Emma Bonino

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Emma Bonino durante le contestazioni degli anni '70.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Emma Bonino
« È uno scandalo, il Governo sta tenendo un comportamento indegno, per questo ho cominciato uno sciopero della fame e della sete. »
(Emma Bonino quel giorno che Tremonti non le ha detto "buongiorno")
« Ah, Emma Bonino. Ma non era morta? »
(Marco Pannella su Emma Bonino)
« Non so perché faccio politica. Però rende bene... »
(Emma Bonino su Emma Bonino)

Salgemma Maitresse Bonino, più conosciuta come Emma Bonino, è una politica italiana. Ha i controcoglioni talmente grossi che perfino la virilità di Roberto Calderoli al suo cospetto impallidisce. Nonostante le dimensioni dei suoi genitali, la sua fissazione freudiana nei confronti dell'organo maschile non accenna a scemare, e per questo è facile vederla in giro a fracassare le palle altrui con testate, martelli penumatici, pugni di lato o, più spesso, con scioperi della fame e della sete per lagnarsi di qualcosa. Ma poteva andare peggio, almeno lei non beve il suo piscio.

È definita "Satana" dal centrodestra, "Demonio" dal Vaticano e "Una valida alternativa al dare la colpa delle sconfitte elettorali a Di Pietro" dal Partito Democratico.

I primi anni

Emma Bonino mentre pratica il suo hobby preferito

Nasce, anche se non si sa né si capisce il perché, il 30 febbraio del 79 DC da una relazione fugace tra Amintore Fanfani e Maria De Filippi a Bra, un ridente paesino ai piedi dell'amaro Montenegro di cui Emma tuttora è ghiottissima. Appena nata indice subito uno sciopero dei biberon contro la madre, accusata di non gestire degnamente il suo utero. La protesta della piccola Emma si concluse tre giorni dopo, quando il TAR del Lazio si pronunciò in suo favore, costringendo la madre a consegnare l'utero in questura e interdicendola perpetuamente dai pubblici uffici.

Sin da giovanissima mostra una spiccata inclinazione alla Politica Italiana rubando le merendine ai compagni di classe e incolpando la maestra. Rivendeva poi le merendine rubate sottocosto al bidello che poi le reimmetteva sul mercato dando così origine al fenomeno del riciclaggio. Pescati dal preside, lei inizierà una brillante carriera politica sedendo addirittura in Parlamento e il bidello diventerà ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca. È ancora vivente nonostante tutto.

La carriera politica

Il simbolo del Partito Radicale.

Dopo 22 anni di intenso studio riesce finalmente a conseguire la licenza elementare e subito si mette all'opera. Improvvisatasi parrucchiera realizza il suo primo successo politico: Platinette.

Negli anni '70, ad un rave party conosce un giovanissimo[citazione necessaria] Marco Pannella che la inizia all'erba e la iscrive di prepotenza al Partito Radicale. Erano gli anni delle battaglie per i diritti civili e la Bonino si impegnò duramente per farli abolire tutti.

A seguito del sodalizio radicale con Marco Pannella, da cui la Bonino avrà anche un figlio, poi ripudiato, cioè Daniele Capezzone, Emma comincia la sua carriera politica vera e propria smettendo di guadagnarsi da vivere per conto suo e campando alle spalle dei contribuenti. Nel 1976 viene eletta in Parlamento, che rimane ad oggi l'unico posto da cui non le è stato ancora interdetto l'accesso. La Bonino è stata infatti bandita da molti stati europei e internazionali, per il suo scomodo attivismo politico, per le sue pervicaci prese di posizione, ma soprattutto perché nessuno capiva le sue battute, il che creava imbarazzo alle conferenze stampa e nelle cene di gala.

  • Nel 1910 viene espulsa dall'Inghilterra. La Bonino non era tecnicamente ancora nata, ma il suo nome era già citato in una profezia di Mago Merlino come portatrice di sciagure, e il governo inglese preferì non correre rischi.
  • Viene espulsa dalla Russia per apologia di capitalismo
  • Viene espulsa dagli Stati Uniti per apologia di comunismo
  • Viene espulsa dalla Spagna per apologia di apologia.
  • Viene espulsa dal Portogallo per apologia di Spagna. Sì, è un reato. Per lo meno in Portogallo.
  • Viene espulsa dall'Egitto perché erroneamente scambiata per qualcun'altro.
  • Nel 1995 è bandita dal centrodestra per volere di Silvio Berlusconi. Da quel giorno ad Emma è addirittura impedito di votare al televoto del Grande Fratello.
Emma Bonino in una delle sue tante battaglie politiche.

All'inizio degli anni Ottanta si impegna per combattere la povertà e la fame nel mondo, viaggiando molto spesso nei paesi dell'Africa. Da menzionare in particolare un suo soggiorno di dieci mesi in Zimbabwe, che in origine doveva durare un anno. Emma viene rimandata indietro con questa nota: "Grazie, ma preferiamo tenerci la guerra civile e la carestia. Sul serio, riprendetevela".

Le grandi battaglie della Bonino

Senza ombra di dubbio, le più famose battaglie politico-sociali della Bonino furono quelle per la legge sull'aborto e sul divorzio, entrambe concepite in uno dei rari momenti di lucidità, guardandosi allo specchio. Data l'età del soggetto, è assai probabile che Emma Bonino abbia anche partecipato alla Battaglia di Lepanto e ad almeno una guerra punica, dalla parte dei Cartaginesi.

Altre grandi battaglie civili e sociali della Bonino furono:

  • L'abolizione della Chiesa Cattolica
  • Cambiare nome alla città romagnola di Cattolica
  • L'aborgazione della legge che prevedeva l'arresto per le donne che non si depilavano laggiù
  • Campagna "Cloro al clero"
  • Campagna "Cloro nelle piscine"
  • Campagna "Mettete fiori nei vostri cannoni"
  • Campagna "Mettete cloro nei vostri cannoni e puntateli contro il clero"
  • Diminuzione degli spazi pubblicitari nelle tv private; si arrivò al referendum nel 1995, ma vinse il no. In realtà aiutò molto il fatto che l'unica opzione sulla scheda elettorale fosse "BONINO SUCAAAA!"
  • Campagna in favore dell'annuale proposta di referendum su un tema a caso da parte dei Radicali
  • Campagna in favore dei poveri cristi che stanno col banchetto a raccogliere le firme per il referendum dei Radicali

Mentre le più famose restano quelle in favore del diritto di una donna di abortire e di un uomo di levarsi dalle palle una moglie come la Bonino senza ricorrere a un sicario.

Il referendum sull'aborto

Emma aveva già cominciato la sua attività di disobbedienza civile prima ancora di diventare un'attivista abortista, facendosi assumere da uomini inguaiati per prendere a pugni in pancia le loro ragazze incinte, fino a procurare loro un aborto imprevisto e assolutamente spontaneo. Tuttavia, i continui scioperi della fame, della sete, del sonno e del lavarsi i denti la lasciavano spesso stremata (in quel periodo Emma era impegnata in un rigorosissimo sciopero dell'Activia per protestare contro la fine degli Anni '60, che, di fatto, la stava privando della sua naturale regolarità), per cui era difficile continuare a portare avanti i suoi impegni civili.

Emma Bonino mentre accompagna una paziente in stato vegetativo a fare la punturina.

Riesce pertanto a convincere il suo partito, in alleanza con il PASI (Partito degli Avvenenti Scapoli Inguaiati, allora partito di maggioranza in Italia, alla faccia della Democrazia Cristiana) e il PNF (no, non quel PNF, soltanto il Partito Nazionale Femminista, che in quanto a potere distruttivo, comunque, non ha nulla da invidiargli), dell'opportunità di abortire... ehm, abrogare alcuni passaggi della legge 194, in particolare quello che concedeva di abortire alle sole donne vergini.

Parallelamente, il Movimento per la Vita era intenzionato a promuovere il suo proprio referendum, di segno opposto. La cosa strana è che entrambe le consultazioni hanno avuto esito favorevole, con la vittoria dei "no" in entrambi. Il che significa che gli italiani sono sì favorevoli alla pratica dell'aborto, ma anche molto contrari al fatto che venga praticato.

La legge sul divorzio

La necessità di una legge che regolamentasse il divorzio in Italia nacque il 1 gennaio 1970, quando la Bonino e Pannella, colti da una sbronza colossale la sera precedente, si sposarono a Las Vegas. Poiché il matrimonio rovinava la reputazione di entrambi - e le differenze tra i due erano inconciliabili, vi basti sapere che Pannella lasciava sempre la tavoletta del water alzata dopo aver finito di bere la sua urina -, i Bonnella costrinsero il governo a promulgare una legge sul divorzio. Ci riuscirono col ricatto: se non l'avessero approvata, avrebbero continuato a fare le vecchiette ad Andreotti, col rischio di romperlo. Proprio quello che i Radicali chiamano "atto di disobbedienza civile".

Carriera politica attuale

Dopo un mojito di troppo, Emma Bonino e Marco Pannella decidono di fondere il Partito Radicale con il Partito Socialista, dando vita ad un nuovo soggetto politico: la Rosa nel pugno. In realtà il nome della coalizione doveva essere il Pugno nel culo, in quanto più rappresentativo dell'operato politico della Bonino, ma poi gli elettori avrebbero rischiato di confondersi con Clemente Mastella al momento del voto. Il partito ottenne un buon risultato, alle elezioni del 2006, ma solo perché non era sostenuto da Massimo D'Alema. Ad Emma Bonino fu affidato un ministero inventato lì su due piedi, perché Prodi era stufo di ascoltare le sue lagnanze.

Tra un'elezione politica e l'altra, Emma e Marco Pannella vengono conservati sotto formalina in una cripta.

Attualmente corre contro sè stessa alle elezioni regionali in Lazio, dopo essere riuscita a far squalificare per doping la candidata del PDL e sua principale concorrente, Renata Polverini, peraltro rischiando di venire sconfitta da una pianta di ficus. Fondamentale in questo magheggio pre-elettorale, l'aiuto dell'amico di sempre, Marco Pannella, il quale, saputo che c'era da maneggiare dell'urina, non si è senz'altro tirato indietro. Alla fine la Polverini è comunque stata ammessa alle elezioni, dato che è riuscita a convincere il giudice che, in quanto donna del PDL, non era provvista nè di urina, nè di sangue nè di altro liquido corporeo che non provenisse da Silvio Berlusconi.

Attualmente, dopo il rientro della Polverini, i sondaggi danno Emma Bonino all'8%, alla pari con la pianta di ficus.

Il 29 marzo, infine, Emma Bonino ha definitivamente perso le elezioni alla presidenza della regione Lazio. Come vuole la tradizione, è stata uccisa a sprangate dall'entourage del sindaco Alemanno.

Curiosità

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  • Subito dopo la sua nascita il Vesuvio, per protesta, rase al suolo Ercolano e Pompei.
  • Dopo averla vista per la prima volta, Jimi Hendrix e Tommy Bolin si diedero all'eroina.
  • Emma Bonino non è stitica, sta solo facendo lo sciopero della merda.
  • Emma Bonino non è in menopausa, sta solo facendo lo sciopero del mestruo.
  • Emma Bonino è stata la prima donna ad essere Emma Bonino.
  • Emma Bonino fa parte del Gruppo Bilderberg, alle cui riunioni è stata ammessa dopo un tormentato sciopero del caviale.
  • Da giovane praticava aborti. Sì, anche il tuo.


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