E venne il giorno

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« I rampicanti escono dalle fottute pareti! »
(Elliot ovviamente spaventato)
« C’è un giardiniere in sala? »
(Una frase che qualcuno avrebbe dovuto dire)
« E usare un erbicida no? »
(Chiunque dopo aver visto il film)

The Happening è il titolo originale del film scritto, diretto, prodotto e colorato coi pastelli dal sesto regista M. Night SHAMAAALAYAAAAAAAAAAAN e che è stato giustamente tradotto in italiano col titolo: E venne il giorno.
Purtroppo venne anche il giorno in cui fu proiettato nei cinema. Inoltre è l’unico film americano che non sia stato proiettato in Italia dopo almeno diciassette mesi di distanza dagli Stati Uniti.
La produzione del film si svolse nel 2008 senza incidenti mortali indesiderati, dato che erano tutti previsti.

Trama

Una tranquilla giornata a New York, anzi no

Un, due, tre ...stella!

Come qualsiasi altro film americano, questo non può non cominciare che da una tranquilla giornata a Central Park. Infatti se qualcosa di terribile accadesse in zone altamente sottosviluppate come l’Africa, l’Asia o Foggia nessuno se ne accorgerebbe. Accade dunque che a Central Park, mentre due donne che sembrano appena uscite da un catalogo di biancheria intima stanno parlando, il vento si agita e le foglie inspiegabilmente iniziano a muoversi. Una delle donne viene molto colpita dall'avvenimento che ai suoi occhi deve apparire molto strano, o forse è il fatto che tutte le persone presenti si siano immediatamente bloccate a farla spaventare.
A questo punto lo spettatore viene posto davanti a due possibili spiegazioni: o le piante si stanno ribellando all’uomo e all’impatto che egli ha sulla natura secernendo un gas letale che costringe chiunque lo respiri a togliersi la vita o stanno tutti prendendo per il culo la donna. Mentre questo accade, la donna, dopo trenta minuti buoni, finalmente si gira e si rende conto che anche la sua amica è rimasta immobile e che sta bisbigliando delle parole incomprensibili:

« Mi sono appena ricordata che ho lasciato l’arrosto nel forno. »

Allora la donna, colta dal dolore, si leva quello che sembrava inizialmente un fermaglio dai capelli e che si rivela alla fine una spada da samurai e se lo punta al collo pronta a uccidersi.

Il salvatore del mondo è un insegnante sottopagato

Dopo una scena tanto noiosa si passa a una classe di scuola a Philadelfia dove Elliot Moore, un insegnante giovane, aitante e sessualmente attivo, quindi un insegnante che vedreste entrando in qualsiasi aula scolastica, sta spiegando la lezione. Dunque lui e i suoi alunni si scambiano le solite battute che durante il film diventeranno sicuramente importanti in quanto c’è sempre qualcuno che immancabilmente le ripete un attimo prima di morire, lui fa una battuta, ridono tutti e lui se la tira.
Durante la lezione del giorno sta parlando proprio di cosa sarebbe accaduto se le api fossero scomparse dalla Terra.
Viene però interrotto quando il suo migliore amico Julian gli riferisce ciò che è accaduto a Central Park e che qualcosa di strano secondo lui sta per accadere. Allora l’uomo, visibilmente sconvolto, entra in classe indeciso su cosa fare. Ormai in procinto di mettere in guardia i ragazzi, si ricorda di un brutto scherzo che gli hanno fatto durante il primo d'Aprile, dunque riprende la lezione, ma due secondi dopo suona la campanella. Elliot si appresta ad uscire dall’aula ma si ferma, volendo avvertire gli alunni dell’imminente pericolo, poi però si ricorda quanto sono andati male i compiti in classe e decide che il mondo potrà sopravvivere anche senza di loro. Però dice prima di uscire:

« Metto a tutti dieci, tanto domani sarete tutti morti. »

E una volta usciti tutti, la telecamera indugia facendo intravedere qualcosa scritto sulla lavagna:

Compiti per la prossima lezione: Arrivare alla prossima lezione.

E anche:

Se l'ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbe che spararsi, fottersi quattro anni di vita; perché non ci sarebbe più miele.

Ritorno a casa

Julian approfitta di un momento di disattenzione per fare una sega ad Elliot.

Mentre ciò accade, da qualche altra parte chissà dove, viene pubblicizzata l'uscita di un nuovo film di Federico Moccia alla radio. Una donna sente l'annuncio pubblicitario nella sua auto e si toglie la vita, accorre un poliziotto che, sentendo la notizia a sua volta, prende la pistola e si uccide. Ed è così che tutte le altre persone che successivamente accorrono a prestare aiuto si tolgono la vita in mezzo alla strada.
Tornando all'insegnante, Elliot è tanto spaventato che tornando a casa uccide più persone lui con la macchina di quante ne muoiano alla fine del film. La moglie Alma, che solo per il nome che ha dovrebbe uccidere i suoi genitori e che altri non è che la gemella della donna in Shining, mantiene la stessa espressione da ebete per tutta la durata del film, sia che stia per morire, sia che abbia appena scorreggiato e in quel momento è intenta ad aspettare che ricominci il suo programma preferito: Pingu. Elliot, dopo essere entrato più volte nella casa sbagliata, arriva nella sua abitazione ed entra correndo e urlando a sua moglie di fare le valigie per essere pronti a partire e anche di preparargli un panino.
La moglie, con la stessa naturalezza con cui si taglia una mela, inizia a fare le valigie quando squilla il cellulare e parla:

« Basta chiamarmi! È stato tutto un errore. Sì, d’accordo, un errore che è durato tredici ore, ma è un errore che non ripeterò mai più, a meno che non sia sbronza e sempre se il giardiniere è già occupato. »

Mentre parla il marito continua a urlare al piano di sotto perché si è appena spezzato un'unghia fino al momento in cui arriva il suo amico Julian, senza che nessuno l’abbia invitato, e accende la TV, come se fosse sua, per far vedere a tutti l’ultimo Tg.
A presentare è un’altra fotomodella e di certo non simile a una di quelle che conducono il TG5; comunque accade che, mentre la conduttrice riferisce che un ondata di gente si uccide senza un apparente motivo, un bonsai posto sulla scrivania dello studio alza un rametto, prende una pistola calibro otto e comincia a sparare a raffica. Confusione generale e, senza che nessuno glielo chieda, Julian spegne la TV sul più bello. Intanto Elliot cerca ancora di capire perché la gente continui a morire.

Sul trenino Ciuf Ciuf

Finalmente i tre decidono di uscire di casa, dopo che Alma ha dato un'ultima spolverata, e corrono verso il treno più vicino, il quale è diretto ad Hamburgersburg. Una volta salito, Julian riceve una telefonata dalla moglie la quale lo informa che non sarebbe riuscita a raggiungerlo perché doveva assolutamente tornare a casa a Priceton per prendere il tostapane.
In realtà lei era partita col suo focoso amante di ventidue anni per le Maldive, ma questa è un'altra storia.
Dopo essere riuscita per miracolo a pronunciare l’ultima frase, cade la linea e Julien rimane con una faccia stupita che fa concorrenza a quella di Alma.
Ecco però il colpo di cena, pena, iena, scena.
Mentre il treno sembra avanzare senza alcun problema, si ferma. A questo punto i passeggeri rimangono apparentemente allarmati, specialmente dopo aver visto il macchinista gettarsi dal treno urlando:

« Si salvi chi può! »

Elliot cerca di prendere il controllo della situazione, ma appena vengono a sapere che è un insegnante del liceo lo ignorano e anzi iniziano a pestare Julian. Mentre quest'ultimo è occupato, Elliot, Alma e la figlia di Julian scendono dal treno.
Ah, non ve l’ho detto? Quell’invertebrato ha anche una figlia e se l’è anche portata per tutto il viaggio senza che lei facesse niente, a parte guardare i testicoli di un cane che si trovava sul treno.

Fottuti dalle piante

Alma nel momento di massimo terrore.

Arrivati alla tavola calda più vicina va tutto apparentemente bene. Ma appena torna dal treno quel fenomeno di Julian (il quale dopo il pestaggio appare molto mal concio) la gente si spaventa pensando che sia stato colpito dal morbo e tutti fuggono spaventati con le loro auto. Allora si assiste a una scena davvero patetica: nessuno che li faccia salire sulla propria macchina e, come se non bastasse, arriva un momento di paura per Elliot il quale per una frazione di secondo si dimentica come si fa a respirare e rischia di morire asfissiato.
Finalmente però quattro idioti sbucano da chissà dove dicendo che loro erano diretti a Princeton. Allora Julian sale sull’auto incurante del pericolo e affidando la figlia all’amico:

- Julian: “Elliot, se mi accadesse qualcosa di terribile…”
- Elliot: “Se? Vuoi dire quando ti accadrà qualcosa di terribile!”
- Julian: “Prenditi cura di mia figlia.”
- Elliot: “Sei sicuro che ne valga la pena? Tua moglie non è mai stato un granché. E pensaci: se sopravvivi potresti essere uno degli ultimi uomini sulla terra con tante donne sole.”
- Julian: “Mi dispiace ma devo andare. Lei è la madre di mia figlia e poi ha con sé il mio portafogli.”

Invece gli altri tre trovano un passaggio grazie a una coppia di decrepiti che per volere del caso erano gli unici ad aver capito cosa stesse succedendo.
I ragazzi montano in macchina e si affidano a una coppia di persone che non si sa come, non si sa perché, ma si sa che moriranno.
Bisogna dire che mentre si trovano in macchina, per qualche strana ragione, i due giovani si sentono stranamente a disagio a causa dei discorsi dei due vecchi vasai.

- Vasaio: “Da dove venite ragazzi?”
- Elliot: “ Veniamo da…”
- Vasaio: “Ma chi se ne frega! Moriremo tutti!”

Una volta arrivati nella loro abitazione i vasai fanno fare ai loro ospiti una visita della loro serra dove ammirano delle fantastiche piante cannibali, e, nel frattempo, gli rivelano che secondo loro le morti sono dovute a delle neurotossine espulse dalle piante. Mentre parlano, però, Elliot, spaventato dai paroloni che usano, credendoli pazzi, li prende alle spalle colpendoli con un vaso. Dopo aver scaricato i loro corpi nel cesso, fuggono tutti e tre con la loro macchina.
Per tutto il viaggio la bimba era parsa preoccupata per la vita dei genitori, perciò Elliot spinge Alma a parlarle:

- Elliot: “Dai, parlale.”
- Alma: “Io non sono brava coi bambini.”
- Elliot: “Provaci!”
- Alma: “Va bene. Piccola non ti preoccupare. Sono sicura che tuo padre abbia raggiunto tua madre prima che morisse. E che quindi sono riusciti a sbrigare un cosa veloce prima di uccidersi.”
- Bambina: “Sei sicura?”
- Alma: “Cazzo, si!”

Durante il tragitto, però, vedono dei morti in mezzo alla strada, si girano e cambiano direzione. Anche lì morti. Prendendo un'altra strada incontrano un mucchio di persone che si trovano là per la sagra della polpetta e che si sono ritrovati sperduti in mezzo ai cadaveri. Un'altra strada e si trovano davanti un soldato che neanche sa cosa stia succedendo.
Alla fine si ritrovano accerchiati dai morti e con un mucchio di idioti al seguito.


Julian muore

Julian un attimo prima di morire.

Intanto arriva finalmente il momento che tutti stavano aspettando: Julian muore!
Il tutto accade mentre con la macchina, lui e gli altri aspiranti suicidi iniziano a vedere morti disseminati per le strade. Per chi sa quale motivo, anziché fermarsi e fare retromarcia, sudano tutti sette camicie per sigillare la macchina, dimenticandosi naturalmente del foro sul tetto della macchina, dal quale forse pensavano che non entrasse aria. Purtroppo invece l'aria entra e il guidatore, forse perché colpito dal morbo o forse perché si rende finalmente conto che la sua vita è inutile, manda la macchina dritta contro un albero. A quel punto Julian, che si è spezzato le unghie nell'impatto, prende una lama e si lima le unghie a morte.


La divisione fa la forza

A quel punto Elliot, dopo cinque ore, capisce finalmente cosa intendeva dire quella coppia di vasai quando parlava di neurotossine e dunque cerca di prendere il controllo della situazione urlando a tutti di stare zitti. È vero però che erano già tutti zitti e quindi fa solo una figura di merda.
Ciò nonostante continua dicendo che le morti sono principalmente localizzate in città, nelle città ci sono i grattacieli, perciò dovrebbero tutti buttarsi per terra per sembrare più bassi. Per fortuna la bambina consiglia di dividersi perché ovviamente venivano colpiti i gruppi di persone molto numerosi.
Inoltre Elliot nota che la gente moriva quando si alzava il vento, perciò consiglia di usare dei paravento.
Naturalmente non può mancare l’idiota di turno che non è d’accordo con l’eroe della situazione, infatti il soldato, nella sua grande preparazione da terza elementare, decide di aspettare là che arrivi qualcuno. Alla fine della contesa tra i due gentiluomini, ovvero quando entrambi hanno finito di urlare e di piangere come bambini, la maggior parte della gente si affida al militare, mentre Elliot porta con sé solo due ragazzini sfigati.
Inutile dire che il gruppo in cui finiscono Elliot e Alma è quello che sopravvive. Mentre infatti loro camminano per la campagna, quei furboni che non li hanno seguiti si ammazzano uno dopo l’altro con la pistola del soldato, il quale naturalmente ricopre il ruolo del militare ottuso e idiota che finisce sempre per morire.


La casa

Camminando, i tre arrivano al rifugio di una casa. Si nota subito però una serie di problemi: per prima cosa, i due sfigati stanno davvero cominciando a rompere i coglioni coi loro discorsi del cazzo, e poi la casa è completamente sprangata. Elliot sospetta qualcosa e dice ad Alma di giocare sull’altalena con la bambina, mentre lascia andare avanti i due ragazzi.
Arrivati davanti alla porta della casa, mentre la bimba spinge Alma sull'altalena, Elliot chiede con garbo se sia possibile entrare e rifocillarsi. A rispondere è una voce roca proveniente dall’interno. All’inizio la situazione sembra volgere per il meglio, o almeno fino a quando, dalle imposte di una finestra, il proprietario della casa non nota i due nerd giocare a Dungeons & Dragons e rifiuta di aiutarli.
Purtroppo, però, uno dei due insiste bussando alla porta e sbraitando. Finalmente, con grande felicità del pubblico, un fucile sbuca fuori dalle imposte e spara. In seguito alla morte del suo amico, l’altro si mette a piangere accanto alla salma. Allora sbuca fuori un secondo fucile e spara, ma lo manca.

« Un po' più a destra. »
(Elliot)

Al secondo colpo lo becca in testa.

- Elliot: “Perché l’hai fatto?”
- Proprietario della casa: “Mi rompeva le palle.”
- Elliot: “Adesso che hai ucciso quei due ci fai entrare?”

Ma le trattative non volgono a buon fine.


La nonna di Hitler

La simpatica signora.

Alma, che rimane impassibile anche mentre vede le cervella schizzargli addosso, segue Elliot che se ne va.

« Andiamocene prima che arrivi Bruno Vespa per costruire il modellino. »
(Elliot ad Alma)

Dopo mezz’ora di cammino si ricordano della bimba e tornano a prenderla. Alla fine riescono a raggiungere un'altra casa. Questa volta non è sprangata, ma ad accoglierli c’è una vecchia megera.
Questa terribile donna invita all’interno i girovaghi e gli prepara la cena. Durante la cena, appunto, la vecchia tocca argomenti molto delicati:

- Vecchia: “Chi incula chi?”
- Elliot e Alma: “ Cosa?”
- Vecchia: “C’è sempre qualcuno in una coppia che insegue l’altro per incularlo. Chi di voi glielo mette in culo?”

Elliot alza la mano imbarazzato, ma fiero.
Durante la cena la bambina cerca di lanciare il piatto fuori dalla finestra e solo per questo la vecchia donna le da un violento schiaffo sulla mano. Questo è un gesto che dimostra la vera natura della donna e, dopo un silenzio imbarazzato, la vecchia dice:

« Guardate là, quel buco nel muro. Anni fa lo usavamo per sfruttare dei negri che lavoravano a maglia. Mio marito urlava direttamente in quel condotto così tutti quegli sporchi negri nella rimessa lavoravano come dannati. Bei tempi! »

Finiscono la cena e vanno tutti a letto, nonostante Alma abbia degli strani presentimenti sulla vecchia. La mattina dopo Elliot si sveglia nelbagno dopo aver passato tutta la notte precedente cercando di evacuare. Una volta uscito rimane sorpreso non trovando nessuno. Si addentra, perciò, nella casa cercando Alma e la bimba. Quando entra nella stanza della vecchia, è sorpreso nel trovare al suo interno una intera collezione di figurine di Naruto e rimane fisso a guardarle finché non sente qualcuno dietro di lui; si gira e vede la vecchia davanti a lui con sguardo greve.

« Brutto puzzone. Ladro puzzone. Sei tu che hai cagato in bagno! C’è una puzza di merda in tutta la casa per colpa tua! »

Elliot, spaventato, esce dalla stanza e torna a cercare. Finalmente sente le due parlare attraverso il condotto aperto nel muro, il che lasciava intendere che si trovavano nella rimessa. Lui è in procinto di uscire, quando ecco che si alza il vento. Rientra immediatamente e assiste alla padrona di casa che, dopo essere uscita per prendere un po’ d’aria, si getta contro la finestra e muore. Allora Elliot si tiene in contatto attraverso il condotto con Alma:

- Elliot: “Basta io vengo lì, se devo morire, voglio morire con voi.”
- Alma: “ Io ti ho già detto che non ti vogliamo!”

Tutti si gettano fuori dai rispettivi rifugi, ed Elliot cade ben tre volte nel farlo, e quando si ritrovano fuori è tutto finito.

Elliot e Alma esausti dopo una sveltina prima di morire, con Jess che appare sconvolta dall'accaduto.
« Doveva essere tutto finito prima che uscissimo. Meno male che sono lento a correre. »
(Frase finale di Elliot)

Una nuova vita

Dopo l’accaduto, Elliot e Alma sono più uniti che mai, anzi hanno adottato la bimba. In barba ai suoi genitori!
E vissero tutti felici e contenti. Tranne naturalmente tutti i morti, i parenti dei morti e gli abitanti del terzo mondo.
Ma un attimo prima che la gente vada a casa si vede una scena inaspettata: due ragazzi francesi, riconoscibili dalle baguette che portano in mano, stanno parlando di figa, quando a un certo punto iniziano a muoversi le foglie. Uno si blocca, l’altro si guarda intorno e nota che anche tutti gli altri sono immobilizzati, si spaventa e gli scappa un rutto.


Protagonisti

Elliot Moore

Elliot cerca di di capire come funziona il binocolo.

Elliot è il tipico eroe dei cartoni animati. Uno sfigato che non si sa come riesce a salvarsi dall’Apocalisse. Attraversa una crisi coniugale con sua moglie ed è per questo che continua a inseguirla con la clava. Sembra molto sveglio se lo si confronta coi propri alunni. Uno dei suoi aspetti caratteristici, oltre a una faccia da ebete, e non solo la faccia, è un anello che muta colore in base all’umore che si sospetta abbia rubato a Topolino. In seguito al disastro viene assunto rettore dell’università di Filadelfia, soprattutto perché non era rimasto nessun altro.


Alma Moore

Alma è il personaggio più emblematico: non si trova bene coi bambini, ha problemi col marito e la sua espressione non cambia neanche a pagarla. In poche parole quella che avrebbe dovuto uccidersi è proprio lei. Viene profondamente cambiata dalla tragedia e in seguito ad essa, oltre a diventare una madre e una moglie premurosa, trova la sua vera vocazione e apre una agenzia di pompe funebri.

Julian

Julian in posa.

Lui rappresenta l’apologia del personaggio sfigato. Se credevate che Forrest Gump avesse dei problemi è solo perché non avevate visto lui. In realtà il suo è un carattere molto strano, cerca di apparire un padre di famiglia coraggioso, intellettuale e capace ma alla resa dei conti fa la fine più stupida di tutto il film e la cosa più triste è che, vedendo la sua vita, forse per lui è stata una cosa positiva morire.

Jesse

Finalmente è arrivato il momento di rivelarvi che quella bambina ha un nome: Jesse. Ma in realtà è un personaggio che non serve proprio a niente se non ad allungare il brodo. Proprio come questo paragrafo.


Produzione

M Night in realtà valutò molte varianti del film:

  • E alla fine venne Polly
  • E venne mia suocera
  • E venne il giorno dopo domani
  • E venne il giorno dell’affitto
  • E venne mezzogiorno
Il regista spiega dove porre il morto numero 397.

Ma preferì seguire il suo solito stile, ovvero: far vedere la gente morta.
In realtà le riprese del film non durarono molto tempo e non fu necessario spendere tutti i soldi nel salvadanaio a porcellino del regista dato che per lo più sono state riprese delle piante. Però si sono presentati due problemi principali durante la produzione:
Un problema è stato far muovere le piante, dal momento che dovunque inquadrassero la telecamera non tirava un filo di vento e alla fine sono stati spesi 300 milioni di dollari per gli effetti speciali affinché gli spettatori vedessero delle foglie muoversi.
Infine un altro problema è stato spiegare alle famiglie degli attori che loro erano morti davvero durante le riprese.
In compenso il film ha guadagnato molto, considerando anche soldi trovati per terra dal regista, e tanto quanto bastasse affinché il regista potesse finanziare il sequel (che in inglese vuol dire sequoia):
The Happening, again e che in italiano sarà tradotto: Se muori ti sposo.

La realtà dietro il film

Esistono molti elementi che lascerebbero pensare che le problematiche avanzate dal film possano avere effettivi riscontri nella vita reale:
Per esempio, lo sapete che se mangiate 1000 margherite potete morire?
E lo sapete che se lasciate i vostri figli nel bosco di notte, il mattino dopo non li ritrovate più?
E lo sapete che se vi cade addosso un albero potete farvi male?
Sono tutte coincidenze? Non credo proprio.
Quindi vi raccomando: attenti alle piante e soprattutto a quei fottuti francesi, ci sarà un motivo se le piante hanno deciso di uccidere loro.

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