Il Signore degli Anelli: La Guerra del Nord

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I tre protagonisti fanno a gara a chi ha l'elmo più stupido. Farin (al centro) è in testa.
« Il lupo che si ode è peggiore dell'orco che si teme... »
(Eredan.)
« ... Ma dove ulula il lupo, anche l'orco striscia cupo. »
(Andriel, concludendo il proverbio.)
« Un soldino risparmiato è un soldino guadagnato. »
(Farin, sentendosi escluso.)

Il Signore degli Anelli: La Guerra del Nord (in inglese Lord of the Rings: War in the North, nome dovuto al fatto che gli americani non sanno usare le preposizioni) è un videogioco del 2011, sviluppato al solo scopo di avere un gioco con un titolo più lungo de Il Signore degli Anelli: la Terza Era.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

Prologo

Il gioco inizia con il nano Farin, l'elfa Andriel e l'aspirante sosia di Robin Hood Eredan nella cittadina di Brie Brea, dove Aragorn, che ha accettato di comparire nel gioco per arrotondare lo stipendio, li informa che devono raggiungere la città di Fornost per convincere Agandaûr, il luogotenente di Sauron, a farsi piantare una spada nel petto.

Beleram si prepara a fare uno spuntino a base di testa di orchetto.
Fornost

A Fornost il gruppo incontra Beleram, un'aquila parlante della Terra di Mezzo catturata dagli orchetti grazie ad un irresistibile ratto di gomma, e i due figli di Elrond, Stanliar e Ollyn, che li aiutano ad introdursi nella cittadella cercando di fare più uccisioni di loro per rubargli i punti esperienza. I due baldi giovani giungono poi sulla cima di una torre, dove si scontrano con Agandaûr in persona che, credendosi Darth Vader, brandisce uno spadone da 34kg come se fosse una matita. Poco dopo si butta giù dalla torre senza motivo, e scappa a bordo di un asino volante.

Tumulicolli
Gli zombie dei Tumulicolli dopo aver rinnovato il proprio guardaroba.

Farin, Eredan e Andriel si dirigono al Guado del Sarn, dove vengono indirizzati ai Tumulicolli per trovare due raminghi scomparsi, ignari del fatto che si stia ancora svolgendo una mega-partita a Nascondino. Naturalmente i Tumulicolli non sono ridenti colline abitate da timidi leprotti e ricoperte di margherite: sono sì colline, ma al posto dei timidi leprotti ci sono zombie mangia-cervelli, e al posto delle margherite ci sono ossa umane. Dopo aver sterminato qualcosa come venti generazioni di ex-guerrieri, i tre trovano uno dei due raminghi, che riposa su un comodo materasso di pietra degno dei Flintstones; costui rivela che il suo compagno è tenuto prigioniero da "uno spettro dei tumuli brutto e cattivo, ecco!", così il gruppo malmena il cadavere dell'ormai fu ramingo finché non muore[citazione necessaria], per poi dirigersi verso il noto villaggio turistico Granburrone.

Granburrone
Elrond accoglie i tre compagni a Granburrone mentre pensa a come sconfiggere Neo.

Qui è possibile dialogare con personaggi della saga del Signore degli Anelli, come Frodo Baggins, suo zio Bilbo e uno sgabello di legno, che è il più carismatico dei tre. Elrond, il capo degli animatori, vedendo che i tre guerrieri sono accaldati, li manda alle Ettenlande, una regione montuosa la cui temperatura media è più bassa di Renato Brunetta.

Ettenlande (o Freddelande, o Brrrlande)

Sui monti, alcune aquile amiche di Beleram, avendo da lui appreso che Farin, Eredan e Andriel si accollano i problemi di tutti (come in ogni GDR che si rispetti), chiedono loro di uccidere un gigante di pietra molto grosso e dal corpo interamente di pietra il cui sport preferito consiste nel fare il tiro al bersaglio con i piccoli delle aquile.
Con il gigante ormai cibo per i vermi di pietra, i tre compagni tornano a Granburrone, con Elrond che li accoglie con un amichevole

« E che palle, sono di nuovo qui! »
Monte Gundabad
Un orchetto si lancia all'attacco dei compagni a Monte Gundabad.

Per avere un po' di pace, li manda in settimana bianca a Monte Gundabad, dove vengono accolti da barbari puzzolenti con elmi cornuti o, per essere politically correct, da forti soldati diversamente profumati i cui copricapi hanno mogli birichine. Avanzando, dentro un'antica miniera trovano due nani che da soli tengono a bada l'intera armata di Mordor, coadiuvata da una flotta di cacciabombardieri. I due attivano poi un'antica arma, che consiste in una vuvuzela gigante il cui suono fa crollare il 90% della montagna in testa agli orchi. Le aquile arrivano però appena in tempo per portare in salvo i protagonisti e i due nani, e per ridere degli orchi moribondi, salvo poi dirigersi a Nordinbad, l'ultima città abitata dai nani che si trovi sulle Montagne Grigie. È risaputo, infatti, che i draghi di montagna adorano i nani alla griglia.

Nordinbad

Il re della città informa Andriel, Farin ed Eredan che Agandaûr ha trovato nel giornale un buono sconto che gli garantisce l'aiuto del drago Úrgost, così i tre decidono di incontrarlo per fargli un'offerta che non può rifiutare[citazione necessaria]. Tuttavia, solo una persona sa dove si trovi la tana del drago: Radagast, un anziano hippie che vive a Bosco Atro, dove può fumare tutta la ganja che gli pare in compagnia di docili ragni giganti.

Bosco Atro
Radagast intento a fumarsi un po' di canapa per riprendersi.

Mentre sorvolano la zona, i tre vengono però attaccati da Wulfrun, un Númenóreano Nero, cioè un potente stregone la cui razza ha il potere di accentare le parole a cazzo di cane. Dopo averlo mandato al creatore, chiunque sia il creatore dei Númenóreani Neri, trovano il vecchietto legato da una ragna gigantesca; non sapendo se voglia mangiarlo o se i due siano nel bel mezzo di una seduta di bondage, nel dubbio la spiaccicano a colpi di giornale arrotolato.

Il vecchio si fa allora dire da una rondine, naturalmente in rondinese, dove si trova la tana del drago, si gira verso i compagni ed esclama

« Ecco fatto! »

Trattenendosi dal prenderlo a bastonate, i tre gli spiegano che a scuola hanno studiato francese anziché rondinese, così lui mostra loro, in una pozza d'acqua a circuito chiuso, il dialogo tra Agandaûr e Úrgost:

Agandaûr : Eddai, unisciti a noi!
Úrgost : Nah, magari domani...
Agandaûr : E va bene, tanto il mio numero ce l'hai. Ma ricorda che neppure un drago può competere con il mio signore Sauron, quando si gioca a chi sbatte gli occhi per primo.

Tana di Úrgost
Úrgost fronteggia i tre eroi.

Il gruppo va allora a trovare Úrgost, che accetta di restare neutrale a condizione che i compagni prendano per lui Carn Dum, la nuova roccaforte di Agandaûr e, nel mentre, gli facciano anche la spesa; se attaccasse il posto egli stesso, infatti, rischierebbe di perdersi Un posto al sole.

L'elmo di Agandaûr, dopo la morte del suo proprietario, trovò lavoro come modello per Calvin Klein.
Alien Nordinbad - Scontro finale

Agandaûr, non avendo niente da fare, attacca Nordinbad, giustificandosi dicendo che vi sono nascoste delle armi di distruzione di massa. L'armata di Agandaûr viene respinta, ma nell'assedio Beleram e le altre aquile inciampano in un proiettile esplosivo lanciato da una balista e Beleram ne approfitta per schiacciare un pisolino sulle macerie di Nordinbad.

Carn Dum

Per vendicarlo, la compagnia si dirige verso la fortezza di Agandaûr, ma a piedi, visto che non hanno più a disposizione le aquile, e che evidentemente andare a cavallo va contro la loro religione. Qui affrontano una ventina di migliaia di guardie per poi trovarsi faccia a elmo con Agandaûr. Durante lo scontro, egli viola tutte le leggi della fisica in un colpo solo, librandosi in aria; a causa di un brutto attacco di vertigini, però, il suo corpo si disgrega, mentre il suo elmo rimane intatto, essendo evidentemente fatto dello stesso materiale dei telefoni Nokia.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Eredan

Eredan, rimasto senza fiammiferi, cerca di allontanare il buio con arco e frecce.
Eradan (in modalità eroica) : Ora affronti un ramingo!
Orchetti : Ci stiamo cacando sotto!

Un ramingo ghiotto di Ringo che ama il Bingo, Eredan è un Dùnadan che combatte al fianco di Andriel per sembrare più virile, e al fianco di Farin per sembrare più alto. La sua abilità speciale gli consente di individuare le orme lasciate da altri raminghi (che notoriamente camminavano con la suola delle scarpe cosparsa di vernice blu) e di trovare così oggetti altrimenti invisibili, come scrigni d'oro luccicanti di 3 x 2 metri. Ha inoltre il potere di rendersi invisibile per ben 0.7 millisecondi, gesto che viene interpretato dai nemici come un "Fate pure a pezzi Farin e Andriel, io torno subito: vado a comprare le sigarette[citazione necessaria]", ed è l'unico personaggio in grado di usare due armi ad una mano alla volta, come cucchiaio e forchetta. Tuttavia, indipendentemente dall'arma equipaggiata, nei filmati avrà sempre lo spadone con cui inizia l'avventura, a cui vuole evidentemente bene come ad un fratello.

Andriel

Andriel, non ricordando dove ha messo il bastone, si difende a colpi di scopino del cesso.
(Potente formula magica di Andriel.)

Elfa dalle orecchie a forma di triangolo rettangolo abile nell'uso della magia, caratteristica che le permette di essere ridotta in fin di vita da ogni nemico più cazzuto di uno scarafaggio. La sua abilità speciale le consente di raccogliere funghetti allucinogeni che hanno sulla compagnia l'effetto della morfina. Inoltre, può creare una cupola in cui i proiettili lanciati dai nemici non possono entrare e al cui interno gli eroi recuperano la salute; naturalmente, i nemici possono entrare tranquillamente nella cupola, e troll e Uruk Hai in particolare adorano entrarci per riempire di mazzate i tre. Si pensa che gli sviluppatori abbiano deciso di inserire nel gioco un elfo femmina perché consci del motto dei funboy del Signore degli Anelli: tira più un pelo di figa elfica che un carro di warg.

Farin

Farin mentre si fa trollare sul forum dei fun di Biancaneve.
« Abbiamo ancora bisogno di te, Signore del Sapere! »
(Farin defibrillando Andriel e scambiandola per un viados.)

Un eroico e fiero nano da giardino che può brandire armi contundenti a due mani, abilità che ha acquisito giocando per anni nella little league di baseball della Terra di Mezzo. La sua abilità speciale gli permette di rompere i muri portanti di tutte le caverne/case/supermercati che visita, trovandovi sempre dietro o equipaggiamento per migliaia di monete, o vasi da notte usati. Possiede poi un'abilità che consiste nell'urlare parole a caso in nanico, che fanno pensare ai nemici Ma che stai a di'!?, confondendoli e riducendo la potenza dei loro colpi addirittura del 2%.

Agandaûr

Agandaûr sceglie "Carta" durante una partita a Morra cinese.

Agandaûr, detto "Àgàndàûr", è uno scagnozzo di Sauron alto quanto un baobab, dotato di un elmo che cela il suo sguardo da triglia, ma lascia scoperta gran parte del suo bellissimo viso lebbroso. Dovrebbe essere il braccio destro di Sauron, ma non compare in nessuno dei libri di Tolkien; è dunque logico pensare che Agandaûr non esista, ma sia semplicemente un miraggio degli sviluppatori del gioco, dovuto all'eccessivo consumo di erba-pipa[citazione necessaria].

Beleram

« Mayday, mayday! Torre di controllo! »
(Beleram abbattuto da un colpo di catapulta.)

Aquila della Terra di Mezzo che può essere invocata dai tre compagni quando il combattimento è particolarmente impegnativo o quando non hanno da accendere; il suo capo ufficio è un'aquila anziana che porta al collo una catena d'oro da rapper. Se durante lo scontro con Agandaûr il giocatore decide di chiamarlo, Beleram verrà arrostito e mangiato sul posto dal boss.

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