Piero Marrazzo

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Piero Marrazzo mentre prega affinché i suoi compagni del PD non scoprano che tra le sue frequentazioni personali c'era anche Platinette.
« Quando un uomo con la pistola incontra una donna con la pistola, quell'uomo si chiama Piero Marrazzo »
(Clint Eastwood su Piero Marrazzo)
« Sono molto pentito per quello che ho fatto. Chiedo perdono, perdono, PERDONO! »
(Piero Marrazzo a un passante che gli aveva semplicemente chiesto direzioni per il centro)
« È stato solo il frutto di una mia piccola debolezza nella vita privata. »
(Piero Marrazzo su sesso, droga e rock'n'roll)
« Ah, ma perché, adesso i transessuali lavorano anche in casa? »
(Silvio Sircana sul caso Marrazzo)
« Mi vergogno ad ammetterlo, ma ci sono i video e ormai non posso più nasconderlo: ebbene sì, ho lavorato al Tg2. »
(Marrazzo ammette la sua colpa)
« Al Pdl piace la gnocca, mentre il PD anche sessualmente è ambiguo. »
(Maurizio Crozza sul caso Marrazzo)
« Si torna al solito trans trans... »
(Marrazzo una volta che lo scandalo mediatico si è riassorbito.)

Piero Marrazzo, è un giornalista e uomo politico italiano, celebre per le sue agguerrite difese dei consumatori, spesso mettendosi addirittura davanti a loro per fargli scudo con il proprio corpo. Nella sua crociata non ha mai disdegnato di piegarsi pur di far godere trionfare il consumatore.

Marrazzo dopo essere stato per anni giornalista in Rai, ha condotto il talk show Mi manda Raitre, noto programma comunista (del resto andava in onda su Rai 3) nel quale aiutava la gente in difficoltà a ribellarsi contro il male e dava utilissimi e apprezzati consigli su come farsi la manicure. In realtà, fin da bambino sognava di entrare in politica per aiutare i disperati che incontrava e per i quali provava pena. Così appena ne ebbe l'occasione, cioè quando la sinistra si accorse che i politici onesti si erano estinti e le elezioni si vincevano candidando giullari dalla faccia gioconda, riuscì a impossessarsi di un feudo bello grosso, lo Stato Pontificio e ad esercitare su di esso il suo potere.

Si mormora che recentemente sia stato coinvolto in un caso di cronaca giudiziaria, ma non se ne sa molto perché Repubblica ha deciso che non era importante come quello di Patrizia D'Addario.

Dal piccolo schermo alla politica

Come molti suoi simili - ricordiamo fra gli altri Big B, il grillo parlante e Arnold Schwarzenegger, per non parlare poi di Flavia Vento - anche Marrazzo ebbe la bella pensata di usare lo strumento per eccellenza atto a controllare le menti degli italiani. Il dolce forno.

Dopo la laurea iniziò lavorando come tronista di Uomini e donne. Successivamente riuscì ad entrare in politica come governatore della regione Lazio dove si distinse fin da subito per numerosi interventi avveniristici e di rilievo tra cui l'introduzione dello ius primae noctis, l'approvazione della soluzione definitiva al problema dell'affollamento degli ospedali tramite la chiusura di quattro cliniche pubbliche e l'introduzione delle cure omeopatiche a base di tisanine all'acqua santa e impacchi ai carciofi in luogo dei normali farmaci chemioterapici.

La punizione divina

Purtroppo anni e anni di ottima ed assennata gestione della cosa pubblica non sono stati sufficienti a Marrazzo per farsi perdonare dell'increscioso scandalo che lo coinvolge alla fine del 2009.

È evidente, comunque, che Marrazzo se la sia cercata. Lo sanno tutti che un politico non deve mai andare con l'auto blu e la scorta dalla sua puttana di fiducia, è irrispettoso nei confronti dei contribuenti: perché muoversi di casa quando puoi farla ministro delle pari opportunità e far sì che venga lei da te?

Piero Marrazzo durante una sessione di bondage.

Il "fattaccio"

Tutto iniziò perché quattro ragazzini si divertivano appostandosi sotto le finestre e piazzandoci telecamere per girare i loro capolavori cinematografici. Appostatisi presso l'abitazione di una trans, di certo con scopi onorevoli, tipo far inserire il loro video nella celebre collana per adulti Le sporcellate più porcellose d'Italia, riuscirono a riprendere l'intercorso tra la prostituta e Piero Marrazzo. Riguardando il video prima di postarlo su Youtube, però, notarono uno strano bozzo sul corpo della signora e compresero di avere tra le mani il caso giornalistico dell'anno. Così fecero quello che ogni bravo Carabiniere avrebbe fatto, se si fosse ritrovato in possesso di una simile informazione: cominciarono a ricattare Marrazzo.

L'affare

Il povero Marrazzo, per non dover ammettere in pubblico che frequentava prostitute transessuali pagandole dieci volte tanto il prezzo di mercato[1], che faceva uso di cocaina, ma soprattutto che indossava biancheria intima di flanella, fu costretto a pagare il silenzio dei ricattatori. Coi soldi del monopoli[2].

La faccenda divenne di dominio pubblico quando il video incriminato finì, chissà come, nelle mani di Alfonso Signorini, giornalista che con Berlusconi non ha nulla a che fare. In realtà va detto che Silvio Berlusconi cercò di fare il tutto per tutto per salvare il collega:

« Piero, senti, mi è arrivato tra le mani questo filmato... Bel porcello eh? Ma mi spieghi che cosa ti è passato per la mente? Cioè, pagare 30.000€ per una scopata, ma sei scemo? Venivi da me, no? Sai che ai miei party non ci si annoia mai... Non volevi la Noemi? Troppo vecchia vero? Va beh, ma se vuoi faccio travestire Sandro e siamo tutti più contenti. Ah, e se non ti dispiace dovresti dimetterti facendo più clamore possibile, sai com'è, ci sarebbero le primarie del tuo partito questo week end, e noi non vogliamo che alla gente la cosa possa interessare, no? »

I dirigenti del PD, saputo dell'affare, subito si strinsero attorno a Piero Marrazzo. Come una vergine di Norimberga. Tra le reazioni più pacate, si ricordano quelle del presidente del partito Rosy Bindi:

« FROCIO! RICCHIONE! AMMAZZATI, INVERTITO! »

Marrazzo fu quindi costretto alle dimissioni e a subire la gogna mediatica. Ma soprattutto a fingersi dispiaciuto per quello che aveva fatto.

Voci correlate

Note

  1. ^ Oppure è a me che fanno pagare dieci volte meno del prezzo di mercato
  2. ^ D'altronde erano Carabinieri, non si accorsero della differenza.


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