrir mostra le sue grandi capacità di uso del God Arc. Purtroppo ha sbagliato bersaglio e ha preso il leader.
Cosa dovrebbe succedere:
  • una volta giunta sul luogo di caccia, l'unità deve seguire le istruzioni del leader, formando una tattica vincente per prendere i bersagli di sorpresa o comunque in modo vantaggioso;
  • una volta iniziato il combattimento, gli spadaccini devono scorticare i punti deboli del bersaglio per poi divorarlo e passare proiettili speciali ai tiratori in grado di usarli;
  • nel caso un compagno cada a terra, la priorità è farlo alzare il prima possibile, e nel caso del leader è vitale prima che l'unità subisca troppi danni;
  • si ripete dal primo punto fino a che tutti i bersagli sono caduti e la missione è completata, senza perdite e con il massimo profitto.
Cosa accade effettivamente:
  • invece di seguire il leader, i compagni iniziano a girare dove cazzo vogliono per il posto, già che ci sono allertando tutti gli Aragami in zona;
  • i tiratori iniziano a sparare a casaccio colpendo nove volte su dieci un compagno invece del bersaglio, scusandosi comunque per mantenere l'educazione;
  • l'Aragami nel frattempo ha già fatto a brandelli il povero leader che stava cercando di combattere e non contento inizia a saltellare sulla carcassa, mandando ulteriormente a puttane l'IA dei compagni e impedendo loro di rianimare il capo;
  • si ripete dal primo punto finché non sono finiti gli oggetti di cura e quindi l'intera squadra è a terra, dando tutta la colpa ovviamente al leader.

Personaggi

Il protagonista
Forse non ci si potrà sbizzarrire come in Skyrim, ma alla Fenrir possono comunque arrivare protagonisti molto particolari.

L'adolescente anonimo trascinato al centro dei casini della Fenrir e l'unico in grado di salvarla per due volte di seguito dalla bancarotta con il grande potere dello stacanovismo. Oltre a non parlare quasi mai per evitare di intontirsi come i suoi compagni di lavoro, il protagonista possiede poteri psichici latenti che gli permettono di fare la fusione mentale vulcaniana e capire i ricordi delle persone[3].

Considerando l'ascesa che ha avuto in così poco tempo, si stima che il protagonista anonimo diventerà re del mondo prima dei 20 anni.

Lindow Amamiya

Leader del gruppo nonostante abbia qualcosa come 19 anni, il 90% delle missioni se ne sta a sbevazzare birra alla base e a fare gare di rutti con gli studenti americani, per la gioia del resto del team. Fortunatamente molto presto a Lindow capita un """incidente""" e non se ne sa più nulla per un bel po', almeno fino a quando non ritorna in versione drago ninja supercazzuto dopo che la trama è finita.

Una volta esorcizzato, Lindow riprende a lavorare anche lui, seppure stavolta con un braccio posseduto dal suo God Arc in stile Allen Walker di D.Gray-man.

Sakuya Tachibana

Erede giapponese di Giovannona Coscialunga, non importa che sia un meeting aziendale, una missione in un ambiente gelido o la manutenzione del WC della sua camera: Sakuya resterà sempre con la gamba destra scoperta, esponendo l'esponibile del caso. Questo ha portato molti membri della Fenrir a chiedersi se parte del suo God Arc si nasconda nell'arto sinistro coperto.

Utile solo a sparare proiettili curativi e a piangere morbosamente ogni 3 secondi per la mancanza di Lindow, la scosciata Sakuya alla fine lo sposerà dopo l'esorcismo, avendo anche un bambino e diventando quindi ragazza madre.

Soma mentre mostra il suo sguardo più tenero.
Soma Schicksal

L'autistico del gruppo: da quando ha iniziato a fare il cacciatore, tutti quelli che lo hanno accompagnato sono morti nei modi più creativi immaginabili, lasciando i sopravvissuti ad addobbare i loro God Arc con corni siciliani e ferri di cavallo "per questioni estetiche" a detta loro.

Più tardi si scoprirà che Soma è il classico figlio artificiale mezzo umano mezzo Aragami nato in provetta per salvare il mondo; non si capisce comunque come mai nel processo non gli siano stati iniettati gli ormoni della felicità, visto che se il suo sguardo potesse ferire avrebbe già distrutto il pianeta.

Kota Fujiki

Giovane niubbo arruolato assieme al protagonista, ma a differenza di lui Kota è una vera schiappa in combattimento, dato che strilla come una principessa Disney alla vista del primo Aragami e sputa battute poco umoristiche a raffica per nascondere la sua insicurezza; il suo deficit d'attenzione per le lezioni inoltre è così elevato che le bolle che crea dal naso mentre dorme cambiano colore a seconda dell'argomento. Il resto del tempo lo passa a vedersi sit-com scadenti degli anni '80 e tartassando tutti gli altri studenti su questo.

Alisa Ilinichina Amiella

Psicopatica quindicenne russa che da piccola ha ricevuto traumi su traumi, ma invece di sfogare la propria frustrazione scrivendo status depressi su Facebook è diventata una studentessa alla Fenrir; armata di mitragliatrice pesante, mostra tutta la sua sanità mentale condannando a morte Lindow contro un gruppo di Aragami potenziati usando come scusa un attacco di panico. Durante la sua prima missione.

Per rimediare a ciò, Alisa smette di avere caratterizzazione da quel momento in poi, sparando solo stereotipi russi e diventando di fatto una versione loli in minigonna del Grosso di Team Fortress 2.

Shio

Pallida ragazzina svampita e primo Aragami umano, Shio viene sempre descritta come uno stadio supremo dell'evoluzione con capacità cognitive oltre l'inverosimile. Peccato solo che si comporti come un essere di 3 anni e vada in giro indossando solo un poncho e il God Arc, che a proposito per qualche motivo non cerca mai di divorarla.

Dopo i vari sconvolgimenti di trama si scopre che Shio è il MacGuffin di questo gioco e che c'è bisogno di lei per purificare l'umanità o qualcosa del genere. Per tutta risposta, lei si fa uccidere da Soma e il suo spirito se ne va in vacanza sulla luna, dato che Marte era già occupato dal Dottor Manhattan.

Tsubaki Amamiya
Come si può vedere, la qualità principale di Tsubaki è la capacità polmonare.

La porno-professoressa della Fenrir, responsabile dell'addestramento delle matricole, tsundere a tempo pieno ed ex-cacciatrice in pensione; nessuno sa bene perché i dirigenti l'abbiano messa in quel ruolo a soli 30 anni, ma considerata l'età media degli altri cacciatori è possibile che Tsubaki abbia già versato tutti i contributi.

Sarebbe anche sorella di Lindow, anche se non approva la birra e le prostitute che il fratellino si porta dietro invece di andare in missione; quando questi torna dopo la sua apparente morte, Tsubaki non pensa ad altro se non a cercare un modo di strappargli il braccio posseduto per analizzarlo, con scarsi risultati.

Dottor Paylor Sakaki

Un aspirante signore del tempo con manie di grandezza e troppo tempo libero a disposizione; inizialmente se ne sta buono per conto suo, ma appena possibile cerca di sfruttare il protagonista in tutti i modi possibili e immaginabili, rifilandogli missioni di recupero con obbiettivi del calibro del ritrovamento di oggetti specifici alla Darksiders II.

Più avanti si scoprirà che il buon dottore imitatore di Otacon in realtà voleva usare gli studenti della Fenrir perché si accoppiassero con Aragami umani creando un mondo di meticci[4], ma le reclute lo hanno comunque perdonato, permettendogli di restare.

Direttore Jhoannes von Shicksal

Comandante a capo di tutta la divisione della Fenrir, scienziato schizofrenico e padre di Soma durante il part-time, riconosce fin da subito il potenziale stacanovista del protagonista e lo tratta con ogni riguardo, spendendolo comunque a sgobbare per conto di tutta l'azienda.

Qualche tempo dopo, Jhoannes improvvisamente decide di diventare cattivo per motivi ignoti[5] e decide di voler far imbarcare l'umanità su un'enorme arca di Noè lasciando gli Aragami a fare quel cavolo che vogliono. Tuttavia il direttore ha un altro cambio di identità e stavolta decide di accaparrarsi il titolo di boss finale dell'ultimo minuto fondendosi con un Aragami. Purtroppo nessuno lo ha informato della parte aggiuntiva della trama.

Ren

Ragazzino che sembra una ragazzina ma che in realtà è la personificazione del God Arc di Lindow e che a quanto pare solo il protagonista può vedere grazie ai suoi poteri psichici. Il come faccia a portare a sua volta un God Arc e ad aiutare effettivamente in missione rimane un mistero, ma fatto sta che il motivo per cui Ren compare è per convincere il muto protagonista a infilzare il drago ninja Lindow; ovviamente l'eroe sceglie invece di fare un'altra fusione mentale vulcaniana che prolunga il gioco di altre 2-3 missioni e fa incazzare così tanto Ren da farle fargli fare ragequit.

Alcuni tipi di Aragami

Un nuovo pericoloso tipo di Aragami: il Tyranniden.
  • Ogretail, la carne da cannone delle schiere aliene. Da bravi mostri di grado goomba, non riescono a intimidire nessuno e vengono usati per tutti i tipi di addestramento delle nuove reclute. Una teoria pensa che gli Aragami che si comportano troppo male per punizione debbano reincarnarsi nei corpi degli Ogretail.
  • Cocoon Maiden, delle vergini di Norimberga che si limitano a emergere dal terreno e a sparare lucine colorate nella speranza di colpire qualcosa, scoprendo troppo tardi di non potersi muovere e di essere perfette per i possessori di God Arc da corpo a corpo che vogliono cimentarsi come novelli taglialegna.
  • Vajra, un micione troppo cresciuto e con una turbina Tesla incastrata in mezzo agli occhi. Nonostante possa aprire in due interi squadroni di cacciatori, rimane comunque una delle prede più ambite in quanto a chi sferra il colpo di grazia spetta una soffice coperta fatta con il pelo dell'Aragami. Una ricompensa decisamente elettrizzante.
  • Quadriga, un mistro tra un carro armato e Morla, l'essere millenario de La storia infinita; soprannominato dai più come "generatore di sbuffi", non esiste ancora un singolo giocatore che sia riuscito a buttarne giù uno se non dopo minimo venti minuti in cui gli studenti della Fenrir infliggevano costantemente solo 1 punto di danno all'Aragami, che nel frattempo sparava missili in giro per la felicità.
  • Uroboros, un gigantesco ammasso non ben specificato di arti ambulante; sempre visto come uno degli Aragami più terribili, in realtà è così lobotomizzato che se ne sta fermo a vedere i cacciatori colpirlo ripetutamente, ricordandosi ogni tanto di muoversi. La facilità è tale che Lindow è riuscito ad abbatterne uno da solo mentre aspettava che le birre si raffreddassero nel frigo della mensa.
  • Arda Nova, il boss finale fusosi con il direttore Jhoannes. Affetto da pesanti dosi di celodurismo, passa tutta la battaglia a sparare raggi laser in giro e a dire di quanto è figo e potente. Per qualche motivo inoltre ha una voce da donna quando è il frutto dell'unione di due entità maschili: misteri della genetica.
  • Hannibal, il drago-ninja creato per rompere le palle algli studenti dopo la fine della trama principale; dato che gli basta generalmente un'artigliata per affettare un qualunque gruppo di cacciatori, per quasi tutti i combattimenti si limita a saltellare a destra e a manca per intrattenere le sue prede i suoi carnefici. Il fatto che spesso e volentieri questi Aragami vadano affrontati con gruppi di soli due elementi rende il tutto ancora più ilare.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Un Aragami debole agli attacchi di fuoco può camminare su della lava bollente come se niente fosse.
  • Oltre ai personaggi principali ci dovrebbero anche essere altre sotto-reclute che hanno impatto nella trama, ma di loro non importa mai a nessuno, fatta eccezione per alcune tra le missioni secondarie più frustranti dell'intera storia videoludica.
  • Tra queste reclute anonime c'è incredibilmente anche un italiano, ma per evitare di scegliere il classico stereotipo di Mario Bianchi lo hanno chiamato Federico Caruso. E ovviamente non ha un briciolo di accento italiano.
  • Per il design delle armi, alla Fenrir è stato scelto come progettista Rob Liefeld in persona; questo spiega inoltre perché alcuni degli adolescenti hanno spallacci singoli.

Note

  1. ^ O forse se ne è andato perché era il più fancazzista di tutti.
  2. ^ Spoiler: non viene mai specificato.
  3. ^ Potere dall'utilità dubbia, considerato che le menti del 90% degli studenti della Fenrir sono spazi vuoti.
  4. ^ In pratica il finale Sintesi di Mass Effect 3.
  5. ^ Si sospetta il fatto che non fosse stato premiato genitore dell'anno.