Risen

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Disambiguazione – Magari hai fumato troppo. Se cercavi Gothic 4?, vedi Nulla.
La copertina ufficiale del gioco.
« Un dejavu avviene quando cambiano qualcosa in Matrix. »
(Fan della saga Gothic giocando a Risen.)


Risen è un action gdr fantasy prodotto dalla compania Teutonica Piranha Bytes e pubblicato da Argento Profondo in cui il giocatore si ritrova ad impersonare un naziskin che vaga in lungo e in largo su un fazzoletto di terra razziando oscuri e misteriosi templi letteralmente spuntati come funghi.

Background storico

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

La cura per la narrazione ci permette di apprezzare le numerose descrizioni degli elementi che hanno contribuito a caratterizzare questo mondo di fantasia rendendolo tanto complesso e dinamico. Ma basta parlare di Dragon Age: Origins, veniamo all'insieme di eventi che si collocano cinque minuti prima dell'inizio della partita di Risen. Dopo una lunga battaglia un potente stregone riesce a scacciare il Dormiente un gruppo di dèi anonimi da questo mondo. Ma, come predisse una setta estremista ciò ha comportato la rottura della barriera magica dei sigilli che impedivano al male di diffondersi tra l'umanità. Per uscire da tale sgradevole situazione viene inviato con una nave a Khorinis Faranga Lord Hagen l'inquisitore[1] Mendoza per rifornirsi di metallo magico investigare sulla comparsa di misteriosi templi con il fine di salvare il continente.

Il gioco tiene conto di tutti i progressi!

Giunto sul luogo assume il controllo e limita fortemente sbarra del tutto l'accesso alla città, ma Onar Esteban, un signore locale indispettito dalle azioni delle autorità gli si oppone. Circondatosi di mercenari soldati fedeli, si rifugia nella palude ove attualmente sta cercando l'artiglio di Beliar di accumulare tutte le ricchezze delle rovine precolombiane accumulabili. Nel frattempo dai templi emergono abominevoli guardiani di pietra creature. I matti locali gridano alla fine del mondo. La situazione sembra critica...

Trama

...ma non hanno fatto i conti con ██████████████████[2], che trovandosi per qualche ragione con lo status di clandestino a bordo del vascello Porcatrota assieme all'inquisitore, finisce con il naufragare proprio sulla ridente Faranga. Forse per via della pelle poco abbronzata non incorre nel linciaggio, anzi viene accolto calorosamente...da un membro dalla criminalità organizzata locale. Nel frattempo le forze dell'ordine al servizio dell'inquisitore, che ha effettuato un colpo di stato in tempo record, sono a caccia di clandestini sbattendo chiunque venga sorpreso fuori dalle mura cittadine in un monastero Shaolin. In un modo o nell'altro Eroe Senzanome entra nel vulcano dove una civiltà di lucertole umanoidi è a guardia di una mitica creatura la cui presenza impedisce alle tempeste che devastano le zone circostanti di inghiottire l'isola.

I titani liberati.

Ma la salvaguardia di Faranga entra in conflitto con il desiderio dell'inquisitore di cavalcare un titano del fuoco invierendo verbalmente contro i passanti, decide quindi di liberarlo. Eroe Senzanome, intossicato dalle esalazioni vulcaniche, si anima di altruismo decidendo di salvare quello sputo di isola fottendosene completamente dell'alternativa offerta dall'inquisitore di usare il titano per difendere il resto del mondo. Nell'esprimere il proprio rammarico per le scelte del ragazzo, l'inquisitore guarda con sufficenza il protagonista, sottolineando la sua immaturità nel voler proteggere ad ogni costo quello sputo di isola, il quale controbatte con un analisi socio-filosofica condita di citazioni dei più autorevoli luminari, avente come pilastro portante il comportamento libertino della madre di Mendoza il giovedì scorso. Il volto dell'inquisitore diventa un misto di sdegno ed incredulità. Era che una battuta di spirito, precisa Eroe Senzanome, la madre dell'inquisitore risulta morta da due settimana.Momento di silenzio. L'uomo con il monocolo, sulla cui testa ora faceva la sua figura un cilindro di misteriosa provenienza, allarga le braccia e con fare epico pronuncia le parole fatali per evocare un grande potere: una sequenza scriptata. Senza distogliere lo sguardo da Eroe Senzanome, il quale viene colto improvvisamente da paralisi completa, sparisce accompagnato dalla sua risata malvagia dietro il massiccio portone di pietra, dimostrando di saper eseguire perfettamente un Moonwalk.[3]. La tragicamente problematica situazione non può naturalmente restare irrisolta, ecco quindi che interviene Ursegor, signore dei titani rimasto fino ad allora nello scantinato delle lucertule dove si autoconvinse di essere in un ospizio per anziani. Eroe Senzanome viene spedito a raccattare i pezzi della leggendaria armatura del titano, non tanto per la straordinaria capacità di non ostacolare minimamente i movimenti di chi la indossa permettendo di compiere balzi con estrema facilità, quanto per la protezione extra e l'alto tasso di figosità.[4] Di nuovo ai cancelli, casualmente Mendoza decide di uscire dalla stanza in quel preciso momento, preceduto dal suo vaneggio.

« Ora il cerchio è completo. Quando ti ho lasciato io ero il maestro, ma ora pare che tu abbia un armatura fighissima...forse andarsene in quel modo non è stata la scelta migliore. Dai facciamo presto cazzo, che ho lasciato acceso il titano. »

E poco dopo esalò il suo ultimo respiro. Ma si presentava un ultimo problema: il titano può essere visto solo con il monocolo dell'inquisitore, il quale conta come elmo, ciò implica l'impossibilità di indossare un pezzo dell'armatura del set con conseguente perdita di punti figosità per Eroe Senzanome. Ancora una volta fu la volta del provvidenziale intervento di Ursegor.

« Uhm, serve una mano? Io sono stato anche un chirurgo, credo. »

Una rudimentale operazione di impianto dopo, Eroe Senzanome perquote il boss finale ed in aggiunta lo sottopone a tentacle rape. Il titano non si muoverà più per molto tempo, l'isola è salva, il resto del mondo...non altrettanto, ma resta sempre la speranza, no?

La trama è finita, leggete in pace.

L'isola

Faranga (Lingua originale:Лампeдуса) è l'isola vulcanica mediterranea dalla quale non potrete fuggire.

Abitante medio di Faranga.

Storia

Molto vi sarebbe da dire sulla lunga ed intrigante storia di Faranga che ha riempito interi archivi. È un vero peccato che il protagonista sia analfabeta.

Economia

L'economia di Faranga è basata principalmente sull'esportazione di erba e sull'estorsione, i recenti eventi hanno però danneggiato pesantemente tali settori catalizzando maggiormente l'attenzione verso il saccheggio. Dal punto di vista alimentare Faranga vive nella piena autarchia. Alla luce del fatto che gli spazi coltivabili non rappresentano che pochi metri quadrati[5] e considerando che l'allevamento è un fenomeno a dir poco microscopico non resta che ipotizzare una dieta composta quasi esclusivamente da pesce e bacche, con occasionale aggiunta per i più fortunati di selvaggina[6].

Popolazione

A Faranga la diversità genetica di un individuo rispetto agli altri è assai più sottile che nel nostro mondo, ne consegue che molti personaggi appaiono morfologicamente simili. Passeggiare per l'isola vuol dire incorrere in numerosi Déjà vu.

Personaggi

Inquisitore Mendoza.
Ursengor al momento del suo ritrovamento.
Mendoza

Personaggio riconducile a Xardas, spedisce Eroe Senzanome ai quattro angoli del territorio esplorabile a fare commissioni limitandosi a fare poco[7] o niente per poi fregarlo verso la fine. Tuttavia, non avendo avuto modo di sottoporsi alla terapia i sintomi della Sindrome da super cattivo si manifestano in lui in modo piuttosto violento, ed in preda a un raptus di follia ordina ai suoi scagnozzi di sbarazzarsi di Eroe Senzanome invece di farlo personalmente. Il protagonista ovviamente, tornerà fortissimo e con un armatura leggendaria a sistemarlo. Continuerà a credere fino alla fine che il suo titolo abbia un qualche significato.

Esteban

Simpatico demagogo che a causa di una serie di sfortunati eventi si ritrova a vivere in una palude. Odia più di qualunque altra cosa le maledette toghe bianche venute sull'isola per rubare le ricchezze dei templi di sua leggittima proprietà[citazione necessaria] e strumentalizzare la giustizia. I suoi uomini lo chiamano affettuosamente Don.

Patty

La figlia di un pirata nonché l'unica donna, se escludiamo le prostitute, a provare un qualche tipo di interesse per Eroe Senzanome, ma solo dopo una lunga quest secondaria.

Ursegor

Un tipo che imprigionò i titani tanto tempo addietro, o qualcosa del genere. Abita sotto forma di ectoplasma nello scantinato delle lucertole ivi fu sbattuto come punizione per la sua ostinazione a tenere animali domestici morti. Passa il tempo fissando le pareti.

Luoghi degni di interesse

Monastero

Un luogo di studio e preghiera dove i giovani e volenterosi novizi[8] imparano a maneggiare il bastone in attesa di diventare maghi o combattenti. L'allusione qui è quanto mai appropriata dal momento che la presenza femminile è inesistente. Le reclute riempiono le giornate principalmente fumando spinelli di dubbia qualità.

Città

Un centro abitato chiamato Città del porto che si affaccia sul mare. Offre al protagonista un mix di spassosissime attività ricreative quali: partecipazione a risse, visita al bordello locale ed il depositare teste di bovini nel letto altrui per puro spirito goliardico.

Accampamento nella palude

Luogo che non ricorda minimamente l'accampamento dei briganti presente nella Notte del corvo. È il paese dei balocchi della situazione, viverci non è male se si esclude che è situato in una palude e che i membri più forzuti impongono agli altri occasionali pagamenti per la protezione.

Nemici

  • Umani. Se l'intelligenza di un abitante medio di Faranga non supera quella di un criceto morto, la forma fisica è tale da permettergli di rimanere in forma smagliante dopo innumerevoli colpi di arma da taglio e stendere Eroe Senzanome con un paio di mosse.
  • Lupi. Ce ne sono di diverse specie. Apparentemente sono diventati molto agressivi per mancanza di cibo, continueranno ad esserlo anche dopo che Eroe Senzanome li avrà portati a pochi centimentri quadrati dall'estinzione.
  • Gnomi. Piccoli cleptomani che rubano istintivamente e comunicano con versi incomprensibili. Non è raro vederli aprire con disinvoltura casse che più tardi[9] si scopriranno essere chiuse a chiave, lasciando intendere che sono ottimi scassinatori. Un'altra particolarità è che hanno circa ventordici capi e girano sempre in gruppo e ciò li rende nemici temibili[10], ecco perché abbiamo usato loro come emissari del nostro malgaudio a protestare contro gli amministratori di wikia (che parlano la stessa loro lingua)
Un ghoul.
  • Cinghiali. Ovvero cinghiali, animali dotati di zanne. Sono famosi per la capacità di darti una grugnata facendoti arretrare di 10 metri circa.
  • Ghoul. Creature alquanto bastarde che vivono in buie caverne e si cibano di morti.
  • Orchi. Esseri che vagabondano armati di clave, nascoste il cielo solo sà dove. Di potenza non trascurabile. Da notare che la loro temibile clava non può essere usata dall'eroe, da ciò si evince che pesi più o meno come Gianpiero Galeazzi, tuttavia quando questi energumeni senza cervello muoiono lasciando cadere l'arma, questa nel processo non appare dissimile da un coltellino svizzero. Ciò ci fa capire che:
  • L'eroe è forte tanto quanto Platone è chiaro nell'esprimersi
  • Gli orchi fanno uso di piante a loro sconosciute
  • Bestie di cenere. Gorilla piuttosto potenti privati della vista, organo sensoriale di non cui non sembrano sentire affatto la mancanza. Famigerati per avere la capacità di far crepare l'eroe senza nemmeno sforzarsi e possedere un cuore dal valore di 300 €, ma con il quale non ci si fa un emerito cazzo. Disponibili anche nella versione Skinless undead.
  • Lucertole umanoidi. Di vari tipi, probabilmente la carne da macello principale del gioco. Da notare la loro altissima abilità manuale con cui riescono a fare degli spadoni duri come Rocco Siffredi[11],ma affilati quanto una mazza, quanto quando l'eroe è in grado di fabbricarsene una da solo, con lo stesso materiale che taglierebbe anche il deficit del governo Italiano.
  • Insetti ed insettoidi vari. Sono tra le creature più popolari del gioco, più numerosi di tutti gli abitanti dell'isola. Vanno da falene giganti deboli come la credibilità politica di Clemente Mastella a degli insetti più grandi e pericolosi, come lui, lui ma non loro.
  • Morti e nonmorti vari

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • A causa dei danni arrecati al continuum spazio-temporale Faranga è spesso luogo di apparizione di portali extradimensionali
  • Eroe Senzanome può immagazzinare oggetti infiniti nelle proprie tasche (Che vi sia un nesso?)
  • Eroe Senzanome borseggia senza l'uso delle mani
  • Se un nemico appena abbattuto dovesse disgraziatamente precipitare da una rupe i suoi possedimenti si materializzeranno automaticamente nell'inventario di Eroe Senzanome
  • Quando cucini noterai che l' Eroe Senzanome non farà altro che riscaldare la padella vuota fino a farla fumare, che abbia cucinato aria?
  • Se ti fermi un attimo a pensare noterai che tutti possono bere da seduti, tranne te.

Voci correlate

Note

  1. ^ Titolo autoconferitosi dopo una partita a Warhammer
  2. ^ Conosciuto anche con lo pseudonimo di Michael Scofield o Eroe Senzanome
  3. ^ e di essere più loquace di Raven in una scena analoga
  4. ^ Figosità è una parola vera giusto?
  5. ^ Siamo nell'ordine delle decine
  6. ^ Paradossalmente a tali quantità di Fosforo non corrisponde un QI sviluppato
  7. ^ Il che rappresenta comunque un notevole miglioramento
  8. ^ Ma grazie alle nuove norme anche i quarantenni pedofili beccati in fragrante
  9. ^ Per l'esattezza dopo averli massacrati
  10. ^ Per i primi 30 minuti di gioco
  11. ^ mi sembra ovvio dove...