Emilio Colombo

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Un nuovo caso per il Tenente Colombo: la formazione del governo.
« Cocaina? No, quelle sono delle aspirine che ho inavvertitamente schiacciato con il batticarne. Sa com'è: alla mia età la testa gioca brutti scherzi. »
(Emilio Colombo durante una perquisizione dei carabinieri.)

Emilio Colombo (Potenza, 11 aprile 1920Roma, 24 giugno 2013) è stato un politico, narcotrafficante e cocainomane italiano, nonché la dimostrazione pratica che negli anni '70 con la tessere della DC si poteva ambire e ottenere a qualsiasi poltrona parlamentare, compresa quella di Presidente del Consiglio e senza averne alcun merito.

È stato il primo Presidente del Consiglio proveniente dalla Basilicata, dimostranto incontrovertibilmente che la regione presenta forme di vita intelligente. Più o meno. La vita sessuale di Emilio Colombo venne raccontata, anche se in modo romanzato, da Lucio Fulci nel film Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne.

Biografia

Emerito signor nessuno, Emilio Colombo passerà tutta l'infanzia e l'adolescenza facendo da galoppino per quelli di Azione Cattolica, tanto da beccarsi gli insulti di Francesco Saverio Nitti che gli appiopperà il nomignolo di Sagrestanello. In seguito i suoi superiori di Azione Cattolica dopo avergli regalato per il compleanno la tessera DC lo piazzeranno a fare il deputato all'Assemblea Costituente per il loro tornaconto, non per nulla ricoprirà questa posizione fino alla morte della DC nel 1992.

Durante la sua carriera politica avrà modo di ricoprire diverse cariche ministeriali, passando dal Ministero dell'Agricoltura a quello degli Esteri, con la stessa facilità con cui il raffreddore passa da una persona ad un'altra; tra l'altro in molti si sono chiesti negli anni addietro come facesse un solo uomo ad avere le competenze per gestire così tanti ministeri e così diversi per giunta, ma la risposta è tanto ovvia quanto disarmante: tessera DC e buone amicizie.

Nonostante l'educazione e l'appartenenza radical-clericale, Emilio Colombo era un'impenitente frequentatore di escort, nonché consumatore di sostanze stupefacenti, naturalmente tali consumi erano tenuti ben nascosti all'opinione pubblica, alla quale era severamente proibito fare quello che faceva lui (e non solo). La questione delle sue abitudini cominciò ad essere subodorata dopo la nomina di Colombo a Presidente del Consiglio, avvenuta giustamente a seguito di vari magheggi interni alla DC.

Colombo mentre cerca di sfuggire ai Carabinieri.

Emilio Colombo si gode beatamente la sua nuova poltrona e tutti i comfort che essa genera, fino a quando nel '72 incomincia il semestre bianco, che sancisce l'imminente fine del mandato del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Smanioso di adagiarsi sul trono vacante, Colombo va a leccare il presidente uscente, ma quando questo si presenta a Montecitorio, Colombo ha la pessima idea di palpeggiare il sedere alla signora Saragat in un momento di distrazione. Come è lecito aspettarsi l'atto viene colto da un filmato che finisce nella mani del cardinale Fiorenzo Angelini, uno dei cumpà di Andreotti, che convoca Colombo e gli comunica che è stato sgamato e benché la questione sia stata messa a tacere, la carica da Presidente della Repubblica se l'è giocata.

Nonostante la brutta notizia, Colombo insiste imperterrito nelle sue attività ricreative anche dopo aver ceduto ad Andreotti il posto da Presidente del Consiglio in cambio della poltrona di Ministro del Tesoro, con tutti i vantaggi che si possono avere dallo stare vicini a così tanti quattrini. Colombo continuerà senza sosta ad infestare le aule del potere e a ottenere sconti dalle escort grazie alla sua tessere fedeltà della DC, fino a quando nel '92 lo scandalo Tangentopoli non fa saltare dalle poltrone tutti i mantenuti politici democristiani come lui.

Con la morte della DC, la sua tessera apri porte divenne utile solamente per tagliare la cocaina che era solito sniffare; per tanto non avendo più la possibilità di pagarsi i suoi vizietti, Colombo fu costretto cercarsi un altro partito che lo facesse rientrare al Senato, decise così di entrare nel Partito Popolare Italiano del camerata Mino Martinazzoli, per poi fare comunella con Prodi.

Declino

Nonostante i vari tentativi di Colombo di rientrare in Parlamento, l'ex Premier rimase sempre chiuso fuori, era ormai un uomo allo sbando, tanto che il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi colto da pietà, decise di nominarlo Senatore a vita. Per Colombo le cose sembravano finalmente essere girate per il verso giusto, ma il 24 novembre 2003 le sue abitudini alimentari vennero scoperte dai carabinieri che lo indagarono in quella che venne ribattezzata "operazione Cleopatra", dal nome di una escort che risultava essere la nipote di Mubarak. Colombo vistosi completamente scoperto tenterà grossolanamente di salvarsi la reputazione sostenendo che le escort erano badanti assunte alla giornata e che la cocaina la consumava per farsi passare il mal di testa.

Alla fine Colombo se la cavò con poco (come al solito), perciò rimarrà a fare il Senatore a vita e a vivere tranquillo di rendita fino alla morte nel 2013 alla quale risulta l'ultimo padre costituente ancora in vita. Incredibile a dirsi, ma non è stato Andreotti l'ultimo degli immortali; comunque alla cosa non venne dato peso, dopotutto nei nostri cuori Andreotti resterà sempre e solo l'ultimo dei delinquenti.

Preceduto da:
Rumore

Presidente del consiglio
1970 - 1972
Succeduto da:
La prima volta di Andreotti