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Portale Videogiochi

L'unico portale che si fa beffe dei casual gamer!

Chiacchiere & giudizi Visita la categoria Progetto

Voce in Latrina
I protagonisti della serie mentre preparano un nuovo colpo con determinazione e serietà.
« È chiaro che questi giochi sono altamente diseducativi per i bambini in quanto istigano al furto: mamme, comprate loro invece l'ultimo GTA uscito, questo li farà felici in tutta sicurezza. »
(Campagna promozionale Gamestop della serie)
« Il comportamento di quel procione è alquanto... disdicevole. »
(Il Conte sulle attività della banda Cooper)
« Sly? È la mia serie di videogiochi preferita, senza discutere, e... no i fazzoletti qui mi servono per il raffreddore. »
(Fan dei furry durante un'intervista)

La serie di Sly è una delle tre saghe videoludiche cartoonose propinate dalla Sony al tempo della PlayStation 2. Dato che per questo caso non c'erano compagnie esistenti da costringere a cambiare serie, venne chiamata una giovane ditta nascente che senza saperlo avrebbe successivamente creato un omonimo film senza volerlo: i Sucker Punch. La Sony chiese loro di mettersi subito al pari con Naughty Dog e Insomniac per creare così un trio di serie con protagonisti furry, e il risultato fu una versione moderna e stilosa del Robin Hood della Disney.

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Citazioni videoludiche Immagini piene di pixel
« Questo non te lo insegnano al campo, yu-huu!! »
(Grayson mentre monta una mensola in salotto)
« Ho imparato da lui ad essere così stronzo. »
« Sono rimasto traumatizzato da tanta violenza insensata, se ci ripenso ho ancora gli incubi. »
Scaricatori di stress
Videogioco che non ha mai ispirato stragi Passatempi virtuali dal rating medio/alto
Brad non capisce un cazzo di tecniche di sopravvivenza.
« S.T.A.R.S.! »
(Tipico verso del Nemesis selvatico quando anche solo respira)
« Alcune parti sembrano guaste. »
(Jill rivolta a qualsiasi oggetto che non sia illuminato)

Resident Evil 3 è il terzo episodio della guida di sopravvivenza creata dalla Capcom per istruire le giovani menti in caso di apocalisse zombi. In questa puntata l'esperta di sopravvivenza Jill Valentine della S.T.A.R.S. mostra i metodi per uscire da una città gonfia di non-morti e come evitare l'ingombrante presenza di armi biologiche refrattarie alla sconfitta ed armate di lanciamissili.

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Addestratori di tiro all'hitbox
Conflitto militare di dubbia natura Guerre poligonali assortite
Questi sono solo una parte...
« Volete davvero dargli ascolto!? Vi ricordo che l'ultima volta che l'abbiamo fatto ci hanno quasi aperto un altro buco del culo. »
(Rico su indicazioni non proprio esatte di Hakha.)
« Vincere! E vinceremo! »
(Scolar Visari arringa le sue truppe.)

Killzone è uno spara-a-caso in prima persona, nel quale impersonare ben quattro carismatici personaggi. Tranne Hakha, che è il negro del gruppo e nessuno lo vuole.
Lo scopo del gioco è quello di mettersi nei panni di uno dei quattro soldati ISA e difendere il pianeta Vekta, colonizzato dalla Terra, dall'attacco degli Helghast, reietti terrestri stanziatisi invece su Helghan. Quello del giocatore è, più banalmente, fare un massacro: come si può notare, i due scopi coincidono.
Il gioco è stato sviluppato nel 2004 dalla Guerrilla Games ed è stato ampiamente elogiato per gli altissimi livelli di grafica e sonoro, paragonabili solo ad altri capolavori del genere, come Tetris. Secondo le aspettative ufficiali dell'Hype, questo gioco doveva essere "L'Ammazza Halo", ovvero un titolo capace di polverizzare la concorrenza. Infatti, dopo aver provato il titolo, molti giocatori sono appunto passati ad Halo.

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Esibizioni D-istruttive
Nuovo tentativo di combo complessa Arrossatori aggiuntivi di tunnel carpale
Tipico giocatore di Spartacus Legends.
« Non hai altra scelta, uccidili tutti! »
(Il gioco ci ricorda che lo scopo ultimo non è raccogliere margherite.)
« Tutti i giocatori di uguale livello hanno accesso allo stesso equipaggiamento, ma chi paga con soldi veri ha accesso preventivo agli oggetti migliori! »
(Ubisoft mentre ci ricorda di essere sempre dalla parte dei giocatori ricchi.)

Spartacus Legends è un picchiaduro spacciato per free to play prodotto nel 2013 dalla Ubisoft, in cui il giocatore verrà messo nei panni di un povero lanista in cerca di gloria. Partendo con una manciata di monete e un gladiatore strappato da una casa di riposo vestito con un pannolone per adulti, il giocatore dovrà costruire la propria fortuna con i litri di sangue e i metri di intestino dei gladiatori le sue mani, fino a diventare il miglior lanista del mondo. Ovvero di quella fogna di città che è Capua.

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Bastardate Multiplayer e cooperative
Possibile causa di S.W.A.T. al citofono Ulteriori motivi per spaccare un controller
Un comune Pg Guerriero? No, semplicemente un giocatore di cricket.
« World of Warcraft è la Quintessenza Incarnata[citazione necessaria] di tutto il Fantasy! »
« Temo che questo Dungeon sarà tosto! »
(Nerd che confonde i luoghi della realtà con quelli di WoW)

World of Warcraft (che in itagliano significa: il mondo in guerra per le sottilette Kraft) è una droga venduta dalla Blizzard al prezzo di circa sessantadieci € al chilo e, in quanto tale, può provocare assuefazione, disturbi neurali, impotenza precoce e, nei casi più gravi, perdita della verginità anale a causa dell'uso eccessivo del mouse e del tasto tab (la NASA, in merito a questo effetto collaterale allarmante, brancola ancora nel buio).

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Visioni di ruoli distorte
Ultimo racconto di spade scintillanti e odio interraziale Mondi sparsi tra tempo e spezie
Nonostante la pessima situazione, Jack riesce a conservare tutto il suo aplomb.
« Questo è razzismo! L'unico nero del gioco è un traditore e muore pure! »
(La comunità afroamericana prima che fosse rilasciato sul mercato Far Cry 2)
« Ehi, non lamentavi dei bug! Stavolta siamo solo i publisher, non c'entriamo nulla con la programmazione! »
(Ubisoft su Far Cry)

Far Cry , soprannominato Fart Cry dai gamer, è un gioco uscito nel 2004 sviluppato da Crytek ed è universalmente riconosciuto come il videogioco più tamarro in circolazione di questo decennio. Uscito inizialmente su PC e poi diffusosi in ogni altra piattaforma a causa del noto male del "Porting", dalla sua data di uscita sono state rilasciate dalla casa sviluppatrice una miriade di patch, il cui fine è quello di tappare tutti i bug e gli errori che si trovano nel gioco. Molte volte le patch stesse tendono a causare errori, facendo diventare il gioco un troiaio dai colori sballati e dai nemici immortali.

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Videogames dove tocca anche pensare
Osservatorio di civiltà dall'alto Fantasie divino-urbanistico-tattica miste
In caso di zombie, inserire la carta di credito nella fessura apposita e rompere il vetro.
« Braaaaaaains! »
(Zombie alla vista del protagonista)
« POW! »
(Risposta del protagonista armato di fucile a canne mozze)

Dead Nation è un gioco di zombie che ha principalmente due funzioni:

  1. sfogare la rabbia repressa;
  2. riempire il Playstation Store.

Il gioco consiste nel falciare tutti gli zombie che hanno invaso la città, di cui il player interpreta l'unico superstite. Non c'è altro da dire.

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Simulatori di realtà paradossale
Esperienza elettronica consenza bug, senzacon features Library preferita dalla fan base
Screenshot del gameplay nella versione HD del gioco.
« Questa è un'opera di fantasia. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale. »
(Frase all'inizio del gioco che mette in chiaro le cose.)
« Parigi ha visto peggio di te. »
(L'ispettore Vergier ad Angela Merkel, in ricordo dei vecchi tempi.)

Rhythm Thief e il Tesoro dell'Imperatore è probabilmente il miglior videogioco sui supereroi mai fatto nella storia, ideato e prodotto da SEGA quando il produttore di Samba de Amigo si sentiva in vena di creare altri rhythm game frustranti nel suo tempo libero. Purtroppo in quel periodo SEGA non se la stava passando tanto bene, con la bancarotta e una dichiarazione di supporto per soli 3-4 franchise, quindi, il povero produttore dovette fare quasi tutto da solo e pure sull'allora console di nicchia che era il Nintendo 3DS.

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Competizioni sanzionate o sanzionatorie
Gran premio sponsorizzato dalla Federazione Italiana Autoscuole Campionati di sudore da fermi
Il trofeo concesso al pilota che riesce a salire sul gradino più alto del podio usando ancora le proprie gambe.
« ... »
(Stig su diritti d'autore dopo che il suo casco è stato utilizzato come simbolo della serie)

MotorStorm, o Tempesta a Motore, è un simulatore di guida di gare rally leggermente fantasiose, sviluppato direttamente da Sony per la propria PlayStation 3 rinchiudendo in cantina a lavorare sviluppatori poco noti e sconosciuti. La serie porta su console tutte quelle gare fuoristrada che i giocatori di Colin Macrae Rally si erano solo sognati, rimuovendo sterrati in mezzo al bosco, campestri sulle colline e strade asfaltate per inserire canyon, fitte giungle pluviali, vulcani in eruzione e cataclismi massivi. Per quanto il gioco possa sembrare un sport, non lo è, non c'è niente di sportivo in MotorStorm, non ci sono regole e pure i giudici di gara fanno i gestacci.

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Svaghi per boomer
Copia fisica dalla collezione della nonna Storico dei classici geriatrici
« Golden Axe? More like Golden AAAAASSSS!!! »
(L'Angry Videogame Nerd in merito alla serie.)

La serie di Golden Axe è una delle tante saghe videogiocose a scorrimento create durante i primi tempi d'oro della SEGA e che hanno fatto venire nei pantaloni migliaia di bambini degli anni '90 prima dell'esistenza di Peter Jackson; dato che si erano già esplorate possibilità del futuro, della criminalità e anche del nonsense degno di Mucca e Pollo, i dirigenti SEGA decisero di optare per questa loro nuova serie sul fantasy, prendendo spunto dal cartone animato del Signore degli Anelli di Ralph Bakshi.
Inutile dire che quando sono comparsi i film di Jackson, la serie è crollata su se stessa, finendo come comparsa casuale nelle puntate dei programmi d'occulto del calibro di Giorgio A. Tsoukalos. Nonostante questo il culto dei fan che la seguono è rimasto saldo al punto che i dirigenti SEGA devono tenere Segata Sanshiro a portata di mano per respingere un eventuale attacco di haters di quel culto.

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Giochi e non riesci più a schiodarti
Gameplay seriamente intrippante Stupefacenti digitali sfusi
Una classica partita tutto sommato tranquilla a Piante contro Zombi.
« Ma che giochetto stupido... »
(Chiunque prima di provarlo e non riuscire a staccarcisi per due ore di fila.)

Piante contro Zombi è un videogiuoco basato su una storia vera. La base del gioco consiste, come chiunque farebbe quando vede arrivare un'orda di zombi variopinti, di seminare piante d'attacco nel proprio giardino per eliminare i putrefatti avversari. Al comando di un vero e proprio esercito sempreverde, si possono creare diverse squadre di fiori e combattere con diverse tattiche, anche se sarebbe stato più sensato prendere almeno una delle cinque falciatrici del gioco e usarla per sterminare ogni zombi sul cammino.

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