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« Et voilà, nus avimm' fatt le cinemà! »
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Voce in Latrina

Donnie Darko è una pellicola del 2001 che propone allo spettatore un mix di fantascienza, film erotico e cocaina. Fu il film più visto in quell'anno in Azerbaijan anche perché fu l'unico film trasmesso nell'unica sala del paese.

Nonostante i vari premi vinti dal film come l'Oscarrafone per la trama più annacquata e per l'attore protagonista più psicolabile, la pellicola fece scandalo. Attivisti della LAV infatti insorsero asserendo che il coniglio Frank sarebbe stato maltrattato durante le riprese del film, per poi essere macellato e mangiato alla fine delle riprese; la prova di tutto questo sarebbe stato il ritrovamento del pelo tarmato in polietilene made in Nippon rinvenuto nello stanzino dei costumi sul set. Questa protesta però non ebbe gli effetti sperati, anzi incentivò la caccia di frodo al coniglio demoniaco il tutta la zona del Peloponneso facendo quasi estinguere tutta la popolazione locale dell'animale.

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Citazioni dal red carpet Immagini esclusive
« No Luke, non serve a pelare le patate. »
(Yoda parlando delle spade laser)
« Era ora che l'impero uscisse dal tunnel di monopalla »
(Chiunque sulla morte nera)
« Entra nel lato oscuro... fino al 30 maggio c'è lo sconto del 40% su tutti i prodotti! »
(Pubblicità del lato oscuro)
Migliori pellicole per tutti gli schermi
Proiezione campione d'incazzo al botteghino Elenco ripieno di diritti d'autore
Se proprio vogliamo dirla tutta, questo film non brilla per originalità...
« Ci lanceremo sulla Francia vestiti da civili per fare una cosa e UNA SOLA. »
(Tenente Aldo Raine su andare a mangiare lumache)

Bastardi senza gloria per alcuni è solo un film tra tanti, mentre per altri è IL film. Dal momento che nel titolo è presente un'espressione volgare, difatti, è possibile affermare che si tratta di un film di Quentin Tarantino, e per la precisione del migliore tra tutti i film di Quentin Tarantino, al quale il regista ha lavorato più o meno dal periodo Mesozoico, atteso con spasmodica trepidazione da tutti i suoi fan fino a che morte non è sovraggiunta per la maggior parte di essi. In pochi vissero abbastanza per poterlo finalmente apprezzare[citazione necessaria] al cinematografo.

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Celebrità cinematogra(n)fiche
Star ricca e famosa Interpreti e vincitori di Oscar

Nicolas Cage, pseudonimo di Nicolino Chitammuort Coppola, è un attore americano di origine statunitense.
I suoi film si dividono in tre categorie:

Nel 1996, a soli 32 anni, conquista il Premio Oscar salendo sul palco a ritirarlo prima del vero vincitore (Massimo Troisi, che decide in segno di protesta di morire d'infarto). Nel 2003 Cage sfiora una seconda statuetta presentandosi sul palco del Kodak Theatre travestito da Adrien Brody, ma essendo un attore di merda viene scoperto. Nicolas Coppola nasce sul set di Rocky. La madre, Talia Shire, è l'Adriana del film. Il padre, Sylvester Stallone, è contrario alla gravidanza e manifesta la propria disapprovazione provando a fare abortire la Shire con una serie di montanti alla pancia. Lo zio, Francis Ford Coppola, filma la scena.


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Registi più o meno incompresi
Smacchinatore di cineprese odierno Altri creatori di mattonelle soporifere

George Lucas è un Personaggio leggendario e semi-divino con poteri paranormali allo stesso livello di un faraone, un imperatore azteco o Padre Pio, è il fondatore/capo di una setta religiosa talmente potente, ma talmente potente, da essere riuscita a pagare gli articoli determinativi per la maggior parte dei titoletti della Voce e un paio di dozzine di maiuscole in posti in cui non sarebbe stato necessario metterle.

Giorgio Luca nasce da qualche parte nella gloriosa e opulenta America del pre-49, quando la vita era più semplice e gli alieni comunisti avevano invaso solo l’Europa.

Vivendo emarginato a causa del suo alto livello di nerdizzazione, Giorgio passava le giornate giocando con i suoi modellini di navi spaziali e soldatini ritoccati di Warhammer (allora appena inventato). Quando i genitori gli tolsero i suoi adorati balocchi, dicendo che ormai era troppo grande per dilettarsi con simili trastulli, il piccolo Giorgio mise il muso e si rinchiuse in camera sua per sei mesi. Nonostante il suo amichetto del cuore chiedesse spesso di lui, Giorgio non si fece sentire più da nessuno, tanto che i suoi genitori, credendo fosse scappato o, meglio, morto, si rimisero d’impegno per sostituirlo con un esemplare migliore.

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