Spaghetti western

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera dalla forfora.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Clint Eastwood in "Per un pugno di dollari", mentre fuori gli altri cowboy stanno sparando all'impazzata

Lo Spaghetti western è un genere cinematografico in cui, in una ambientazione western, la trama ha come punto focale il cibo.

Il principale esponente è il regista/chef Giovanni Leone, che lanciò il genere negli anni sessanta del 1987.

Esistono vari film di spaghetti western. Quelli più famosi, comunque, sono quelli al ragù e alla carbonara (nonostante di solito manchi il sugo). Lo chef Giovanni Leone ha appunto affermato "il segreto nel fare uno spaghetti western è quello di trovare la pasta risalente al Far West". Dopo questa affermazione l'attore Clint Eastwood lo ha ripetutamente colpito con una scatola di spaghetti Barilla.

È il genere cinematografico preferito dal Mostro degli Spaghetti Volante.

Per un pugno di dollari

Un comune errore (o misconcezione) sul genere Spaghetti Western è il ritenere che sia incentrato su cowboy che combattono a tavola tirandosi reciprocamente cibo come bambini delle elementari. In realtà i film delle origini avevano temi più vari.

Capostipite del Genere è il film "Per un pugno di dollari". Il viterbese Mario Vitelloni (Clint Eastwood), giunto a Tucson, la trova piena di pistoleri incazzosi che sparano su tutti all'impazzata senza alcun motivo e rapinano banche, diligenze, villaggi indiani, tende dei boy scout, villette abusive.

Mario li guarda per un secondo senza battere ciglio, quindi si infila nel saloon "o' sole mio" dove, per via di un'offerta speciale, puoi mangiare tutto quello che vuoi pagando un prezzo fisso di 4 dollari, e passa i tre giorni successivi lì dentro a strafogarsi di spaghetti al pomodoro, mentre fuori echeggiano raffiche di spari e grida di vittime agonizzanti. Memorabile la scena finale in cui Mario esce in mezzo ai cadaveri guardandoli senza battere ciglio e passandosi lo stuzzicadenti.

Per qualche dollaro in più

Hanno scoperto dopo che questo è sempre "Per un pugno di dollari" tradotto in modo diverso.

Il buono il brutto e il cattivo

Scena di un film Spaghetti Western

Lee Van Cleft interpreta Mattanza, un killer spietatissimo che ammazza a garganelle chiunque lo offenda e anche la gente che lo precede in fila all'ufficio postale, e spende più soldi in pallottole di quanti ne guadagna, venendo costretto a chiedere prestiti agli amici, ai quali quindi spara.

Mattanza una sera irrompe, sfondando a calci la porta, nel saloon sotto casa, come tutte le sere, e come d'abitudine tutti gli astanti fuggono, volano via con le ali della red bull o si suicidano preventivamente. Tutti tranne Peppino Capuozzo (Clint Eastwood), appena giunto da Napoli, che rimane immobile nel saloon deserto a bersi na tazzuriell'e cafè.

Mattanza ci resta così incazzato che lo insulta, lo minaccia e infine lo sfida a duello, mentre Peppino, che parla a stento l'italiano figuriamoci l'inglese, si limita ad annuire un po' sorpreso.

All'alba Mattanza, dopo avere decimato un paio di etnie per tenersi in allenamento, va a cercare Peppino, che, ignaro di come funzionino i duelli del west e convinto di trovarsi a "La prova del cuoco", cucina davanti alla folla allibita e a un Mattanza troppo stupefatto per sparare una generosa porzione di frittelle di baccalà.

Mattanza si sente così offeso che non riesce a tenere la mano ferma e spara all'impazzata mancando Peppino e centrando tutta la folla. A questo punto interviene lo staff de "La prova del cuoco", attratto dal promettente odore d'u mare e d'u sole. Il pubblico da casa decreta che le frittelle sono eccellenti (il buono) e invece il piatto di Mattanza fa cagare (il cattivo), avendo un sapore tipo pila di cadaveri umani.

Mattanza si suicida per il disonore e Peppino, vincitore, cammina verso il tramonto con sottobraccio un autoradio rubata.

C'era una volta il West

Uno storpio megalomane vuole costruire una linea TAV che vada da una costa all'altra degli Stati Uniti d'America e per questo assolda dei mafiosi per riempire di manganellate i locali che si voglio opporre alla costruzione. Ma ben presto si scopre che il capo di questi è pure più stronzo del suo capo e vuole anche rubargli l'azienda. Ad ostacolare i diabolici piani dello storpio e dello stronzo per fortuna arrivano un barbone, un'ex-prostituta e un uomo armato di cornamusa.

Questo film vide per la prima volta volta una donna nel ruolo di co-protagonista ed è considerato uno dei capolavori del genere Fantasy: nella realtà nessuno per costruire una ferrovia si metterebbe mai ad assoldare della gente per picchiare i cittadini che abitano su quei terreni.

Giù la testa

In questo film, ambientato nella zona desertica della Svervegia orientale, si fa notare come si possa sfruttare il lavoro minorile legalmente. Basta fare 19 figli che ti aiutino a svaligiare diligenze, ristoranti e banche.

Altri titoli minori del genere

  • Su la testa
  • È qui la festa?
  • Django dice a Sartana di dire a Sabata di prepararsi la bara
  • I polli di Sacramento, ne assaggi uno e ne mangi cento
  • Ehi, lurido schifoso figlio di una gran bagascia di Indio Black, sai che ti dico? Che sei un gran... bravo ragazzo
  • Ringo
  • Il ritorno dei Ringo alla crema
  • Lo chiamavanò Trinità, ma era mussulmano
  • Continuavano a chiamarlo Trinità, ma s'era fatto buddhista
  • Il mio nome è Nessuno

Voci correlate