Magdi Allam

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che si libra nell'aere.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Magdi Allam.

Magdi Mussulmano Allam è un tizio che vuole entrare in politica a tutti i costi. Magdi Cristiano Bigotto Allam è lo pseudonimo di Abdul Alhazred, apologista intercambiabile nato nel 1700 D.C. (Detective Conan).

Origini

Abdul, figlio di un allevatore di cammelli e della più bella femmina del suo allevamento, suscitò subito perplessità e aspri dibattiti nella comunità degli Imam per le espressioni della sue fede: imbottiva di nascosto i panini degli altri bambini con fette di mortadella e pregava col sedere rivolto alla Mecca in segno di profondo rispetto.

Fino all'età di 36 anni visse vagando senza meta nel deserto, finché non si convertì alla parola di Cristo mentre si trovava sulla via per Damasco. Arrivato in Italia, si spacciò per giornalista lavorando per importanti testate quali Il Manifesto, La Repubblica e Dylan Dog, presentando un curriculum in arabo che nessuno capì e sostenendo di poter fare il corrispondente per il Medio Oriente rimanendo in Italia. Allam in quegli anni si distinse in quanto musulmano che parla male dei musulmani, che respinge le moschee, e che sostiene che gli arabi siano tutti terroristi.
Sosteneva altresì che il Corano fosse pieno di errori di ortografia.
Queste posizioni gli regalano il plauso di tutte le componenti più conservatrici del paese. Il centrodestra lo considera come un musulmano ideale: egli abbraccia la cultura occidentale e rinnega il proprio passato, sputandoci per giunta sopra.

Magdi Allam prima di convertirsi.

Il suo anti-islamismo gli consente, nel 2003, di approdare al Corriere della Sera, con un gommone. Allam diviene poi opinionista ufficiale pro-Israele nel programma Otto e mezzo su La7, invitato ogni sera da Giuliano Ferrara per ricordare che:

  • i terroristi islamici sono ispirati dal Corano
  • gli attentati a Baghdad sono legati indissolubilmente alle ultime dichiarazioni dell'imam di Brianza Comasca
  • le affermazioni antisemite di Mahmud Ahmadinejad rispecchiano il pensiero della maggioranza dei musulmani e che i musulmani vestono tutti male come lui.

La conversione

Nel 2008 Magdi Allam si converte al cattolicesimo, in una sobria cerimonia in pompa magna officiata casualmente nella domenica di Pasqua proprio da papa Benedetto XVI in persona. Alla fine della cerimonia Allam esprimerà la sua grande venerazione per il papa e la sua profonda e sincera conoscenza del cattolicesimo, sostenendo:

« Ma quel tizio in pigiama era il papa? »

Nella stessa sobria cerimonia il papa segnerà sul tabellone luminoso i nuovi punteggi: Gesù +1 Maometto -1. Nonostante la cerimonia potesse essere officiata anche nella sua chiesa di provincia, Magdi Allam per timidezza ha preferito la presenza discreta di telecamere, giornali, alte cariche dello Stato Vaticano e politici. Ma si sa, l'atto della conversione è un momento intimo. Allam non si fa sfuggire l'occasione per parlare bene del papa, di Comunione e Liberazione e dell'Opus Dei, sputare sul Corano e ricordare a tutti di comprare il suo libro Grazie Gesù.

L'approdo in politica

Una nuova formazione politica

Dopo un po' Allam capisce che il giornalista in Italia è un mestiere poco remunerativo, e che il vero business è la politica. Così Allam fonda un partito che guarda caso si chiama Protagonisti per l'Europa Cristiana. Parlando del suo partito in un'intervista a Vanity Fair, Allam ha dichiarato:

« In realtà ho fatto una scommessa con Giuliano Ferrara a chi riusciva a prendere più voti creando un partito bigotto dal nulla. »

Scopo fondante del partito è accusare i burocrati socialisti europei di voler cancellare le radici cristiane d'Europa, di bruciare tutte le chiese e di disegnare i baffi su tutti i crocifissi. E di avere un seggio a Strasburgo.

Candidato per il Nord-Ovest e il nuovo partito

Allam porta un cero alla Madonna nella speranza di avere un seggio e uno stipendio da politico.

Poco dopo Allam fu candidato dall'UDC per il parlamento europeo come capolista in una circoscrizione a caso. Il sorteggio fece uscire il Nord-Ovest, di cui Magdi Allam divenne improvvisamente paladino e difensore, nonostante pensasse che la Valle d'Aosta fosse una marca di scarpe. Allam portò quindi nel Parlamento Europeo la bandiera delle radici cristiane d'Europa, traguardo di cui si dimenticherà presto, lasciando dopo pochi mesi l'incarico. O meglio, dedicandosi ad altro, dato che continuerà a percepire lo stipendio.

Dopo pochi mesi Allam crea una forza politica nuova e innovatrice, tesa a difendere i valori cristiani e della famiglia. In pratica cambia solo nome al partito in Italia amore mio, di cui Allam diviene anche segretario per volontà divina.

Candidato per la Basilicata

Il 20 gennaio 2010 Allam si autoproclama candidato della Basilicata per il PdL senza consultare nessuno del PdL. Pessima idea, e difatti Allam è talmente arrivista che nemmeno Berlusconi e Fini lo prendono con loro. Allam correrà quindi da solo, arrivando a destinazione 30 giorni dopo tutto sudato. Nel discorso di apertura della campagna elettorale Allam, nonostante non avesse mai sentito la parola Basilicata prima del 2010, presenta la sua lista Io Amo la Lucania e diventa il nuovo paladino e difensore degli interessi lucani, da lui difesi e sostenuti sin dalla tenera età:

« La Lucania è la regione più bella d'Italia, i Lucani sono i più belli e sfruttati. Ho vissuto la mia infanzia in Lucania: ricordo quando giocavo presso il famoso Lago della Lucania e nei grandi boschi della Lucania. Da piccolo ho anche partecipato al palio della Lucania e passavo l'inverno sul Monte Lucania. Sono sempre stato innamorato di questa terra e dei suoi abitanti. »

Amministrative 2011

Nel 2011 si cambia ancora e si schiera al fianco del sindaco Moratti proponendo la creazione a Milano di un assessorato all'integrazione e proponendo anche chi dovrebbe presiederlo: lui[1]!

Candidato per che cos'altro?

Allam stranamente non vinse le elezioni, ma ha ovviamente dichiarato che i 3 voti ottenuti sono stati un miracolo, che la sua lista è stata avversata, che la colpa non è sua, e intanto stava già preparando i documenti per presentarsi alle regionali in Sicilia del 2011 con la lista Io amo la Sicilia.

Si prevede che smetterà di presenziare alle sedute del consiglio regionale della Basilicata dopo 2 sedute.

L'addio alla Chiesa

Ad inizio 2013 Allam cambia di nuovo idea e decide di abbandonare la chiesa per non si sa quale credo religioso: il motivo sarebbe lo scarso impegno nell'indire una nuova crociata contro i musulmani, che sono il vero male del pianeta[2]. Sembra probabile una sua conversione al bizantinismo.

Bibliografia

  • Ai musulmani puzzano i piedi
  • Bin Laden a Casale Riverbese
  • Islam e terrorismo, un accostamento casuale?
  • Maometto - raccolta di barzellette
  • Io amo l'Italia
  • Viva Israele
  • Grazie Gesù
  • Non sono un paraculo

Curiosità

  • Sembra che Magdi Allam abbia scritto il famoso discorso di Ratzinger a Ratisbona del settembre 2006.
  • Ovviamente per il cardinale Bertone questa pagina di Nonciclopedia è un vile attacco di laici anticlericali volto a offendere e delegittimare la santa figura della C.H.I.E.S.A., tramite attacchi diretti a un membro che non ha mai usato a fini di lucro la sua intima e frugale conversione dall'Islam al cattolicesimo.

Voci correlate

Altri progetti

Fonti


Cazzari in giacca e cravatta


Noi siamo di sinistra, ma anche di destra. Zzzzzzzzzzzzzzzz... Sono l'ultimo degli immortali, tiè! Aaaaaaaaaa... Asgratbhsfhgbcchdinbsnfa Padania! ♪♫ L'unico frutto dell'amor, è la patonza, è la patonza ♫♪

Rive Gauche Il sindacalista usurpatoreLo smacchiatore di giuaguariL'ammeriganoIl figlio di Topo GigioMortadellaTafazziIl nipotino dalle larghe inteseSherlock HolmesBandiera Rosso CachemireGrissino TorineseDottor SottileBill KaulitzEmmadonnaPiss-ky and SodaMani zozzeMani ancora più zozzeIl gaudente De MaialisFabbrica Tasse Padoa&SchioppaIl Webmaster dei RedditiIl verde non padanoMister FrollinoEr monnezzaLa gnocconaLa mummia di LeninCraxers salatiArturo ParigiLa VentolaIl grillo smerdanteLa cugina di campagnaIl TransitIl suo compareMassimo TonnatoL'oste del senatoRe Giorgio IIRe Carlo Azeglio IIl rottamatoreIl parcheggiatore abusivoQuello che è sempre colpa sua'O bello guaglioneFaccetta neraRumoreGiovanni CiccioliniIl becco sacrificale


Prossimo leader del Partito Democratico
Candidato Presidente della Repubblica del PD
In mezzo alle palle Il DivoRe MidaThe GasperyAldo NegroAntelope CobblerIl Gran CasinìEl ButtillónRobotLa cariatide che non ci staIl Teo-radicalLa ProletariaBuona volontéIl difensore dei bambiniIl capo dei bigottiLo sniffatoreIl suo CompareTrasforManAmintore FanfaraIl picconatoreMartina ZoliMiss cilicio bagnatoMagdi Intercambiabile AllamIl TabacchinoRanocchioForlaniAdoneNicola De EnricoCaramelle GoriaIl presidente siciliano
Quelli che hanno la precedenza Meno male che c'è!Il suo ex-camerata compagnoEl senatùrLo stratapizzatore H24PorcellumSalve SalviniL'incazzatoIl fascista solitarioIl nonno rincoglionitoEr sindacoLo scemo del gruppoIl ministro dell'InfernoMissione EsteriNomen OmenDon MarcelluzzoLa voce del padroneIl genio finanziavioCicchettoIl mini-strola mini-stroDa Playboy al palazzoL'aministra del istruzzioneBocca di rosaIl suo collegae la sua apprendistaDon RaffaéMassimo BoldiGigi D'AlessioLa brunaLa biondaLa rossaCazzoneIl ministro del sottoboscoAngelino JolieLa mamma di BatmanL'avvocato del diavoloIl galeottoLo sconosciutoLa sindacalista fascio e martelloLo showmanIl ministro a sua insaputaSquacquaragnioIl ciccione ritardato2 neuroniLa formichinaIl lupacchiottoRoberto CottoIl culattone raccomandatoL'irresponsabileIl medico legaleEr BatmanIl golpistasuo figliottoLa bevanda dei coglioni


Prossimo leader del PdL