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'''Marina Abramovic''' è il [[fenomeno da baraccone]] meglio pagato al mondo.
'''Marina Abramović''' è il [[fenomeno da baraccone]] meglio pagato al mondo.


Iniziò la sua carriera tra la fine degli [[anni '60]] e gli [[anni '70]], e si autodefinisce "grandmother of performance art", definizione veritiera, perlomeno per quanto riguarda la prima parola. Il suo lavoro vuole esplorare i limiti del corpo e le possibilità della mente, cosa che milioni di persone fanno ogni sabato sera in birreria, ma senza vantarsi tanto.
Iniziò la sua carriera tra la fine degli [[anni '60]] e gli [[anni '70]], e si autodefinisce "grandmother of performance art", definizione veritiera, perlomeno per quanto riguarda la prima parola. Il suo lavoro vuole esplorare i limiti del corpo e le possibilità della mente, cosa che milioni di persone fanno ogni sabato sera in birreria, ma senza vantarsi tanto.
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== Vita ==
== Vita ==
[[File:Marina Abramovic in cucina.jpg|thumb|right|250px|Marina Abramovic nel posto in cui avrebbe fatto meglio a rimanere.]]
[[File:Marina Abramovic in cucina.jpg|thumb|right|250px|Marina Abramovic nel posto in cui avrebbe fatto meglio a rimanere.]]
Marina Abramovic nasce a [[Belgrado]] nel [[1946]], da una famiglia molto influente: suo nonno era un patriarca della chiesa serbo-[[ortodossa]], dopo la morte proclamato santo. Entrambi i genitori erano stati [[partigiano|partigiani]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Insomma qualcosa di utile all'umanità l'avevano fatta, o quantomeno non avevano peggiorato la vita a nessuno.
Marina Abramovic nasce a [[Belgrado]] nel [[1946]], da una famiglia molto influente: suo nonno era un patriarca della chiesa serbo-[[ortodossa]], dopo la morte proclamato santo. Entrambi i genitori erano stati [[partigiani]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Insomma qualcosa di utile all'umanità l'avevano fatta, o quantomeno non avevano peggiorato la vita a nessuno.


Marina Abramovic studia all'Accademia di Belle Arti di Belgrado dal [[1965]] al [[1972]]. Cosa ci fosse di tanto impegnativo da studiare per metterci sette anni non si sa, ma pazienza. Dal [[1973]] al [[1975]] lavora<ref>E sottolineo lavora.</ref> come insegnante all'Accademia di Belle Arti di Novi Sad, mentre crea le sue prime performance. Nel 1976 lascia la [[Serbia]] per trasferirsi ad [[Amsterdam]], cosa che [[cosa avrà voluto dire?|influisce in modo evidente nello sviluppo della sua arte]].
Lei invece studia all'Accademia di Belle Arti di Belgrado dal [[1965]] al [[1972]]. Cosa ci fosse di tanto impegnativo da studiare per metterci sette anni non si sa, ma pazienza. Dal [[1973]] al [[1975]] lavora<ref>E sottolineo lavora.</ref> come insegnante all'Accademia di Belle Arti di Novi Sad, mentre crea le sue prime performance. Nel 1976 lascia la [[Serbia]] per trasferirsi ad [[Amsterdam]], cosa che [[cosa avrà voluto dire?|influisce in modo evidente nello sviluppo della sua arte]].


== Opere, se così si possono definire ==
== Opere, se così si possono definire ==
[[File:Marina Abramovic e tizio che le punta una freccia addosso.jpg|thumb|right|250px|Marina Abramovic e un tizio con un autocontrollo invidiabile.]]
[[File:Marina Abramovic e tizio che le punta una freccia addosso.jpg|thumb|right|250px|Marina Abramovic e un tizio con un autocontrollo invidiabile.]]
===''Rhythm 10'', 1973===
===''Rhythm 10'', 1973===
Nella sua prima esecuzione la Abramovic esplora elementi di ritualità gestuale. Usando venti coltelli, l'artista esegue il famoso gioco russo nel quale si tiene la mano aperta con le dita separate e si tirano coltellate cercando di non colpirsi, e l'operazione viene registrata. Ogni volta che si taglia prende un nuovo coltello. Dopo essersi tagliata venti volte, Marina Abramociv riascolta la registrazione e tenta di ripetere gli stessi movimenti, cercando di non bestemmiare gli stessi santi che aveva bestemmiato in precedenza, fino a completare l'intero calendario dei santi.
Nella sua prima esecuzione la Abramovic esplora elementi di ritualità gestuale. Usando venti coltelli, l'artista esegue il famoso gioco russo nel quale si tiene la mano aperta con le dita separate e si tirano coltellate cercando di non colpirsi, e l'operazione viene registrata. Ogni volta che si taglia prende un nuovo coltello. Dopo essersi tagliata venti volte, Marina Abramovic riascolta la registrazione e tenta di ripetere gli stessi movimenti, cercando di non bestemmiare gli stessi santi che aveva bestemmiato in precedenza, fino a completare l'intero calendario dei santi.


Il significato di questa performance è che tagliarsi con un coltello fa male.
Il significato di questa performance è che tagliarsi con un coltello fa male.

Versione delle 18:30, 10 ago 2013

Roberto Maroni

Template:Razzismo

A sinistra Maroni, a destra due maroni. Trova la differenza.[1]
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Nevermindfc/Sandbox2.


« La schedatura dei Rom serve a garantire la loro sicurezza, a favorire l'integrazione... »
(Maroni mentre tenta di stabilire un nuovo record mondiale di ipocrisia)
« No ai cori razzisti negli stadi. Che poi mi va via la voce. »
(Maroni contribuisce alla lotta contro il razzismo)

Roberto Maroni, meglio conosciuto come Bobo, è il cane da guardia di Bossi, politico a tempo perso. Nato a Varese il 15 marzo 1955, è stato Ministro del Lavoro (nel senso di far lavorare gli altri) e Ministro dell'Interno (nel senso di mettere la gente dentro) in vari governi Berlusconi.

Gli inizi

Debutta in politica con Democrazia Proletaria, un partitino talmente a sinistra che molti dei suoi ex membri hanno poi sconfinato nell'estrema destra. È questo anche il caso di Maroni: abbandonato dal suo partito, viene trovato e adottato da Umberto Bossi e così aderisce alla Lega Lombarda, di cui diviene subito uno dei militanti più convinti.

ministro dell'interno 1994, ministro del lavoro 2001-2006

Ministro dell'Interno 2: il ritorno

Il 7 maggio 2008 Berlusconi gli affida l'incarico di Ministro dell'Interno con licenza di uccidere. Da buon pregiudicato, Maroni conosce bene l'ambiente della criminalità e individua immediatamente una soluzione all'emergenza sicurezza che tanto affligge il nostro paese: schedare gli zingari. In questo modo, si può.. si può... si può? Boh... Ah, sì! Si può dare un nuovo impulso all'industria padana di inchiostri e tamponi, e si risparmia tempo, perché tanto prima o poi tutti gli zingari sarebbero comunque stati presi dalla polizia per qualche reato e schedati. E soprattutto, dopo aver preso le impronte digitali a uno zingaro gli si lavano le mani, così puzza di meno ed è risolto anche il problema dei cattivi odori. Inoltre, in coppia con l'altro baffo letale del governo, il Ministro dell'Inferno Ignazio La Russa, approva il pacchetto sicurezza,[2] un piano per rendere sicure le strade italiane.[3] Tale piano prevede l'abolizione della polizia e la sua sostituzione con le ronde padane, il ridimensionamento dei carabinieri, usati solo in occasioni speciali quali manifestazioni contro il governo e G8, e l'impiego di oltre 3.000 militari nelle principali città e in tutti i luoghi ritenuti ad alto rischio quali i centri di permanenza temporanea, i campi nomadi, le moschee e i kebab.

Fedina penale

Il 15 settembre 1996 Bobo partecipa al fallito tentativo di secessione della Padania (una partita di Risiko in cui le armate verdi dirette da un Alto Comando formato da Bossi, Calderoli, Borghezio, Gentilini, Castelli e Maroni vengono massacrate dalle armate blu di Mohammed, bambino di otto anni immigrato clandestinamente). In seguito a questa atroce delusione, l'Alto Comando Padano inizia a dare in escandescenze, i vicini chiamano la polizia per schiamazzi notturni, e Maroni interviene mordendo il piede di un agente. Viene per questo motivo condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale, castrato e obbligato a portare una museruola, abilmente camuffata con il baffetto da sparviero e la mosca.[4]

Curiosità

  • Suona l'organo Hammond in un gruppo musicale, i Distretto di Polizia 51. Fortunatamente fanno musica soul e non napoletana, altrimenti c'era il rischio di un G3 con Berlusconi e Mariano Apicella.

Note

Template:Legginote

  1. ^ A sinistra c'è un coglione, a destra ce ne sono due.
  2. ^ Si chiama così perché è, per dirla alla napoletana, un pacco.
  3. ^ Per sicure si intende "prive di persone che non corrispondano almeno al 75% dei requisiti del bergamasco tipico".
  4. ^ Il ciuffo di peli sotto la bocca si chiama mosca, l'ho letto su Wikipedia. Istruisciti, ignorante.

[[Categoria:Nazisti famosi] [[Categoria:Padani] [[Categoria:Persone che hanno un nome del cazzo]

Bistecca di cucciolo di foca

Template:Cucina La bistecca di cucciolo di foca è un piatto tipico canadese, fiore all'occhiello di qualsiasi ristorante di carne che si rispetti. Il ristorante The Dead Seal di Dawson City, specializzato in piatti di carne di foca, ha ottenuto cinque stelle sulla guida Michelin 2012.

Chiedete solo cuccioli di foca, diffidate dei ristoranti che propongono carne di foca adulta.

La preparazione della bistecca di cucciolo di foca DOC richiede molta cura. Secondo la ricetta del grande cuoco canadese Joe Twococks, il cucciolo di foca va ucciso sotto gli occhi della madre, in modo che la carne si impregni del dolore materno risultando più tenera e appetitosa, e l'agonia deve durare il più possibile, per far sì che il dolore venga centellinato per bene. L'animale va poi spellato (la pelle, il naso e gli occhietti vanno conservati per la produzione di peluche), mentre la carne va conservata non in una cella frigorifera, ma nella stessa neve su cui è avvenuta l'uccisione, ancora bagnata di sangue.

Proprietà nutritive

La carne di cucciolo di foca contiene molti grassi, è un'ottima fonte di calorie per i paesi freddi ed ha un retrogusto di pesce. Gli omogeneizzati di cucciolo di foca sono consigliati dall'associazione pediatri canadafricana per la crescita di un bambino sano e forte

[[Categoria:Ricette]

Mondiali di calcio Germania 2006

Mondiali di calcio Germania 2006
Partecipanti 32
Organizzatore Krukkia
Vincitore Itaglia

Frociaria

Krukkia

Spagnogallo

Incontri giocati Tutti
Kapò-cannoniere Miroslav Klose
Mascotte

Stadi Auschwitz, Dachau, Birkenau, Buchenwald, Dortmund, Gelsenkirchen, Monaco, Berlino
(Qualunque italiano sui mondiali di calcio Germania 2006)
« Il cielo è azzurro sopra Berlino »
(Previsioni meteo della tv tedesca, 9 luglio 2006)
« Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene »
(Paperissima sprint durante un video di micini che si stringono tra di loro)


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Mondiali di calcio Germania 2006

I mondiali di calcio Germania 2006 sono stati la diciottesima edizione dei mondiali di calcio, la quattordicesima senza truffe. Si sono conclusi con la vittoria ai rigori dell'Italia contro la nazionale delle colonie della Francia e la vittoria per KO di Zinedine Zidane contro Marco Materazzi.

Premesse

Favorita numero uno è la Germania, che gioca in casa e ha uno squadrone costruito con cura per vincere questo mondiale. Altra favorita d'obbligo è il Brasile, pieno di campioni come Ronaldinho, Kakà, Adriano e Ronaldo non più magro ma ancora non pronto per la macellazione, che però non ha mai vinto un mondiale in Europa, tranne che in Svezia.[1] Altre squadre quotate sono Argentina, con un giovanissimo Messi che ancora non ha avuto modo di rivelarsi un bidone quando gioca in nazionale, la Francia, con ancora molti dei giocatori campioni mondiali nel 1998 e europei nel 2000, e le solite squadre che si nominano sempre per fare numero e che non combinano mai niente, ovvero l'Olanda, il Portogallo, la Spagna e l'Inghilterra. L'Italia è reduce da una qualificazione agevole e molte vittorie incoraggianti in amichevole, tra cui un 4-1 proprio alla Germania, ma è nel caos per lo scandalo di Calciopoli appena scoppiato, che ha screditato il calcio italiano agli occhi del mondo e abbattuto il morale della nazionale e della nazione.[2] Inoltre a quattro mesi dall'inizio del mondiale gli azzurri hanno perso per infortunio Francesco Totti, cosa che verrà ricordata costantemente da giornalisti sportivi terrorizzati e simpatici spot in cui una governante tedesca di mezza età obbliga il giocatore romanista, costretto a letto, a trangugiare wurstel e crauti, non si sa se per curarlo o per dargli il colpo di grazia.[3] I punti di forza sono Buffon in porta, Cannavaro in difesa e Pirlo a centrocampo, mentre in caso di emergenza c'è sempre Materazzi per mettere fuori combattimento gli avversari più pericolosi. Dulcis in fundo, Bruno Pizzul è finalmente andato in pensione, e per andare sul sicuro è stato sostituito da due telecronisti, Marco Civoli e Sandro Mazzola, in modo tale che, se uno si fosse rivelato un portasfiga, l'altro avrebbe potuto diluire l'influsso iettatorio.

Risultati

Fase a gruppi

Gruppo A

Squadre: Germania, Ecuador, Costa Rica, Polonia

La Germania ha tutte le carte a proprio favore: gioca in casa, ha uno squadrone, il girone non è certo impossibile e in più c'è anche la Polonia e quando si tratta di battere la Polonia i tedeschi vanno sempre a nozze. Come prevedibile i panzer stritolano chiunque gli si pari davanti, mentre al secondo posto si qualifica l'Ecuador, o la Costa Rica, non ricordo, tanto siamo lì.

Gruppo B

Squadre: Inghilterra, Svezia, Paraguay, Trinidad e Tobago

L'Inghilterra e la Svezia passano agli ottavi pareggiando tra di loro e non giocando le altre partite, perché la FIFA, non essendo a conoscenza di nazioni chiamate Paraguay e Trinidad e Tobago, non ha lasciato entrare le squadre in campo.

Gruppo C

Squadre: Argentina, Olanda, Costa d'Avorio, Serbia e Montenegro

In quello che viene considerato dagli esperti (cioè chiunque, dato che si parla di calcio) il girone di ferro del mondiale si qualificano Argentina e Olanda con 7 punti ciascuna, mentre il Montenegro si separa dalla Serbia durante l'intervallo della partita contro la Costa d'Avorio facendo finire i balcanici ultimi nel girone.

Gruppo D

Squadre: Portogallo, Messico, Iran, Angola

In quello che viene considerato da esperti e non il girone delle merdacce passano agli ottavi Portogallo e Messico. I giocatori dell'Iran subiscono una fatwa al loro rientro in patria mentre gli

angolani preferiscono restare in Germania come venditori ambulanti piuttosto che tornare in Africa.

Gruppo E

Squadre: Italia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Ghana

L'Italia passa il turno con 7 punti insieme al Ghana secondo con 6, poi Repubblica Ceca con 3 punti e ultimi gli Stati Uniti che raccolgono un solo punto in classifica ma ben 15 di sutura in faccia al centrocampista McBride, colpevole di aver scambiato Daniele De Rossi per un giocatore della Lazio.

Gruppo F

Squadre: Brasile, Croazia, Australia, Giappone

Come da obbligo contrattuale il Brasile supera il girone al primo posto, mentre per il secondo posto sembra favorita la Croazia, squadra sempre solida e rognosa. Qui arriva però la sorpresa: i tre quarti dei giocatori dell'Australia sono di origine croata, il restante quarto di origine italiana. La Croazia, che si aspettava una squadra composta da canguri e aborigeni, viene eliminata, arrivando terza davanti soltanto al Giappone, che si consola con una nuova serie di Holly e Benji in cui il Sol Levante vince mondiali, olimpiadi ed europei.

Gruppo G

Squadre: Svizzera, Francia, Corea del Sud, Togo

Per lo sconcerto di tutti è presente anche il Togo, che fino al giorno prima tutti credevano fosse solo un biscotto al cioccolato e un'esclamazione del tizio sfigato di Camera Café. Si qualificano agli ottavi Francia e Svizzera, mentre la Corea del Sud, priva del suo miglior elemento dell'edizione precedente, Byron Moreno, non riesce a passare il turno.

Gruppo H

Squadre: Spagna, Tunisia, Arabia Saudita, Ucraina

Nell'ultimo girone la lotta per il primo posto è tra Spagna e Ucraina. Vince la prima perché gli ucraini, alla loro prima partecipazione mondiale, per l'emozione si confondono e non scendono in campo aspettando che arrivino i giocatori dalle altre nazioni dell'URSS. Il derby musulmano tra Tunisia e Arabia Saudita si conclude invece con un pareggio 2-2 e 16384 colpi di kalashnikov sparati in aria per festeggiare i gol.

Ottavi di finale

File:Totti con dito in bocca.jpg
Totti festeggia dicendo agli australiani cosa fare.
  • Wehrmacht - IKEA 2-0: i tedeschi smontano gli svedesi senza difficoltà grazie a una doppietta di Podolski.
  • Gauchos - Narcos 2-1: come tradizione dei mondiali la partita più pericolosa viene affidata a un arbitro svizzero (vedi USA-Iran del 1998). Gli argentini passano con un gol di Maxi Rodriguez al 98', il recupero esagerato è dovuto alla necessità di curare tutte le ferite da arma da taglio.
  • Itaglia - Austrialia 1-0: gli azzurri giocano in dieci per quasi tutta la partita a causa dell'espulsione di Marco Materazzi, reo di aver minacciato un giocatore australiano scrocchiandosi le nocche. Al 95' Fabio Grosso entra in area di rigore e, mentre è indeciso se tuffarsi o provare a segnare onestamente, viene atterrato dal difensore australiano Neill. Totti segna il rigore e l'Italia passa ai quarti di finale.
  • Cioccolatai - Badanti 0-0 (0-3 d.c.r): la partita più noiosa della storia, le due squadre non si avvicinano neanche all'area di rigore e i portieri si addormentano russando fragorosamente. Si arriva ai rigori e alla fine passa l'Ucraina perché il portiere ucraino si sveglia in tempo, mentre quello svizzero aspettava ancora il suono del cucù.
  • Gli inventori del calcio™ - Equatore 1-0: l'Inghilterra segna con David Beckham che ammalia il portiere sudamericano con il suo fascino da macho. A fine partita i britannici per sfregio all'Ecuador, grande produttore di caffè, si siedono a bordo campo e bevono Earl Grey.
  • Santuario di Fatima - Vetrine di Amsterdam 1-0: nella sfida tra le due grandi perdenti d'Europa vince il Portogallo perché più perdente, mentre l'Olanda almeno un Europeo l'ha vinto.
  • Negri - Altri negri 3-0: i verdeoro battono gli africani per 3-0 con astuzia. Infatti vedendo il calcio-samba ballato dei brasiliani, ai ghanesi, che come è noto hanno il ritmo nel sangue, viene una voglia irrefrenabile di accompagnarli suonando i bonghi, consentendo così agli avversari di dilagare.
  • Tortillas - Baguette 1-3: nell'ultimo ottavo di finale la Spagna offre la sua tradizionale prestazione insoddisfacente, nota anche come calcio interrotto. Infatti le furie rosse dominano la prima mezz'ora e vanno in vantaggio con gol di Villa su rigore per poi spegnersi come cerini immediatamente dopo permettendo alla Francia di recuperare e vincere.

Quarti di finale

  • SS - SS latitanti 1-1 (4-2 d.c.r.):
  • Mafiosi - Papponi 3-0:
  • Tè delle cinque - Fado delle sette meno un quarto 0-0 (1-3 d.c.r.): come agli ottavi, anche ai quarti il Portogallo incontra un'altra storica perdente del calcio europeo, e come agli ottavi vince, perché l'Inghilterra il suo mondiale in casa l'ha vinto, con le buone o con le cattive. Mica come certa gente che si fa battere in casa dalla Grecia.
  • Negri - Altri negri 0-1: Thierry Henry scende in campo con la casacca gialla e si fa passare per un difensore del Brasile, dopodiché sfrutta la prima occasione che gli capita per portare in vantaggio i suoi.

Semifinali

  • Angela Merkel - Romano Prodi 0-2: la nazionale italiana dimostra che la Merkel, tra l'altro presente sugli spalti, non è una culona inchiavabile, mettendoglielo in quel posto in diretta mondiale. Dopo una partita combattutissima infatti Grosso e Del Piero segnano negli ultimi due minuti dei supplementari portando l'Italia in finale ai danni della squadra di casa. Si dice che nei dieci minuti successivi al termine della partita lo spread fosse arrivato a -200.
  • Galli - Galletti 0-1: quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. E dato che in entrambe le squadre di duri ce ne sono ben pochi, la partita è moscissima, e si risolve con un gol di Zidane su rigore.

Finale per il terzo posto

Tripla A - PIIGS 3-1: boh, dice che ha vinto la Germania.

Finale

La nazionale azzurra solleva la coppa.

Spumante - Champagne 1-1 (5-3 d.c.r.): la Francia ottiene subito un rigore a favore, provocato da Materazzi che alza la gamba apparentemente senza toccare l'attaccante francese Malouda, ma in realtà indirizzando verso di lui una letale scorreggia ai fagioli borlotti. Dal dischetto Zidane prova il cucchiaio, ma non sapendo bene come fare monta davvero un cucchiaio sulla punta della scarpa, rischiando quasi di sbagliare ma purtroppo no. Dopo dieci minuti pareggia lo stesso Materazzi di testa su calcio d'angolo

Inno

L'inno dell'edizione è stato Popopopopopopo, pezzo tratto dall'omonimo album dei White Stripes. Venne cantato dopo la fine della finale per una durata complessiva di quattro anni.

Curiosità

I tifosi francesi si consolano dopo la sconfitta.
  • Nell'incontro della fase a gironi Croazia-Australia l'arbitro inglese Graham Poll ammonì 3 volte il croato Šimunić prima di espellerlo. A fine partita dichiarò ai giornalisti: "Chiedo scusa a tutti, ho fatto il classico".
  • Zinedine Zidane si ritirò subito dopo la finale per paura della vendetta di Materazzi.
  • Nel 2006, come già nel 1982, l'Italia sconfisse in semifinale la squadra della nazione del papa. No, non nel senso del Vaticano.
  • La Svizzera venne eliminata senza aver subito neanche un gol nei tempi regolamentari, la prima volta nella storia dei mondiali nonché l'unica volta che la regola "primo non prenderle" non ha funzionato.

Note

Template:Legginote

  1. ^ Capirai che impresa.
  2. ^ Per circa quarantacinque minuti, tempo medio di risciacquo della coscienza in Italia.
  3. ^ [1]

Voci correlate

Collegamenti esterni

[[Categoria:Competizioni calcistiche]

[[en:World Cup Germany 2006] [[zh-tw:2006年世界盃足球賽]

Marina Abramovic

Ebbene sì. Questo utente dichiara ufficialmente:
« Non ce l'ho fatta! »
« È impossibile trovare qualcosa da dire su di me che sia più demenziale della realtà stessa. Parlarne normalmente genera così tante idiozie da mettere in crisi le fondamenta stesse di Nonciclopedia. »
L'utente si scusa e rimane disponibile per chiunque volesse punirlo con il supplizio dello sparticulo.

Marina Abramović è il fenomeno da baraccone meglio pagato al mondo.

Iniziò la sua carriera tra la fine degli anni '60 e gli anni '70, e si autodefinisce "grandmother of performance art", definizione veritiera, perlomeno per quanto riguarda la prima parola. Il suo lavoro vuole esplorare i limiti del corpo e le possibilità della mente, cosa che milioni di persone fanno ogni sabato sera in birreria, ma senza vantarsi tanto.

Vita

Marina Abramovic nel posto in cui avrebbe fatto meglio a rimanere.

Marina Abramovic nasce a Belgrado nel 1946, da una famiglia molto influente: suo nonno era un patriarca della chiesa serbo-ortodossa, dopo la morte proclamato santo. Entrambi i genitori erano stati partigiani durante la seconda guerra mondiale. Insomma qualcosa di utile all'umanità l'avevano fatta, o quantomeno non avevano peggiorato la vita a nessuno.

Lei invece studia all'Accademia di Belle Arti di Belgrado dal 1965 al 1972. Cosa ci fosse di tanto impegnativo da studiare per metterci sette anni non si sa, ma pazienza. Dal 1973 al 1975 lavora[1] come insegnante all'Accademia di Belle Arti di Novi Sad, mentre crea le sue prime performance. Nel 1976 lascia la Serbia per trasferirsi ad Amsterdam, cosa che influisce in modo evidente nello sviluppo della sua arte.

Opere, se così si possono definire

Marina Abramovic e un tizio con un autocontrollo invidiabile.

Rhythm 10, 1973

Nella sua prima esecuzione la Abramovic esplora elementi di ritualità gestuale. Usando venti coltelli, l'artista esegue il famoso gioco russo nel quale si tiene la mano aperta con le dita separate e si tirano coltellate cercando di non colpirsi, e l'operazione viene registrata. Ogni volta che si taglia prende un nuovo coltello. Dopo essersi tagliata venti volte, Marina Abramovic riascolta la registrazione e tenta di ripetere gli stessi movimenti, cercando di non bestemmiare gli stessi santi che aveva bestemmiato in precedenza, fino a completare l'intero calendario dei santi.

Il significato di questa performance è che tagliarsi con un coltello fa male.

Rhythm 0, 1974

La performance è stata eseguita a Napoli, posando su un tavolo vari strumenti di piacere e dolore; fu detto agli spettatori che per un periodo di sei ore l'artista sarebbe rimasta passivamente priva di volontà e che loro avrebbero potuto usare liberamente quegli strumenti su di lei.

Dopo i primi cinque minuti erano spariti portafoglio, orologio e ogni tipo di gioielli, dopo dieci vestiti, scarpe e biancheria intima, dopo un quarto d'ora arrivò un furgone a caricare il tavolo e tutta la roba che c'era sopra.

Il significato di questa performance è che restare fermi passivamente privi di volontà per sei ore è veramente da deficienti.

Art Must Be Beautiful, 1975

L'artista si spazzola i capelli per un'ora con una spazzola di metallo nella mano destra e contemporaneamente si pettina con un pettine di metallo nella sinistra mentre ripete continuamente "L'arte deve essere bella, l'artista deve essere bello", poi si guarda allo specchio e capisce che è tempo perso, così si sfregia il volto e si rovina i capelli.

Il significato di questa performance è che le donne davanti allo specchio ci mettono sempre una vita.

Freeing The Body, 1975

Si avvolge la testa in una sciarpa nera e inizia a muoversi a ritmo di un tamburo africano, balla finché non è completamente esausta e cade per terra; l'esecuzione dura otto ore.

Il significato di questa performance è che un bianco non può ballare i ritmi africani perché non ha il ritmo nel sangue.

Freeing The Memory, 1976

L'artista rimane seduta con la testa reclinata all'indietro mentre pronuncia tutte le parole che è in grado di ricordare: parla prevalentemente serbo-croato, ma anche inglese e olandese. La performance termina quando l'esorcista getta la spugna e se ne va.

Il significato di questa performance è che se dici parole a caso, e non sei Beppe Grillo, vuol dire che non stai bene.

Freeing The Voice, 1976

L'artista giace supina con la testa reclinata all'indietro, in modo che il suo volto sia perfettamente visibile al pubblico, spalanca la bocca ed inizia ad emettere un unico suono atono. Inizialmente sembra un grido di richiesta di aiuto poi diviene più introverso e successivamente, incontrollato. Poi la sua voce vacilla, si trasforma in pesante respirazione ed infine muore.

Il significato di questa performance è che Marina Abramovic era fatta come un cavallo da corsa.

Imponderabilia, 1977

Il naso di Marina Abramovic non rendeva facile il passaggio agli spettatori.

Marina Abramovic e il suo compagno stanno nudi uno di fronte all'altra in un corridoio stretto e gli spettatori per passare devono per forza strofinarsi addosso a loro. La performance si concluse quando arrivò uno spettatore di 300 kg che passando stritolò le costole di Marina Abramovic e rese per sempre impotente il suo compagno.

Il significato di questa performance è che a Marina Abramovic e al suo compagno gli piaceva farlo strano.

Dragon Heads, 1990

Seduta immobile su una sedia circondata da un cerchio formato da blocchi di ghiaccio, l'artista ha cinque pitoni (lunghi 2, 3 e 4 metri e privati di cibo nelle due settimane precedenti l'esecuzione) che si muovono sul suo corpo. L'esecuzione si conclude con il decesso delle povere bestie, che hanno preferito morire di fame piuttosto che darle anche un solo morso.

Il significato di questa performance è che anche gli animali devono mangiare bene.

The Artist Is Present, 2010

Marina Abramovic e l'avversario che le diede più filo da torcere.

Marina Abramovic è seduta a un tavolino per 736 ore di seguito con lo sguardo fisso nel vuoto, gli spettatori possono sedersi di fronte a lei e fare a chi ride per primo. L'esecuzione si conclude quando gli spettatori si rendono conto che in realtà Marina Abramovic è un manichino impagliato.

Il significato di questa performance è che un manichino impagliato è imbattibile in una gara a chi ride per primo.

Note

  1. ^ E sottolineo lavora.

Voci correlate

[Categoria:Ciarlatani]