Ponyo sulla scogliera

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Ponyo sugli spaghetti allo scoglio.


In realtà nessuno ha mai capito che tipo di anime sia Ponyo; qui lo vediamo in versione pesce mentre si trastulla tra le meduse.
« A Ponyo piace il prosciutto! »
(Ponyo su fame.)
« A Ponyo piace Sasuke! »
(Ponyo sempre su fame.)

"Ponyo sulla scogliera", ovvero "Ponyo, Ponyo, Ponyo sulla scogliera" (pronunciato anche Pongio dai bimbi piccoli che sanno appena leggere) è un film di Hayao Miyazaki uscito nel 2008 ed è la versione per bambini di "The End of Evangelion". Questo film rientra a pieno diritto nel genere magical girl, come "Oh! Mia Dea", "Lamù" e "Berserk".

Per controbilanciare l'invadenza dell'odierna animazione tridimensionale CGI, il film è stato realizzato con le matite colorate e in bassa definizione.

Sinossi

« Un pesce con il volto umano! SCIAGUUUURA! SCIAGUUUURA! »

Un allegro bambino salva un'allegra pesciolina rossa e se la trova trasformata in un'altrettanto allegra bambina. Seguono tifoni, maremoti, tsunami, orde di animali preistorici, la luna esce dall'orbita... Lieto fine![1]

Personaggi

Il film non utilizza i soliti caratteristi di Miyazaki, come la bella donna d'azione e la fanciulla d'azione, con una sola eccezione: Soské.

Fujimoto nel suo tipico abbigliamento da Rock Star.
  • Fujimoto: l'otaku ! Fujimoto è Jacques Cousteau, ma è anche la versione di Miyazaki dello scienziato pazzo Yung Zorndyke di "Blue Submarine" che odia l'umanità per il suo comportamento antiecologico e insensato. Il nome annuncia un incrocio tra Fujiyama e maremoto, e ci aspetteremmo un individuo vulcanico e tellurico[2]. Invece è uno spilungone goffo e nevrotico. Le profonde occhiaie farebbero presumere estese pratiche auto erotiche, in realtà ha ben dodicimila figlie, tutte della stessa madre, che è decisamente notevole. Figlie cui Fujimoto accudisce individualmente. Ha un aspetto fisicamente distrutto, probabilmente preso tra l'ambizione di soddisfare la moglie (in tutti i sensi), la cura delle figlie e come se questo non bastasse a stroncare un uomo, anche il suo lavoro! Decisamente un caso di superlavoro.
È anche noto come l'uomo del diserbante (the grasskiller man), a causa dello spruzzatore che porta con sé e che viene sempre equivocato. Dato che per lui l'umanità è un'erbaccia da estirpare (cit. ), questo soprannome ha un profondo riferimento allegorico che ecc. ecc.
Il fine dichiarato di questo capellone misantropo è semplice: con la sua pozione magica intende porre fine al dominio dell'uomo sulla Terra, che verrà di nuovo ricoperta dal Mare, la Grande Ma(d)re, con il grande ritorno alle origini della vita[3]. La lettura psicoanalitica è ovvia.
Fujimoto è anche uno stregone malvagio. Fujimoto dichiara continuamente il suo disprezzo e il suo schifo per gli esseri umani di superficie, che gettano i rifiuti in testa ai suoi pesci.
Razzista, detesta tutto ciò che viene dalla superficie e questo gli impedisce di farsi un bello zabaione, di cui avrebbe bisogno.[4]
Il suo personaggio ammette interpretazioni alternative al dottor Saotome di "Getter Robot", vedi prossima sezione.
  • Ponyo: bambina pesce e titolare del film, è la figlia del mare, con l'abitudine di portarselo dietro quando va a visitare i suoi amichetti di terraferma, provocando alluvioni, devastazioni e tsunami, ma con tannnta aallegria!
  • Sos(u)ké: il tipico eroe miyazakiano! Scritto Sosuke ma pronunciato una volta tanto correttamente, è l'eroe maschile della storia. Soské è Hols, Conan, Ashitaka. Bello, intelligente, generoso ecc. ecc. è anche continuamente appolpato dalle bambine sue coetanee di cui non si cura minimamente, e infine oggetto del desiderio della bambina pesce.
  • Le valchirie: le altre figlie del mare e di Fujmoto. Bambine pesce. In quantità immani. Ma quante volte l'ha fatto, Fujimoto?
  • Risa/Lisa: la fata della birra! Donna bella, giovane e vivace, frustrata sessualmente dalle frequenti assenze per lavoro del marito e impossibilitata a vagare in giro per locali causa bambino cinquenne, dà fondo al suo barile di birra in una sequenza che voi forse non avete notato ma io sì, provocando un piccolo tsunami di schiuma di luppolo e cadendo infine addormentata sul pavimento, completamente ciucca. O forse pensavate che in Giappone fosse normale, dormire con le gambe sul letto e la testa sul pavimento? Risa ha adottato Soskè, ma è troppo giovane per essere fisicamente sua madre. Perché credete che Soskè la chiami Risa(to) invece che mamma?[5] Io ho notato anche questo! Infine, quando finalmente si sveglia, è in pieno "baka mode" e l'unico messaggio che spedisce al marito lontano è:
ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka ba ka !!!
  • Mamma Mare: la dea del mare! Mix di donnona felliniana e di santino cattolico, Mamma Mare è la personificazione antropomorfica del mare, sotto forma di gran bella donna, nonché madre di Ponyo.
Questa mette al tappeto Nettuno e Ursula della "Sirenetta" Disney e anche Tia Dalma dei "Pirati dei Caraibi" senza una goccia di sudore! Ha un carattere astratto: passa da altitudini megagalattiche e profondità abissali a punti di vista concretissimi: ad esempio, quando il marito la avverte agitatissimo che l'ingresso della piccola Ponyo nel modo umano sta per provocare la distruzione della Terra, la sua adorabile replica è: "Ponyo ha un fidanzatino? Come si chiama? È carino?" Ha anche vari superpoteri e legge il pensiero meglio del professor X. Ovvio che il marito faccia tutto quello che vuole lei (come dire, non ha neanche le gambe ma i pantaloni in casa li porta lei. È una dea).
Alla fine del film si scopre che la dea del mare e la fata della birra vanno molto d'accordo tra di loro e sono sulla stessa lunghezza d'onda.
  • Le vecchiette dell'ospizio: una di loro è la Strega delle Lande, l'altra è Sofia da vecchia. Da un altro film.

Omaggi

Il personaggio di Fujimoto è ispirato a un ex-animatore di Miyazaki, noto per fumarsi gli acetati, funestato da occhiaie e ossessioni vegetariane. Vedi sotto, alle interpretazioni successive, il come e il perché. La barba e gli occhiali non sono riportati per ragioni di anonimato.

Questo film restituisce le continue citazioni che Anno ha fatto nei suoi primi film:

  • in Gunbuster la protagonista ha un poster di Nausicaa alle spalle, sia nella scena in cui si spoglia, sia in quella in cui fa la doccia. Poi si porta a letto un pupazzo di Totoro gigante.
  • in Fushigi no Umi no Nadia, anche la sillabazione è una citazione da Kaze no tani no Naushikaa.

La storia

Ponyo sulla scogliera comincia così: barche e una balena sullo sfondo del mare, il tutto in rigorosa alta definizione.


Avvertenza:
Questo articolo contiene dettagli che potrebbero rovinarti la "sorpresa", come per esempio il fatto che

Ponyo è un peeesceee!
Beh, ormai che l'ho detto puoi anche leggere tutto...

La storia comincia sott'

acqua,
meduse
tantissime meduse

pesci! pesci! pesci! pesci! pesci!

trilobiti
pesci pesci pesci pesci pesci pesci pesci ! Gluglugluglugluglu

Un capellone con il sottomarino che sembra una bestia marina

È una cosa così così psichedelica
la partenogenesi delle meduse
pesci con il volto umano


cavolo, ma ho sniffato qualcosa?


pesci umani si nascondono, si baciano, pesce più grande - tanto grande pesce grande - dentro medusa, medusadentromedusadentro medusasole alto - cielo

pescebambinapresadentrodraga sbattutadentrobarattolo imprigionatamorenteaaah aaaaaah aaaaaaaaaah


cosa mi avetemesso nel popcorn?!?



Ci siamo resi conto che il film è stato disegnato sotto acido con le matite colorate invece del computer. Ma ora si torna sulla terraferma e le percezioni di noi spettatori smettono di sballare. Rivediamo la sequenza iniziale. Replay !

La storia comincia sott'acqua, immergendo letteralmente lo spettatore parecchi metri sotto il livello del mare. Pesci, pesci, pesci, miriadi di pesci. Incontriamo Fujimoto, che, a bordo del Nautilus, sparge mangime per i pesci, e operando il miracolo della moltiplicazione delle meduse! Com'è bella la vita marina! E così, quando le vostre vacanze sono rovinate da spiaggiate piene di meduse urticanti e viscidissime, sapete che è colpa sua. Mentre Fujimoto continua il suo infausto lavoro, vediamo migliaia di piccolissimi pesci rossi trastullarsi con una loro versione di dimensioni quasi umane: è la protagonista!

Sosuke tenta di fare di Ponyo una scatoletta di carne Simmenthal.

La pesciolina rossa si guarda in giro, s'infila in una medusa e parte per nuove e più grandi avventure! Il risultato è tragico, perché finisce sotto una chiatta che scarica rifiuti, vicino a una condotta che scarica rifiuti, e viene travolta da una draga che macina rifiuti. In questa fase la pesciolina non fa che fuggire e sfugge a una rete solo per finire dentro un barattolo. A questo punto incontriamo Sosuke, un bambino di cinque anni, che vive solo con la madre. La casa è praticamente un faro, come vedremo. Sooooolo! Sosuke va a giocare sulla spiaggia, con quello che al momento sembra il suo unico interesse: il suo giocattolino - cioè una barchetta di legno. Qui Sosuke trova questo pesce rosso imprigionato dentro il barattolo di maionese o marmellata, che già sta tirando le cuoia.

Il prode Sosuke cerca di tirarlo fuori i tutti i modi, tirando per la coda, usando i denti, legandolo a un'auto in corsa, comprimendo e spingendo. Dopo dodici tentativi e un principio d'ernia al disco il piccolo Sosuke si è rotto e rompe il vaso con una pietra. Il pesce è salvo, ma le mani di Sosuke sono piene di sangue, il suo. Sangue che il pesce lecca avidamente e poi si trasforma in un Sosuke mentre Sosuke si trasforma in pesce - no, quello era un altro film . Il pesce si mette a saltellare mentre il buon piccolo Sosuke lo pone in un secchio verde pieno d'acqua. Secchio che spunterà in ogni posto per tutta la prima parte del film, giacché Sosuke se lo porta dietro in auto, all'asilo, all'ospizio mentre la pescetta guarda e sputazza agli astanti, alle vecchiette brontolone e alle bambine smorfiose. Sosuke battezza la creatura: "Ti chiamerò Ponyo!" e subito la piccola dice le sue prime parole: "A Ponyo piace il prosciutto!"

Sosuke: "AAAAAAAAH! Un pesce che parla! Moriremo tutti!" E invece no, non lo dice, si diverte moltissimo. Tutti, tranne una vecchietta dell'ospizio, trovano normalissimo che un pesce abbia un volto umano, parli, e sputazzi.[6] E intanto il padre di Ponyo rivuole la figlia, la insegue sott'acqua, finisce dentro un cumulo di immondizie portuali che gli fanno schifo e confermano in lui l'impressione che l'umanità non è altro che un cumulo di produttori di rifiuti! Incontra per strada la mamma di Sosuke che appena lo vede dichiara immediatamente di non avere soldi e lo schifa!

Fujimoto riprende a spargere sostanze sul prato e sul pubblico e a navigare a navigare a navigar e dopo una due tre una due tre quattro cinque sette tentativi, il piccolo naviglio ritorna a navigare e Ponyo viene portata via da un'ondata paterna, lasciando Sosuke solo e sconsolato.

Per consolarlo la madre lo porta a fare un'orgia di gelato.

Ponyo si digievolve nella sua controparte umana grazie all'esperienza acquisita.

In quanto a Fujimoto, ha le sue belle difficoltà: ora che la figlia ha conosciuto un maschietto, comincia a trasformarsi in pollastra, come d'uopo, davanti al paparone inorridito. Segue uno scontro di volontà: Fujimoto rivuole la sua bambina, ma Ponyo vuole il ragazzo! Tipico! Alla fine Fujimoto supera lo stallo facendosi una dose di pozione magica, riacquisendo poteri psichedelici e riportando la pollastrella al suo stato originale.

E intanto veniamo a sapere che Fujimoto era un tempo un normale essere umano...

Ma lo sventurato lascia aperto l'armadietto dei liquori... le sorelline tirano fuori Ponyo dalla bolla, Ponyo si ritrasforma, da pesce in pollastra! Ponyo porta tutti fuori dall'acquario! E quando le figlie di Fujimoto trovano i liquori del padre, si sbronzano e si scatenano. Yuppieee! Whisky, ragaazzi e rock'n roll!

Dato che sono le figlie del mare questo significa che ...

La mamma di Ponyo[7]: una gran donna.
In tutti i sensi.

...provocheranno un terribile tsunami che si abbatte sul luogo dove vive, guarda un po', proprio Sosuke. Così abbiamo il faro con l'acqua fuori e la birra dentro. Fujimoto contatta sua moglie. I marinai credono di vedere la Vergine di Guadalupe. Il mare diventa verticale. Succedono altri e contemporanei casini provocati dagli immensi e inconsapevoli poteri di Ponyo. Il paese finisce interamente sott'acqua, e tutti gli abitanti ne approfittano per farsi un giorno di vacanza. Ponyo ingrandisce il giocattolino di Soské, cioè la sua nave giocattolo, insomma, e grazie a una normalissima candela ne fanno un veicolo capace di solcare le onde del mare! E incontrano gli allegri abitanti del paese che s'infischiano totalmente delle loro case perdute, cantando e ballando sulle barche.

E qui succede una cosa importante: incontra una mammina con un gargantuesco poppante che, a onta delle dimensioni e dell'aria sorniona, è totalmente umano: la piccola ne ricava le prime impressioni sul suo futuro ruolo di madre, in una scena altamente educativa che ecc. ecc.

Il gerontocomio è finito sott'acqua con tutte le vecchiette. Che si alzano dalle sedie a rotelle e camminano.

Soské finisce in un vuoto di magia e Ponyo regredisce a pesce rosso.

Fujimoto li esorta a scendere sott'acqua, e subito compare la vecchia brontolona che lo descrive come un equivoco capellone hippie drogato. Così Soské lo rifugge e a Fujmoto non resta che ricorrere... alla magia! Tutti finiscono sott'acqua, le vecchiette si chiedono se per caso non sono morte, tutti continuano a respirare, siamo in una bolla di esistenza e ogni essere umano si sta evolvendo, e finalmente Mamma Mare pone a Soské un quesito importantissimo da cui dipende la vita di Ponyo, la sua, quella di sua madre e del mondo intero.

E cioè: "Ponyo, in realtà, è un pesce. Come reagisci a questa notizia?"

Soské: "Lo sapevo già".

Mamma Mare: "Promossi!"

Gran finale

Ponyo diventa umana. Senza superpoteri. L'ultima immagine è quella della bambina Ponyo che sta in bilico sul naso di Soské.

Il quale pensa: "Ma non aveva perso i superpoteri?" (Molto saggiamente, Soské non dirà niente).

La trama è finita, leggete in pace.


Tipi di magia

Le occhiaie di Fujimoto. (Quando ne parlavamo approfonditamente, non era uno scherzo!)
« Ritorna normale! Ritorna normale! »
(Fujimoto usa le sue complicate formule magiche per far tornare la bambina Ponyo alla sua solita condizione di pesce rosso.)
  • Pozioni magiche: Fujimoto ne beve in continuazione. Apparentemente non gli fanno andare via le occhiaie né l'aria estenuata. Neanche Piton è così malmesso. (Però Fujimoto veste meglio).
  • Inondazioni: conseguenza delle pozioni magiche, dato che le figlie di Fujimoto vanno in overdose e si trasformano in pescioni giganti.
  • Ingrandimento: uno dei poteri di Ponyo, è in grado di ingigantire la nave giocattolo di Sosuke fino alle dimensioni di un motoscafo. Ovvia interpretazione freudiana, e grande divertimento.
  • AT Field: innalzato da Ponyo per tenere lontano il padre rompiscatole mentre lei si diverte con il suo nuovo amichetto. La barriera è un altro punto di contatto con Neon Genesis Evangelion.
  • Metamorfosi: Ponyo beve il sangue di Soské e diventa un essere umano. Nessuna meraviglia che Fujimoto sia schifaaato!
Ponyo si trasforma così: pesce pollastra bambina.
  • DNA: pur non essendo un tipo di magia, ricorre frequentemente negli incantesimi e negli sproloqui di Fujimoto.
  • Onde con gli occhi: sono delle produzioni di Fujimoto e fanno tutto quello che vuole lui. Ma soffrono il solletico!

Scene memorabili

Ovvero quelle da mettere nel trailer (e infatti ce le hanno messe).

  • Fujimoto quando dà da mangiare alle meduse quando dà da mangiare alle meduse quando dà da mangiare alle vabbé avete capitoo...
  • La marmocchietta che cavalca allegramente le onde seminando devastazione e facendo ciao ciao con la manina!
  • La colonna di pescioloni giganteschi che volano fino in cielo.
  • I marinai che cercano di raddrizzare il binocolo quando, lontano lontano, si accorgono che "il mare è verticale!"
  • L'apparizione di Grammammare.
  • La guida di Risa è una sorpresa! In tutti i sensi.
  • L'esplosione del barile di birra di Risa, per due motivi: a) non ti aspetti che ne abbia uno; b) la birra allaga la casa. (Dentro la birra, fuori l'acqua).
  • Le vecchie paralitiche che camminano, scherzano, ballano il tip tap e poi si chiedono: "Ma non è che siamo morte?"

Il film, come eversione di Evangelion[8]

« La carne mi fa orrore »
« Ponyo vuole il prosciutto! »

Appare ovvio a chiunque abbia visto con attenzione entrambi i film la presenza di similitudini non banali, evolute a loro volta in antitesi contrapposte. Non solo l'ovvio lieto fine di "Ponyo" rispetto al finale apocatastatico di "Evangelion", ma la stessa dialettica dei fatti presagisce somiglianze e un uso alternativo dello stesso materiale mitopoietico catabolico transeunte.

Come Evangelion, il film presenta uso frequente di "inutile germanico", come il nome originale di Ponyo che risulta essere BrunHilde Langley Soryuu, appellativo che peraltro lei rifiuta recisamente.[9]

Personaggi: corrispondenze e opposizioni

  • Fujimoto : Ikari Gendo /Ikari Shinji. La sua capacità di comunicare con le sue innumerevoli figlie è la stessa di un hikikomori. Con gli esseri umani è ancora peggio. Le occhiaie e le sue difficoltà comunicative sono indice chiaro della sua natura di otaku. Ha dodicimila figlie e non riesce a capirle, solo a spaventarle. D'altra parte, fa tutto quello che gli ha chiesto la moglie. Per impressionarla sta organizzando il Third Impact.
  • Ponyo: l'anti-Rei Ayanami. Figlia/clone di Mamma Mare, ha i suoi stessi poteri di cui non sa assolutamente niente. Rischia di provocare un Third Impact fuori controllo, solo per troppa allegria.
  • Sorelline di Ponyo: le bambine-pesce sono tutti gli altri cloni di Lilith, in edizione mignon per risparmiare spazio. A questo Ritsuko non aveva pensato!
Come i cloni di Rei Ayanami, vengono tenute chiuse in un acquario. A differenza dei cloni di Rei Ayanami, ne escono allegramente.
Ancora, a differenza dei cloni di Rei Ayanami, non sono delle dee della morte (shinigami[10]), anche se si chiamano valchirie (che sono delle teutoniche dee della morte, dato che vengono a pigliare i morti). Comunque fanno non pochi casini. Ma con tannnnta aaallegria!
  • Risa = Misa(to) Katsuragi. Ma è ovvio! La guida spericolata, l'indifferenza alle catastrofi come l'essere inseguita da onde ostinate, il temperamento esuberante e soprattutto il barile di birra! Il gigantesco barile di birra! È LEI !!!
La regia di Miyazaki risparmia alle platee i di lei ululati soddisfatti durante le libagioni. Risa ha ricevuto Soské in custodia dal Nerv. Perché credete che Soskè la chiami Risa(to) invece che mamma? Io ho notato anche questo!
In antitesi alla Misato di Hideaki Anno, Risato dimostra abilità e maestria in cucina, fino a compiere insani giochi di prestigio con le verdure, come far sparire nel nulla un cavolfiore di proporzioni umane, o facendo apparire per magia il cibo dentro i piatti.
  • Babbo di Soske = Kaji: ovvio! Lo spione sta sempre via in missione![11]
  • Mamma Mare: la donna gigante? Ovviamente è Lilith! Ma in questa versione per bambini è molto più simpatica, benché appaia un po' svampita. Ma tanto è una bella donna... E del Third Impact, in fondo, non gliene frega un accidente... ma facciamo contento il marito, poraccio...
  • Le tre Vecchiette dell'Ospizio corrispondono ai Magi. Oppure agli Evangelion, nella prima parte, quando sono ancora sui mecha/sedie a rotelle, e la vecchia bisbetica è l'Unità 00.
  • Soské è l'unico personaggio non-di-Evangelion. Altrimenti dovrebbe essere Shinji Ikari. Meno male.
  • Fly Me to the Moon: per un attimo verso la fine, quando il cielo minaccia di cadere sulla testa dei personaggi.
  • Sciogliersi in LCL: la fine paventata da Fujimoto per la figlia, ma la madre dice: "Proviamo lo stesso!"
  • Motore : una candela sotto un piatto di metallo. Questa versione del doppio solenoide, fatta in casa è geniale e vale, da sola, la visione del film.
  • La Seele = Ospizio dei vecchietti, sempre quello. Oppure, in alternativa, l'asilo. Dopotutto, quelle bambine mi sembrano sospette assai.

Il film, come episodio di Getter Robot

Ecco, lì! L'Impero dei Dinosauri e le trilobiti... e poi? Dove sono i Raggi Getta? Fujimoto non persegue l'evoluzione, ma l'involuzione! "Regredisci! Regredisci!" urla alla figlia. Sì! La storia è nuovamente vista dall'altra parte! Fujimoto sostituisce l'Impero dei Dinosauri, ma non ne ha la forza, non ne ha la crudeltà, e alla fine non ne ha neanche la voglia. Perché è sposato.

Volete che una storia finisca bene?

Volete evitare la catastrofe finale?

Volete evitare infelicità e distruzioni?

Ci vuole la mamma!

In "Getter Robot" il dottor Saotome era... vedovo! Il figherrimo protagonista[12] era... orfano! Il figone oscuro[13]... pure! In quanto ai dinosauri, sono rettili con scarsissime cure materne. Tutti schizzati.

Quindi, la soluzione è ovvia: ci vuole la mamma!

Così il lieto fine è assicurato.

Qui poi di mamme ce ne sono due, una più grande dell'altra. Ergo...


Si può quindi concludere che questa è una versione alternativa di "Getter Robot", presa come l'originale tra evoluzione e involuzione, dove la presenza dell'elemento materno e protettivo garantisce una corretta e sana evoluzione spirituale (invece che pericatastrofica). Evoluzione spirituale che viene simboleggiata dalla catafrasi perifrastica dell'evoluzione biologica, considerata in senso alternativo e psicotropo, le pozioni anziché i Raggi Getta, l'elain vital al posto dei Raggi Getta, la forza dell'amore al posto dei Raggi Getta. Ah sì, e il potere dell'amicizia al posto dei Raggi Getta.[14]

Al tempo stesso questa è una timeline alternativa, dove tutti i personaggi hanno la famiglia integra, e infatti tutto finisce a tarallucci e vino. Quindi, ragazzi, pensateci: volete evitare catastrofi? Viva la mamma!

P.S. Pensateci bene, anche in altre produzioni: Naruto orfano, Luke Skywalker orfano, i Cavalieri dello Zodiaco orfani, Voldemort orfano, Orochimaru orfano, Darth Vader orfano... È un miracolo che in "Dolce Remì" non venga distrutta la Terra!

Il film, come episodio di Lamù

Una parte del pubblico ha considerato il film come un nuovo episodio di Urusei Yatsura. L'assenza di Ataru Moroboshi è stata fortemente criticata dai fan, ma il temperamento esplosivo della giovane protagonista viene ritenuto tipico dei personaggi principali di Rumiko Takahashi.

Il film come episodio dei Puffi all'incontrario

I puffi sono tutti maschi con una sola femmina? L'acuta sensibilità di Miyazaki non poteva sopportare questo strazio!

Nel film, incontriamo Gargamella/Fujimoto, unico maschio e padre di un intero villaggio di Puffette (le valchirie). Invece di un grande Puffo abbiamo una Grande Puffa/Mamma Mare; invece della puffetta avremo Sosuke. Poi la storia prende un altro abbrivio, e si minaccia la distruzione della Terra, tipico con i giapponesi: ma Soské è il prescelto e salva il collo all'Universo.

Colonna sonora

« Po-nyo! Ponyo combina-guai!/ La beniamina di tutti gli dei /Tarallaleralleralalò lu la là! »

Avvertenze: la canzoncina finale contiene un virus memetico che la installa nel cervello costringendovi a cantarla per tre giorni di fila, dopo di ché la vostra testa imploderà.

In alternativa, potete sopravvivere se comperate uno di quei guanti a forma di bambina pesce del Giappone.

Successo di pubblico

Molti non hanno capito che Risa è la madre di Soské.

Fateglielo sapere!

Recensioni

In una recente intervista (della settimana scorsa), è stato chiesto a Miyazaki se per questa storia si era ispirato alla Sirenetta della Disney o a Nemo, sempre della Disney. Miyazaki ha elegantemente negato di aver mai incontrato i suddetti materiali, e ha poi aggiunto "Ma il capitano Nemo lo frequentava Hideaki Anno ai tempi di Nadia, cioè".

(L'articolo mostrava una foto dei Teletubbies con il commento: "Una scena dal cartone animato". Degno di Nonciclopedia!).

Voci correlate

Articoli e voci analoghe in rete

  • "Giappone: Ricerca, scoperto il gene degli Otaku! Ed è un pesce": viene riportata la notizia che il l'Università Navale di Osaka ha analizzato l'incidenza del gene b del cromosoma 11, comune ai pesci e ad alcuni esseri umani, dove è associato a individui con intelligenza superiore alla media, ma inclini all'asocialità, con tendenza autistica all'isolamento e alla chiusura, spesso con disfunzioni visive. (Il ritratto di Fujimoto!)

Storie simili (se vi piacciono i pesci!)

  • "Lu e la città delle sirene", di Masaki Yuuka. Stavolta l'ipercinetica sirenetta (sì, anche qui) di nome Lu è attirata sulla terra nientemeno che da un concerto di musica rock! Tanto per cambiare il padre di Lu è Sharko. Potrete vedere uno squalo in fiamme correre per la città per riportare a casa la figlia coatta!
  • "La maschera di Innsmouth" di H.P. Lovecraft e le sue varie versioni multimediali, film, fumetti, cartoni animati! Videogiochi!!! La storia risale addirittura agli anni Trenta ma come potete vedere è la capostipite[15] di tutte queste. L'allegro e ipercinetico protagonista, passando dalla città dei suoi avi, scopre di essere, in realtà, un pesce! (Ché nessuno l'aveva mai sospettato).
  • "Luca": stavolta tocca alla Pixar. Si passa al maschile e i due sirenotti, tanto per cambiare, fanno una visita in bicicletta a una città italiana.

Facendo il conto delle nazionalità: Giappone, Giappone, America (costa orientale), Italia (Liguria).

Poi ci sono tutte le versioni della sirenetta, c'è "La ragazza con i tentacoli" di prossimo arrivo... c'è "One Piece"...

Il complotto

... ed è tutto per prepararci, noi e le giovani generazioni, all'imminente innalzamento del mare.

« Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn »
( La conclusione?)

In rete basta googlare "I'm not aware of any direct ties between the Disney film "Luca" and H.P. Lovecraft's "Shadow Over Innsmouth."", e soprattutto ""La Maschera di Innsmouth" riscritto dalla Pimpa!" per rendersi conto di cosa stia bollendo in pentola.

Oppure no.

Conclusione conclusiva

... come se tutte le interpretazioni alternative di prima non fossero già abbastanza.

Note

  1. ^ Infatti è un cartone per bambini!
  2. ^ tipo il signor Fujinami, padre della bella Ryunosuke Fujinami, in "Lamù", il cui cognome è un incrocio tra Fujiyama e Tsunami. Padrone anche della locanda "Io amo il mare". Bene, nel corso del film apprendiamo che Fujimoto il mare lo ha amato in tutti i sensi. Tutti.
  3. ^ Oppure, più probabilmente, al periodo Devoniano. Sapete, trilobiti, ammoniti, ecc. ecc. Tutti quegli animaletti acquatici primitivi che fanno impazzire i bambini.
  4. ^ Apparentemente, è in grado di preparare pozioni magiche che fanno camminare i paralitici e crescere i pesci, e lui stesso si fa un goccetto dopo la lite con la figlia, ma le occhiaie e l'aria esausta gli rimangono lo stesso per tutto il film.
  5. ^ Boh? Forse perché è una specie di Bart Simpson? Anche sua madre, in certi momenti, pare un incrocio tra Akane Tendo e Homer Simpson! Burrrrrrp.
  6. ^ O è un film surreale, o si svolge già in un'altra dimensione, decide lo spettatore.
  7. ^ E Fujimoto è quel puntino scuro sulla prua dell'imbarcazione. Aguzzate la vista!
  8. ^ O, come direbbe Enrico Ghezzi, "come Antiversione/Eversione di Evangelion, considerabile a sua volta come ribaltamento/anticipazione di Harry Potter, come si evince dal capovolgimento delle caratteristiche grifondorriane in Ikari Shinji, nel contesto postcatastrofico transeunte tipico della filmografia kajuu nipponica, in cui si inserisce pienamente il lavoro di Anno e che Miyazaki sfiora tangenzialmente, riportandosi invece nell'alveo della rivisitazione della grande narrativa fantastica europea ecc. ecc."
  9. ^ Fatto non nuovo nella filmografia miyazakiana: per es. il vero nome di Heidi era AdelHeide, nome che lei rifiuta recisamente.
  10. ^ come in "The End of Evangelion", avete in mente tutte le Rei che vengono a pijare i protagonisti?
  11. ^ E fa anche la rima.
  12. ^ Ryoma Nagare memore e vendicatore del padre karateka ecc. ecc.
  13. ^ Hayato Jin, pure molto legato a un crocefisso che porta sempre con sè, ricordo della sua adorata madre ecc. ecc. però adesso la pianto di completare le informazioni con i nomi.
  14. ^ E non dimentichiamo il simbolico barile di birra, sposalizio di acqua, terra e cielo. BURRRRRRP (grande poesia!)
  15. ^ E la sirenetta?
Questa è una voce in latrina, sgamata come una delle voci meno pallose evacuate dalla comunità.
È stata punita come tale il giorno 20 maggio 2012 con 88.9% di voti (su 9).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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