Super Mario 64

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Super Mario64.

Un solo Mario non basta più, ne servono 64.


« Alla vostra sinistra, potete ammirare una stanza vuota con un dipinto al suo interno. Alla vostra destra, potete ammirare un'altra stanza vuota con un altro dipinto al suo interno. Davanti a voi, potete ammirare un corridoio che conduce ad una serie di corridoi vuoti, ciascuno con un dipinto al suo interno... »
(Peach mentre si vanta delle meraviglie del suo castello)

Super Mario 64 è un videogioco a piattaforme del 1996, anno in cui gli esseri umani smisero di camminare lungo mondi bidimensionali prendendo delle scatole a testate e inseguendo funghi, e acquisirono, oltre alla voce, la capacità di tirare calci e pugni.

Trama

Finalmente Mario conosce le meraviglie della terza dimensione. Forse.

In seguito al lungo periodo di pace nel Regno dei Funghi come diretta conseguenza del recente bombardamento statunitense, la principessa Peach aveva deciso di dedicarsi alla televisione: fece pertanto carriera come letterina di Passaparola e, con il denaro conquistato con fatica e sudore, decise di costruirsi un castello. Fino ad allora la bionda dittatrice aveva vissuto alla giornata, facendosi ospitare di qua e di là: e, chissà perché, nessuno rifiutava mai la sua presenza in casa, né lei si era mai lamentata dell'eventuale presenza di piselli sotto il materasso.

All'inaugurazione del gigantesco maniero, costituito da una moltitudine di stanze rigorosamente vuote, Peach aveva pensato di organizzare un megaparty adatto al suo lignaggio, benché in forma ridotta: solo due o tremila invitati, fra capi di stato, imprenditori e ricconi vari, assieme a una nutrita schiera di escort per allietare i facoltosi ospiti; ma, poiché la donna brava è quella che cucina e lava, la nostra si ridusse infine a preparare una torta per Mario. All'idraulico nano Peach inviò la seguente missiva:

« Caro Mario,
ho preparato una torta per te. Vieni al castello e te la darò. »
(Peach)
"...and she's buyin' a stairway to Heaven..."

L'uso indiscriminato del verbo da parte della colta Peach fece sì che il baffetto, che era pure allergico a tutto ciò che non fosse fungo, non ci pensò due volte a raggiungere l'amica al castello. Ma non aveva fatto i conti con (colpo di scena...) Bowser, anch'egli desideroso di godere dei dolci prelibati di Peach. Tentò di imbucarsi al castello, ma stranamente il suo infallibile travestimento (baffi finti, canotta pugliese con tricolore sul petto e un piatto di tortellini in mano) non funzionò. Al lucertolone non rimase altra alternativa che segregare Peach nel castello e sperare che la sindrome di Stoccolma facesse il resto.

Per recuperare Peach, situata nella stanza più alta del castello, Mario aveva due alternative:

  • visitare, uno per uno, tutti i mondi nascosti all'interno dei dipinti magici, recuperare un numero esorbitante di superstelle atte ad aprire pazientemente ogni porta dell'edificio (sette per ognuna delle quindici aree, senza contare le altre quindici nascoste sotto la tazza del gabinetto), il tutto prendendo a calci migliaia di nemici. Dopodiché affrontare Bowser e liberare Peach.
  • sfondare la porta della suddetta ultima stanza. Dopodiché affrontare Bowser e liberare Peach.

Ovviamente Mario scelse la prima opzione.

Gameplay

« So long, King Bowser! »
(Mario, constatando con ammirazione la grandezza di Bowser.)

Mario dovrà buttarsi a capofitto dentro dei quadri fasulli (ecco cosa si rimedia a comprare dai cinesi) e prepararsi a spaccare culi. Dovrà infatti prendere a sassate dei boss maniaci dei baffi oppure sfidare esseri più innocui a gare di velocità, forza, o Texas Hold'em. Dopo aver barbaramente ucciso Bowser per tre volte, potrà finalmente liberare Peach, la quale esprimerà a Mario tutta la sua profonda gratitudine con un bacio sul suo lungo, turgido ed enorme naso.

Ottenute tutte le 120 stelle, oltre ad avere i pollici fuori uso il giocatore potrà godere di un premio che non mancherà di riempire il cuore di gioia e soddisfazione: appare Yoshi. Non una targa in oro massiccio con su inciso il proprio nome, non un cospicuo conguaglio economico necessario per ripagare il mutuo aperto in seguito alle ore di lavoro impiegate a terminare il gioco: c'è Yoshi, che vi chiederà uno zuccherino per poi suicidarsi dal tetto del castello.

Vi siete mai chiesti perché il castello di Peach non sia mai apparso al buio?

Il castello di Peach

« Era una casa molto carina
senza soffitto, senza cucina [...]
non si poteva andare a letto
perché in quella casa non c'era il letto
Non si poteva far la pipì
perché non c'era vasino lì
Ma era bella, bella davvero
in via dei matti numero zero 64. »

Il castello di Peach è il luogo da cui l'idraulico italico accede nei posti più disparati del Regno dei Funghi o giù di lì. Presenta un arredamento più povero della casa di Topolino, ma, a differenza di quest'ultima, il castello ha il pregio di non scomparire di notte e di non essere invaso da animali antropomorfi durante il giorno. Eccetto Bowser, s'intende.

Metal Mario. Più o meno.

Potenziamenti

Essendo Mario visibilmente ingrassato in seguito al suo passaggio in tre dimensioni, Peach pensò bene di costringerlo ad una dieta povera di funghi, e al loro posto ci mise dei cappelli stupefacenti che, pur non potendo essere ingoiati (Mario non è Rockerduck), gli donano alcune abilità:

  • Il cappello alato, strano a dirsi, rende Mario capace di volare. Ogni nintendaro degno di questo nome tenta di fare altrettanto ogniqualvolta sente la musica di sottofondo, chiedendosi perché dal proprio cranio non spuntino alucce in grado di sollevare i propri 110 kg di grasso da patatine.
  • Il cappello d'acciaio rende Mario un rude essere di metallo in grado di avanzare tra la folla senza subire danni, il tutto trangugiando un generoso gallone di birra e uccidendo i nemici a suon di headbanging.
  • Il cappello invisibile dà la capacità di diventare pura energia e di attraversare pareti. Tuttavia, essendo invisibile è alquanto difficile da trovare.

Pare che al termine del gioco Mario abbia rifiutato di disputare l'ordinario controllo anti-doping "per principio".

Remake

Finale alternativo.

All'uscita del Nintendo DS, console portatile che introduceva svariate innovazioni come l'uso del touchscreen, del doppio schermo e del microfono, la Nintendo pensò bene di rilasciare un gioco che non sfruttasse nessuna di queste cose, per non togliere spazio a Nintendogs. Fu così creato Super Mario 64 DS, che aggiunse al tutto tre nuovi personaggi: Yoshi, Luigi e Wario, ciascuno dotato dei seguenti superpoteri:

  • Yoshi mangia i nemici e ne fa delle uova, pur essendo, almeno sulla carta, un maschio. Per il resto ha la forza fisica di un Fassino e la sua abilità principale rimangono tuttora le boccacce rivolte agli ignari nemici. All'inizio del gioco Yoshi è l'unico personaggio disponibile e pertanto il giocatore medio resta con il dubbio di giocare a una versione taroccata del videogame. Ipotesi suffragata dal fatto che il giocatore medio di DS è un accanito utente di giochi diversamente acquistati.
  • Luigi, nonostante la sua voce da checca, è finalmente capace di volare: effettuando una singola capriola all'indietro può raggiungere e raccogliere superstelle per le quali qualsiasi altro personaggio deve sbattersi per ore. Ma Luigi, avendo (tra le altre fobie) paura di volare, preferisce fare uso della sua abilità più inutile e tamarra, ossia camminare sull'acqua e fingersì Gesù Cristo. Il tutto prima di ricordarsi di avere paura anche dell'acqua.
  • Wario, l'unico culturista obeso che si conosca, spacca massi enormi con il solo aiuto del suo enorme sedere, È vero: non sa saltare, è terribilmente lento e bestemmia durante il gioco, ma sono dettagli.

Sono poi presenti millemila minigiochi grazie ai quali l'agonia di Peach si protrarrà ancora più a lungo, almeno finché il giocatore non decide di smettere di prendere le bombe a cannonate o di dedicarsi al gioco d'azzardo assieme a Luigi.

Recensioni

"Mio Dio... Cos'ho fatto!?"
  • I seguaci dell'idraulico definirono Super Mario 64 "il miglior gioco di sempre". Poi, all'uscita di Super Mario Galaxy, lo definirono "il miglior gioco di sempre". Poi, all'uscita di Super Mario Galaxy 2, lo definirono "il miglior gioco di sempre".
  • Gli amanti dei videogiochi splatter criticarono Super Mario 64, lamentando l'assenza di budella e frattaglie dopo l'uccisione dei Goomba, i cui cadaveri, invece di essere orribilmente martoriati dall'idraulico, si limitano a scomparire. Criticarono inoltre l'assenza di contadini innocenti da torturare.
  • Gli amanti dei giochi di ruolo alla Final Fantasy lamentarono invece lo scarso numero di personaggi, che non permetteva l'elaborazione di fanfiction o yaoi vari, nonché la scarsa espressività di Mario, il quale, oltre ad essere dotato di un taglio e di un colore di capelli eccessivamente normale, non si fermava ogni tre secondi per elaborare monologhi sull'amore, il coraggio e cazzate varie.
  • I retrogamer trovavano la grafica di Super Mario 64 eccessivamente accurata e tentavano senza successo di creare porting per SNES, NES o tostapane, in modo da ridurne il numero di pixel.
  • Le riviste ufficiali Nintendo diedero a Super Mario 64 un voto pari a 64/10, mentre a Super Mario 64 DS un voto pari a 64DS/10. La valutazione più entusiastica fu 10/0, che causò l'implosione dell'aritmetica mondiale.
  • Il più celebre critico videoludico dei giorni nostri, tal dott. A. V. G. Nerd, commentò: "This game is utter shit and I rather fuckin' take a shit 'cause this game is complete shit!” dopo la sua uccisione da parte di una bomba semovente.
"OHHHH MYYY GOOOD!!!"

Collegamenti esterni