Enrico Letta

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« Ma'nvedi questo?! »
« Ma chi cazzo è Enrico Letta? »
(Elettore medio dopo aver sentito il nome Enrico Letta)
« Ah! È quello del PDL! »
« Ho tanta fiducia su di lui come ne ho per Bersani »
(Matteo Renzi su Letta)
« Che figata questo governo! Fa i miei interessi e ci mette la faccia il Partito Democratico! »
« Enrico stai sereno! »
(Matteo Renzi poco prima di inculare il posto ad Enrico Letta)
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NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Enrico Letta.


Enrico Palledacciaio Lexotan è l'attuale ex Presidente del consiglio italiano, eletto dal nuovo[e la marmotta confeziona la cioccolata] presidente della repubblica Giorgio Napolitano ed esautorato dal quel simpaticone di Renzi.
Intellettuale di sinistra dall'emblematico portamento da pupazzo (manovrato dal "zolletta"), viene apprezzato per lo stile politico trasparente e fine, talmente fine da risultare invisibile. Nessuno seppe nulla di lui finché il PD non lo tirò fuori dal cilindro come foglia di fico.

Storia

Enrico Letta pronto alla crisi di governo.

Infanzia

Fino all'altro ieri nessuno sapeva chi fosse e questo ha giocato enormemente a suo vantaggio, dato che la conoscenza nuoce all'immagine politica.
Di conseguenza la sua infanzia resta oscura, per ora ci sono solo leggende. Alcuni dicono che sia un infiltrato di Berlusconi nel Partito Democratico, ma questa ipotesi è caduta quando è stato fatto notare che un infiltrato agisce sempre celando la sua vera identità doppiogiochista, Letta neppure c'ha avuto il buon gusto di provarci. Altri credono che sia un robot creato con i rimborsi elettorali. La leggenda più plausibile è che sia il nipote di Gianni Letta (alias "zolletta"), or dunque, rampollo (rapato) della saga dei Letta!

Carriera politica

Nel lontano 1994 Enrico Letta decise di iscriversi a Forza Italia ma, per una fortuita serie di strani eventi, si ritrovò iscritto ai DS. Ottenne il suo primo incarico politico ufficiale come capo classe nel liceo Bettino Craxi, all'età di soli 37 anni. Successivamente viene scelto come ministro delle politiche comunitarie e poi ministro dell'industria nel governo D'Alema II, ma nessuno se lo ricorda. Nel 2004 viene eletto in Europa nella lista Alleanza dei Liberali e Democratici per la Rivoluzione Immobile in Europa, quindi assegnato subito alla commissione per l'incremento dei problemi economici e monetari. Nel 2007 riceve da Bruxelles un nuovo incarico degno del suo spessore politico, entrando nella commissione europea delle Relazioni diplomatiche con il Maghreb, con il Khanato di Crimea, il Sultanato di Brunei e analoghi luoghi inutilmente lontani da qualsivoglia scopo che mai possa avere l'UE. Letta è subito nominato presidente della commissione diplomatica, anche perché ne è l'unico membro.
Ormai in disgrazia come europarlamentare è pronto per tornare nel Bel Paese e candidarsi a testa alta (ben lavata, dentro) alle primarie del PD del 2007. Purtroppo arriva solo terzo alle spalle di Shrek e di candidato intercambiabile del PD 4.0, modello ritirato dal mercato.

Nel 2010 esce nuovamente dall'anonimato firmando il decreto per incentivare il ritorno dei lavoratori italiani dall'estero, detto decreto del contro-esodo, così che chiunque abbia fatto fortuna altrove possa finalmente tornare in Italia per essere impiegato come disoccupato.

Presidente del consiglio

   La stessa cosa ma di più: Governo Letta.
Enrico Letta e Angelino Alfano durante una seduta di governo.

Dopo mesi di stallo politico Giorgio Napolitano continuava ad essere indeciso su chi affidare il mandato. Uno era troppo masochista, uno troppo odiato, uno insultava troppo e uno troppo Silvio Berlusconi, così perse la pazienza, prese l'elenco telefonico e scelse a caso. Il fortunato vincitore fu Enrico Letta.

« Io sono per il sì, ovvero per il no, sarebbe da irresponsabili non prendere una posizione, forse, ma parrebbe anche il contrario, probabilmente »
(Enrico Letta espone le sue idee)

La sua leadership nel governo rispecchia in pieno la sua idea della politica: il nulla cosmico. Un notevole passo in avanti, va riconosciuto che il nulla dovrebbe non poter far danni, a differenza dei passati governi della sinistra. Ma purtroppo, avendo lui un carattere volubile come un burattino, il suo unico scopo è presto diventato quello di difendere lo status quo del PDL.

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#Enricostaisereno

A seguito delle primarie che hanno reso Matteo Renzi il prossimo leader del PD, Enrico Letta ha cominciato a toccarsi le palle. Ma non è stato sufficiente. Presto il giovane fiorentino ha ordito una congiura di palazzo contro l'ignaro predecessore, mantenendo il segreto assoluto e facendo il doppio gioco. Le grandi manovre interne al PD si sono concluse alla fine di Febbraio 2014, con la defenestrazione del serenissimo Enrico (mani di forbice), troppo sereno per guidare il governo, e la promozione di Matteo a presidente del consiglio.

L'inatteso ritorno

Nel marzo 2021 tuttavia decide contro ogni pronostico come il conte di Montecristo di porre fine al suo forzato esilio settennale acclamato dai suoi ex trombatori dopo le improvvise dimissioni di Mazinga dalla guida del Partito Democratico. Nel frattempo il suo accoltellatore Renzino pane e vino (più vino che pane!) nel 2019 era uscito dal PD e aveva fondato il partito Italia Catalettica. Riuscirà Mammo Letta a vendicarsi del cetriolo precedentemente subito riscoprendosi trombatore?? Da segnalare la grande mossa attuata da gigantesco uomo di sinistra qual è: scendere in piazza a sostegno del popolo israeliano (?) a braccetto con il capitano, Matteo Salvini (???)

Controversie

Dopo la condanna definitiva di Silvio Berlusconi la premiership di Letta è stata messa in discussione dal PDL. Al principio fu Brunetta a sollevare, non di molto, la questione di ineleggibilità di Enrico Letta, sostenendo che la sua fedina penale immacolata getta cattivo odore sui colleghi della destra, quindi dovrebbe provvedere a sporcarsela per il bene del paese. Fabrizio Cicchitto rincara la dose, indicando Letta come colpevole della mancata instaurazione del regime autoritario da tutti auspicato. L'attacco più duro arriva dal coordinatore del PDL, l'onorevole Joker, che lo accusa apertamente di essere favorevole ad infliggere una pena giudiziaria a un delinquente giudicato e riconosciuto come tale, come se il Paese fosse basato veramente sul principio di legalità e di separazione del potere. Letta ha reagito rimanendo fedele al suo stile, replicando qualcosa di così incisivo e profondo che quasi nessuno lo ha sentito e quei pochi che lo hanno sentito se lo sono dimenticato.

Galleria

Voci correlate

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Le idee confuse (caratteristica dei dirigenti del PD) gliele chiarirà, per l'appunto, il caro zio "zolletta"!
Preceduto da:
Mari e Monti

Presidente del consiglio
2013 - 2014
Succeduto da:
Un gggiovane fiorentino


Cazzari in giacca e cravatta


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