Che cosa sono le nuvole? (episodio di Capriccio all'italiana)

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che vanta innumerevoli tentativi di imitazione.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Che cosa sono le nuvole? (episodio di Capriccio all'italiana)
Sapevatelo!
Paese di produzioneItalia
Anno1968
Dati tecnicicolore: Purtroppo sì
GenereMeteorologia
RegiaPier Pablo Pisolini
SceneggiaturaColonnello Giuliacci
Casa di produzionePupazzo Production™
Interpreti e personaggi
Totò, Ninetto Davoli, Franco e Ciccio
« Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato! »
(Iago (Totò) che osserva nascosto le tette di Desdemona.)

Che cosa sono le pop nuvole? è l'episodio girato da Pasolini contenuto in Capriccio all'italiana, un film collettivo del 1968 composto anche da:

La storia è tratta dalla tragedia Otello di Guglielmo Agitasfere, ma adattata in un contesto teatrale in pieno stile pasoliniano:

  1. gli attori recitano legati a fili come marionette;
  2. il regista diventa un puparo;
  3. le persone tra il pubblico diventano sceme a capire per quale motivo non smettono di buttare i soldi a vanvera.

La trama è nota a tutti, ma un ripassino prima di indugiare in un volo di fantasia, e spararla come viene, è d'uopo. Nel frattempo prendete un .
Pasolini si affida per l'ultima volta alla coppia Davoli-Totò, il primo è stanco dei ruoli da comprimario, il secondo è stanco di vivere e muore prima di vedere il film nelle sale.
In uno degli altri episodi troviamo Stefano D'Orazio, famoso in seguito come: "quello che ha ostinatamente tentato per anni di suonare la batteria con i Pooh senza riuscirci". Non è l'unica presenza mutuata dal mondo della musica, proprio nell'episodio di Pasolini recita Domenico Modugno, nel ruolo del "monnezzaro" che butta le marionette alla discarica. Sono tempi in cui non esiste la raccolta differenziata e comunque: trovare una collocazione per un attore che si finge una marionetta, è sicuramente più difficile che procurarsi un cassonetto differenziato per il frutto del peccato.
Ad interpretare Cassio e Roderigo troviamo la coppia Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, vere e proprie leggende dei film che tutti hanno visto ma guai a parlarne altrimenti si passa per deficienti.

Roderigo : Non dirmi altro! Proprio tu, Iago, che ti sei servito del mio denaro come di roba tua, eri al corrente di tutto e me l'hai taciuto.
Iago : Sangue di Dio. Non volete ascoltarmi. Se mi sono mai sognato una cosa simile, avreste ragione di detestarmi.
Roderigo : Quindi non dovrei?
Iago : Magari sputarmi in faccia ogni volta che mi vedete potreste evitarlo?!

La critica lo definì un film d'autore, che è come dire: "Qualcuno l'avrà girato, mica s'è fatto da solo!" È anche la peggiore cosa che possano dire di un film, i registi temono questa definizione come la peste, perché pone l'opera nella categoria "Cosa diavolo ti viene in mente di andarlo a vedere che al test del QI sei arrivato al livello Sgombro?!" Cosa che scoraggia quasi il 74% della popolazione.

Trama illustrata

Riconoscimenti

  • Il film era su uno scaffale sbagliato nel magazzino della De Laurentiis, se ne sono accorti ma non l'hanno spostato per pigrizia.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Maurizio Gasparri, dopo aver visto il film in tv, si è fatto firmare un autografo dalla moglie. Era entrata nella camera da letto con la maschera antirughe al cetriolo, lui ha pensato che fosse Totò.
  • Gian Luigi Rondi ha definito la pellicola: "Cinema d'avanguardia, un audace sconfinamento nel Teatro Kabuki". Ha poi aggiunto: "Franco e Ciccio hanno confermato la maturità mostrata in 2 mattacchioni al Moulin Rouge"

Voci correlate

Note

  1. ^ ma potrebbe anche essere un pedone