Pier Ferdinando Casini

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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Vulpes democristiana

Pier Ferdinando Casini spaventa i predatori
Classificazione scientifica
Regno Democrazia Cristiana
Phylum Ormai brizzolato ma tira sempre
Famiglia Sacra, tradizionale e allargata.
Genere Paraculo Voltagabbana
Pier Ferdinando Casini si mimetizza fra le fila del nemico per spiarlo.

Pier Ferdinando Casini[1] (Bologna, 3 dicembre 1955, Mai troppo presto, Da qualche altra parte) Pierferdy per gli amici, Pierfurby per i parenti e Pier Casinando per i colleghi onorevoli[citazione necessaria], è un fotomodello italiano recentemente[citazione necessaria] prestatosi alla politica nelle fila del club vacanze UDC.

Ormai da oltre trent'anni nel parlamento italiano, Pier Ferdinando Casini non ne accusa neanche uno ed è sempre fresco come una rosa, bianca. Forse perché il lavoro più pesante mai fatto è stato agitare una campanella come Presidente della Camera dei Deputati. Attualmente è il ragazzo immagine dell'Unione di Centro, nel partito non ricopre alcuna carica ufficiale essendo il Cardinal Bertone presidente e un santino di Alcide De Gasperi segretario.

Per arrotondare riveste anche i ruoli di PR del Parlamento, provvedendo a corteggiare tutte le deputate più belle, e presidente dei Cavalieri del Sacro Ordine della Città del Vaticano.

Carriera politica

Democrazia Cristiana

« Ecche c'azzecco io?? »
(Pier Ferdinando Casini imita Antonio Di Pietro sperando di rimanere fuori dal gabbio. Funzionò)

Dopo aver ottenuto nel 1979 la laurea in prudenza, un sottocorso della facoltà di giurisprudenza, decide di accartocciarla e lanciarla nel cestino per provare le sue abilità. Non riuscendoci, si butta in politica e viene eletto prima consigliere papale, poi deputato alla Camera del Commercio nel 1982. Resosi conto dell'errore, riprova nel 1983 e stavolta fa centro, diventando portaborse di Giulio Andreotti.

Dopo la DC il CCD

Nel 1993, la Balena bianca comincia a perire sotto i colpi d'arpione del Capitano Tonino, vecchio marinaio molisano ossessionato dai politici furbacchioni e lestofanti.
I compagni di merende di Pier Ferdinando Casini vengono così travolti da una serie di scandali nella più grande caccia all'uomo che l'Italia abbia mai visto: Mani pulite.

« Niente viddi e niente sacc'. »
(L'emiliano Pier Ferdinando Casini aveva già imparato molto dai suoi colleghi di partito)

Dopo la tragedia e la rocambolesca fuga fatta tenendosi per mano con Clemente Mastella, Pier Ferdinando Casini prende posizioni poco ortodosse, essendo favorevole a un'alleanza con la Lega Nord, il Movimento 5 Fasci e la nuova associazione sportiva recentemente convertita alla politica, Forza Italia, dato che, secondo la nuova legge elettorale©, la vittoria del centro-sinistra era ormai incostituzionale.

« Bravo Silvio... bravo! »
(Pier Ferdinando Casini soddisfatto del primo governo Berlusconi)

Con l'aiuto del suo fido guardaspalle Clemente, fonda il Centro Cristianocentrico Democentrale, atto a raccogliere tutti i superstiti della Grande Estinzione di massa del '94 che non avevano cambiato casacca e non gradivano le barzellette dell'imprenditore.

Contemporaneamente vince anche una poltrona nel Parlamento europeo dove viene accolto a braccia aperte e fucili senza sicura dal PPE.

Dopo la caduta del primo governo Berlusconi a causa delle toghe rosse, per le elezioni politiche del 1996 Pier Ferdinando Casini si allea coi Cristiani Democratici Ubriachi di Rocco Buttiglione, ma invano. L'Ulivo vince ed in esso confluisce anche il jedi oscuro Clemente Mastella, ormai ripudiato dal suo vecchio amico.

La parabola discendente è però breve perché nella successiva legislatura il nostro uomo di successo si gode la sua rivincita e, il 31 maggio 2001, viene eletto Presidente della Camera dei deputati. Per l'occasione si congratula con lui anche il professor Marco Biagi che, nel post scriptum, gli esprime preoccupazione anche per losca gente che si aggira in giardino e la scorta scarsa.

« Potevi diventare parlamentare, qua anche il più fesso ha la scorta. »
(Pier Ferdinando Casini al giuslavorista)

Purtroppo Biagi non riceve la sua risposta perché gli arriva prima il biglietto premio per l'Inferno offertogli dalle Brigate Rosse.

UDCC

Pier Ferdinando Casini si sforza di rimanere al centro, ottenendo solo una striscia centrale nelle mutande.

Nel 2002 CCD, CDU, CD e DVD si fondono nell'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, al secolo UDC 1.0.

Nella campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006, Pier Ferdinando Casini ha fatto a Gianfranco Fini la segreta proposta indecente di nominare un presidente del consiglio diverso dal loro capo se dovessero prendere più voti di Forza Italia. Uno dei pochi motivi per cui ritenersi fortunati per la vittoria di Romano Prodi.

Durante un Congresso di partito svoltosi a Roma nel 2007 Pier Ferdinando Casini invita i suoi discepoli a continuare sulla linea dell'emancipazione e dell'autonomia dalla Casa delle Libertà spostandosi a vivere dalla camera alla stanza degli ospiti, al garage ed infine in una canadese in giardino. Il partito attraversa la fase della ribellione.

Nell'agosto 2007 è coinvolto in un'inchiesta del foglio comunista L'espresso, nella quale si dimostra come egli abbia acquistato mezza Roma dopo avergli dato fuoco e aver dato l'appalto per la ricostruzione a suo suocero.

Domenica 9 settembre 2007, all'indomani della manifestazione del V-Day, commenta:

« Dovremmo tutti vergognarci, Cristo Santo. Non c'era neanche una lesbica gnocca, erano tutte inguardabili. »

Unione di Centro

   La stessa cosa ma di più: Unione di Centro.
« Sono sempre il Tuo preferito eh? »
(Pier Ferdinando Casini, mistico)

In occasione delle elezioni parlamentari del 2008, Pier Ferdinando Casini se ne va definitivamente dalla casa di Milano 2 dopo molti anni di difficile convivenza che hanno profondamente segnato il servizio buono e tutta la cristalleria

Decide che il suo partito avrebbe fatto alleanze solo con la cosiddetta "Rosa Bianca", il fiore deposto sulla tomba della DC. Dall'unione con questa nasce l'UDC 2.0. Forte del suo nuovo progetto politico, Pier Ferdinando Casini ci tiene a sbandierare ai quattro venti che corre da solo e non gli servono più le rotelline. Si candida così premier di sé stesso sventolando lo spauracchio del Veltrusconismo e ottiene la spropositata cifra del 5%, molto più di quanto servirebbe per una marcia su Roma ma purtroppo gli mancano i mezzi. Le guardie svizzere lo guardano storto. Deve così accontentarsi della poltrona di capogruppo UDC alla Camera dei deputati, così impara a ribellarsi ai genitori.

A seguito delle polemiche per la candidatura di Don Cuffaro alla regione Sicilia, Pier Ferdinando Casini si assume in diretta televisiva ogni responsabilità in caso di danni.
Più tardi, dopo le condanne multiple al suo pupillo, dichiara:

« ... »
(Pier Ferdinando Casini, ormai politico esperto)

Grazie alla sua azione sul territorio, nonostante il quadro politico mutato, l’Unione di Centro ha confermato la sua presenza in Parlamento con oltre 2 milioni e mezzo di voti minando alla base l'odiato "finto bipartitismo" che Pier Ferdinando Casini ha contribuito a creare a sua insaputa.

Coalizioni

   La stessa cosa ma di più: Terzo Polo.

Dopo essersi ribellato al Cavaliere in uno sforzo sovrumano di cui nemmeno lui sa la precisa origine, Pier Ferdinando Casini resta solo, ma non per molto. Grazie al suo fascino attrarrà intorno a lui personalità e partiti dalla dubbia eterosessualità quali Alleanza per L'Italia di Francesco Rutelli oppure forze politiche che, non avendo altro approdo, chiedono la sua intercessione divina, Futuro e Libertà di Gianfranco Fini. Anche il Partito Democratico ogni tanto ci fa un pensierino, spinto dalle lievi[senza fonte] tracce democristiane al suo interno, ma lui la farà annusare senza darla, l'alleanza.

Tutto ciò fino alla salita in campo in retromarcia del professor Mario Monti, astro morente del centro, sul cui carrozzone salgono tutti coloro che sono stati morsi dal bipolarismo da piccoli oppure non hanno finito le elementari, mentre Pier Ferdinando Casini è direttamente alla guida. Si prospettano nuovi scenari di potere per il nostro e un futuro radioso per l'Italia che alle Elezioni politiche 2013 ha ottenuto ben 9 seggi.

Nel Governo Letta e nel Governo Renzi Fierferdinando Casini non s'è mai lasciato sfuggire l'opportunità di collaborare al bene dell'Italia da una qualsiasi poltrona, basta che ne avesse una. Scaricato definitivamente il senatore Monti, rivelatosi non all'altezza del compito, il nostro torna a vestire i panni dell'autonomista UDC, saldo in sella, perché governi nuovi, governi vecchi, rimpasti, una cosa è certa: lui c'entra.

Riassunto visivo

La posizione sui gay

   La stessa cosa ma di più: omofobia.
Pier Ferdinando Casini felice come una Pasqua scopre le gioie di internet.

Il leader dell'UDC si è opposto, facendo mostra di una capacità di sillabare tale da far invidia ad un scolaro della IV elementare, a qualsiasi riconoscimento di diritti agli omosessuali, evidenziando:

« Sono dei pervertiti e fanno disgusto solo a guardarli. Altro che diritti civili: dovremmo avere la res-pon-sa-bi-li-tà di prenderli uno ad uno e mandarli al rogo senza tante storie, come nei bei tempi andati »

Il commento ha suscitato forti critiche da parte delle associazioni gay ma, trattandosi di una minoranza che porta pochi voti, sticazzi.

Vita privata

Nel 1982, in vacanza sull'isola di Ponza, Pier Ferdinando Casini conosce la famosa monaca con la quale si sposa dopo l'annullamento dei suoi voti sancito da lui stesso. Dalla benedetta unione nascono le prime due figlie di Pier Ferdinando Casini, Piera e Ferdinanda.

Dopo l'annullamento sancito dalla Sacra Rota del suo primo matrimonio in quanto non consumato, fu solo sesso anale e le figlie nacquero per intercessione divina, Pier Ferdinando Casini si sposa nel 2007 con Azzurra Caltagirone, figlia del Re di Roma Francesco Gaetano Caltagirone dalla quale ha altri due figli: Pierferdinanda e Pier Ferdinando Jr.

Essendo il suo ego e il suo pene non ancora abbastanza appagati, ha disseminato Roma di figli illegittimi che si occupano di procacciargli voti.

Tali vicende hanno suscitato molte critiche all'interno e all'esterno del suo partito, venendo giudicate incoerenti col pensiero d'ispirazione cattolica che lo vorrebbe pedofilo.

Presente

Attualmente Pier Ferdinando Casini si trova fra le mani una bella gatta da pelare. Non Mara Carfagna, come piacerebbe a lui, ma Mario Monti. Dopo averlo sostenuto con tutto il suo fascino nelle ultime elezioni sperando di poter così saltare di nuovo sul carro dei vincitori, il nostro si è visto bensì fregare tutti i voti dell'UDC da Scelta Civica, restando col bastoncino più corto in mano e quello più lungo in culo.

Galleria

Curiosità

« Wladimir Luxuria è un uomo??? »
(Pier Ferdinando Casini, quando è ormai troppo tardi)
  • È capace di inserire la parola "responsabilità" in qualunque frase. Per esempio: "mi passi il sale per favore? Ma con responsabilità, mi raccomando."
  • Quando si guarda allo specchio non ci crede.
  • Nella tradizione popolare dell'Italia centrale è nota una maschera carnevalesca detta il "Pierferdinando"; trattasi di un bel giovanotto, la cui prerogativa principale è quella di fare belle figure a gratise.
  • I casiniani sono la corrente maggioritaria di qualsiasi partito.

Note

  1. ^ Per rendere giustizia al suo bellissimo nome ed evitare di fare casini, non lo abbrevieremo mai.

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Questa è una voce di squallidità, una di quelle un po' meno pallose della media.
È stata miracolata come tale il giorno 10 febbraio 2013 col 38.5% di voti (su 13).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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