Würstel

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia denuclearizzata.
(Rimpallato da Wurstel)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Ne vado matta! »
(Alessia Marcuzzi esprime il suo apprezzamento per i salsicciotti tedeschi.)
Il modo corretto per degustarli in tutta la loro bontà.

Il würstel è un invertebrato domestico simile ad una salsiccia, nativo della Germania. La sua esistenza gira sostanzialmente attorno all'alimentazione umana, sono allevati infatti unicamente a scopo alimentare.

Biologia

A differenza di quel che si pensi, questi animaletti (che possono raggiungere anche dimensioni di 35cm in età adulta) sono opera dell'uomo e vengono prodotti in laboratorio. Per allevare un esemplare di würstel occorre generalmente 0,1 grammi di carne di dubbia provenienza di maiale al giorno, di cui sono ghiotti. Il resto della loro alimentazione è un mistero.

Studio anatomico di un Wustel eseguito da Leonardo da Vinci.

Agli animalisti (in particolare ai vegani) i Würstel fanno schifo, quindi non si sono mai battuti contro la crudeltà con cui sono trattati questi poveri esseri. Costoro ne allevano varietà no-OGM, biologiche e sessualmente ambigue facendo uso di carne di soia, un'animaletto misterioso che nessuno sa com'è fatto.

Anatomia del würstel

L'esatta composizione del würstel non è ancora stata completamente definita dagli scienziati in quanto la ricetta iniziale era segreta. Tuttora se si gira una confezione di würstel e si legge la lista ingredienti si noterà quanto segue: " Ingrendienti: Würstel ". Già Leonardo da Vinci si era interessato all'anatomia di questi esseri; infatti (di nascosto dal papa) li vivisezionava nei suoi laboratori segreti, scoprendo una grande verità: il corpo interno di un würstel adulto è caratterizzato da una struttura omogenea di würstel, all'interno del quale scorre una linfa vitale chiamata "schifezza" (vedere grafico a lato). Sia la composizione esterna (corpo) che quella interna (schifezza) è comunque definita "würstel"; non solo, tutto ciò che viene unito ad un würstel diventa würstel.

La vita dei Würstel

Quando arriva l'estate i würstel vanno al mare.

I würstel, sebbene creati negli anni '30 dagli scienziati nazisti per soddisfare il fabbisogno della popolazione (e soprattutto di Alessia Marcuzzi), vivono oggi esseri liberi e presentano delle caratteristiche singolari, alcune molto simili a quelle umane:

  • hanno un'attrazione particolare per l'ano e per la vagina;
  • al primo sole estivo si fiondano al mare;
  • si accoppiano con panine hotdog formose;
  • odiano i dildi.

I Würstel come "cibo"

È considerato universalmente uno tra i prodotti enogastronomici maggiormente salutari per l'organismo umano[citazione necessaria]. È il piatto nazionale dei krukki, che ne mangiano in abbondanza ogni santo giorno dell'anno, accompagnando la pietanza con krauti (a pranzo) o patate (a cena), a riprova della grande varietà culinaria che questo popolo possiede.

Esso costituisce il tipico esempio della razionalità ed efficienza tedesche. Infatti, mentre gli italiani si cibano disordinatamente, creando migliaia di insaccati suini differenti, tra cui si possono citare il salame crudo, il salame cotto, la mortadella, la salsiccia, il prosciutto cotto, quello crudo, la coppa, la pancetta, il culatello etc. etc., i tedeschi no: una sola specie insaccata, senza eccezione. In questo modo evitano sprechi di risorse e di fantasia, di cui in Germania c'è una carenza cronica.

Metodo di preparazione

Fase della preparazione: l'aggiunta di coloranti (a sinistra) e grassi idrogenati (a destra).

I würstel vengono preparati artigianalmente, mediante un procedimento di separazione meccanica della carne utilizzando tagli di suino di primissima scelta e qualità, unitamente a pollo e tacchino.

Si procede in questo modo:

  • le carcasse di pollo e/o tacchino vengono private di pelle, zampe, collo, ali, cosce e petto;
  • vi si uniscono, in un calderone di acqua bollente che i maestri artigiani tedeschi rigirano in continuazione, le carcasse del maiale e grassi idrogenati;
  • le presse sbriciolano, macinano e setacciano il viscido intruglio, separando alla meno peggio[citazione necessaria] le ossa dalla carne che assume la consistenza ed il colore di una purea rosa.

A questo punto, la carne separata meccanicamente viene corretta con additivi, conservanti, addensanti, polifosfati e coloranti, regolata di sapore, insaccata, immersa in acqua aromatizzata con sapore artificiale di carne e infine confezionata.

Che bontà, non è vero? Altro che i salami e prosciutti italiani![citazione necessaria]

La riforma europea

A seguito della recente scoperta che le carni rosse sono fortemente cancerogene, l'onnipresente Unione Europea ha pensato bene di intervenire per legiferare in relazione. Con decorrenza odierna pertanto, a seguito dell'entrata in vigore della Direttiva CE n. 634598721/2016-17-18 è stato stabilito che:

  • per favorire la salute dei cittadini dell'Unione, è fatto divieto di lavorare würstel alle imprese con un fatturato inferiore a dieci fantastiliardi di euro;
  • i würstel dovranno contenere una percentuale di carne di maiale non superiore al 7%;
  • vengono concessi finanziamenti per le imprese che utilizzano carni alternative, non cancerogene, per la produzione: topo, ratto di fogna, serpente, insetti vari;
  • in via sperimentale è consentito l'utilizzo di carne umana, ma in percentuale non superiore al 50% del peso del prodotto confezionato.
  • sulle confezioni diventa obbligatorio indicare chiaramente: “Prodotto con carne europea non cancerogena. Indicato per un consumo abbondante. Contenuto di carne suina inferiore al 7%, per la vostra salute.”

Usi alternativi

No, signorina: il würstel in bocca ed il pene tra le gambe. Mai il contrario!

Parecchie donne, quando non hanno il mal di testa, sentono talvolta la necessità di tenere tra le gambe qualcosa di caldo, preferibilmente fatto di carne. Normalmente si tratta di un pene umano: in mancanza delle materia prima, tuttavia, si può ricorrere a dei surrogati.

In questi frangenti delicati viene spesso fatto uso di vibromassaggiatori oppure, meno frequentemente, di ortaggi vari, quali carote, zucchine, cetrioli o melanzane. Non essendo fatti di carne, tuttavia, la donna rimane in questi casi parzialmente insoddisfatta: essa avverte infatti che l'amore non è completo, che manca qualcosa.

L'uso del würstel si rivela fortemente consigliato per sopperire a questi problemi. Fatto scaldare in acqua bollente per un paio di minuti, ovvero per trenta secondi al microonde (per risparmiare tempo in caso di impellente necessità), può infatti essere tranquillamente utilizzato come sostituto del pene.

Attenzione: come indicato anche sulla confezione, deve essere cotto. Non consumare freddo, appena tirato fuori dal frigo, e in particolare non fare l'amore con würstel vivi.

Le direttive europee ne incentivano peraltro l'utilizzo poiché, a differenza del rapporto sessuale tradizionale, risulta statisticamente minore la possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili facendo ricorso al würstel in alternativa a un uomo.

Le donne più esigenti tuttavia si saranno rese conto di avere tre buchi da riempire: niente paura, con il würstel potrete sopperire a tutte le necessità! La confezione standard da 250 grammi, infatti, contiene (non a caso) tre grossi würsteloni, tutti per voi, care amiche!

Mettetela, con la confezione integra, dentro ad una pentola di acqua bollente per pochi minuti: estraete, scartate e voilà, il gioco è fatto. Con un costo davvero modico potrete simulare a casa vostra le emozioni di una vera orgia: sono più gustosi consumati in questo modo, nevvero gentili amiche?

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Contribuisci a scop migliorarla disintegrando le informazioni nel corpo della voce e aggiungendone di inappropriate

  • Non risultano casi riusciti di accoppiamento intraspecie fra donna e würstel, ma la scienza ci sta lavorando.
  • In Italia costituisce reato ed è punito con la perdita ipso facto della cittadinanza, l'utilizzo dei würstel al posto del guanciale per la preparazione della pasta alla carbonara.
  • Secondo uno studio patrocinato dalla Wüber, il consumo intensivo di würstel favorisce la scomparsa delle rughe, previene l'azione dei radicali liberi e dell'obesità.
  • La pronuncia corretta è würstel, con la u chiusa, tenendo la bocca atteggiata a culo di gallina (come quando fate un pompino al vostro amichetto) e non vrustel, come invece viene pronunciato dagli amici del mezzogiorno d'Italia, incapaci di riprodurre quei suoni gutturali tanto cari, invece, alle nordiche popolazioni dell'Europa continentale.
  • I würstel più grandi e più forti hanno la tendenza di arruolarsi nell'esercito tedesco.
  • Maradona non mangia würstel perché questi sono "suo nonno".
  • Scrivere würstel, con la u buffa coi puntini sopra, è una rottura di coglioni.

Voci correlate