Sergio Mattarella

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« Sono il Garante della Costituzione; escluso l'Articolo 13 perchè porta sfiga. »
(Il Presiedente sul suo operato nel corso degli anni)
Mattarella durante il suo illuminante messaggio di fine anno intitolato "Non esistono più le mezze stagioni".

Re Sergio I, Duca di Mattarella, Conte del Quirinale è la prova vivente che, per diventare Presidente della Repubblica, non serve avere particolari meriti e neppure avere una personalità. Ricopre tale ruolo dal 3 febbraio 2015 ma nessuno lo sa con certezza, dato che Mattarella dà raramente segni di esistere. Grazie alla sua giovane età, è uno dei primi Presidenti della Repubblica a non essere stato partigiano, ma non per questo si esime dal menarla sulla Resistenza quando lo trova scritto sul copione.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Sergio Mattarella

Biografia

Sergio Mattarella nacque a Palermo il 23 luglio 1941 da famiglia affetta da una grave forma di democristianicità ereditaria. Sia il padre sia il fratello furono due politici DC, ma almeno sul secondo non ci sono dubbi di onestà dato che fu ucciso dalla mafia.

Fin da giovane, Mattarella ebbe in dono la dote di riuscire a non farsi mai notare, in questo modo poteva agire indisturbato e rubare marmellata e biscotti dalla dispensa. Tale dote si rivelò particolarmente utile a scuola, dove le maestre non notavano le sue assenze e non si accorgevano neanche di quando copiava.

Fu così che Sergio iniziò ad ordire il proprio oscuro piano per scalare i vertici della politica italiana.

Il primo passo fu laurearsi in Giurisprudenza all’Università di Roma, persino prima della fondazione della stessa.

Sergio Mattarella si iscrisse poi all’Albo degli avvocati di Palermo nel 1967, anche in questo caso all'insaputa dello stesso e poi, sfruttando le proprie doti di invisibilità, riuscì anche ad intrufolarsi nell'Università di questa città, spacciandosi per Professore di Diritto Costituzionale. Purtroppo nessuno seguiva le sue lezioni.

Nel frattempo, però, collaborava con i movimenti giovanili della Democrazia Cristiana preparando la propria carriera futura.

Carriera politica

Nel 1983, per riempire una lista a cui mancava un nominativo e per una serie di circostanze fortuite (tra cui una parziale omonimia che lo avvantaggiò nelle preferenze), Sergio Mattarella venne eletto alla Camera dei Deputati.

Da allora, cambiò più partiti di centro di quanto abbia fatto lo stesso Clemente Mastella: Democrazia Cristiana (detta DC), Partito Popolare Italiano (detto pipì), La Margherita (detta "er partito dove ce sta er piacione"), Partito Democratico (detto "partito" e "democratico").

La sua capacità di non pestare i piedi a nessuno e farsi trovare sempre disponibile per nuovi incarichi gli valse numerosi ruoli di rilievo: Ministero per l'avvistamento degli iceberg nel Mediterraneo, Presidente del Gruppo parlamentare dei nostalgici DC, Ministro dell'invisibilità e giudice costituzionale.

Il Mattarellum

La legge elettorale ideata da Mattarella: gli elettori votano e in cambio vengono picchiati col mattarello.

Sergio Mattarella diede involontariamente il nome ad una legge elettorale di cui nessuno voleva risultare responsabile e che venne spregiativamente chiamata "Mattarellum". Con essa vennero puniti i cittadini italiani dal 1993 al 2005. È un sistema in base al quale non si sa chi vince ma chi perde: sempre gli Italiani. Tale sistema elettorale prevede un misto tra il sistema proporzionale, il maggioritario e l'amatriciana, con una spruzzata di prezzemolo.
Dopo le elezioni - non si capisce come mai - chi ha preso meno voti governa con un'ampia maggioranza, ma Bertinotti oppure la magistratura, a estrazione, devono far cadere il governo neoeletto entro due anni. Secondo il "Mattarellum", se non ci dovessero riuscire, dovrebbero subire qualche penitenza, ad esempio correre nudi, indossando solo un tanga, per Piazza Montecitorio.

L'elezione alla Presidenza della Repubblica

"Non stressare troppo i corazzieri e, mi raccomando, a fine anno rimbambiscili di cazzate" ~ Giorgio Napolitano passa il testimone.

Agli inizi del 2015 Giorgio Napolitano, rieletto contro la sua volontà per un secondo settennato come Presidente della Repubblica, decise di dimettersi anzitempo, come consigliatogli dall'amico Joseph Ratzinger, per andare a fare la settimana bianca insieme.

Matteo Renzi si informò anzitutto se potesse cumulare per sé le due cariche di Presidente del Consiglio e di Presidente della Repubblica. Purtroppo, c'erano due ostacoli. In primo luogo, le due cariche non sono compatibili, ma a questo Renzi avrebbe potuto ovviare con l'ennesima riforma costituzionale. In secondo luogo, per diventare Presidente della Repubblica occorre essere votati dal Parlamento in seduta comune.

Matteo Renzi, perciò, decise di orientarsi diversamente.

Gli Stati Generali del centrodestra, ovvero Silvio Berlusconi e il suo cane Dudù, si autoconvocarono per ricordare a Renzi che il Patto del Nazareno, prevedeva, tra l'altro, l'obbligo di decidere insieme il successore di Napolitano al Quirinale.

Renzi però non era di questo avviso e, per dimostrare quanto valgano per lui patti e promesse, scartò tutte le proposte fattegli da Silvio. Renzi, per fare dispetto al Cavaliere, propose Romano Prodi. A niente valsero le minacce di rapire la moglie di Renzi, il quale anzi sperava di prendere due piccioni con una fava.

Quando però Berlusconi arrivò a minacciare di vendere tutti i giocatori del Milan alla Fiorentina, Renzi si arrese: Romano Prodi non sarebbe stato Presidente della Repubblica.

Rimasto a corto di nomi, il premier decise di estrarre un nome a caso dall'elenco telefonico. Non sapeva che, nottetempo, Sergio Mattarella, a degna conclusione dell'oscura trama che ordiva da decenni, aveva modificato tutti gli elenchi telefonici di Palazzo Chigi inserendo solo ed esclusivamente il proprio nome e numero.

Il 31 gennaio 2015, al quarto scrutinio, Sergio Mattarella venne eletto Presidente della Repubblica con 665 preferenze, mancando per un solo voto il proprio obiettivo di diventare il primo Presidente della Repubblica Satanica Italiana, con 666 voti.

La sua attività come Presidente della Repubblica

Sergio Mattarella sta preparando l'invasione dell'Unione Sovietica. Qualcuno lo avvisi che adesso si chiama Russia ed è alleata.

La caratteristica più rilevante del suo operato come Presidente della Repubblica Italiana è quella di essere il primo siciliano a ricoprire la carica, tanto che, dopo l'elezione, si è immediatamente chiuso in silenzio omertoso stampa, offrendo al più sibillini sorrisi e affiggendo al Colle il cartello "Do not disturb". Purtroppo, i giornalisti italiani non conoscono l'inglese e continuano a rompere.

Oltre questo possiamo ricordate che Mattarella ha cominciato il proprio mandato caratterizzandosi per gesti di grande sobrietà, tra cui la rinuncia al vitalizio da professore universitario per tenersi quello, molto più alto, da Presidente della Repubblica.

Detto ciò, oltre alla solita cravatta storta, resta ben poco. Il 90% degli italiani è del tutto inconsapevole che egli sia il presidente della Repubblica perché non parla mai, non si vede mai in televisione, non è coinvolto in alcuno scandalo, nemmeno piccolo. Molti dei suoi concittadini sono convinti che il presidente sia Matteo Salvini.

Crisi del Governo Renzi

   La stessa cosa ma di più: Governo Renzi.
"Mi hanno fatto molto il suo nome, ho dovuto chiamarla. Ma Lei chi è?"

Il primo, vero servizio svolto come Presidente della Repubblica Italiana è giunto quando Matteo Renzi, dopo essere stato "destroid bai de pipol"[1] tramite referendum personale, si è dimesso dalla carica di Presidente del Consiglio dei Ministri per dare inizio alla ventordicesima crisi di governo degli ultimi 10 anni. A questo punto Mattarella si è trovato con in mano una patata bollente[2]: come tenere insieme un Parlamento di gente che si odia a vicenda? Ma le sue preoccupazioni sono subito svanite ed ha parlato alla Nazione così:

« Formare il nuovo governo è necessario e possibile, abbiamo davanti numerosi impegni da svolgere e voi siete attaccati alla poltrona più di quanto una tartaruga sia attaccata al proprio guscio. »
(Sergio Mattarella cerca di imitare Pier Luigi Bersani)

Così decide di dare l'incarico a una delle figure più importanti del Partito Democratico e della vita politica italiana, seconda forse solo a Dario Franceschini: Paolo Gentiloni, il ministro dei rapporti con Narnia, per quanto ne sappiamo.

« Sicuramente funzionerà benissimo da controfigura di Renzi, basta affidarlo ai nostri truccatori e faranno un ottimo lavoro. »
(Sergio Mattarella annuncia l'incarico a Gentiloni)

Il secondo mandato

Terminato il suo primo mandato da Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella aveva ormai alle spalle qualche decennio di attività politica e avrebbe voluto andare ad abbrustolirsi al sole nelle spiagge di Palermo, ma i Parlamentari reputavano complesso trovare un nuovo politico abbastanza vecchio ed insignificante che potesse accontentare tutti e quindi, radunatisi nello yacht di Letta, si organizzarono per tirare un tiro birbone a Sergio, che ormai aveva già consegnato i regali di addio ai corazzieri, preparato le valigie e comperato un castello a Palermo con i soldi del vitalizio.

Mattarella fatto presidente per la seconda volta non poté che accettare, sperando che nei prossimi anni i governi perdessero la brutta abitudine di andare in crisi.

Soprannomi

  • La Mummia del Quirinale - Egli si guadagnò tale soprannome non tanto per la Sua vivace e veemente difesa dei diritti dei cittadini italiani ma soprattutto per la Sua tendenza a risorgere dal sarcofago solo per impedire che tali diritti siano esplicati a fatti e non a chiacchiere. (Es: Facendo orecchie da mercante quando c'era da difendere la Costituzione, merdificata durante il Suo regno più di una pagina di Nonciclopedia, ma indispettendosi ed emettendo rantoli allorché i medici che non hanno voluto la punturina dovevano tornare in servizio nel Novembre 2022.)

Curiosità

Discorso di insediamento di Mattarella.
  • Sergio Mattarella è uno dei Capi di Stato più discreti nella storia della Repubblica Italiana. Secondo un sondaggio, il 55% degli italiani ritiene che la carica di Presidente della Repubblica Italiana sia stata abolita, il 35% che sia stata ricoperta da Silvio Berlusconi e il 15% non sa cosa sia.
  • Sergio Mattarella è anche il Presidente della Repubblica più educato nella storia della Repubblica Italiana. Il giorno dell'insediamento, è arrivato al Quirinale con una torta di mele e un fiasco di vino, sembrava brutto presentarsi a mani vuote, e ha chiesto ai corazzieri se disturbava.
  • Sergio Mattarella è il comandante supremo delle forze armate più pacifista nella storia della Repubblica Italiana. Il suo primo ordine è stato: riposo.
  • Sergio Mattarella non la racconta giusta. È così innocuo che sicuramente sta tramando qualcosa di grosso, tipo mettere la moquette al Quirinale.
  • Sergio Mattarella è stato sorpreso più volte a bere settordici bicchierini di amaro dopo ogni discorso, per riprendere le energie spese dal parlare venendo ascoltato solo dai vecchi.
  • A fine mandato, ha annunciato di voler indire al Quirinale un pigiama party, coi capelli tinti di verde.
  • Essendo il comandante supremo delle Forze Armate italiane, ha vinto la Medaglia d'Oro per l'ipocrisia, alloquando, il 6 marzo del 2022, si è recato a Messa alla Basilica Ortodossa di Santa Sofia di Roma in piena emergenza bellica ucraina. Gli è stata consegnata di persona dalla Madonnina di Civitavecchia e con essa ha assorbito anche il superpotere di piangere lacrime di sangue. Comunque sembra che, come al solito, non se ne sia accorto nessuno.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Preceduto da:
Giorgio Napolitano
Monarca della Repubblica Italiana
15 maggio 2006 - 14 gennaio 2015
Sergio Mattarella
Mattarello della Repubblica Italiana
3 febbraio 2015 - infinito
Succeduto da:
Guerra civile e/o Fine del mondo


1 Enrico De Nicola
Motto: Sarà il caso di comprarmi un cappotto nuovo?
§
1 luglio 1946 - 12 maggio 1948
2 Luigi Einaudi
Motto: Il mio nome è leggenda!
§
12 maggio 1948 - 11 maggio 1955
3 Giovanni Gronchi
Motto: Il super cattolico eccolo qua, Gronchi è il suo nome nun lo scordà!
§
11 maggio 1955 - 11 maggio 1962
4 Antonio Segni
Motto: Riforme sociali? Giammai!
§
11 maggio 1962 - 6 dicembre 1964
5 Giuseppe Saragat
Motto: Uffa! Tutti mi prendono in giro per il mio cognome!
§
29 dicembre 1964 - 29 dicembre 1971
6 Giovanni Leone
Motto: Mi dimetto e me la squaglio!
§
29 dicembre 1971 - 15 giugno 1978
7 Sandro Pertini
Motto: Qualcuno ha da accendere?
§
9 luglio 1978 - 29 giugno 1985
8 Francesco Cossiga
Motto: Certe cose bisogna farle a picconate!
§
3 luglio 1985 - 28 aprile 1992
9 Oscar Luigi Scalfaro
Motto: Io non ci sto!
§
28 maggio 1992 - 15 maggio 1999
10 Carlo Azeglio Ciampi
Motto: Agli ordini Franca!
§
18 maggio 1999 - 15 maggio 2006
11 Giorgio Napolitano
Motto: Ce lo chiede l'Europa!
§
15 maggio 2006 - 22 aprile 2013
12 Giorgio Napolitano bis
Motto: Esulto con viva e vibrante soddisfazione!
§
22 aprile 2013 - 14 gennaio 2015
12 Sergio Mattarella
Motto: Niente saccio!
§
3 febbraio 2015 - attuale


Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 5 marzo 2017 col 75% di voti (su 4).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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