John Dye

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John Dye nel suo fiorino pronto ad andare a pesca

John Carrol Dye (paesino random degli Stati Uniti, 31 gennaio 1963 - San Francisco, 10 gennaio 2011) è stato un attore comico (a sua insaputa) e paladino mancato dei diritti civili, meglio noto come l'Angelo della Morte part-time della serie televisiva Il Tocco di un angelo, non avendo un cazzo di meglio da fare.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. John Dye

Biografia

Inizia gli studi di recitazione al liceo per fare il figo, ma la faccia simpatica da ragazzo per bene non l'aiuta. Negli anni ottanta recita già in diversi film in cui fa quello buono che si infatua delle ragazze senza aspirare a sbattersele in fretta e infatti è subito friendzone.

Nel 1992 gli va un pelino meglio e ottiene un ruolo semi-semi-stabile nelle pallosissime serie tv Il tocco di un angelo e Terra promessa. È a quel punto che i genitori lo prendono a badilate sulla schiena per fargli conseguire la laurea invece di offendere il Signore con certe blasfeme sconcezze.

Hobby e passioni

John Dye che fa lo sborone al biliardo

John Dye è stato un perfetto galantuomo, ma possedeva oltre a una formidabile passione per la pesca, un bel furgoncino "Fiorino" della Fiat. Oltre a questo è stato uno straordinario giocatore di biliardo, comunque quando non faceva film e non giocava a biliardo, prendeva l'aereo e andava in Europa (gli USA e il Canada sono ormai terra battuta) a pescare portandosi dietro il fiorino. In Scandinavia quando sapevano che arrivava lui dovevano ogni volta pregare (o bestemmiare) il Padreterno che ci fosse uno sciopero degli aerei.

Così andava in Italia; i padani hanno inquinato il Po perché lui non andasse a pescare nei dintorni, ma lui pescava lo stesso fottendosene altamente. Una volta, nei pressi del Veneto, in piena campagna, circa alle sei del mattino, lui col fiorino con attraccata la barca stava preparandosi a pescare. Una giovane contadina, credendo fossero gli albanesi che venivano da quelle parti a rubare, chiama il padre (un omaccione con la spalle larghe come il Sempione), che subito si porta dietro un palo con cui comincia a mazzolare Dye.