Merda d'artista

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Piero Manzoni ha appena terminato la creazione dell'ultima merda d'artista. È visibile la sua grande soddisfazione.
« La migliore opera d'arte mai vista nella storia dell'uomo. »
(Vittorio Sgarbi sulla merda d'artista)
« Ci ho provato non so quante volte a imitare questa opera. Ma non ci sono mai riuscito. »
(Gigi D'Alessio sulla merda d'artista)
« Ho creato ciò solo per comparire su Nonciclopedia. »
(Piero Manzoni parlando della sua famosa opera chiamata merda d'artista)

La merda d'artista è la più grande e famosa opera d'arte del '900 Italiano.

L'opera

L'artista Piero Manzoni, figlio di Alessandro Manzoni, nel maggio 1961 sigillò la propria pupù in 666 barattoli di conserva, ai quali applicò un'etichetta con la scritta merda d'artista in ucro-jacuto, cecoslobelga, Veneta, polosvacchese e italiano. Sulla parte superiore del barattolo è apposto il numero di serie assieme alla firma dell'artista. Manzoni mise in vendita i barattoli di circa 30 tonnellate ciascuno a un prezzo pari all'equivalente in platino del loro peso.
Tutte le scatole furono acquistate da diverse associazioni di coprofagi aventi capo Daniele Luttazzi per una quantità di denaro equivalente al prodotto interno lordo del Sultanato del Brunei.
Grazie al guadagno realizzato, l'artista Piero Manzoni poté ritirarsi a vita privata e giocare in eterno con il Subbuteo.

Il significato dell'opera

Merda d'Artista.
Merda comune.

La metafora della merda d'artista allude[citazione necessaria] con grande simpatia all'origine profondissima del lavoro dell'artista, o dell'uomo che creativamente produce: cioè, gli intestini.
Alcune letture pornografiche sottolineano anche un lato poetico, della cessione da parte dell'artista di una parte di sé.
La creazione non mancò di suscitare interesse, soprattutto da parte dei coprofagi, sia a causa della radicale rottura con la tradizione artistica del tempo (che allora si limitava a peti armonici aromatizzati) che per l'evidente segnale di degenerazione e decadenza dell'arte moderna, che ha la pretesa di vendere come danza ciò che viene proposto dai programmi televisivi di Maria de Filippi.

Ubicazione attuale

Attualmente i barattoli sono conservati in diverse collezioni d'arte di tutto il mondo:

  • Il barattolo numero 666 è conservato ad Arcore.
  • Il barattolo 111 e 69 sono custoditi presso Palazzo Chigi, a Roma.
  • Il barattolo numero 1 è chiuso in una cassaforte dei Musei Vaticani e non viene mai esposto al pubblico. Qualcuno dice che sia il talismano da cui Celestino V ricavava tutto il suo malvagio potere.
  • Il barattolo 42 nel tuo mobiletto del bagno.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Gigi d'Alessio ha tentato vanamente di imitare il lavoro del Manzoni. Ma, come tristemente noto a tutti, ha prodotto solamente una cosa che d'artistico ha ben poco.
  • Gli scienziati giapponesi ipotizzano che la McDonald's abbia una fornitura inesauribile di Merda d'artista per farcire i suoi hamburger.

Voci correlate