Peter Jackson

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Peter Jackson è l'autore de Il Signore degli Anelli.

La nascita

Sir Peter Robert Jackson nasce all'età di 7 anni a Pukerua Bay, in Nuova Zelanda, nel non lontano 31 ottobre 1961. Grazie a questa particolare alterazione genetica i suoi genitori decidono di mandarlo a scuola già dal secondo giorno di vita, riscuotendo però malumore e incomprensione da parte del piccolo Peter: egli, infatti, non sapendo parlare (e passando l'85% della giornata a mugolare e fare bolle di saliva) si rende subito oggetto di scherno da parte dei compagni, mentalmente avanzati. Inoltre le maestre, ritenendo inopportuno dovergli continuamente cambiare pannolino, lo allontaneranno dall'istituto costringendo i suoi genitori a spedirlo dalle suore.

Le angustie

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Peter Jackson

È proprio dalle simpatiche mena-iella che Peter si avvicina al mondo del cinematografo (dapprima come semplice mangiatore di pellicole, in seguito come maniaco di Liz Taylor). Dopo mesi passati a sbavare sulle bobine, il futuro regista impara ad usare il proiettore della comunità clericale (due suore baffutissime lo infilarono nell'ormai abbandonata cabina dei proiezionisti all'età di 8 anni, ovvero 1 anno, con l'intento di farlo morire di stenti). Sopravvivendo a pellicole e chicchi di pop-corn dell'ultima proiezione nel '44 (muffe più verdi della speranza), Peter impara a parlare e ad usare il vecchio proiettore della cabina, rivelandosi quindi un vero e proprio talento (non ci sono, ad oggi, altre documentazioni riguardanti un bambino di 1 anno in grado di far funzionare un proiettore).

Il primo amore

Lionel Hutz, l'insipido avvocato che l'ha messo in culo al povero Peter

La passione diventa professione quando, nel 1967, all'età di 6 anni e con un corpo di 13, Peter evade dall'angusta cabina e decide di girare un film. Presentandosi dalle macabre sorelle carceriere (le quali non lo riconosceranno a causa del lungo lasso di tempo trascorso in "esilio"), Peter proporrà loro la parte in un film americano pieno di grandissimi attori spacciandosi per produttore cinematografico (non si spiega tutt'ora come le suore abbiano potuto credere a quel bambino e come sempre quel bambino abbia fatto a documentarsi sul mondo del cinema da una stanzina senza finestre, libri e tanto meno Internet). Resta il fatto che le ignare suore accettano la parte ed iniziano le riprese di "Ghh caccapupù" (questo il titolo scelto dal giovane talento ancor prima di iniziare a parlare). Quando però le sorelle si accorgono della bufala (la prima scena è girata nel campo di grano tangente la parrocchia, con uno spaventapasseri truccato da Charlie Chaplin e un gatto beige senza una zampa), la situazione si complica:.

Sopra, le lame della mietitrebbiatrice che hanno dilaniato le anziane suore

le grasse pinguinelle decidono infatti di avvertire la polizia della tentata truffa e si dirigono a gambe levate verso il telefono più vicino. Peter, spaventato (nonché arrabbiato con lo spaventapasseri per la pessima performance), si getta all'inseguimento delle vecchie dall'alto di una sgangherata mietitrebbiatrice; fato vuole che, per l'occasione, le sfortunate suore si erano vestite con indumenti dorati per interpretare due candelabri dell'epoca rinascimentale, mimetizzandosi così con i campi circostanti. Mr Jackson, impegnato a distinguere fra le pannocchie le sagome sgambettanti delle due anziane, neanche si accorge di averle già trasformate in sfilatini di suore: sarà il macabro rumore delle budella attorcigliate fra le lame ad attirare l'attenzione del giovanissimo regista

La carriera

Quest'esperienza, tuttavia, non interagisce negativamente sulla vita di Peter; anzi, gli serve su un piatto d'argento quello di cui tutti gli artisti hanno bisogno: l'ispirazione. Fu infatti proprio grazie a questo fortuito duplice omicidio (con aggravante di brutalità) che Peter si appassiona al mondo dello splatter, genere cinematografico particolarmente sanguinoso del quale il regista diventerà portabandiera nel suo Paese e anche all'estero. Quello che succede dopo è storia nota: Peter si scopa quella, poi gira "Fuori di testa", poi si scopa quell'altra, quindi gira "Splatters - Gli schizzacervelli" e si prende una pausa dal cinema e dal sesso (una delle due fortunelle era in realtà nientepopodimeno che Rufus, il gatto beige a tre zampe dell'orfanotrofio). Una volta passata la scimmia per il gore (e dopo aver girato anche un film pieno di fantasmi con un attore un po' tremolante del quale mi sfugge il nome, qualcosa tipo Michael J. Fox), Peter fa il salto di qualità che lo trasformerà in star internazionale: all'età di 47 anni (ma con un cervello di 40; ormai dovreste aver imparato a fare i calcoli) trasporta sul grande schermo uno dei libri più lunghi e innegabilmente elfici (sì, elfici: ho finito gli aggettivi sensati) degli ultimi secoli: "Il Signore degli Anelli".

"Il Signore degli Anelli"

La trilogia del fortunato colossal procurerà all'ormai affermato regista non solo una valanga di quattrini, ma anche di querele: secondo Lionel Hutz (l'avvocato de "I Simpson"), infatti, Peter Jackson avrebbe contribuito con i suoi film alla crescita sproporzionata della comunità nerd mondiale. Questo, sempre secondo Hutz, comprometterebbe addirittura la salvezza dell'intero genere umano in quanto "i nerd sono soggetti asessuati che preferiscono Star Trek e i videogiochi anni '80 all'atto della procreazione"; e Peter Jackson, in quanto creatore di film nerd cult (li abbiamo già citati tutti, non scassateci la guallera che tanto mica li ripeto, nossignore) si sarebbe autoproclamato "Re dei nerd" e quindi nemico dell'umanità. Al povero regista non resta così che emigrare sulla remota Isola del Teschio dove, una volta entrato in contatto con la comunità autoctona, girerà il remake di King Kong, stavolta usando il vero scimmione e non un pirla vestito da gorilla

Curiosità

  • Peter viene nominato cavaliere il 1° gennaio 2010 da Maurizia Paradiso, giunta sull'Isola del Teschio per una gita di piacere
  • La scientifica di Pukerua Bay (nient'altro che un insegnante di chimica delle superiori del luogo e sua moglie, per giunta cieca) analizzando i brandelli resti delle suore, scoprì che le anziane megere altro non erano che moglie e sorella di Lionel Hutz
  • Peter Jackson smentì più volte la sua presunta volontà di voler distruggere il globo, ma nessuno gli diede credito (solo una persona si adoperò a favore del regista, lasciando davanti ad un commissariato una foto ritraente un giovane Peter Jackson impegnato a scrivere con bombolette spray la scritta "AMO IL MONDO, MICA LO VOGLIO DISTRUGGERE" su un muro. Il mittente, rimasto anonimo, si firmò con quella che pare essere l'impronta di una zampa felina; sulla busta furono anche trovati alcuni peli beige. La polizia è convinta che l'immagine sia un fotomontaggio opera di un esperto di Photoshop)