Nicoletta Braschi

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Benigni durante il provino, esterrefatto dalla potenza interpretativa di Nicoletta
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Nicoletta Braschi
« Farà cagare come attrice, però bisogna ammettere che c'ha del coraggio a trombarsi il Benigni. »
« Espressiva come Clint Eastwood, carismatica come Veronica Lario, simpatica come Vittorio Sgarbi »
« In qualche modo mi ricorda mia moglie »

Nicoletta Braschi, in arte "quella che ha sposato il Benigni", è una nota[1] attrice italiana. Grazie alla sua carismatica mancanza di personalità Nicoletta ha all'attivo un numero considerevole di soubrettate in teatrini di campagna, comparsate alle fiere paesane e vere e proprie opere cinematografiche in veste di spalla comica del grande maestro dell'horror Roberto Benigni.

Vita e carriera

Nicoletta Braschi in: Zero (ma veramente) Zero Tette

Nasce a Cesena il 19 aprile 1960. Vent'anni dopo, essendosi resa conto che la sua vita è così pesante che potrebbe collassare da un momento all'altro in un buco nero supermassivo, si trasferisce a Roma e, come ogni disadattato che si rispetti, approda alla scuola di recitazione, precisamente all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Alba Parietti".

« Veramente incredibile quello che è diventata. Non ha mai aperto un libro per tutto il tempo! »
(La sua insegnante di recitazione)

Nel frattempo la Braschi cerca lavoro. Viene notata per caso da un talent scout mentre interpreta il ruolo di Ronald davanti a un McDonald's nei pressi di Gabicce Monti. Nicoletta ottiene il suo primo vero ingaggio in un teatro di cabaret nel quale ci prova col primo attore, purtroppo per lei, tale Roberto Camerini.

Il caso vuole che la sera del debutto, in sala ci sia il già celebre Robertino nazionale.

« Madonna bona! Pensa 'he qquella sera c'avevo'nn solo programma: prendemmi 'na thronha di Vovve e andà ail'lletto a fammi 'na seha. »
(Benigni ricordando la magica notte.)

Tuttavia accade. Lei nota lui, poi lui nota lei... si notano. Il Benigni che era a digiuno sin dalla nascita non si lascia sfuggire l'occasione e le propone un provino.

Dopo quel fatidico momento non si lasceranno mai. Ce la sorbiremo in eterno in ogni fottutissima pellicola di Benigni condita in tutte le salse possibili (una sola). Aspirato Ispirato dalla sua Musa, il Benigni sforna una ragguardevole serie di capolavori inarrivabili come Tu mi masturbi, Johnny Stracchino, Impiccala diavolo e Ginocchio. Ma per raggiungere l'Olimpo dei registi anche il genio Benignano è costretto a sfornare l'ennesimo polpetton-movie sulla Shoah, La vita è bella (sottotitolo: La nostra eh!). I giudici gli consegnano l'Oscar sull'unghia pur di non doverselo guardare. Ora anche Nicoletta è abbastanza famosa da essere ingaggiata da altri registi che vogliano sfruttare la sua notorietà per fare un gruzzoletto senza faticare troppo. Nonostante ciò i due sono davvero inseparabili e ci riprovano con un altro mattoncino tragicomico: La tigre e la neve, che purtroppo non è il remake de La tigre e il dragone. La critica è unanime:

Nicoletta e consorte profondamente addormentati alla prima de La tigre e la neve
« Ok, avete ufficialmente rotto il cazzo. »
(La critica)

Oggi

Recentemente Nicoletta è tornata a calcare le tavole del palcoscenico registrando sempre il "tutto esaurito". Gli spettatori sono ovviamente pagati dall'amorevole marito, ma non ditelo alla Braschi sennò ci rimane male.

Premi e onorificenze

  • Leone di feltro al Festival delle canne di Santa Cruz
  • Premio Faccia di legno alla Fiera delle bambole di pezza
  • Premio Hai vinto 5 euro al Grattaevinci
  • Premio Hai vinto alla lotteria al suo matrimonio

Note

  1. ^ Come questa