Shadow of the Colossus

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Un pratico riassunto delle esperienze collettive dei giocatori.
« Ciò che questo gioco insegna è che per la passera si è disposti a fare di tutto. »
(Recensione di IGN sul gioco.)
« Sì, ma quand'è che posso giocare? »
(Giocatore alle prime armi, esausto dall'introduzione.)
« Se lui pensa di poter sventrare quei colossi da solo e con uno stuzzicadenti, che faccia pure, ma non mi si dica che non ho provato ad aiutarlo. »
(Eren Jaeger su Wander.)

Shadow of the Colossus è una pratica guida interattiva alla demolizione di statue mediante l'utilizzo di una semplice spadina arrugginita. Creato dalla coppia che scoppia Fumito Ueda e Kenji Kaido per la Playstation 2, attualmente è la principale fonte di masturbazione a cui attingono le persone che considerano i videogiochi un'arte.

Dopo di ciò però, i due geni incompresi si sono ritirati in vacanza nelle Bahamas, con la scusa di stare lavorando a un nuovo titolo, e sembra che la cosa regga ancora oggi.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

Aumentando il livello di difficoltà, i colossi adottano nuove strategie.

Come per il gioco precedente, anche qui il protagonista è un poveretto afflitto dalla sindrome da zerbino, con la sostanziale differenza che qui la morosa gli è morta per un improvviso attacco di trama. Invece di passarci su e cercarsi una nuova padrona che lo domini, il protagonista Wander decide di fottere una spada sacra del villaggio, farsi un viaggio di settimane intere[1] e praticamente fare un patto con il demonio per riportarla in vita. Il Mefistofele di questo gioco, Dormin, gli dice che basta uccidere 16 innocue besiole alte diciassedici metri che si aggirano per un mondo completamente deserto e vogliono distruggere qualunque cosa gli si pari davanti. Una persona sana di mente se ne sarebbe già andata prima che la frase fosse finita, ma evidentemente lui non rientra nella categoria.

Wander invece accetta tranquillamente e parte per iniziare la colossale mattanza di statue, trionfando in ogni occasione e assorbendo dei tentacoli di energia nera non ben specificata.[2] Dopo aver ucciso tutti e 16 i bestioni calcarei, il protagonista sta finalmente per ricevere la ricompensa, ma improvvisamente arriva l'inquisizione spagnola, che come prevedibile nessuno si aspettava; condannando rapidamente a morte Wander, il prete a capo della cricca sigilla l'intera area con buona pace del resto del mondo e levando i tacchi prima che il posto crolli.

Ma, sorpresa delle sorprese, Wander è ancora vivo, anche se in forma ridotta; la sua resuscitata morosa lo prende e lo porta in un giardino tranquillo circondata da animaletti di vario genere come una brava principessa Disney.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

La sfida finale per Wander, l'ultimo colosso da distruggere... Piotr Rasputin.
Wander

Il silenzioso protagonista che non sorride o esulta mai, nemmeno quando distrugge un colosso o uccide lucertole indifese per aumentare[3] la sua resistenza. Capostipite della famiglia da cui discenderà Ico, è Wander a subire per primo il morbo della sindrome da zerbino, in quanto farebbe qualsiasi cosa per riportare in vita la sua fidanzata invece di cercarsene un'altra o più semplicemente fare un puttantour. Come ricompensa per i suoi sforzi, l'entità con cui stringe il patto lo trasforma in un bambino cornuto sia per creare del simbolismo a caso, sia perché aveva voglia di cazzeggiare un po'.

  • Agro è il suo fido destriero: non importa quanto perigliosi siano i terreni da affrontare, questo stallone porterà sempre Wander dove ordinato... o meglio quasi, visto che per controllare Agro bisogna agitare la levetta analogica del joystick come un ubriaco. Il cavallo comunque porta a termine il suo compito fino alla fine, anche se nel caso dell'ultimo colosso decide di prendersi una pausa/finta morte per ricomparire a sorpresa nei titoli di coda: cavallo dispettoso.
Momo

La morosa morta del protagonista: nonostante le apparenze da comune umana, in realtà possiede incredibili poteri come il rimanere intatta dalla decomposizione anche settimane dopo essere morta e il capire esattamente cosa le sta succedendo intorno anche se è nell'aldilà. Grazie a questo, SuperMomo appena viene resuscitata da Dormin sa cosa fare e si trasforma da fidanzata a mamma per il neonato Wander, finendo i suoi giorni assieme agli animaletti del bosco sulla cima del tempo.

Dormin
« You mad, Wander? »

Il simpatico demone fumoso invisibile che stringe accordi con il protagonista; la gentilezza di Dormin si manifesta completamente quando per ringraziare Wander dello sventramento dei colossi gli regala un abbraccio così tenero e così forte che finisce con il possederlo giusto mentre arriva l'inquisizione spagnola. Cose che capitano.

Dopo essere stato esorcizzato, Dormin se ne è andato per il resto del mondo a stringere altri contratti di vario genere con bambini e adolescenti; qualcuno addirittura giura di averlo visto con la forma di un gattino bianco...

I colossi

Le 16 statute semoventi da demolire: costruite nell'antichità dagli alieni nazisti, servivano sia come contenitori per l'anima di Dormin, sia come armi di distruzione di massa per schiavizzare in futuro l'umanità; sfortunatamente, gli sforzi di Wander e dell'inquisizione spagnola hanno rovinato tutto[4]. L'ordine con cui vengono demoliti è:

  • Valus, un orso delle caverne con tanto di clava presa a Fred Flintstone; Wander si limita a punzecchiarlo sui talloni e sul coppino perché si arrenda, liberando il fumo nero del mostro di Lost.
  • Quadratus, un toro che non è quadrato e ha delle vistose verruche alle zampe; prima di ucciderlo, l'eroe esegue una pedicure completa facendogli pagare un conto salatissimo.
  • Gaius, un gaio guerriero come da nome che adora colpire le cose nel modo più lento possibile; per fermarlo, Wander gli fa colpire un gong e lo finisce mentre al colosso girano ancora le stelline attorno alla testa.
  • Phaedra, un brontosauro con la passione per i tumuli; il protagonista infatti lo incontra nella zona delle tombe dei re di Rohan, e per farsi un giro sulla capoccia del colosso lo invita a esaminare ogni singolo sepolcro.
Oh, andiamo, Wander: non vedi che vuole solo un tenero abbraccio?
  • Avion, un'aquila che si fa i fatti propri in mezzo a un lago; l'eroe si diverte a infastidirla con il tiro a segno e poi la costringe a farsi portare in giro come su una compagnia aerea a basso costo.
  • Barba, l'ottavo nano cresciuto un po' troppo; Wander trova il suo punto debole difficilissimo da scovare[citazione necessaria] e lo rimpicciolisce per concedergli un'altra chance per i casting della Disney.
  • Hydrus, un serpente marino pieno di brufoli elettrici sulla pelliccia; piuttosto che schiacciarli uno a uno, il protagonista preferisce concentrarsi su un punto nero sulla fronte, per sbaglio infilzando il punto debole del bestio.
  • Kuromori, una lucertola che sputa elettricità per via di un bagno termale a base di scorie radioattive e raggi Gamma; anche qui Wander si presta gentilmente per fargli una pedicure completa e lo finisce facendogli il solletico sulla pancia.
  • Basaran, una tartaruga con gravi problemi di reumatismo; come improvvisato chiropratico e fisioterapista, il protagonista fa girare il bestione con una cura a base di geyser-idromassaggio e assesta qualche colpo preciso nei punti di pressione.
  • Dirge, un vermone di Tremors con il dolce sguardo della maschera di Majora; animato solo da intenzioni giocose, insegue tutto contento Wander fino a che questi non gli infila un'intera faretra di frecce negli occhi e lo fa spiaccicare contro una parete.
  • Celosia, una bonaria tigre così feroce e così massiccia da spaventarsi come una mammoletta non appena Wander accende una torcia; il colosso potrebbe divorarsi il ragazzino in un sol boccone, e invece si fa uccidere come un pirla per un lumicino.
  • Phalanx, un drago che però tanto drago non è: vola infatti grazie all'energia petoeolica e se ne frega altamente di Wander, il quale per ringraziarlo lo sgonfia per farlo scendere e poi gonfiarlo di botte.
  • Cenobia, un clone un po' più grande di Celosia, ma altrettanto stupido, al punto che l'eroe lo stende salendo su delle colonne e lasciando che il colosso le colpisca facendosele crollare addosso. Per i felini di pietra, il cervello evidentemente era finito al momento della loro creazione.
  • Argus, l'unico tra i colossi ad essere effettivamente colossale, oltre che incazzato nero; cercherà sempre di spiaccicare Wander dovunque si nasconda, ma verrà sconfitto dall'imposizione della trama, che gli ordinerà di farsi da parte.
  • Malus, una statua della libertà vivente che, comprensibilmente incazzata per la morte dei compagni, spara proiettili energetici a ogni occasione possibile; dopo averla sconfitta, non si sa bene come abbia fatto il protagonista a sopravvivere alla caduta a terra.

Ombre correlate

Note

  1. ^ Senza che il cadavere di lei si decomponga ovviamente.
  2. ^ Voci di corridoio suggeriscono siano avanzi dell'oscurità di Kingdom Hearts.
  3. ^ In qualche modo non specificato.
  4. ^ E considerato lo stato attuale del genere umano, si discute tutt'ora se questa è stata o meno una scelta saggia.


Originalità? Cos'è, qualcosa che si mangia?