Massimo Ceccherini

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia deliberatamente idiota.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Massimo Ceccherini
Ceccherini in borghese
« Maremma maiala, che missili atomici tu c'hai! »
(Massimo Ceccherini in un momento di irresistibile arte comica)
« Ola ola ola, vò a fammi una spagnola »
(Massimo Ceccherini mentre si appresta a chiudersi a chiave con la tettona mezzosangue)
« Uno dei comici più divertenti del nostro cinema »
(Massimo Ceccherini su Massimo Ceccherini)
« È intelligente e ironico, senza scadere mai nel volgare »
(Un camionista su Massimo Ceccherini)
« Dice davvero troppe bestemmie »
(Germano Mosconi su Massimo Ceccherini)

Il Sommo Poeta Massimo Ceccherini, cantore della topa (Firenze, 1965) è un bischero fiorentino membro del clan Pieraccioni; è strampalato come una legge di Bossi, esilarante quanto un monologo di Martufello e bello come un ratto con la permanente.

Biografia

Ceccherini ha iniziato a bestemmiare fin da dentro l'utero della madre, che era l'unica donna a poter esibire un pancione su cui una volta poggiato l'orecchio, al posto dei movimenti, si sentivano le parolacce.
Suoi maestri di volgarità furono Germano Mosconi e Mike Bongiorno, che lo svezzarono fino a 33 anni. Tornato dal collegio dei due, alla ridente età di 17 anni, viene mandato come spia 007 nelle file dell'esercito austoungarico. Là iniziò la sua propensione alla comicità, infatti soleva intrattenere i soldati con orride freddure che fecero iniziare a serpeggiare il malcontento tra gli austriaci.
Dopo la vittoriosa esperienza militare entra in seminario e diventa sacerdote nel tempo record di 5 giorni 7 ore 56 minuti 41 secondi e 57 centesimi. Successivamente, il Papa lo nominò capo della Congregazione della Fede e gli diede il compito di sconfiggere l'eresia e di estirpare le piaghe del vino, della bestemmia e della briscola dalla Toscana.
L'anno successivo il Papa lo fa arrestare a causa di una bestemmia proferita in diretta TV. In seguito la sua carriera si è spostata verso il cinema, dedicandosi a film iperstupidi con fighe atomiche. Dopo un film con Victoria Silvstedt si è fissato con gli Stati Uniti e con le tette enormi, a causa di un episodio capitatogli.

L'episodio

Durante un suo viaggio in America Ceccherini ha dei problemi col motorino, che gli si ferma a New York vicino a un ospedale. Comincia a urlare bestemmie da cavar la corteccia a una quercia, ma per fortuna si era fermato vicino a uno studio televisivo; dopo essere entrato di soppiatto per urinare sul pavimento Ceccherini ha visto la figa di turno, una mezzosangue asiatica con due pere che parevano il Globo di Atlante. Dopo una veloce copulata dovuta ai tempi rapidi dell'attore toscano, la donna si rivela essere la moglie del direttore della CNN NY; uno solo ha assistito alla scena: un inserviente, che si è corrotto per poco (un viaggio a Firenze) mantenendo così il silenzio.

La tettona mezzosangue, da notare il suo enorme davanzale.

Il dopo scopata

A Ceccherini la scopata transoceanica costò parecchio, infatti l'inserviente tutti gli anni viene a Firenze a spese del Cecche (che è tirchio quasi quanto è brutto) e fa la vita del nababbo. Cecche sforna tutti questi film inutili proprio per pagarsi i debiti che gli procura l'inserviente- aguzzino.

la tettona mezzosangue, un'altra foto per ricordarsela

L'anziano ma ancora lucido Massimo XXX iniziò a studiare l'elisir di immortalità che scoprì in un ventoso 12 luglio del 1988 nei pressi di Trabzonspor in Svervegia e che gli valse il premio Nobel per la medicina nel 1989. Testò l'elisir su di sè e divenne immortale, l'elisir però ebbe molti effetti collaterali che lo costrinsero a vagare sulla terra con un corpo segnato dagli anni con l'aspetto da Zombie che tutti noi conosciamo. Grazie a questo nuovo aspetto, però, fu chiamato dall'amico Cardinale e Martire Leonardo Pieraccioni duca d'Aosta a interpretare alcuni film (come citato prima), come spalla comica che lo lanciarono nel mondo della comicità che da giovane aveva abbandonato per la carriera ecclesiastica. Si ricordano film di culto come "Faccia da Picasso" e "Lucignolo", nonché esilaranti commedie teatrali impegnate socialmente e spiritualmente interpretate insieme all'amico di sempre Alessandro Paci con l'enigmatico titolo "Quei bravi racazzi".

« Grande Paci!!! »
(Il produttore e lui solo al Paci)

Voci correlate