Nanni Moretti
Nanni Moretti è un attore e regista cinematografico, o almeno così dicono in giro.
Famoso per ingurgitare Nutella a tonnellate e conseguentemente defecare anche l'anima, alcuni dei suoi film sono piuttosto noti e polemici, come Il Caimano - mangio tanto e cago piano, ispirato al Nano di Arcore.
I suoi film sono molto impegnati, talmente impegnati che non riescono mai a fissare un appuntamento con un proiettore. L'Associazione Sovranazionale Proiettori Cinematografici & Affini si è dichiarata sdegnata e con un comunicato stampa ufficiale ha dichiarato: "io con te non gioco più! Ecco!".
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Grandi successi
Moretti è ricordato per film strepitosi quali Ecce Bombolo, incentrato sulla vita del grande attore romano spalla di Tomas Milian. Il film negli intenti del regista avrebbe dovuto essere un kolossal fantascientifico che terminava con l'annichilimento dell'Universo, ma Moretti ritenne che all'epoca il pubblico non fosse ancora capace di pensare quadrimensionalmente, per non tralasciare il fatto che disponeva di un budget grande quanto il cervello di Luca Giurato. Quindi cambiò il soggetto in qualcosa di più semplice, su suggerimento di suo zio, il ben più famoso Moretti Baffo D'Oro.
Nel 1998 esce Aprile, il cui titolo completo è Aprile dolce dormire; il film è prodotto in collaborazione con la LITS (Lega Italiana per la Tutela del Sonno). La pellicola si caratterizza per la capacità di indurre sonno già alla comparsa dei titoli di testa, garantendo il raggiungimento della completa fase REM dopo soli 10 minuti di proiezione. Lo spettatore può così riposare tranquillo sognando i film di Alvaro Vitali e di Lino Banfi.
Molto apprezzato dalla critica fu invece il remake di questo film, diretto dal regista Tinto Brass e intitolato Àprile.
Nel 2001 esce La Standa del figlio, un film molto triste dove il figlio del protagonista, titolare di un supermercato, muore in circostanze misteriose, forse proprio per aver visto questo film. Moretti porta gioia e allegria quanto Marco Masini ai funerali del suo gatto.
Progetti futuri
Prima di potersi concedere l'immeritato riposo (magari eterno) e affrontare il suo nemico di sempre Alberto Sordi in un interminabile duello a spade infuocate, Moretti sogna di riuscire a girare un film con un grande attore, espressivo e versatile ben più di lui, perfino più di Clint Eastwood e Sbirulino messi insieme. Il problema è che Chuck Norris non ha mai accettato nessuno dei ruoli che Moretti gli ha proposto: ogni suo tentativo di convincerlo si è risolto con una calciorotazione che ha privato Nanni Moretti di una manciata di denti o dell'uso di qualche arto.
Impegno politico
- Moretti è il fondatore del "Girotondismo", movimento politico che si colloca nell'area dell'ultrainfantilismo extra-parlamentale. Suoi riferimenti culturali e politici sono Pippi Calzelunghe, Cappuccetto rotto e Papoff. Moretti ipotizza l'immediata e totale soppressione del sistema partitocratico attraverso la ribellione armata dei più vecchi e decrepiti reduci sessantottini trasformati in marinaretti e ballerine. Il suo ideale è l'approdo al cosiddetto "comunismo lunaparkiko" attraverso una fase intermedia di "dittatura pediatrica" nella quale un gruppo di vecchi infantilizzati dovrebbe gestire la società con pugnetto di ferro. Il modello insurrezionale di Moretti rimane legato al piagnucolamento neonatale (vedi in proposito AAVV. "Moretti e la pappina negata" in Bimbi più sani e più belli).
- Tempo fa il movimento di difesa per l'infanzia ha preso le distanze dal girotondismo morettiano, sottolineando come la totalità dei bambini abbia un grado di maturità e di cultura più elevati del Nanni nazionale.
Riconoscimenti
- Palmata d'oro in faccia per il film La messa è rinviata al Festival di Amsterdam del 1985
- David di Donatello in carne e ossa, con tanto di fiondata in fronte per il film Palombella Grossa nel 1989
- Orso d'Argento vivo al Festival dello Zoo di Berlino nel 1991
- Premio Miglior film del festival di Cannes al Festival di Venezia del 2004
- Cuscino d'Oro al Festival dei Due Maroni patrocinato da Guidobaldo Maria Riccardelli nel 2006
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