Crauti

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« Io non capisco la gente che non ci piacciono i crauti. Bisogna andare molto cauti, perché perché perché... »
(Monica Vitti sui crauti)


I Crauti sono quella cosa che si schiaffano dentro i barili e poscia si vendono a chili quattr'etti mezz'etto a piaser. Costituiscono principalmente cibo per cani stitici, ma sono utilizzati anche nell'alimentazione umana in casi di estrema crudeltà (o di estremo masochismo per coloro che se ne nutrono per propria volontà).

La derivazione della derrata è pressoché ignota, ma essa si presenta in forma di scatoletta cilindriforme ed inodore, almeno fino a quando la confezione non viene dischiusa.

Storia

Si narra che nel XVIIIIIIII Secolo, in Krukkandia, il monaco Adolphus Strunz, avesse piantato una strana erba nel cortile del convento in cui dimorava. I semi di quell'erba gli erano stati venduti durante un viaggio nel Bel Paese e non fecero germinare erbetta verde, bensì strane escrescenze cauliformi dall'odore aspro che il Vasari descrisse come: "inermi piante olezzanti di aulica cacca".

Dimenticati fino alla metà del XX Secolo, i crauti furono riscoperti dallo Stato Maggiore dell'Esercito Standaunitense alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, quando gli scienziati al soldo del presidente Truman Capote ne scoprirono i letali effetti che ne fecero una delle armi determinanti per dare la vittoria agli Alleati.

Utilizzati durante le guerre di Corea e Vietnam, i crauti furono definitivamente banditi dalle Fazioni Unite con delibera votata all'unanimità, ritenendo più umane sia la bomba atomica che le armi chimiche.

Impiego culinario

Negli anni '70, alcuni buontemponi olandesi, dopo aver coltivato alcune piantine di Verza puxolentis, decisero di propinarli ai clienti del loro coffee shop come complemento al classico panino con Wurstel e Tulipano.
Da allora il panino con wurstel e crauti è una delle delizie più apprezzate dai buongustai di tutto il mondo.