Video poker

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« Ma dai, che sfortuna, ho perso ancora! »
(Come imputare alla casualità un evento matematico.)
« Hai dei soldi da investire? »
(Video pokerista squattrinato cerca di spillarti soldi come può.)
« Tramite i video poker alcune società sono riuscite ad evadere il fisco per un totale 98 miliardi, qui ci vuole un bel condono. »
(Il ministero per le semplificazioni ha già la soluzione.)

Col termine video poker si intende genericamente un coin-up (caccialamoneta) dedicato al poker. L'unica differenza con un normale coin-up arcade è la possibilità assai remota di vincere qualche spicciolo, ma la stessa certezza di avere sputtanato soldi. Nel caso quasi impossibile di una vittoria cospicua si deve mettere in conto un combattimento all'ultimo sangue col gestore dell'esercizio, cercando di approfittare dei primi attimi di smarrimento per non dargli la possibilità di manomettere le prove o eliminarti fisicamente.
Il video poker è considerato da ogni economista che non si rispetti un investimento puro, oltre a riempirsi di denaro spontaneamente, svolge azioni di riciclaggio, truffa, falso in bilancio, usura, furto con destrezza, rapina senza mani, circonvenzione di incapaci ed evasione fiscale tramite una geniale applicazione Random[Recupero Automatizzato Neutralizzatore Di Ogni Monetina]. Questa applicazione garantisce al giocatore un'esperienza simile a una partita contro un esperto baro croupier.
In virtù dei suoi innumerevoli pregi si può trovare un video poker praticamente ovunque. Si è pensato addirittura di sostituire gli scomodi distributori automatici di vivande con video poker nelle scuole e nelle sale ristoro degli ospedali per garantire svago e ritorno economico.

Anatomia di un Video poker

A causa della sua diffusione la macchina attira le attenzioni delle forze dell'ordine.
« Ma dove cazzo si infilano i soldi? »

Una macchina da video poker è composta da tre gruppi principali: la scocca, il video e il computer. La scocca è in legno, riciclata da uno Space Invaders o un Tetris; il video è un tubo catodico Telefunken dell'85 con una fastidiosa una dominante azzurra protetto da un vetro blindato per sopportare gli attacchi di collera dei pokeristi depredati. Il vero cuore della macchina è un microchip contenente una versione del Poker per Nintendo DS[Opportunamente modificata] completato da un blocco di calcestruzzo per dare la sensazione che all'interno ci sia Deep Blue. L'unica parte originale è la tastiera, appositamente progettata per sopportare impatti da oltre tre tonnellate.

Come si gioca

La fase di rilancio con una mazza da 8 kg ripresa da una videocamera di sorveglianza.

Prima di tutto bisogna munirsi di una cospicua somma di denaro se si vuole giocare almeno qualche minuto. La macchina non accetta solo denaro contante ma anche Bancomat, carte di credito, bonifici e assegni circolari, ma vanno bene anche quelli classici rettangolari. Le versioni più aggiornate accettano anche orologi, gioielli, figlie femmine, bustine di cocaina e altri oggetti di valore. Inserito il malloppo che verrà prontamente visualizzato sullo schermo già decurtato di IVA si potrà procedere con la partita.

La pulsantiera

Considerato che i vetri blindati non supportano tecnologie "touch" il marchingegno si avvale di una pulsantiera con enormi bottoni in lega carbo-titanio adamantiato fissata su un pannello in fibre di kevlar e vibranio capace di sopportare l'ira di chi perde con un poker d'assi servito una mano da 40.000 euro. I pulsanti sono così grossi che si possono prendere tranquillamente a pugni senza sbagliare mira, ognuno con una scritta ben visibile, ma in inglese.
Per quanto ci è dato sapere per giocare si pigiano tasti a caso: CIP per puntare il tuo canarino, BET per puntare soldi, BETTER per puntarne di più e BEST per puntare tutto, anche la nonna. Tenendo premuto un tasto si attiverà il moltiplicatore che raddoppia la posta ogni 0,3 secondo sino al rilascio del pulsante. Si consiglia di non premere il pulsante DROP che sgancerà un maglio idraulico ad altezza coglioni. Per le strategie da adottare durante il gioco si veda Leggi di Murphy.

Il video pokerista

A lungo la scienza si è interrogata sulle cause che generano queste piaghe sociali: sebbene si ritenga che la dipendenza sia di natura psicologica non si esclude la possibilità di una predisposizione genetica: il soggetto è nato imbecille. Si stima che il primo video pokerista documentato sia apparso pressapoco nello stesso periodo della diffusione dei video poker, il che denota una stretta correlazione tra i due elementi. Il video pokerista irrecuprabile si distingue facilmente grazie ad alcuni particolari e comportamenti tipici:

  • Fuma una sigaretta.
  • Fuma un'altra sigaretta mentre quella di prima si fuma da sola sul posacenere
  • Sulla pulsantiera c'è un flut di prosecco in ebollizione
  • Indossa una camicia di flanella a scacchi sopra al pigiama
  • Avendo smarrito ogni barlume di dignità indossa i sandali con le calze
  • Ha enormi depositi salini sotto le ascelle
  • Ha perso quasi tutti i capelli. Giocandoseli a video poker
  • Il suo volto è rosso a causa delle radiazioni emesse dallo schermo
  • Parla con il video poker.
  • Il video poker lo ignora.

video pokerdipendenza

« Cosa? Vorresti parcheggiare qui? E magari andare alla bar a giocare, vero? Io ti ammazzo! »

Questa pericolosa patologia porta il soggetto, generalmente maschio, ad adottare stili comportamentali autodistruttivi. Posseduto dal Demone del gioco questo triste figuro passa il suo tempo seduto su uno scomodissimo seggiolino da bar pigiando bottoni e borbottando mestamente. Il suo delirio lo porta a prendere possesso fisicamente di un video poker e non cederlo mai, nemmeno al proprietario per il terrore che qualcuno possa vincere nel tempo di una sua eventuale assenza. Quindi il video pokerdipendente, quando non ha soldi per giocare, pattuglia la macchinetta e dissuade i potenziali giocatori minacciandoli con una siringa di insulina del figlio diabetico. Alla chiusura dell'esercizio il tossico viene cacciato, ma dorme nelle vicinanze in un sacco a pelo. Con l'andare del tempo tutti i video pokerdipendenti iniziano ad assomigliarsi: magrissimi ed emaciati, schiena incurvata, pochi capelli ma spettinati e unti con cura, occhiaie rosse e gonfie, denti cariati, casa pignorata, moglie scappata, figli drogati e pesciolino rosso in cura per depressione. Dopo aver perso ogni amico, strozzini compresi, distrutto una o più famiglie e dilapidato un patrimonio stimabile intorno ai 300.000 euro il cretino si accorge che avrebbe potuto comprare un cazzo di video poker usato da tenere in casa a 400 Euro in un annuncio del giornale che usa per coprirsi di notte quando dorme sulla panchina al parco pubblico.

La cura

Durante la terapia è fondamentale il supporto dei famigliari
« Sono stati sperimentati farmaci psicoattivi, tecniche psichiatriche, operazioni chirurgiche al lobo temporale, ma la tecnica più efficace, quando si ha un familiare con questo tipo di problemi, rimane ancora una somministrazione immediata di calci nei coglioni seguita da una eventuale ginocchiata nei denti »

Per combattere la video poker-dipendenza esistono centri specializzati nei quali i pazienti vengono riabilitati tramite sofisticate tecniche psichiatriche:

  • Terapia blanda (Preventiva per i principianti): Il giocatore viene pestato a più riprese da finti strozzini che lo costringono a trovarsi un secondo lavoro per ripagare i debiti che non ha ancora contratto.
  • Terapia media (Per amatori) Per restituire i soldi altrimenti sarebbero stati destinati a scopi più edificanti l'amatore viene rinchiuso in un video poker e costretto a lavorare come croupier virtuale dodici ore al giorno, domenica compresa, con una retribuzione pari al consumo di un video poker calcolato in Kw/Ora. Circa 50 centesimi al giorno.
  • Terapia d'urto: Al giocatore incallito vengono amputate entrambe le braccia e strappati i bulbi oculari in modo che possa percepire una pensione di invalidità per sostenere la famiglia senza la possibilità di giocarsela (sia la famiglia che la pensione).

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