Golden Axe (serie)

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Una delle locandine dell'epica serie: purtroppo il drago di Tyris, nel momento dello scatto, ha urtato i testicoli su un masso sommerso.
« Golden Axe? More like Golden AAAAASSSS!!! »
(L'Angry Videogame Nerd in merito alla serie.)
« Uffa, nemmeno con la mia quarta la gente vuole giocarmi. »
(Perplessità di Tyris sull'assenza di arrapamento nei confronti dei giocatori.)
« Un fantasy comunque migliore di Eragon. »
(Spaziogames sulla serie.)
« È mio cugino, e ne vado fiero. »
(L'Uomo Tigre su Chronos.)

La serie di Golden Axe è una delle tante saghe videogiocose a scorrimento create durante i primi tempi d'oro della SEGA e che hanno fatto venire nei pantaloni migliaia di bambini degli anni '90 prima dell'esistenza di Peter Jackson; dato che si erano già esplorate possibilità del futuro, della criminalità e anche del nonsense degno di Mucca e Pollo, i dirigenti SEGA decisero di optare per questa loro nuova serie sul fantasy, prendendo spunto dal cartone animato del Signore degli Anelli di Ralph Bakshi.

Inutile dire che quando sono comparsi i film di Jackson, la serie è crollata su se stessa, finendo come comparsa casuale nelle puntate dei programmi d'occulto del calibro di Giorgio A. Tsoukalos. Nonostante questo il culto dei fan che la seguono è rimasto saldo al punto che i dirigenti SEGA devono tenere Segata Sanshiro a portata di mano per respingere un eventuale attacco di haters di quel culto.


Trame

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Golden Axe

"Fra il tempo in cui l'oceano inghiottì l'Atlantide e il sorgere dei figli di Aryas, vi fu un'era aldilà di ogni immaginazione. L'era in cui visse Conan, destinato a portare la coro..." ah no, un momento, questo era l'incipit di un'altra serie simile. Si ricominci da capo.

Nel magico mondo di Yuria, terra comunque non molto dissimile da quella della citazione precedente, un signore del male a caso decide di organizzare il classico e ripetitivo piano del male in cui rapisce il re con famiglia annessa e si decide a conquistare il resto del mondo impugnando un'estetica ascia dorata che serve solo a dare il titolo alla serie ma che in combattimento non taglia nemmeno del burro sciolto. Per fermare questo casino, tre tizi anonimi partono per guadagnarsi un po' di fama e qualche soldo riuscendo nell'impresa e salvando il genere umano già che c'erano.

Golden Axe II
Fortunatamente in nessuno dei capitoli della serie si dovrà controllare uno sbarbatello come lui.

Cambia il cattivo, ma il gioco rimane lo stesso: per aumentare nuovamente le loro finanze, gli stessi tre compagni di merende si rimettono in cammino uscendo nuovamente vittoriosi e contenti, cosa che non si può dire dei giocatori.

Golden Axe III

Ancora una volta è la stessa solfa: nuovo cattivo, vecchie abitudini. Tuttavia stavolta gli avventurieri si sono abbastanza rotti di ripetere nuovamente la solfa, pertanto usando il precisissimo metodo della morra cinese lasciano uno di loro a fare da guida per i nuovi predatori delle ricchezze nemiche e i rimanenti inviano un paio di sostituti a fiancheggiare due nuovi compagni. Inutile dire che anche stavolta grazie all'immane potenza dell'ascia dorata il male viene nuovamente girato 90°.

Golden Axe: Beast Rider

Dopo eoni di assenza dovuta alle preoccupazioni dei produttori sul fatto che forse la serie stava diventando un tantino ripetitiva, ecco un misero tentativo di trasportare il tutto nell'era dell'alta definizione e del treddì, ma che come unico risultato ottenne una discutibile ennesima variante di God of War, solo con protagonista una rediviva amazzone tettuta che nulla ha a che vedere con la protagonista femmina originale e che invece ha più a che vedere con Nariko. La trama comunque finisce per essere la stessa, con la differenza che i personaggi ora parlano e anche male grazie al sopraffino doppiaggio di qualità non dissimile a quello dell'ultimo Mortal Kombat.

Dopo questo titolo, la SEGA ha pensato bene di chiudere i battenti della serie e di metterci una bella pietra sopra cercando di dimenticarsela; purtroppo però esistono ancora fan al giorno d'oggi che la reclamano, anche se basta nominare la mascotte primaria per distogliere la loro attenzione.

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Da quando si è ritirato, Gillius è stato ripreso più volte da delle figure sospette, armate di pericolose videocamere a definizione 240p; da quel momento, lo gnomo armato di ascia è divenuto una delle mascotte ufficiale di Mistero, per il trastullamento di Enrico Ruggeri.
  • Lo stesso Gillius ha approfittato per dichiarare di non essere imparentato in nessun modo con Dotto, il nano filosofo di Drizzit.
  • Come risposta alle domande sulle loro possibili parentele con Conan il barbaro e Red Sonja, Ax e Tyris hanno pacatamente aperto i crani dei giornalisti con le loro armi.